Archivi tag: LaCtv

“Gli intoccabili”, le dichiarazioni di Ciancimino sul programma di LaCTv

REGGIO CALABRIA – «Tutto quello che Cosa Nostra non controllava direttamente o non riteneva di dover discutere ulteriormente oltre i loro vertici, preferiva accantonarlo subito,  pagando il dovuto e  levandosi i problemi davanti». Sono le rivelazioni che Massimo Ciancimino, figlio di don Vito, ex sindaco mafioso di Palermo, ha rilasciato  al programma “Gli Intoccabili” condotto da Klaus Davi sull’emittente calabrese LaC Tv (http://www.lactv.it).

'NDRANGHETA: OPERAZIONE DEI ROS IN LIGURIA, 12 ARRESTI

«Posso rivelare quello che ho vissuto in prima persona ma valeva per tutta l’associazione. Mio padre diceva sempre piuttosto che avere a che fare con gli ndranghetisti è meglio pagare, pagare, pagare. Accettiamo le loro condizioni ma non trattiamo. I calabresi erano pericolosi non li voleva al fianco, a nessun tavolo di trattative. Mio padre ne temeva la pericolosità non solo famigliare  ma anche  singola. Ogni singolo calabrese era pericoloso», ha spiegato Ciancimino nel corso dell’intervista, durante la terza puntata del programma e che è possibile vedere al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=LdzAsfw0_eA. «Tutto quello che mio padre non riusciva a controllare gli faceva paura e quindi pagava.- prosegue Ciancimino – Se c’erano dei cointeressi su opere edilizie, ad esempio su appalti legati ai lavori della Salerno Reggio Calabria, pagava il pizzo. La prima quota che doveva eliminare era la loro. «Accontentiamo i calabresi e leviamoceli di torno» diceva”.

 

Lombardo: «L’antimafia sociale andrebbe disciplinata»

REGGIO CALABRIA – «Nella fase chiave che stiamo vivendo l’antimafia cosiddetta “sociale” deve avere un ruolo di divulgazione, di agevolamento della comprensione dei fenomeni mafiosi, di individuazione anche di linguaggi nuovi che non si limitano ai classici organi di informazione. Questo ruolo però andrebbe disciplinato. Nel senso che se siamo tutti convinti che l’opera di divulgazione della stampa sia importante, allora è bene fissare delle regole». Lo ha detto il pm della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo intervistato da Klaus Davi per il programma “Gli Intoccabili”, in onda dal 22 maggio sul canale 19 dell’emittente calabrese LaC e in streaming sul sito Lactv.it. «Per “disciplinare” – ha aggiunto – non intendo limitare in maniera restrittiva il modo di fare antimafia. Intendo l’individuazione di macro-categorie all’interno delle quali operare: chi ha in mente per esempio fa delle attività formative nelle scuole si deve muovere all’interno di linee guida indicate dal Ministero dell’istruzione. Non ci possono essere passi falsi perché gli errori rappresentano un vantaggio per le organizzazioni mafiose. Un assist pazzesco alle mafie. Il caso Maniaci non mi è piaciuto. Bisogna evitare che si ripeta».