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L’Elisr d’amore, una favola moderna e senza tempo che conquista il Rendano

COSENZA – L’Elisir D’Amore di Gaetano Donizetti ha chiuso il sipario sulla 56° stagione lirica del Teatro Alfonso Rendano. Non è la prima volta che il melodramma giocoso del compositore bergamasco va in scena al Teatro di tradizione cosentino – nel 2005, infatti, aprì una ricca e apprezzata stagione lirica e, anche allora, come oggi, ebbe non poche acclamazioni. La storie e le musiche de L’Elisir D’Amore, che da sempre hanno conquistato gli appassionati, ancora oggi rappresentano un cult intramontabile, una favola moderna  che continua a regalare emozioni e molti applausi. E anche il Rendano, fedele alla tradizione, ha apprezzato l’opera e la bravura di artisti, musicisti e attori, nonostante la direzione artistica abbia dovuto, a pochi giorni dalla rappresentazione, sostituire i due protagonisti  Adina e Nemorino , inizialmente Barbara Bargnesi e Davide Giusti per impossibilità di questi ultimi di prendere parte alle prove. A vestire i panni degli innamorati è toccato quindi a Ilona Mataradze e a Massimiliano Pisapia, rispettivamente soprano e tenore, bravi, intensi e molto apprezzati. Particolarmente  graditi anche il baritono Marco Bussi nei panni di Belcore e il baritono/basso Paolo Pecchioli ( Dulcamara), noto quest’ultimo agli habitué del Rendano – nel 1994 partecipò, infatti, ad una messa in scena della “Cenerentola” di Rossini e nel’97 fu tra i protagonisti del “Don Pasquale” di Donizetti. Al soprano cosentino Giada Borrelli, invece, è stato affidato il ruolo di Giannetta, la villanella del villaggio. A fare da sfondo al nutrito cast – sul palco anche il Coro F. Cilea di Reggio Calabria – la straordinaria orchestra del Teatro Rendano, diretta, per l’occasione dal maestro Carlo Goldstein, uno dei più giovani e talentuosi direttori d’orchestra del panorama internazionale. Belle e imponenti anche le scenografie, una perfetta rievocazione storica dell’epoca.  Al regista Rocco Pugliese Eerola il pubblico ha rivolto interminabili applausi finali, condivisi assieme a Bruno Tirotta che ha diretto il coro del Cile. Si chiude così in positivo una stagione lirica che ha visto, ancora una volta, il Teatro Rendano luogo incontrastato di arte e bellezza, fucina di idee e progetti volti ad esaltarne sempre di più il suo fascino senza tempo.

 

Raffaella Aquino 

“L’Elisir D’Amore” chiude la stagione lirico-sinfonica del teatro Rendano

COSENZA – L ‘Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, in scena il 19 ed il 21 maggio, a chiudere la stagione lirico-sinfonica 2017 del Teatro “Rendano” di Cosenza.
Si tratta di una nuova produzione del teatro di tradizione cosentino che segnerà il ritorno a Cosenza del direttore d’orchestra triestino Carlo Goldstein. Alla giovane bacchetta triestina che guiderà l’Orchestra del Teatro “Rendano”, Sky ha dedicato una delle puntate della sua rubrica “Notevoli”, sulla rete “Classica”, riservata ai giovani talenti italiani.
La regia di “Elisir d’amore” è, invece, di Rocco Pugliese, vecchia conoscenza del “Rendano” e che nel 2016 si occupò delle scene e dei costumi di “Tosca” per la regia di Antonello Palombi. Rocco Pugliese a Cosenza, in varie vesti ebbe un momento molto fortunato, dal 1985 fino al 1993. Di lui si ricordano le regie di un “Barbiere di Siviglia” del 1989  quando a fornire il cast agli allestimenti erano i vincitori del concorso “Giacomantonio”. Nell’89 Pugliese sostituì all’ultimo momento, sempre al “Rendano”, Alessandro Giupponi nella regia di “Andrea Chenier”, chiudendo poi la sua esperienza di regista con il teatro di tradizione cosentino con una “Madama Butterfly” del 1990 da cui venne fuori il talento di Marco Berti, oggi acclamatissimo tenore.
Qualche variazione si è, nel frattempo, registrata nel cast vocale de “L’Elisir d’amore”. Gli annunciati Davide Giusti, che avrebbe dovuto vestire i panni di Nemorino e Barbara Bargnesi, che avrebbe dovuto incarnare Adina, sono stati sostituiti dalla direzione artistica con Massimiliano Pisapia e Ilona Mataradze, perché i cantanti scritturati in un primo momento non erano in grado di garantire la loro presenza al periodo di prove indispensabile per l’allestimento dello spettacolo. «La sostituzione si è resa necessaria – ha spiegato il direttore artistico Lorenzo Parisi – per evitare di compromettere l’esito della rappresentazione. Ineccepibile il giudizio sulle qualità vocali ed artistiche dei cantanti sostituiti che avevamo scelto proprio sulla scorta del loro curriculum e della loro esperienza, ma è per noi condizione imprenscindibile che il cast partecipi alle prove in calendario. Ancor più soddisfatto – sottolinea inoltre Parisi – mi ritengo della nuova scelta operata che, ancora una volta, è caduta su artisti di assoluto prestigio internazionale. Sia Massimiliano Pisapia che Ilona Mataradze sono due nomi molto noti nel panorama lirico italiano ed estero, spesso presenti nei cosiddetti templi della lirica come il Teatro alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, l’Opera Bastille di Parigi, la Wiener Staatsoper, il Colon di Buenos Aires ecc. Tutto è pronto, dunque – ha concluso Parisi – per chiudere al meglio la nostra Stagione 2017 che ci ha regalato più di una soddisfazioni».