Archivi tag: Jazz

Al Peperoncino Jazz Festival i Sing Swing e Walter Ricci Trio

DIAMANTE (CS) – Dopo aver percorso in lungo e in largo tutta la regione (con il coinvolgimento di una trentina di comuni di tutte e cinque le province della Calabria), registrando immancabilmente enormi consensi di pubblico e critica ad ogni sua tappa, il Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località calabresi organizzata dall’associazione culturalePicanto sotto la direzione artistica di Sergio Gimigliano anche quest’anno confermatosi tra i maggiori eventi turistico culturali dell’estate calabrese e come uno dei più caratteristici festival jazz d’Italia, si appresta a vivere le fasi finali di questa sua strepitosa XVI edizione approdando nel suo paese di origine: la bella Diamante.  Dopo aver ospitato dal 2002 in poi, tra gli altri, star del calibro di Billy Cobham, Hiram Bullock, Scott Henderson, Biréli Lagrène e Sylvain Luc, Sergio Cammariere, Giovanni Allevi, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Rava, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista nella magnifica cornice scenografica del Teatro dei Ruderi di Cirella, da qualche anno a questa parte il PJF torna a far tappa nel paese che gli ha dato il Natali e che ha ospitato in modo praticamente esclusivo le sue prime edizioni, con un paio di tappe in programma tra la fine di agosto e i primi di settembre nel suo suggestivo centro storico. E così sarà anche quest’anno, quando DOMANI (mercoledì 30) e giovedì 31 agosto, il festival musicale più piccante d’Italia vivrà un’intensa “due giorni” ad ingresso libero in programma alle ore 22 in Largo San Biagio, senza dubbio uno degli scorci più belli e caratteristici del centro storico della Perla del Tirreno.

La band, a cui è stato commissionato l’arrangiamento swing di una composizione di Gianni Ephrikian che diventerà l’inno ufficiale del Città di Rende, lo scorso anno ha pubblicato il suo primo CD, “Tra Cinema e Amore” (un tributo swing alle colonne sonore dei più bei film d’amore del secolo scorso), il cui singolo “Reality” (la colonna sonora del film “Il Tempo delle Mele”, per intenderci) la scorsa primavera è arrivato in finale nel Contest “Capitalent” di Radio Capital. In contemporanea con la prima delle due tappe adamantine, che, grazie alla presenza dei sommelier professionisti dellaF.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) Calabria coordinati dal presidente Gennaro Convertini si caratterizzerà anche nel segno dell’enogastronomia d’eccellenza, con la possibilità per il pubblico di degustare i vini delle Cantine Barone G.R. Macrì in abbinamento ai prodotti da forno del rinomato Panificio di Cuti, il festival, grazie all’importante joint-venture con il Prajazz (evento ideato e coordinato dall’Assessore Antonino De Lorenzo in collaborazione con il pianistaUmberto Napolitano – che ne cura anche la direzione artistica – e organizzato dall’associazione culturale Nove Musecon il contributo dell’amministrazione comunale di Praia a Mare guidata dal Sindaco Antonio Praticò) vivrà anche un’altra serata di grandissimo valore artistico. Dopo i concerti dei giorni scorsi, nel corso dei quali i Vuelvo al Sur (nuovo trio formato dal pianista Umberto Napolitanocon Gianfranco Campagnoli alla tromba e Salvatore Cauteruccio alla fisarmonica) e il super duo composto dal trombettista Fabrizio Bosso e dal pianista Julian Oliver Mazzariello hanno conquistato il pubblico accorso numeroso nella piazza intitolata a Don Luigi Sturzo, domani sera (mercoledì 30 agosto), in occasione dell’ultima delle tre tappe realizzate in collaborazione con il PraJazz, il PJF proporrà un concerto di gran classe, di cui sarà protagonista il trio capitanato dal cantante Walter Ricci (che, nonostante la giovane età, è considerato da anni tra i crooners della nuova generazione più importanti della scena jazz europea).

Vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani e del New Wave Contest a Sochi e finalista ai prestigiosi concorsi per giovani talenti Montreux Jazz Competition e Monk Competition nella categoria “Voce”, Walter Ricci è stato definito dalla critica “il più talentuoso cantante del jazz italiano” (accostato da molti a Michael Bublè, con il quale, alcuni anni fa, su invito di Pippo Baudo, ha duettato nel corso di una puntata della trasmissione televisiva “Domenica In”)

Peperoncino Jazz Festival, domani in concerto Salvatore Russo & Gipsy Jazz Trio

SARACENA (CS) – Prosegue nel cuore del Parco Nazionale del Pollino la XVI edizione del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località calabresi che, iniziata lo scorso 12 luglio e in programma senza soluzione di continuità fino al 3 settembre prossimo (con il gran finale all’insegna della IV edizione del Calabria Jazz Meeting che verrà ospitato nelle sale di Palazzo Del Trono a Cetraro dal 29 settembre al 1° ottobre), con un cartellone artistico di altissimo livello (The Manatthan Transfer, Diane Schuur, Antonio Sanchez, Jerry Weldon, Fabio Concato, Andy Sheppard, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco e Xantoné Blacq tra i 200 artisti protagonisti) e il coinvolgimento di trenta paesi calabresi si sta confermando, tappa dopo tappa, come uno dei più importanti eventi turistici e culturali del Sud Italia.

Il festival musicale più piccante d’Italia domani (sabato 26 agosto) tornerà a far tappa in uno dei borghi più rappresentativi del parco calabrese che rappresenta l’area protetta più vasta d’Europa, entrata lo scorso anno anche nella prestigiosa Rete Europea e Globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO: Saracena.

Alle ore 22, nel centro storico del paese, risuoneranno le note gipsy del trio capitanato dal talentuoso chitarrista manouche Salvatore Russo, musicista pugliese che negli anni Novanta ha lavorato da session man in concerti e registrazioni discografiche con i più importanti musicisti e artisti italiani.

Nel corso della serata, che sarà ad ingresso libero, Russo si esibirà in trio, avendo al suo fianco Paolo Viscardi alla chitarra ritmica e il castrovillarese Sasà Calabrese al contrabbasso ed eseguirà i brani estratti da “Gipsy Jazz Trio”, ultimo suo album risalente allo scorso anno e brani tratti dai tre precedenti lavori discografici.

La tappa a Saracena, realizzata con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, si caratterizzerà, come nella migliore tradizione dell’evento, anche nel segno dell’enogastronomia d’eccellenza, con la degustazione dei migliori vini calabresi in abbinamento ai prodotti da forno del rinomato Panificio di Cuti a cura dei Sommelier professionisti della F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) Calabria.

Dopo questa intensa incursione nel cuore del Pollino, le note del XVI PJF – evento organizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria (progetto presentato a valere sull’avviso pubblico relativo agli eventi culturali nell’ambito dei Fondi PAC 2017), degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di 30 comuni e di importanti sponsor privati (primo fra tutti Banca BPER e poi Confindustria Cosenza, Agis e Anec Calabria, Gas Pollino, Pollino Gestione Impianti, Ottica Di Lernia, Montagna Srl, La Pietra Srl ecc.) e con i patrocini del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, della Reale Ambasciata di Norvegia, di FAI e UNWTO – torneranno a risuonare sul Tirreno cosentino con tre super tappe praiesi in programma nei giorni 28, 29 e 30 agosto in Piazza L. Sturzo e realizzate in joint-venture con il Praia Jazz di Umberto Napolitano, di cui saranno protagonisti, rispettivamente, Vuelvo al Sur & Gianfranco Campagnoli, Fabrizio Bosso & Julian Oliver Mazzariello e il trio di Walter Ricci.
Il lungomare della bella Diamante, cittadina che nel lontano 2002 ha dato i natali al festival musicale più piccante d’Italia, invece, sempre il 30 agosto, ospiterà i travolgenti Sing Swing, mentre il giorno seguente toccherà ai Toca Tango.

Prima del gran finale all’insegna del IV Calabria Jazz Meeting (congresso annuale degli operatori del settore jazzistico della regione in programma a Cetraro dal 29 settembre al 1° ottobre prossimi), infine, il 3 settembre la cantante americana Joy Garrison (figlia del leggendario Jimmy) infiammerà il pubblico di Schiavonea nella serata realizzata in collaborazione con CoriglianoCalabroFotografia e il 28 il pianista Francesco Scaramuzzino presenterà il suo ultimo cd, “The Flowing”, nella sua Lamezia Terme.

Tutto pronto per “Jazz & Vento” con Kenny Garrett e Doctor 3

CORTALE (CZ) – Presentata la quattordicesima edizione di Jazz & Vento, una delle più ispirate rassegne del genere, che si terrà come di consueto ad ingresso totalmente gratuito nelle serate del 6 e 7 agosto prossimi in piazza Cefaly a Cortale. Il neo insediato direttore artistico (in realtà si tratta di un ritorno), Franco Suppa ha individuato ottimi concerti nei live degli appena riformatisi Doctor 3, cui seguirà il sensazionale sassofonista Kenny Garrett. A volte ritornano si potrebbe dire per la prima formazione che è un classico dell’ortodossia, a partire dalla formazione: Danilo Rea al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Fabrizio Sferra alla batteria. Senatori del jazz nonostante l’aspetto da eterni ragazzi. Poi un lungo percorso in comune prima di abbracciare nuove inedite strade secondo gli stilemi che nel jazz sono continue improvvisazioni. Una miscela sofisticata, che si propone invece con la massima semplicità. E le melodie sono da urlo, riconoscibili nelle pieghe jazzate dei pezzi scelti dal  trio: dai Beatles fino a Leonard Cohen, David Bowie, the Doors, Carole King e tutto quello che arriva dal ricordo di una carriera che pochi altri possono vantare. Una ritrovata maturità e una voglia di suonare insieme che non ha tradito lo spartito di partenza e lo spirito dei pionieri. “ Non ci siamo mai persi di vista-ribadisce Rea- anche se in tutte le vicende, non solo artistiche c’è sempre un momento di stallo, ma noi siamo qui con la nostra voglia di suonare e la curiosità verso altri repertori che è rimasta intatta.” Nel lungo periodo di vacatio Danilo Rea si è imposto come uno dei più versatili pianisti della scena (Da Mina a Paoli, passando per Concato, Baglioni e Bahrami), mentre Pietropaoli e Sferra (che oltre ad essere dei ricercatissimi turnisti hanno sviluppato un percorso solistico di grande qualità), non hanno mai smesso definitivamente di frequentarsi. Quella di Cortale, sarà una delle poche selezionatissime date prevista per questa estate. Grande replica la sera successiva con il quintetto accreditato a Kenny Garrett, fra i principali altosassofonisti della sua generazione, messosi in luce grazie alle brillanti collaborazioni con musicisti del calibro di Freddie Hubbard, Woody Shaw, Art Blakey & The Jazz Messengers e sopratutto Miles Davis, del quale è stato uno degli ultimi perni specie negli infuocati live: fu proprio Garrett ad accompagnare Davis allo stadio olimpico di Roma nel corso della sua ultima esibizione italiana del 1991 . I suoi ultimi album sono veri gioielli: dopo l’impressionante “Seeds of Underground” del 2012, il suo ultimo lavoro “Pushing the World Away”, è il prodotto di una totale immersione nel bop. La maggior parte dei brani è dedicata ad alcuni dei musicisti più rilevanti per la sua ispirazione: oltre a Mulgrew Miller, alla memoria del quale l’album è dedicato, Chick Corea, Chucho Valdés, Sonny Rollins, Donald Brown. Garrett è oggi non soltanto uno dei solisti più rappresentativi e originali della scena jazzistica mondiale, ma rappresenta l’ultimo ad essersi cimentato con grande slancio e creatività con il repertorio coltraniano, uno degli elementi di maggior spicco di quel radicato movimento che a partire dagli anni Ottanta si è rifatto alla più autentica tradizione del be – bop e . L’altosassofonista si esibirà nella tradizionale formazione del quintetto, accompagnato da Vernell Brown al piano, Corcoran Holt al contrabbasso, Marcus Baylor alla batteria e Rudy Bird alle percussioni. Legittima la soddisfazione di Simona Papaleo, assessore alla Cultura del Comune di Cortale: “Un edizione sfavillante, nel segno della continuità e della qualità avallate dalla nostra amministrazione guidata dal Sindaco Francesco Scalfaro.” A lei fa eco il trombettista Franco Suppa, uno dei decani del jazz calabrese: «Dedicheremo questa edizione alla memoria di Jaco Pastorius, uno dei miei riferimenti assoluti, ci sarà anche una sorpresa che ha coinvolto un altro artista calabrese, presto forniremo maggiori dettagli».

A Cerisano il Calabria Jazz Day 2017 su iniziativa del Comitato Giovani UNESCO

CERISANO  (CS) – In occasione dell’International Jazz Day, il Comitato Giovani per l’UNESCO Calabria, con il patrocinio del comune di Cerisano, organizza “Calabria in Jazz”. L’appuntamento è per il 30 aprile alle ore 18.00 a Cerisano,  nella cornice di Palazzo Sersale. Il Calabria Jazz Day UNESCO 2017 è un progetto promosso dal Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, pensato come un insieme di manifestazioni unificate a livello regionale, capace di creare un approfondimento verso le politiche UNESCO e verso la musica jazz. La direzione artistica della manifestazione è affidata a Sergio Gimigliano. Il programma prevede alle ore 18.00 la Presentazione International Jazz Day 2017 – Calabria in Jazz,  a seguire la proiezione del documentario “The Starting Point – Patrizia Scascitelli jazz pianist” di Gianluca Bozzo e alle ore 20:00 Elisa Brown in concerto. Un appuntamento da non perdere.

Contaminazioni jazz e musica brasiliana, a Cosenza il talento del pianista Francesco Grillo

COSENZA – Va oltre ogni classificazione, rompendo gli steccati per la capacità, quasi una predestinazione, di spaziare con disinvoltura unica, da un genere musicale all’altro. Fosse uno choro brasiliano o la più insidiosa delle musiche classiche o uno standard jazz, le sue mani si librano sui tasti come in un volo di farfalla che prende l’anima dell’ascoltatore fin nell’emozione più nascosta. Il concerto di Francesco Grillo, astro nascente del pianismo contemporaneo, arrivato a Cosenza, alla Casa della Musica, grazie all’intuizione dell’Amministrazione comunale e della delegata del Sindaco Mario Occhiuto per le politiche culturali, Eva Catizone, che lo ha invitato insieme all’Associazione “Quartieri Tranquilli”, per una serata di beneficenza a sostegno della ricerca portata avanti dalla Fondazione “Lilli Funaro”, ha lasciato il pubblico letteralmente a bocca aperta. Preceduto da ottime credenziali che ne fanno sicuramente una delle rivelazioni del momento, il pianista milanese e raffinatissimo compositore, dalla solida formazione classica, ma aperto alle contaminazioni con il jazz ed anche con la musica brasiliana, nel concerto dal vivo alla Casa della Musica ha, non solo confermato le attese e le sensazioni positive di chi aveva già avuto modo di ascoltare qualche suo disco, ma ha dato vita ad un’esibizione che è andata al di là di ogni immaginazione. Nulla gli è precluso. Sarebbe riduttivo persino parlare di talento, perché se il talento non è accompagnato dallo studio e dal perfezionamento, può lasciare il tempo che trova. In Francesco Grillo ogni pretesto è buono per scatenare i suoi virtuosismi che coniuga con un rigore di fondo che non gli fa mai perdere la concentrazione, neanche quando, con un sottile filo di ironia, presenta i suoi pezzi e dialoga con il pubblico. Ma si tratta di brevissime divagazioni dalle quali ritorna a volare sui tasti come se fosse in una trance esecutiva che sembra quasi un rituale inarrestabile in cui il fluire delle dita sui tasti bianchi e neri sembra non avere mai fine. In apertura, ci svela subito di che pasta è fatto, attingendo alle sue composizioni originali: “L’ora dubbia” (in cui aleggia il nume tutelare di Bill Evans), “Safari”, “Tourbillon flamboyant”, “Senza risposte” e “Piano Americano”. Brani di innegabile lirismo, tratti sia dal suo album del 2011, “Highball”, nel quale la special guest, in tre pezzi, è Stefano Bollani, sia da “Frame”, album di piano solo, datato 2013. Sempre da “Frame”, inciso per la Sony Classical, esegue successivamente “Andorinhas” (Rondinella), uno choro brasiliano che è una sorta di biglietto da visita per farci comprendere di cosa è capace la sua versatilità. Chiusa la parte dedicata alle composizioni originali, Francesco Grillo riserva al pubblico della Casa della Musica un accenno del suo disco del momento, Vivaldi The Four Seasons, nel quale compie il “miracolo” di trascrivere, per piano solo, Le quattro stagioni di Vivaldi, di cui regala il primo e il secondo movimento dell’Inverno. E si capisce subito perché la critica specializzata si è prodotta in elogi sperticati segnalandone il suo talento su importanti testate nazionali come il “Corriere della Sera”. Poi un’incursione nella musica da film, rivisitando da par suo e piegandolo al suo stile,il celebre tema della colonna sonora del film di Roman Polanski “Rosemary’s Baby”, composto da Krzysztof Komeda, grande divulgatore del jazz in Polonia. Non ci sono modelli, né termini di paragone ed anche quello che può venire in mente, l’accostamento a Bollani, di cui è nota sia l’amicizia che la collaborazione espressa nell’album “Highball”, è fugato subito, oltre che dalla cifra stilistica differente, anche dalle inesistenti concessioni allo spettacolo che in Grillo sono praticamente assenti e che, invece, in Bollani, pur rispettandone il valore, hanno contribuito ad alimentarne la fama e a costruirne il personaggio. Il concerto di Francesco Grillo va avanti speditamente ed è un’altra significativa incursione a metterne in luce l’indiscutibile eclettismo, quando propone due delle tre danze argentine di Alberto Ginastera (la “Danza de la moza donosa” e la “Danza del Gaucho Matrero”). Prima della chiusura, ancora qualche composizione originale tratta da “Frame”, “Egloga” e “Northwind”. E giù ancora applausi. Il tempo di un bis: tocca a un inedito, ancora mai inciso. Il pubblico è in visibilio. Giù il cappello! E quando guadagna l’uscita ogni singolo spettatore, ancora in trance estatica, pensa, a futura memoria, quando Francesco Grillo avrà scalato l’Olimpo della musica, di poter dire : “Quella sera, a Cosenza, c’ero anch’io”!

Il Jazz oltre le barriere. Parte il Play Music Festival

REGGIO CALABRIA – Tre tessuti di note, tre occasioni di dialogo grazie al potere della musica: il Play Music Festival 2017 gioca con i “Fili Sottili” delle emozioni che avvolgono chi sa ascoltare.

Dopo il successo del “La valigia di suoni”, che lo scorso anno ha incrociato performance artistiche e dibattiti sulle migrazioni, la sesta edizione della rassegna organizzata dall’associazione Soledad continua a puntare sul jazz come espressione di incontro tra culture diverse. I tre concerti-evento sono stati presentati stamattina all’interno dell’AntiMuseo allestito da Techné Contemporary Art: l’esperimento, curato da Angela e Caterina Pellicanò e Ninni Donato, rende abitabili gli spazi d’arte, messi a disposizione del visitatore. E aprire spazi per costruire condivisione attraverso la musica è il motore del Play Music Festival, rassegna autofinanziata pensata come un unico viaggio in tre momenti: dal 2 al 16 marzo, ogni giovedì, alle 21.30, il salone del Miramare di Reggio Calabria risuonerà di variazioni musicali differenti.

ivanmazuze2_ph_jacob_crawfurd kinga-glyk-trio urban-fabula-e-fabrizio-bossoIn apertura sarà ospitata la prima tappa italiana dell’Ivan Mazuze Quartet: il pluripremiato sassofonista e compositore, accompagnato da Per Mathisen al basso, Jacob Young alla chitarra e Raciel Torres alle percussioni, porterà a Reggio Calabria la sua “joie de vivre” che mette insieme sonorità africane, ritmi cubani ed atmosfere nordiche. Mazuze infatti, nato in Mozambico, si è laureato in “Etnomusicologia” in Sudafrica prima di trasferirsi, dal 2009, in Norvegia: la sua produzione fa convergere musicisti africani e scandinavi, come dimostrano gli album “Maganda”, “Ndzuti” e “Ubuntu”, scelto da JazzCd per la raccolta focalizzata sulla scena norvegese contemporanea.

Il secondo appuntamento della rassegna, giovedì 9, è dedicato all’incontro tra la star internazionale Fabrizio Bosso ed il trio siciliano degli Urban Fabula: il trombettista torinese, conosciuto al grande pubblico anche per i duetti con Sergio Cammariere e Raphael Gualazzi, incontrerà Seby Burgio al piano, Alberto Fidone al basso e Peppe Tringali alle percussioni per il progetto “Dusty Groove”, un laboratorio sul bop moderno segnato da un percorso iniziato per gli “Urban Fabula” ben sei anni fa con l’album omonimo che ha portato il trio tra i finalisti dello European Jazz Contest 2010. Il pluripremiato Alessandro Burgio alternerà al classico pianoforte il suono vintage di un Fender Rhodes originale, per un bluesy elettrico che si incrocierà con la contemporaneità e i virtuosismi di Bosso.

Il Festival giovedì 16 virerà quindi ad est, con il Kinga Glyk Trio, trascinato dall’entusiasmo e dal talento della bassista 19enne polacca leader del gruppo. Accompagnata dal padre Irek alle percussioni e da Piotr Matusik alle tastiere, Kinga, un astro nascente della musica jazz-blues-funk, è considerata il miglior talento della sua generazione: a giugno 2016, la sua cover di “Tears in Heaven” di Jeff Berlin, postato sulla pagina Facebook “Bass Player United”, ha raggiunto oltre 20 milioni di visualizzazioni.

«Anche quest’anno il Play Music Festival vuole raccogliere gli input più interessanti del panorama internazionale e condividerli con la città» ha commentato il direttore artistico Alessio Laganà. «Nessuna cultura musicale, da qualunque parte del mondo provenga, può considerarsi immune dall’influenza del jazz, perché è una musica libera: né repertorio specifico, né esercizio accademico, il jazz è uno stile di vita, la rivolta delle emozioni che può assorbire altri generi rimanendo sempre se stessa».

Festival delle Serre, chiusura col botto, oltre 10 mila presenze, il Sindaco: “Una scommessa vinta”

 

festiovcal

CERISANO (CS) – “Scommessa vinta”. Queste le prime parole del sindaco Lucio Di Gioia all’indomani della chiusura del Festival delle Serre, edizione 23. Una “scommessa”, in verità, iniziata tardissimo: solo il 6 agosto scorso il Comune di Cerisano ha avuto l’ufficialità del finanziamento regionale. Da quella data in poi, in una sorta di tour de force continuo ed in poco meno di 20 giorni, si è cercato di allestire un cartellone di qualità e che fosse in grado di riportare il Festival al blasone conquistato negli anni. Così è stato. Esibizioni ed artisti davvero di qualità; vicoletti e angoli del bel borgo delle serre molto suggestivi; presenze agli spettacoli crescenti e poi quella particolarità dei palcoscenici costruiti nelle piccole piazze del paese che ha conquistato tutti. Atmosfera magica, passeggiate sul corso fino a palazzo Sersale illuminato a dovere e arricchito di mostre, saperi e sapori. 10 mila presenze almeno, considerati i posti a sedere per ogni singolo spettacolo. Centinaia di litri di birra e vino locale; migliaia di “cuddruriddri” e panzerotti andati letteralmente a ruba. Carne e salsiccia alla brace, gli aperitivi ed i riti del dopo festival. I cicchetti ed i cocktail. Commercianti entusiasti e pronti a ripetersi già per il prossimo anno. Eppoi gli artisti che si sono alternati in questa kermesse settembrina. A partire dal jazz con nomi famosissimi, da Rava alla Garrison fino a Guidi, per finire all’emergente Camille Bertoult di cui sentiremo presto e molto parlare. Passando per il teatro con le commedie locali, da Eduardo e De Filippo al nostro amato Ciccio De Marco. Tutti a ridere e sorridere, applaudire ed emozionarsi, come nell’omaggio concesso dalla compagnia “Quinta scenica” all’indimenticato poeta cerisanese Ferruccio Greco. Infine la musica classica con spettacoli e concerti che hanno riscosso apprezzamenti, lodi e compiacimento. Da Verdi al tango fino a Katia Ricciarelli che si è innamorata del Festival, del palazzo e di Cerisano, passeggiando per le vie del paese fino alle 2 del mattino. “ Più bello di Spoleto questo centro storico. Il palazzo? Mai visto uno così bello…”, le parole del famosissimo tenore. Per finire alle mostre, dalla ceramica fino “all’architettura non costruita” che ha raccolto molti consensi. “Diventa difficile ringraziare tutti gli uomini e le donne che si sono impegnati, insieme a tutta la squadra di governo, per la realizzazione di questo festival. Impossibile citare tutti i direttori artistici, gli operai, gli impiegati comunali, le menti e le persone che gratuitamente hanno collaborato”, spiega il primo cittadino Lucio Di Gioia. “ Mi vengono in mente ad esempio i ragazzi e le ragazze, i giovani che hanno partecipato attivamente, ognuno con i propri compiti e pass, ai vari spettacoli e nei punti festival creati per l’occasione. Oltre cento persone, numeri che mi fanno ritenere soddisfatto della filosofia di un festival. Al di là dell’artista e del nome di punta, qui è accaduto il contrario con il paese che è stato il vero protagonista. D’altronde il Festival è solo il nostro punto d’inizio, non quello finale. Si inscena ogni anno per far sì che Cerisano possa crescere, non viceversa. Ecco perché parlo di una scommessa vinta: basta chiedere ai nostri visitatori ed alle personalità ( della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, del giornalismo) che nei 7 giorni hanno fatto capolino nel nostro borgo per carpire il loro entusiasmo e rendersi conto dello spettacolo che Cerisano ha offerto. In termini di bellezza, di pulizia, di vivacità culturale. Volando alti, non rincorrendo il grande pubblico o semplicemente il “riempipiazza” del momento. Il festival è altro, vuole essere altro. Tanto che molte idee sono già in cantiere per il prossimo anno”.

Grandi artisti per la XV edizione del Peperoncino Jazz Festival di Diamante

DIAMANTE (CS) – Dopo aver percorso in lungo e in largo tutta la regione (con il coinvolgimento di una trentina di comuni di tutte e cinque le province della Calabria), registrando immancabilmente enormi consensi di pubblico e critica ad ogni sua tappa, il Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località calabresi organizzata dall’associazione culturale Picanto sotto la direzione artistica di Sergio Gimigliano anche quest’anno piazzatasi tra i primi cinque festival jazz d’Italia all’esito del prestigioso Jazzit Award (readers pool indetto dall’autorevole rivista specializzata Jazzit), si appresta a vivere le fasi finali di questa sua strepitosa XV edizione approdando nel suo paese di origine: la bella Diamante.

Dopo la riuscitissima serata all’insegna del progetto “Neri a Metà”, tributo a Pino Daniele a cura del cantante e bassista Roberto Musolino, che lo scorso 19 agosto, nella magnifica cornice scenografica del Teatro dei Ruderi di Cirella, accompagnato da una super band tutta calabrese, ha deliziato il pubblico interpretando tutti i più famosi successi dell’indimenticabile cantautore partenopeo, dunque, il PJF torna a far tappa nel paese che gli ha dato il Natali e da cui ha preso le mosse ben quindici anni orsono, per poi trasformarsi, un’edizione dopo l’altra, in uno degli eventi culturali e turistici più importanti della Calabria e, al contempo, in uno degli eventi jazzistici più caratteristici d’Italia.

Già importante partner musicale, nei giorni 2, 3 e 4 settembre scorsi, della VI edizione del Mediterraneo Festival Corto, evento a cura del Cinecircolo Maurizio Grande diretto artisticamente da Francesco Presta e Ferdinando Romito, DOMANI(lunedì 5) e martedì 6 settembre, il festival musicale più piccante d’Italia vivrà un’intensa “due giorni” ad ingresso libero ospitata in uno degli scorci più belli e caratteristici del centro storico della Perla del Tirreno: Largo San Biagio.

Inserita nella ricca programmazione settembrina di quella che negli ultimi anni è divenuta la località turistica più gettonata e più esclusiva del Tirreno cosentino, la ricca “due giorni” adamantina, fortemente voluta dall’assessore al turismo e spettacolo del Comune di Diamante, Franco Maiolino, e da tutta la compagine amministrativa guidata da Gaetano Sollazzo e resa possibile anche grazie al fondamentale contributo diBanca Carime e al prezioso supporto logistico dell’Hotel e del Ristorante Riviera Bleu e a quello mediatico di importanti emittenti televisive del Tirreno – Rete 3 Digiesse e Tele Diamante – nonché di Calnews, importante canale telematico diretto da Luigi Salsini, verrà inaugurata DOMANI sera dai Peekaboom, originale progetto contrabbasso/voce diventato, in pochi mesi, un vero e proprio tormentone della rete.

Sul palco, la cantautrice friulana Angelica Lubian, vincitrice di numerosi, importanti premi nazionali e nota al grande pubblico per aver aperto i concerti, tra gli altri, di Anastacia, Tom Verlaine, Gianni Morandi, Ron, Edoardo ed Eugenio Bennato, Niccolò Fabi e Teresa De Sio, e il contrabbassista bolognese Simone Masina, che alle collaborazioni con artisti del calibro di Gino Paoli, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Alexia e Max Gazzè, unisce gli impegni come membro fondatore del Ludus Gravis (innovativo ensamble composto da 8 contrabbassi) e di Primo Contrabbasso nell’Orchestra Unimi di Milano.

Nel corso del concerto i due presenteranno l’album “We are Peekaboom”, uscito all’inizio di quest’anno e letteralmente osannato dalla critica specializzata, proponendo le loro personalissime interpretazioni di hit e successi internazionali di tutti i tempi – da“Always On The Run” di Lenny Kravitz a “Can’t Get You Out Of My Head” di Kylie Minogue; da “Viva La Vida” dei Coldplay a “With Or Without You” degli U2, passando per l’intramontabile “Bye Bye Blackbird” – in un viaggio sonoro in bilico fra tradizione e innovazione, una combo esplosiva di voce, contrabbasso ed elettronica, forte dell’affinità performativa e dell’impatto live che contraddistingue questo originale duo.

Il giorno seguente (martedì 6 settembre), invece, sarà la volta del pianista (ma anche regista e sceneggiatore di grande fama) Stefano Reali, che, accompagnato dalla talentuosa e raffinata interprete Raffaela Siniscalchi, proporrà un omaggio in musica e parole al grandissimo Cole Porter.

unnamed

Le due serate, che avranno inizio alle ore 22.00 nella suggestiva piazzetta adiacente il Lungomare Mancini, come nella migliore tradizione del PJF, da sempre caratterizzato anche per importanti eventi correlati ai concerti, saranno arricchite anche dalla presenza dei sommelier professionisti dell’AIS Calabria, che, vestiti in alta uniforme, guideranno gli spettatori alla scoperta dei migliori vini calabresi.

Dopo questa intensa “due giorni” a Diamante, il XV PJF, evento realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria (premiato per qualità progettuale e finanziato in quanto classificatasi all’8° posto agli esiti del bando sulle “Iniziative culturali 2016”), degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di ben 30 amministrazioni comunali e di importanti Sponsor privati (primo fra tutte Banca Carime, ma anche Confindustria Cosenza, Agis eAnec Calabria, Ottica Di Lernia, Gas Pollino, La Pietra Srl, Salumificio Montagna, Gelateria Capani, Simet Spa, Amarelli Srl, Skyline Costruzioni Burza, Nuovo Imaie ecc.) e con l’Alto Patrocinio dell’UNESCO, dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e della Reale Ambasciata di Norvegia si concluderà, poi, con l’ormai tradizionale “cinque giorni” cetrarese all’insegna del III Calabria Jazz Meeting, congresso di tutti gli operatori del settore jazzistico della regione, che dal 29 settembre al 2 ottobre si riuniranno per presentarsi e confrontarsi tra loro nelle sale dello splendido Palazzo Del Trono.

Festival delle Serre 2016, un ricco cartellone all’insegna della cultura e della ricercatezza

conferenza 3

CERISANO (CS) – Sarà un Festival delle Serre che certamente verrà annoverato negli annali della storia di questa importante e prestigiosa manifestazione, giunta quest’anno alla sua 23 edizione e che si terrà a Cerisano dal 4 al 10 Settembre prossimi. Una scommessa vinta, quella del neo Sindaco Lucio Di Gioia e della sua amministrazione che fin da subito hanno creduto nella realizzazione di un progetto quasi impossibile. Stamane la conferenza stampa di presentazione, nel cortile di Palazzo Sersale, alla presenza del primo cittadino Di Gioia, di Pierluca Zasa, membro della giunta della Camera di Commercio di Cosenza, del maestro orafo Gerardo Sacco, protagonista dell’Anteprima Festival, che si terrà sabato 03 Settembre. L’artista calabrese, per l’occasione presenterà oltre al suo libro intervista “Non sono Nessuno”, curato in collaborazione con il giornalista Francesco Kostner, anche una sfilata delle sue collezioni più significative. E a proposito di collezioni, durante la presentazione di oggi a Cerisano, Gerardo Sacco ha riproposto dal vivo il gioiello che lui stesso ha realizzato per i terremotati di Amatrice. Un grande gesto di solidarietà con il quale il maestro ha inteso esprimere la sua vicinanza alle popolazioni colpite dal terribile sisma dei giorni scorsi. Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Francesco Mannarino, hanno preso parte, tra gli altri, Luigia Pastore, curatrice della sezione Classica, Sergio Gimigliano (sezione Jazz) e il giornalista Francesco Kostner. Sarà dunque una kermesse che vanta al suo interno un cartellone ricco di eventi artistici, musicali, culturali, enograstronomici. Il Festival delle Serre tornerà allo splendore di un tempo, grazie alla raffinatezza e alla ricercatezza delle proposte in programma e di tutti gli eventi collaterali che ruotano attorno alla manifestazione. Jazz, Classica, Teatro e Cinema e poi ancora architettura, mostre, pittura, esposizioni, percorsi culturali, dibattiti, degustazioni. Grandi nomi del panorama jazzistico internazionale si esibiranno a Cerisano, nella storica location di Piazzetta Pianolungo, grazie alla collaborazione di Sergio Gimigliano e la joint venture con il Peperoncino Jazz Festival. Enrico Rava, Roberto Gatto, Gianluca Guidi, Daniele Scannapieco, Camille Bertault sono solo alcuni dei nomi in cartellone. Grande attesa anche per la sezione Classica, un viaggio tra lirica e tango che vorrà essere un omaggio ad autori quali Piazzolla, Gardel, Galliano e poi ancora Mozart, Strauss. La serata del 10 settembre sarà invece allietata dalla presenza di Katia Ricciarelli, di scena a Palazzo Sersale con lo spettacolo “Recital”. Con lei il tenore Francesco Zingariello. Anche la sezione Teatro è ricca di eventi. Di scena solo compagnie calabresi, “perché vogliamo – ha dichiarato il sindaco Di Gioia- con l’occasione valorizzare i talenti locali, dando loro l’opportunità di esibirsi all’interno di una rassegna tra le più importanti della nostra Provincia”. “Non è stato facile – ha proseguito il primo cittadino di Cerisano – organizzare, in così poco tempo il Festival delle Serre, ma ci abbiamo creduto fino in fondo, perché il paese, il nostro splendido borgo torni a rivivere i fasti di un tempo”. Non mancheranno, poi le proiezioni cinematografiche, nella caratteristica Piazza Chiusi. Tra le novità della sezione Cinema, ci sarà la presentazione, dopo aver fatto tappa in questi giorni alla mostra del Cinema di Venezia del progetto Lu.Ca, ideato grazie alla lungimiranza di Calabria Film Commission e di Lucana Film Commission. Venerdì 09 Settembre Pino Citrigno e Paride Leporace saranno ospiti a Cerisano per la presentazione di questa importante iniziativa che avrà lo scopo di valorizzare il cinema e il turismo del Sud Italia. Durante i sette giorni del Festival le piazze e i vicoli del centro storico di Cerisano saranno immersi in una atmosfera particolare. Gli allestimenti in corso consentiranno ai visitatori di attraversare un vero e proprio percorso enogastronomico reso possibile grazie alla collaborazione di numerose aziende calabresi. Palazzo Sersale, oltre ad accogliere la sezione “Classica”, sarà fucina di eventi, dibattiti, mostre ed esposizioni. Una tra tutte, la mostra di Architettura non costruita “Sogni, Segni e Disegni”, una vera e propria riproposizione di luoghi reali ed immaginari, i cui esiti aprono a scenari nuovi, innovativi e assai suggestivi. Durante le serate della kermesse, la Casa delle Culture, in Piazza Zupi, ospiterà il Punto Informazioni del Festival. Manca, dunque, davvero poco. La macchina organizzativa è a lavoro da giorni per la realizzazione e la buona riuscita di un Festival che “siamo certi sarà tra i migliori degli ultimi anni”.

Peperoncino Jazz Festival, prosegue alla grande la XV edizione

CETRARO (CS) – Prosegue a ritmo incalzante la XV edizione del Peperoncino Jazz Festival, rassegna musicale itinerante nelle più belle località calabresi organizzata dall’Associazione culturale Picanto e diretta artisticamente da Sergio Gimigliano che, iniziata lo scorso 13 luglio, andrà avanti senza soluzione di continuità fino al prossimo 6 settembre, per poi concludersi con un’intensa “cinque giorni” all’insegna del III Calabria Jazz Meeting (momento di incontro e di confronto di tutti gli operatori del settore jazzistico calabresi) in programma dal 29 settembre al 2 ottobre a Cetraro.

Dopo le entusiasmanti tappe nel Basso Tirreno Cosentino (negli ultimi giorni le note del festival musicale più piccante d’Italia hanno letteralmente conquistato San Pietro in Amantea ed Amantea), DOMANI (venerdì 26 agosto) alle ore 22 l’evento confermatosi anche quest’anno uno dei migliori festival Jazz d’Italia all’esito del prestigioso referendum indetto dalla rivista specializzata Jazzit (Jazzit Awards) e realizzato con contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di ben 30 amministrazioni comunali e di importanti Sponsor privati (primo fra tutte Banca Carime, ma anche Confindustria Cosenza, Agis e Anec Calabria, Ottica Di Lernia, Gas Pollino, La Pietra Srl, Salumificio Montagna, Gelateria Capani, Simet Spa, Amarelli Srl, Skyline Costruzioni Burza, Nuovo Imaie ecc.) e con l’Alto Patrocinio dell’UNESCO, dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e della Reale Ambasciata di Norvegia ha in programma, in Piazza Luigi Sturzo a Praia a Mare, un grandissimo evento, di cui sarà sarà protagonista una vera e propria icona del jazz internazionale: il sassofonista Rick Margitza, che torna in Italia dopo ben venti anni di assenza.

Impostosi negli anni Ottanta come uno dei protagonisti della New Wave jazzistica newyorkese, nel 1988 entra a far parte del progetto Davis Group di Miles, collaborando con lui nel suo ultimo periodo e prendendo parte alla registrazione di tre album storici quali “Armandla”, “Live Around The World” e “Live in Montreux”.

Strumentista eccelso, che si è imposto al grande pubblico per le sue qualità tecniche e stilistiche (un suono spiccatamente incisivo capace di veicolare un universo altamente lirico-poetico e fortemente moderno come il Miles Davis Group), Margitza, che nel corso della sua gloriosa carriera ha collaborato anche con altri grandi nome del jazz mondiale come Chick Corea, McCoy Tyner, Eddie Gomez e Tony Williams, ha realizzato anche numerose incisioni a proprio nome, dimostrando nel corso di tutto l’arco della carriera la propria classe di solista.

In questo tour italiano, che farà tappa a Praia a Mare, saranno al suo fianco tre eccellenti musicisti francesi: Manuel Rocheman al piano, Nicolas Moreaux al contrabbasso e Jeff Bourdreau alla batteria.

La serata, realizzata in joint-venture con il PraJazz (evento ideato e coordinato dall’Assessore Antonino De Lorenzo in collaborazione con il pianista Umberto Napolitano – che ne cura anche la direzione artistica – e organizzato dall’associazione culturale Nove Muse con il contributo dell’amministrazione comunale di Praia a Mare guidata dal Sindaco Antonio Praticò), sarà ad ingresso libero e, come nella migliore tradizione del festival musicale più piccante d’Italia, sarà arricchita dalla degustazione di prodotti tipici calabresi.

unnamed

Si segnala che in occasione della tappa a Praia, importante paese costiero il cui territorio è ricompreso nel Parco Nazionale del Pollino, il giorno seguente al concerto (sabato 27 agosto) gli spettatori del Peperoncino Jazz Festival potranno prendere parte, gratuitamente, all’escursione guidata a cura delle Guide Ufficiali del Parco Nazionale del Pollino in programma al Fiume Argentino, che costituisce uno dei 75 siti di interesse geologico all’interno dell’area protetta del parco calabrese entrato da pochi mesi nella Rete Europea e Globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO (per info e prenotazioni obbligatorie si potrà contattare Gaetano Sangineti telefonando al 349 5346434).