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I lavoratori stagionali del Consorzio di bonifica dello Ionio catanzarese attendono risposte

consorzio bonifica catanzaroCATANZARO – “Aspettiamo a seguito della richiesta di incontro inviata in data 09 settembre 2015,  una convocazione immediata dal capo gabinetto della presidenza della giunta regionale Gaetano Pignanelli, perché sia dato seguito nel più breve tempo possibile a quanto deciso lo scorso 30 giugno per quanto concerne la copertura finanziaria che permette a 50 lavoratori a tempo determinato di prestare la loro importantissima opera di manutenzione idraulica sulla rete di colo e di servizio alle aziende agricole, alle dipendenze dei consorzi di bonifica”. Ad affermarlo in una nota, Daniele Gualtieri segretario territoriale della Fai Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia e Caterina Vaiti Segretaria Territoriale della Flai Cgil. “E’ necessario, a questo punto – dichiarano – che la problematica sia inserita all’interno della prossima sessione di assestamento di bilancio con la effettiva copertura delle risorse necessarie alla definizione dell’accordo scaturito nell’incontro del 30 giugno scorso”. Non solo. “E’ inoltre, indispensabile trovare ulteriori risorse e garantire copertura finanziaria anche per permettere ai consorzi e agli stessi lavoratori a tempo determinato di poter proseguire per successivi periodi di impiego”. Una manovra finanziaria correttiva per la regione, al fine di “garantire una maggiore e necessaria opera di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di colo e con essa del territorio, che necessita  – continua Gualtieri  – di un piano di messa in sicurezza, e per aiutare le imprese del comparto agricolo nel loro rilancio economico in atto. Gli stessi lavoratori hanno bisogno di certezze, di una maggiore dignità sul lavoro, di risposte urgenti e necessarie. Insomma – conclude la nota della Fai Cisl  e della Flai Cgil, attendiamo impegni certi e concreti dalla Regione, con la quale sin d’ora ci dichiariamo disponibili a sederci ad un  tavolo e trovare le giuste ma immediate soluzioni ai problemi emersi nel comparto”. Per il settore agricolo e per la tutela del territorio vi è  la necessità di azioni  concrete attuando strategie che non mirino solo al superamento e alla soluzione delle emergenze ma che puntino alla programmazione degli interventi e delle risorse economiche attuando politiche di prevenzione e manutenzione. Per fare ciò occorre il contributo di tutti ma soprattutto uno sforzo straordinario della politica a tutti i livelli,  che su temi tanto strategici, dovrebbe dare opportune e improcrastinabili risposte nell’interesse del territorio.

L’Assessore Roccisano si espone in Senato sui lavoratori Lsu/Lpu

ROMA – L’Assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è intervenuta sul dibattito che si sta svolgendo nelle aule del Senato relativamente ai lavoratori Lsu/Lpu. Quanto sta accadendo nelle aule del Senato e delle Commissioni del Senato a proposito dei lavoratori LSU/LPU calabresi – ha detto l’Assessore Roccisano – è piuttosto preoccupante perché privo di ragioni se non quella di voler ostacolare una trattativa che la Regione Calabria ha intrapreso mesi fa con il Governo.

Si chiedeva infatti di procedere con la decurtazione contabile ai fini del Patto di Stabilità dei trentotto

Assessore Federica Roccisano
Assessore Federica Roccisano

milioni già resi disponibili dalla Regione a vantaggio dei Comuni per poter pagare le mensilità ai lavoratori contrattualizzati. Non si chiedeva quindi un intervento di tipo finanziario, ma solo un’autorizzazione di tipo giuridica che, tra l’altro, non interesserebbe tutti i comuni né tutti i pagamenti dei lavoratori a tempo determinato, ma sarebbe circoscritta ai 5000 lavoratori già contrattualizzati e in coerenza con l’art.1 comma 207 della legge di Stabilità 147/2013 che aveva consentito la deroga al patto per i cinquanta milioni messi a disposizione dal Governo centrale. Non dare questa possibilità getta i lavoratori e i comuni in un empasse dalla quale dobbiamo uscire.

Pertanto, chiedo una mano concreta ai Sindaci ed all’ANCI Calabria con un obiettivo chiaro: dimostrare le conseguenze negative di un atto del genere che non solo mette in difficoltà le famiglie dei lavoratori, ma che impedisce ai Comuni di provvedere ad una serie di servizi che, ad oggi, sono a totale appannaggio di questi lavoratori e che vanno dalla raccolta differenziata alla manutenzione del verde, fino al trasporto degli alunni nel periodo scolastico. L’Assessore Roccisano auspica una mobilitazione collettiva dei Comuni e dei cittadini, perché non può continuare – come lei stessa afferma – a passare il messaggio che sostenere il ruolo dei lavoratori LSU/LPU sia sostenere l’assistenzialismo, al contrario vuol dire garantire al meglio i servizi al cittadino.

Ottenevano fondi per corsi mai realizzati: 8 denunce a Crotone

CROTONE – La Guardia di Finanza di Crotone, ha sequestrato conti bancari e beni immobili pari ad un importo di 714.000 nei confronti degli amministratori di una società di persone operante nel settore delle costruzioni: otto le persone denunciate. I finanzieri hanno monitorato l’iter relativo all’impiego di risorse comunitarie, erogate tramite la Regione Calabria, destinate ad incentivare le imprese nell’incremento occupazionale. guardia-di-finanza-1

Ad eccezione di un solo lavoratore, i dipendenti  non hanno risconosciuto le firme apposte sui registri delle presenze, dichiarando di non aver partecipato ad alcun corso di formazione. Inoltre, la stessa assunzione dei neo dipendenti è apparsa irregolare, trattandosi di personale già impiegato in altre aziende riconducibili agli stessi soggetti arrestati. I lavoratori, da quanto appurato dagli investigatori, erano stati licenziati poco prima di essere assunti dal nuovo soggetto societario, al solo fine di ottenere il finanziamento. Molti di questi non avevano i requisiti tali da poter essere considerati appartenenti alle categorie svantaggiate.

 

 

Azienda fallita, sit-in dei lavoratori

ROMBIOLO (VIBO VALENTIA) – E’ iniziato a Rombiolo il presidio dei 120 lavoratori della “Gam Oil & Gas” davanti ai cancelli chiusi dell’azienda, che produceva carpenterie metalliche, dichiarata fallita. Il fallimento ha fatto seguito alla sospensione della produzione, provocata da un volume di debiti per circa 18 milioni di euro. Una delegazione della Rsu ha incontrato il sindaco di Rombiolo, Giuseppe Navarra, per organizzare il consiglio comunale aperto programmato per domani.

Incontro tra l’Unione Sindacale di Base e management aziendale

REGGIO CALABRIA –  Ieri, a seguito della costituzione della RSA nella società ATAM S.p.a., una delegazione dell’USB lavoro privato ha incontrato, nella sede della società in Reggio Calabria, il management aziendale per fare il punto sulla situazione.  Durante l’incontro, la delegazione dell’USB, oltre a esprimere contrarietà al piano di rientro, ha chiesto la sospensione della sua attuazione in attesa che l’azienda, in concerto con qualificate competenze alle quali l’azienda ha conferito mandato, ne verifichi la fattibilità, ponendo adeguatamente in evidenza  che il debito è stato generato dallo smobilizzo dal bilancio 2013 dei crediti vantati nei confronti della Regione Calabria e del Comune riportati in bilancio; che il conto economico dell’esercizio 2012 è stato chiuso in sostanziale pareggio e che l’attuale piano di salvataggio, senza il ripiano totale e/o in parte dei debiti da parte della Regione Calabria e del Comune, non mette l’azienda a riparo dal  rischio fallimento. L’USB ha, inoltre, evidenziato come la possibilità di evitarlo  sia fortemente legata alla liquidazione dei crediti. L’azienda, apparsa abbastanza predisposta al confronto, ci ha informati che le risorse disponibili, a copertura del disavanzo, potrebbero ammontare a non più di 20 mln di euro. La delegazione USB, nel ribadire che le somme mancanti dovranno comunque essere ripianate dal socio unico – il Comune – si è detta disponibile, successivamente alla definizione con la Regione e  il Comune del monte risorse che saranno liquidate, a discutere di un piano industriale che, salvaguardano i livelli occupazionali e salariali, si svolga attraverso le seguenti azioni allo scopo di recuperare risorse da destinare prevalentemente ad investimenti, senza le quali non si capirebbe in che cosa consiste realmente il Piano industriale. L’Unione Sindacale di Base, ha così, proposto una serie di  interventi tesi a realizzare le seguenti azioni, che consistono nell’incremento dei ricavi da traffico (l’evasione/ elusione su base nazionali è stimata in oltre il 35% dei ricavi); la riqualificazione della spesa per acquisto di beni e servizi; l’internalizzazione delle attività di pulizia e delle attività manutentive attualmente affidate a ditte esterne; il rilancio delle attività di noleggio e delle attività connesse come le soste e la gestione degli impianti e lo sfruttamento degli spazi pubblicitari, il tutto stimabile in  un valore di oltre 600.000 euro annui. A questi recuperi si aggiungerebbero altri 450.000 euro per effetto del pensionamento di tre lavoratori che hanno maturato il diritto e di altre otto unità che, volontariamente, hanno scelto di essere posti in cassa integrazione in deroga. Ulteriori recuperi si otterrebbero nel breve periodo per il pensionamento di un altro consistente numero di dipendenti che matureranno il diritto. L’USB sostiene che sia possibile raggiungere gli obiettivi di risanamento e di rilancio dell’azienda, per cui si impegneranno affinché questo accada, nell’interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini di Reggio Calabria.

Licenziati 131 lavoratori di Calabria It

CATANZARO – 131 lavoratori di Calabria It, azienda “in house” della Regione Calabria che opera nel settore della promozione imprenditoriale, sono stati licenziati.

Calabria It è da tempo in liquidazione ed i lavoratori sono da mesi senza stipendio nonostante una recente legge regionale avesse stabilito il trasferimento dei dipendenti alla finanziaria della Regione, Fincalabra, che detiene il 100% del capitale.

Le lettere di licenziamento sono datate 13 gennaio, ma soltanto stamane la gran parte dei destinatari le ha ricevute.

Secondo i dipendenti le lettere sarebbero state spedite in assenza del commissario liquidatore Attilio Funaro, che ne è il firmatario, poiché è assente per malattia da almeno 20 giorni, ma il timbro postale di spedizione reca la data del 18 marzo.

Riunito tavolo tecnico per i lavoratori dell’Akros spa

CROTONE – Su richiesta dell’azienda Akros spa si è riunito, presso il Palazzo della Provincia, il tavolo tecnico provinciale di crisi, convocato e presieduto dal vicepresidente della provincia, Pietro Durante, al fine di esaminare la grave condizione economica dell’azienda stessa, che non consente di sopportare i costi dell’intero personale.

Alla riunione hanno partecipato le organizzazioni sindacali di categoria, il Centro per l’impiego e una folta rappresentanza dei lavoratori. Per conto di Akros l’amministratore unico, Antonio Barberio, ha illustrato la situazione finanziaria dell’azienda, sostenendo che la crisi, di cui si è discusso anche nei mesi scorsi, non è stata ancora risolta, nonostante siano stati conseguiti importanti risultati di risanamento, e che, pertanto, per riportare il bilancio in pareggio e per non compromettere il futuro, è necessario ricorrere a forme di ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione in deroga, per un mese, con turnazione tra trenta unità lavorative e possibilità di anticipo dei pagamenti da parte dell’azienda. Barberio ha messo in evidenza, in particolare, le perdite attuali di Akros e il rapporto insoddisfacente tra ricavi della produzione e costi del personale. Successivamente si è sviluppato una serrato dibattito, in cui è emerso lo stato di disagio e di esasperazione dei lavoratori. I rappresentanti sindacali hanno lamentato che da due anni non si riescono a risolvere i problemi più volte denunciati ed hanno manifestato l’esigenza che, prima di avviare formalmente il tavolo di crisi, ci sia un preventivo confronto tra le maestranze e l’azienda per esaminare tutte le possibili soluzioni da prospettare unitariamente al tavolo di crisi. Alcune di queste sono state suggerite nel corso della riunione, come la necessità di predisporre un piano industriale con una precisa strategia di marketing, la necessità di eliminare il dualismo oggi esistente nel settore della raccolta avviando la fusione tra Akros e Akrea e coinvolgendo nella vertenza il Comune di Crotone, soggetto indispensabile per affrontare in maniera definitiva tutta la materia. Si è anche accennato alla possibilità di esaminare elementi propedeutici alla cassa integrazione, quali gli esodi incentivati, e all’opportunità che l’azienda si accolli l’onere della integrazione degli emolumenti che saranno erogati con gli ammortizzatori sociali. Aderendo alla richiesta delle organizzazioni sindacali, si è infine convenuto consensualmente, su proposta del vicepresidente dell’Ente intermedio Pietro Durante, di rinviare il tavolo tecnico di crisi per consentire prioritariamente la convocazione di un’assemblea dei lavoratori Akros con i vertici aziendali.

“Prima il lavoro poi le feste”, a Cosenza protesta dei lavoratori delle Cooperative

COSENZA – “Prima il lavoro poi le feste”, questo lo slogan adottato, il 26 giugno 2013, da un gruppo di poche decine di persone, che occupano il palco allestito alla fine del lungofiume boulevard nel tentativo di far risuonare il loro dissenso verso l’indifferenza degli enti, a loro dire, ai problemi dei lavoratori delle Cooperative.

I manifestanti non accettano di buon grado i provvedimenti previsti dalle nuove normative Antimafia che coinvolgerebbero, a detta degli stessi, tutti gli appartenenti alle cooperative, quindi “anche uomini onesti con a carico famiglie e figli” i quali avrebbero perso, conseguentemente alle vicende giudiziarie che hanno colpito gli stessi, il lavoro.

 

 

 

 

Oscar Mari

Trasporti ancora fermi, lavoratori preoccupati_INTERVISTA

Un gruppo di lavoratori

COSENZA – Autobus fermi in tutta la regione: anche questa mattina prosegue la mobilitazione dei lavoratori, in seguito al taglio dei servizi del 50% previsto dalla Delibera di Giunta regionale del 20 maggio. “Difendiamo il nostro posto di lavoro”, è la frase che ritorna nei commenti e nelle spiegazioni agli utenti che lamentano disagi. Ieri l’assesore regionale ai trasporti, Luigi Fedele, si è detto rammaricato per la difficile situazione. “Siamo ben consapevoli delle notevoli difficoltà e dei forti disagi in cui versa l’intero settore – ha dichiarato – analogamente, però, questo assessorato è totalmente impegnato attraverso la ricerca, l’analisi e la disamina di diverse alternative che possano fornire una valida risposta alle problematiche che necessitano di interventi urgenti”. Domani doppio incontro con con le organizzazioni sindacali del settore e con le associazioni di categoria Anav e Asstra.

Oggi a Cosenza, dove le forze dell’ordine hanno chiesto i documenti d’identità, abbiamo sentito un lavoratore della Filt-Cgil, Silvio Molinaro.

 

 

rita paonessa