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A Vibo Valentia parte Leggere&Scrivere 2019

Vibo Valentia – È partita stamane nell’Auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia la ottava edizione di Leggere&Scrivere, festival promosso e realizzato dal Sistema Bibliotecario Vibonese. I direttori artistici Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano hanno inaugurato l’edizione 2019 in presenza delle massime cariche civili e militari locali, degli studenti e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche cittadine. In seguito lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, davanti ad una giovanissima platea, ha presentato la sua ultima fatica “Quinto comandamento” (Mondadori 2019) in vendita da ottobre nelle librerie.

A dare il via alla presentazione il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo:

«E’ una manifestazione straordinaria – ha detto – la più importante della città, sta solcando infatti i confini nazionali. Una quantità di ospiti illustri – ha continuato Limardo – arriva in città e ogni cittadino si sente partecipe. Dal brusio di palazzo Gagliardi alle mostre e all’atmosfera, l’apertura del festival rappresenta la sua grande forza. Ogni anno il programma è arricchito dagli abili organizzatori, numerosi sedi del festival si aprono a nuova vita e l’Amministrazione comunale intende sostenere e promuovere questa iniziativa».

L’assessore regionale all’Istruzione Maria Francesca Corigliano ha sottolineato, invece,  quanto sia importante il coinvolgimento degli istituti scolastici in iniziative come Leggere&Scrivere: «E’ un grande piacere rappresentare la Regione – ha detto – e osservare come il mondo della scuola anima questo festival, complimenti a Floriani e al Sistema Bibliotecario Vibonese che hanno vinto il bando regionale dedicato alle attività culturali. In questi anni i finanziamenti della Regione per far conoscere i nostri angoli più belli sono stati di oltre 40 milioni. Dobbiamo essere – ha concluso l’assessore Corigliano – ambasciatori delle realtà positive di questa terra».

«Le ultime statistiche che mi ha fornito il ministero degli Interni – ha detto il prefetto di Vibo, Giuseppe Zito – sono sconfortanti per la città ma io ho ‘girato’ ai miei colleghi il programma del festival. Questa terra è positività e tutti dobbiamo lavorare per raccontarlo».

«Quest’anno proponiamo un programma molto fitto», ha detto Floriani.

«Il festival investe da otto anni nella promozione della lettura attraverso un lavoro sinergico con le scuole e con alcune realtà economiche vibonesi che ci sostengono”. Secondo il direttore artistico “il festival è frutto di una larghissima partecipazione. Si fa cultura straordinaria, penso a Massimo Manfredi, al presidente Svimez Adriano Giannola o a Lucio Gallo che è uno dei massimi lirici al mondo. Questa settimana rappresenta per Vibo e l’intero territorio un momento di vivacità».

Anche Marzano ha sottolineato la centralità dei ragazzi in questa iniziativa.

«Il festival è per voi ragazzi, noi amiamo questa città – ha detto – godetevi questo evento al quale lavoriamo con passione. Il messaggio del festival è impegnatevi e fate bene. Solo così potete rimanere in questa terra».

Nel pomeriggio di oggi la kermesse, che animerà Vibo fino a sabato 19, si sposta a palazzo Gagliardi: il programma completo del festival su www.festivaleggerescrivere.it/il-programma  

Il racconto finale della settima edizione del Festival Leggere&Scrivere

VIBO VALENTIA – Una comunità, di lettori, di amanti del libro, innanzitutto. Ma anche una comunità di persone, di ogni età, che condivide una certa idea di cultura: dialogo, confronto, curiosità, empatia. Questa è stata la sensazione respirata in questi giorni a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia: la sede del Festival Leggere&Scrivere.

Soddisfatto il direttore artistico

«Ci piace viverci come una comunità” ha ammesso il direttore Gilberto Floriani. Non si tratta di una comunità chiusa – ha continuato Floriani – ma costantemente aperta alle suggestioni, agli stimoli che provengono dalla Calabria e dal mondo. Il Festival ha dimostrato di essere anche quest’anno un caleidoscopio attraverso il quale questo patrimonio è stato filtrato».

I numeri del Festival

La parola, quindi, ai numeri. Cinque giorni, 4 sale, 220 tra incontri e dibattiti oltre 300 ospiti per una kermesse che oggi ha visto la presenza di 30.000 spettatori: dalle scuole agli opinion maker, passando per un pubblico eterogeneo che è stato, al pari, degli ospiti il vero protagonista del festival. Sul fronte degli incontri ricordiamo i numerosi sold-out: Adriano Sofri, PietrangeloButtafuoco, Tommaso Labate, Nicola Gratteri, Luciano Violante e Marta Cartabia, il recital di Ascanio Celestini e Alessio Lega, quello di Stefano Benni con Paolo Damiani, la serata in musica con Mauro Ermanno Giovanardi, Cristiano Godano, Edda e Alessandro Grazian,quella con Danilo Rea. E, poi, ancora: Sandra Milo con Giorgia Wurth, Armando Massarenti,Ritanna Armeni, Luciana Castellina, Jas Gawronski, Emanuele Trevi.

L’affluenza di pubblico ha avuto anche come effetto un ottimo andamento di vendite libri. Il bookstore della Libreria Mondadori all’interno di Palazzo Gagliardi ha fornito la seguente classifica dei libri più acquistati. I campioni delle vendite sono: Adriano Sofri con Una variazione di Kafka (Sellerio Editore); Tommaso Labate con I rassegnati (Rizzoli); Franco Arminio con Resteranno i canti (Bompiani) e i libri di Nicola Gratteri.

Le mostre

All’interno di Palazzo Gagliardi, sono state allestite quattro mostre. Una location era riservata alle opere dei ragazzi del liceo artistico di Vibo e della Bottega Aperta Limen, il segno dell’attenzione del festival per le nuove generazioni. I visitatori hanno potuto ammirare anche le mostra dedicata a Alfredo Pino, uno degli artisti più rappresentativi del nostro territorio; la mostra che ospita le opere di Giovanni Curigliano di Maierato e, infine, quella riservata ai dipinti e agli intarsi in legno di Francesco Marcello, indimenticato sindaco di Vibo e figura storica del Rotary cittadino. Ed, ancora, esposizioni di Michele Palano e Massimo Polia. Per la sezione arte da segnalare anche la mostra Revolution a cura di Francesca Procopio. Erano, inoltre presenti le seguenti installazioni: La mia casa di Anna Corcione; Verbo di Francesco Scialò e il libro d’artista Dall’alba al tramonto di Roberta Grosso. Il pubblico di Palazzo Gagliardi, infine, ha potutoammirare l’installazione Uomo Arca modello in scala 1:4, progetto internazionale di un’opera scultorea multimediale realizzata dallo stesso Antonio La Gamba.

Da sempre la vocazione del festival è l’attenzione verso le nuove generazioni.

Lo spazio Leggere&Scrivere Junior ha visto oltre 40 appuntamenti in programma: workshop, laboratori e una ricca serie di altre iniziative. “Anche quest’anno lo spazio Junior ha fornito l’occasione crescere attraverso la cultura, scoprire il mondo dei libri e stimolare la fantasia dei bambini” ha spiegato la coordinatrice Katia Rosi.

Per il secondo anno consecutivo il Festival Leggere&Scrivere ha reso omaggio alla violinista vibonese Greta Medini, scomparsa prematuramente nel 2016. 

E poi ancora, il festival si è affermato anche come evento social: i profili Facebook e Instagram hanno avuto un aumento del 30% di interazioni rispetto all’anno scorso.  

La mente, quindi, è già rivolta al futuro: “Vogliamo ringraziare gli sponsor che anche quest’anno hanno contribuito e dimostrato di volere fare rete con il Festival”, hanno commentato Maria TeresaMarzano e Gilberto Floriani. “Il rapporto tra cultura e territorio deve essere il vero filo rosso di ogni iniziativa e il festival vuole procedere su questo solco” hanno puntualizzato i due direttori.

 

 

Al Festival Leggere&Scrivere oggi si parla di Nutri-Menti

VIBO VALENTIA – Nell’ambito di Nutri-Menti, la sezione del festival nata per analizzare i legami tra cibo e identità, oggi sono previsti una serie di appuntamenti: ore 12 a palazzo Gagliardi, in Sala Berto, c’è l’incontro dal tema “Agricoltura etica e biologica, strumenti di sviluppo sostenibile” con Vincenzo Linarello e Ernesta Pasquale. Alle 13 nel punto ristoro di palazzo l’Accademia Italiana della Cucina, sezione di Vibo Valentia, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Vibo Valentia presenta una versione moderna, oltre alla preparazione tradizionale, della stroncatura: tutta da godere.

Alle 15.30 su Corso Umberto di Vibo Valentia si farà una Passeggiata didattica a cura di Coldiretti Vibo Valentia dal titolo “Impariamo a fare la spesa”. Alle 16 in Sala Capialbi confronto sul tema “Cibo Territorio e politica” con Valerio Calabrese, Carlo Colloca, Silvio Greco e Roberta Pastore

Alle 17, in Camera di Commercio, Sala Murmura, incontro su “Promozione e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari calabresi” con Pietro Bozzo, Direttore Coldiretti CZ/KR/VV, Michele Vartuli, Presidente Coldiretti sezione Serre Vibonesi, Giuseppe Laria, Presidente Consorzio Tutela Cipolla Rossa Tropea IGP, Onofrio Casuscelli, Rappresentante Giunta CCIA Vibo Valentia.

Il programma di oggi su www.festivaleggerescrivere.it/news/mercoledi-3-ottobre-adriano-sofri-giorgia-wurth-e-gli-ospiti-della-seconda-giornata

Chiusura col botto per il “Festival Leggere&Scrivere”, oltre trentamila i partecipanti

VIBO VALENTIA – Voglia di crescere. È più che un intento, è un obiettivo da perseguire mettendosi subito al lavoro. Si respira entusiasmo tra le sale di palazzo Gagliardi, in conclusione della sesta edizione del Festival Leggere&Scrivere. Innanzitutto, la parola ai numeri. Sei giorni, oltre 200 dibattiti per un totale di 250 ospiti. Un programma che ha spaziato tra musica, letteratura, scienza, attualità e che ha visto la partecipazione di 30.000 persone. Molti i sold-out: dall’incontro con il presidente del Senato Pietro Grasso alla serata con Morgan. Successo anche per le lectio magistralis di Carlo Freccero e del filosofo Gianni Vattimo. Stesso discorso per Lirio Abbate, Luciano Violante, Leo Gullotta, Franco Arminio, Don Backy, Marina Ripa di Meana, a testimonianza di un festival che ogni anno dimostra di essere poliedrico e di venire incontro a gusti diversificati. Da menzionare l’incontro con un manager delle cultura del calibro di Francesco Micheli, creatore di Fastweb: una presenza, attraverso la quale il Festival ha sottolineato l’attenzione sui temi della promozione delle cultura e, con essa, del marketing del territorio. Nella stessa ottica vanno letti la presenza di Paolo Verri, presidente della Fondazione Matera 2019 e il confronto di Leggere&Scrivere con PordenoneLegge, il Libro Possibile di Polignano a Mare, Giffoni Film Festival. Al festival il pubblico vuole conoscere gli autori, parlare con loro, ma, soprattutto, leggere i loro libri. Successo di vendite, dunque, si è registrato anche al bookshop di palazzo Gagliardi. Tra i libri più venduti si segnalano: Storie di sangue, amici e fantasmi (Feltrinelli) di Pietro Grasso, Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere) di Franco Arminio, La lista. Il ricatto della Repubblica di Massimo Carminati (Rizzoli) di Lirio Abbate.  Buon esito anche per La jihad delle donne (Salerno editore) di Luciana Capretti e Cattivi maestri. La sfida educativa alla pedagogia mafiosa (Edb) di don Giacomo Panizza. Il Festival Leggere&Scrivere è stato, naturalmente, libri, ma anche sapori, arte e musica. Il cibo è cultura: lo ha dimostrato l’alta partecipazione alle degustazioni di sapori locali, a cura dell’Accademia Italiana della Cucina di Vibo Valentia e della Confindustria cittadina. «Per la sesta edizione abbiamo cercato di rappresentare sia delle personali – afferma soddisfatto Antonio La Gamba, curatore delle mostre d’arte presentate al Festival nonché autore del manifesto di questa edizione – come quella di Pino Pontoriero con la Cannistrà che l’orafo Pietro Topia e gli artisti della Bottega Limen, inoltre la videoinstallazione Filicudi e la partecipazione di 70 artisti internazionali nell’opera Inferno e Paradiso, coordinati dall’argentina Maya Lopez Muro». «Personalmente – spiega La Gamba – ho presentato in anteprima la Stele dell’identità e dell’amicizia che verrà donata al Comune di Norcia. La grande affluenza dei visitatori che ha ammirato le opere ci fa ben sperare per le prossime edizioni». Dall’arte alla musica classica. Chiesa di San Michele gremita per le tre serate di concerti in ricordo della violinista vibonese Greta Medini: tre appuntamenti di grande pathos ed emozioni, attraverso i quali si è affermata la volontà di far uscire il Festival dalla tradizionale sede di palazzo Gagliardi per coinvolgere altri luoghi della città. Il Festival ama i giovanissimi; un amore ricambiato: oltre 1000 tra bambini e ragazzi, dalla scuola materna alla media, sono stati coinvolti nelle iniziative ludiche a palazzo Gagliardi e presso la roulotte “Libertina”, ideata da Giovanni Lauritano. «Pensare ai più piccoli è stata anche quest’anno una priorità: lettura ad alta voce, laboratori creativi, merende e tante altre iniziative hanno rappresentato una straordinaria occasione per dare libero sfogo alla creatività, alla voglia di giocare e divertirsi» sottolineano le responsabili dello Spazio Bimbi Katia Rosi e Antonella Furci. 

Tempo, dunque, di bilanci. «Il bilancio è più che positivo – afferma Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese e anima del Festival Leggere&Scrivere. «Il pubblico ha premiato anche in questa edizione una formula che offre un ventaglio di appuntamenti per ogni fascia di età, l’obiettivo è fare un festival sempre più ricco di proposte». «Come ogni anno nei giorni del festival Vibo Valentia si trasforma in una piccola capitale delle cultura» puntualizza Gilberto Floriani insieme a Maria Teresa Marzano. «Siamo pronti a metterci al lavoro per crescere ancora di più: ci spinge l’attenzione con cui ci ha seguito il pubblico». Floriani ribadisce: «Il festival è un patrimonio di Vibo, dei vibonesi, di tutto il territorio: l’auspicio che, anche grazie a una sempre maggiore attenzione dei media locali in futuro, si sviluppi questa consapevolezza di un bene comune, che ognuno, a seconda del proprio ruolo, deve contribuire a far crescere». Floriani conclude: «L’edizione 2017 ha visto crescere anche l’attenzione dei media nazionali; un segnale che ci spinge a continuare su una direzione ben precisa: mantenere l’identità vibonese e calabrese, ma nello stesso tempo allargare gli orizzonti e diventare una realtà ben posizionata anche nel panorama culturale italiano. Noi siamo pronti per questa sfida e da domani ci metteremo al lavoro».

Al Leggere&Scrivere Vattimo come Nietzsche, «Vincerà l’uomo più moderato»

VIBO VALENTIA –  «Non è una letio ma un’esortazione a salvare l’anima attraverso la scrittura e la lettura». È un Gianni Vattimo a tutto campo quello che oggi ha coinvolto il pubblico del Festival Leggere&Scrivere 2017 con la sua lectio magistralis dal titolo “Leggerescrivereanima”. La lectio del filosofo torinese si è sviluppata partendo dal racconto delle prime esperienze di insegnante in una scuola di formazione professionale cattolica alle docenze umanistiche nella scuola media “Rosmini”, passando per l’impegno politico e le approfondite ricerche eseguite durante la sua brillante carriera. Con un’attenzione particolare alla filosofia tedesca – l’esistenzialismo di Martin Heidegger il superuomo di Friedrich Nietzsche, lo storicismo marxista – Vattimo si è soffermato sulla vita interiore, l’interpretazione della scrittura e tanto altro. Sul palco del festival si sente a suo agio: recita versi e poesie, brioso. Mite. Cita Bertolt Brecht e Georges Brassens. «Il Nietzsche che più mi persuade – ha spiegato Vattimo – è il Nietzsche politico, più precisamente il filosofo dell’Uomo Moderato. Il nichilismo culmina per Nietzsche con la caduta dei veli che mostrano la pura struttura di dominio. I deboli falliscono. Ma chi sopravvive? Per Nietzsche vincerà l’uomo più moderato, l’uomo che ha sufficiente ironia e distacco da non lasciarsi coinvolgere dai rapporti di dominio…».

Mario Caligiuri e Andrea Sberze e il libro sul tema dell’intelligence

VIBO VALENTIA – Così come la parola terrorismo è entrata a far parte, in maniera forte, del vocabolario quotidiano dopo la strage dell’undici settembre, così quella che si rifà al termine “intelligence” porta la data del 7 gennaio 2015. Quel giorno nel cuore della Francia, precisamente a Parigi, fu colpita la sede del giornale Charlie Hebdo. I giornali ripetono costantemente nei propri articoli questi due termini, stessa cosa dicasi nei notiziari mandati in onda sulle varie emittenti televisive. 

UN LIBRO A QUATTRO MANI

Di questo se n’è discusso al Festival Leggere&Scrivere 2017 in occasione della presentazione, in anteprima nazionale, del libro di Mario Caligiuri e Andrea Sberze Il pericolo viene dal mare. Intelligence e portualità”. Il testo è stato appena editato da Rubbettino con la prefazione di curata da Lucio Caracciolo. Secondo gli autori il ruolo dell’intelligence si intrccia con la questione sicurezza via mare. Queste le parole dei due scrittori. «Circa l’80% dei flussi commerciali globali si svolge via mare con procedure molto complesse. La movimentazione della merce su una scala così larga può essere sfruttata dalla criminalità e dal terrorismo. Tutto questo rende vulnerabili le infrastrutture portuali e agevolando l’economia e i traffici illeciti».

Il fenomeno relativo all’intelligence, sino a poco tempo fa definito argomento di nicchia, quindi per pochi, oggi la sua percezione sociale si è completamente trasformata. «Esso rappresenta uno strumento – dichiarano Caliguri e Sberze – che consente a tutti, cittadini, imprese e Stati, di comprendere la realtà e ricomporre il sapere. Il fatto che un tema come questo abbia risalto anche all’interno di un festival della letteratura è emblematico della trasformata percezione sociale. Tutto ciò si evince dalla necessità di questo strumento, che rappresenta un autentico investimento culturale. Potrebbe essere presto studiato nelle scuole e nelle università italiane, così come già avviene da tempo in tanti altri Paesi del mondo».

Doppio concerto per Leggere&Scrivere, si chiude con Sergio Caputo e il violinista Domenico Nordio

VIBO VALENTIA – Finale in musica anche questa stasera a Leggere&Scrivere 2017. Protagonisti il cantautore Sergio Caputo, a palazzo Gagliardi, ore 21, con il suo spettacolo musicale “Un sabato italiano e altre storie” e Domenico Nordio, violinista di fama internazionale, che chiuderà nella chiesa di san Michele, ore 21, il ciclo di concerti dedicato alla violinista vibonese Greta Medini.

La penultima giornata della kermesse ha ospitato, nel pomeriggio, la presentazione della prima monografia del fotografo vibonese Raffaele Montepaone “Life -istantanee di Calabria”. Ha discusso insieme alla giornalista Paola Bottero e al direttore del Museo delle arti di Catanzaro, Rocco Guglielmo. Pubblico delle grandi occasioni anche per l’astrofisica Sandra Savaglio, docente al dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, che ha tenuto per il pubblico di Leggere&Scrivere una lectio magistralis dedicata alle supernove, le esplosioni stellari. Il docente Mario Caligiuri e Andrea Sberze, poi, hanno presentato in anteprima nazionale per il pubblico del Festival Leggere&Scrivere Il pericolo viene dal mare (Rubbettino, 2017), un libro dedicato ai temi dell’intelligence e della sicurezza delle vie marittime. 

Festival Leggere&Scrivere: I segreti di Carminati nel libro di Lirio Abbate

VIBO VALENTIA – “Vedi su internet chi c…. sono io”. A parlare è Massimo Carminati, principale indiziato nel processo Mafia Capitale, ex terrorista dei Nar, intercettato mentre si rivolge ad un operatore telefonico. E la sua storia, oggi, a palazzo Gagliardi, l’ha raccontata al pubblico di Leggere&Scrivere il caporedattore dell’Espresso Lirio Abbate. Abbate, autore di un’inchiesta giornalistica, di un libro e di un docufilm su Carminati, ora sotto scorta dopo le minacce ricevute da Er Cecato, è partito dal furto al caveau della banca del Tribunale di Roma per spiegare «retroscena rimasti celati per anni. Una storia di tanti gialli, storie non dette. E un ricatto alla Repubblica». Giunto a Vibo, ospite del Leggere&Scrivere 2017, per presentare il suo ultimo libro “La lista. Il ricatto alla Repubblica di Massimo Carminati” (Rizzoli, 2017), il giornalista dell’Espresso, intervistato dal direttore de La C news24, Pietro Melia, ha raccontato con foto, video e intercettazioni il furto di alcune cassette di sicurezza nel 1999 all’interno del Palazzo di Giustizia commesso da una banda specializzata. «Nel posto più protetto d’Italia, senza forzare serrature, Carminati, coinvolto in alcune tra le inchieste più scottanti del Paese, come l’omicidio Pecorelli, la strage di Bologna, l’assassinio Fausto e Iaio, il caso della banda della Magliana, aprirà solo alcune di queste cassette dove ci potrebbero essere documenti segreti. A Roma se hanno un problema – continua Abbate – vanno da lui, uno dei re di Roma. Io, con documenti e fatti, racconto vicende di rilevanza sociale e politica. La mafia non è più lupara o dialetto meridionale». E proprio il lavoro svolto dal giornalista d’inchiesta «ha fatto impazzire Carminati. Dal suo ufficio – continua – una stazione di servizio su corso Francia a Roma, dà ordini e intimidisce commercianti e professionisti. Ma questa non è mafia secondo i giudici».

“Leggere&Scrivere”, Ferroni, «Inafferrabile la bellezza pirandelliana»

VIBO VALENTIA – A 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello il Festival Leggere&Scrivere 2017, contenitore culturale promosso dal Sistema Bibliotecario Vibonese, ha celebrato, tra i tanti appuntamenti in programma oggi, il grande scrittore con una lectio magistralis di Giulio Ferroni dal titolo “Pirandello siciliano, italiano, europeo”. Ferroni, critico letterario e scrittore, ha dedicato il suo racconto tenuto nell’auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia alla genialità del drammaturgo siciliano. Ad ascoltarlo una platea molto giovane, composta non solo da studenti degli istituti scolastici cittadini ma anche di appassionati di letteratura italiana. Introdotto da Raffaele Suppa, dirigente dell’IIS Morelli-Colao, Ferroni ha espresso soddisfazione per «la grande vitalità culturale espressa dalla kermesse Leggere&Scrivere. Iniziative non ‘calate dall’alto’ che registrano una forte partecipazione della cittadinanza e delle scuole. Questo è di buon auspicio per il futuro». Romanzi, novelle, opere teatrali e cinema: nella elevata produzione letteraria di Pirandello vive un’ossessione che lo costringe a scrivere. «Io, dunque, sono figlio del caos», dice lo scrittore siciliano di sé. Partendo dall’opera di Antonio La Gamba, che il festival ha dedicato proprio alla genialità dell’autore di Uno Nessuno Centomila, Ferroni ha spiegato che le maschere greche sono fondamentali nelle sue opere, combinano la comicità con qualcosa di segreto e tracciano il forte legame della Sicilia con l’Antica Grecia. L’esposizione del critico si è soffermata poi sulla travagliata vita di Pirandello. Nato a Grigenti, ora Agrigento, dopo la scuola si sposta in Germania per continuare gli studi e da quel momento gira il mondo per presentare i suoi successi. «Un’enigmatica inquietudine – dice Ferroni – Quando si parla di letteratura e di un personaggio come lui si intrecciano storia e geografia. Contraddittorietà e fascino, bellezza inafferrabile. Tanti elementi sono centrali nella letteratura pirandelliana, l’importanza tra le relazioni umane, i rapporti fragili, lo sfottere tipico dei siciliani. Ancora i valori della famiglia, l’intimità».  Tocca motivi che domineranno la cultura europea, con grande attenzione allo sdoppiamento della personalità. Pirandello è attento al tema della follia, condizionato dalla malattia psichica della moglie. Si appropria, secondo il critico Ferroni, di elementi del teatro greco che, però, nel ‘900 risultano angosciosi. La letteratura, da Pirandello in poi, si porrà il problema di rappresentare il tempo e la sua contraddittorietà. Ferroni si sofferma poi sulle opere di Pirandello che hanno raggiungo un successo mondiale. Il Fu Mattia Pascal, Liolà, Così è se vi pare, Sei personaggi in cerca d’autore: Pirandello è riuscito a rompere il modello classico teatrale in maniera formidabile. Appassionato anche del cinema, il suo Si gira (poi Quaderni di Serafino) è anche il primo romanzo europeo e mondiale dedicato alle macchine da presa.

La programmazione del festival anche oggi è fittissima. La stella della terza giornata del Festival Leggere&Scrivere è senza dubbio Morgan. Il popolare cantante si racconta al pubblico di Vibo Valentia con l’incontro dal titolo “Fuori dal tempo. La storia e le canzoni di un protagonista del pop italiano”: appuntamento a palazzo Gagliardi, sala A, ore 21.

Da segnalare il dibattito “Ius soli: un tema che divide”. Se ne parlerà con il giudice Giuseppe Cricenti, Alfio Mastropaolo dell’università di Torino e la giornalista Flavia Perina (ore 17, sala A, palazzo Gagliardi).

Alle 17, in sala B, Marina Valensise presenta La cultura è come la marmellata. Promuovere il patrimonio italiano con le imprese (Marsilio, 2017), conversano con l’autrice Gilberto Floriani e Florindo Rubbettino. Alle 17, sala C, Filippo Maria Battaglia presenta Ho molti amici gay. La crociata omofoba della politica italiana (Bollati Boringhieri, 2017).

Dal Festival di Sanremo al Festival Leggere&Scrivere: il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio è ospite in qualità di scrittore, con il libro La musica fa crescere i pomodori. Il suono le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale (Rizzoli, 2017): appuntamento in sala A, alle ore 18.30.

Da ricordare ancora, gli incontri con Cataldo Perri che presenta Malura (Rubbettino, 2017) (ore 18, sala B); Antonio Fanelli conContro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap (Donzelli, 2017) (ore 18, sala C); con Davide Mosca e il suo Le notti nere di Praga (Mondadori, 2017) (ore 19, sala B).

 

 

Festival “Leggere&Scrivere”, Oliverio, «Dalla Calabria nuovo protagonismo civico»

VIBO VALENTIA – Un pomeriggio ricco di presentazioni e dibattiti a Vibo Valentia per il Festival Leggere&Scrivere. Dopo l’inaugurazione con il presidente del Senato, Pietro Grasso, la kermesse si è spostata a palazzo Gagliardi con tanti ospiti illustri. Luciana Capretti, scrittrice e giornalista del Tg2, ha presentato nella sala A dello storico edificio vibonese il suo ultimo libro La «Jihad» delle donne. Il femminismo islamico nel mondo occidentale (Salerno, 2017), una lettura del mondo arabo accattivante e differente. “Bisogna far conoscere l’Islam pacifico ed inclusivo – spiega Capretti durante l’incontro a Leggere&Scrivere 2017 – Non vi fate raccontare che il Corano obbliga le donne a indossare il velo. È opportuno infatti riconoscere anche la subalternità della donna nella religione cattolica”. Al racconto di Capretti hanno partecipato molti studenti e la giornalista Rai si è concentrata sull’importanza centrale che può ricoprire il dialogo nella società occidentale e moderna. Tanti ospiti ancora hanno caratterizzato il pomeriggio della kermesse vibonese targata Sistema Bibliotecario Vibonese, da Davide Giacalone con il suo saggio Viva l’Europa viva (Rubbettino, 2017) alla conversazione sulle terme romane – da poco restaurate – di Curinga. Poi è stata la volta dell’anteprima nazionale per Attenti al Sud(Piemme, 2017), il libro scritto dallo scrittore calabrese Mimmo Gangemi insieme a Pino Aprile, Raffaele Nigro e Maurizio De Giovanni. In contemporanea a palazzo Gagliardi, fulcro del festival, il giornalista Serafino Paternoster ha presentato il volume Le Città invincibili. L’esperienza di Matera 2019 (Universosud, 2017) insieme al direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani, e al direttore del comitato Matera 2019, Paolo Verri. Un confronto operativo focalizzato sul tema della cultura, e delle politiche europee al suo sostegno, partendo dall’esperienza condotta da Verri per la candidatura della città dei Sassi a Capitale della cultura europea nel 2019. L’intenso pomeriggio del Festival Leggere&Scrivere si è concluso con l’intervista del giornalista Aldo Varano al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, alla quale erano presenti le massime cariche istituzionali locali. Perché è difficile cambiare la Calabria? «La Calabria ha bisogno – ha detto il presidente Oliverio – di un nuovo protagonismo civico per garantire il processo di cambiamento in atto. Il Cantiere Calabria che abbiamo tenuto nelle scorse settimane ha segnato un punto di svolta nell’approccio e nella comunicazione che ne è seguita ed ora sarà seguito dal mio viaggio nei territori, per dare continuità ed impulso ai lavori del Cantiere e per l’avvio di specifici laboratori che vedranno la partecipazione di tutti gli attori dello sviluppo, società, imprenditori, mondo dell’università e delle professioni, associazionismo e sindacati».