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Palmi, alla Casa della cultura Leonida Rapaci L’Angelo custode di Alfred Savoir

PALMI (RC) – Il 7,  l’8 e il 9 aprile, alla Casa della cultura “Leonida Repaci” di Palmi, a partire dalle 20.45, si rinnova l’appuntamento con il teatro d’autore, organizzato dall’associazione culturale “Great Talent”, nel 23esimo anno di attività. La compagnia teatrale palmese ha infatti esordito nel lontano 1994 con la rappresentazione del giallo di Agatha Crhistie dal titolo “Trappola per topi”, portato in scena al vecchio teatro “Sciarrone”. Da allora sono state innumerevoli le opere rappresentate, in una ricca e variegata selezione di autori e di generi teatrali, alternando la commedia al giallo, la tragedia alla farsa. Tra quelle di maggiore successo ricordiamo anche “L’amico di papà” di Eduardo Scarpetta, nel 1997; “Gli innamorati” di Carlo Goldoni, nel 1998; “Il malato immaginario” di Moliere, nel 2001; “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello, nel 2005;  “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta, nel 2009; “Verso l’ora zero” di Agatha Crhistie, nel 2011; “Miseria e nobiltà” di Scarpetta, nel 2013; “Edipo re” di Sofocle, nel 2014; “La Locandiera” di Goldoni nel 2015.

Quest’anno, è la volta de “L’angelo custode”: una commedia brillante scritta da Alfred Savoir nel 1928 e pubblicata nella versione italiana di Ada Salvatore nel 1953. Alfred Savoir è lo pseudonimo dell’autore teatrale francese di origine polacca Alfred Poznanski. Le sue commedie, dai dialoghi scintillanti ed estrosi, furono tra le più valide del teatro boulevardier, frizzante e salottiero della Parigi del primo novecento. Solo per citarne alcune, ricordiamo “L’ottava moglie di Barbablù” del 1921 da cui Ernst Lubitsch, nel 1938, ne trasse un film, “La granduchessa e il cameriere”, e “Il domatore”.

La commedia è stata riadattata e ridotta a due atti, della durata complessiva di due ore circa, rispetto alla versione originale in tre atti. La scena è ambientata in un residence di Parigi degli anni 50, quando ancora l’uso del telefono era sottoposto al passaggio dei centralini periferici dove gli operatori, inevitabilmente, ascoltavano le comunicazioni degli utenti che mettevano in contatto tra loro. È proprio su questa circostanza che ruota la trama della rappresentazione con una serie di intrecci e di equivoci molto divertenti.

L’azione scenica vede coinvolti i seguenti personaggi e interpreti: Luigi Vernet – maggiordomo all’hotel “Mueblè” di Parigi, un personaggio molto divertente interpretato da Domenico Latino; Lucille Lanfort – direttrice dell’hotel, burbera ma allo stesso tempo benefica, interpretata da Rosanna Cannizzaro; Paolo De Lussac – giovane ingegnere minerario di stanza al residence “Mueblè”, da poco tornato dalla Guinea equatoriale dove ha scoperto un giacimento di gas naturale, benestante, giovane e spensierato, dedito alle avventure amorose  e alle corse dei cavalli, interpretato dal Giuseppe Filippone; Anna Le Blanc – giovane telefonista in servizio al residence, molto attenta a quello che succede al monsieur De Lussac, interpretata da Cristina Casa; Margherita Cintos – una nobildonna che tenta di sedurre Paolo De Lussac per favorire i loschi affari del proprio consorte, interpretata da Teresa Greco; Ramon Cintos – eclettico attore di teatro, successivamente diventato uno spregiudicato faccendiere senza scrupoli, che tenta di soffiare l’affare della vita a Paolo De Lussac, interpretato da Maurizio Colosi; L’ispettore Breston  – della Polizia di Parigi, una versione più divertente del poliziotto più volte interpretato da Gianni Parrello anche in televisione; L’Agente Le Roux – inflessibile collaboratore dell’ispettore Breston, personaggio tutto d’un pezzo, interpretato da Filippo Nostro; Susy Flamberg – giovane intellettuale appartenente a una famiglia facoltosa di Parigi, innamorata di Paolo De Lussac, interpretata da Maria Francesca Cipri; Gustavo Flamberg – industriale, operatore di borsa, ma soprattutto padre burbero e severo di Susy, interpretato da Franco Baldo.

La regia è stata curata anche questa volta da Gianni Parrello, che si è dedicato con grande impegno e con zelo, coordinando abilmente la compagnia teatrale, come solo lui sa fare, nel lungo ma necessario percorso di preparazione.

Hanno collaborato alla regia lo storico presidente della “Great Talent”, Mauro Del Sordo e Maurizio Colosi. Direttrice di scena Domiziana Pezzani. Musiche a cura del maestro Saverio Caminiti.