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Lina Sastri alla 18^ edizione di Primafila

RENDE (CS) – Dopo il grande successo tra Mormanno e Castrovillari, Primafila, la Rassegna di Musica e Teatro, organizzata da “Novecento Teatri” con presidente Luisa Giannotti e direzione artistica di Benedetto Castriota, si sposta su Rende.

Ad aprire la seconda parte del cartellone, sarà l’attrice e cantante italiana, insignita di numerosi premi, fra cui tre David Di Donatello, prestigioso riconoscimento assegnato dall’Accademia del Cinema Italiano, Lina Sastri.

L’appuntamento è per il 17 gennaio 2020 al Cine Teatro Garden di Rende con inizio alle ore 21.00. Lina Sastri, sarà in scena  con un racconto libero e inedito della sua vita artistica: “Appunti di Viaggio”…biografia in musica; scritto e diretto dalla stessa Sastri con Filippo D’Allio, chitarra, Gennaro Desiderio, violino, Salvatore Minale, percussioni Gianni Minale, fiati, Salvatore Piedepalumbo, fisarmonica e tastiere, Luigi Sigillo, contrabbasso.

Sulla scena nuda dominata dalla scultura di Pulcinella, creazione preziosa del maestro Alessandro Kokocinski, proiezioni e immagini della lunga carriera dell’artista si alternano a brani musicali e teatrali eseguiti dal vivo. Un viaggio, sempre nuovo, nel teatro, nella musica e nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, gli incontri indimenticabili con le grandi personalità artistiche del nostro paese (da Eduardo a Patroni Griffi, da Roberto De Simone ad Armando Pugliese), con i poeti e i drammaturghi, gli autori e i registi come (Nanni Moretti, Nanni Loy, Carlo Lizzani, Woody Allen, Giuseppe Tornatore). Il racconto dell’incontro fatale e improvviso con la musica risveglia ricordi antichi di infanzia: la madre forte e melodiosa, il padre partito per il Sudamerica. Tutto liberamente proposto da Lina Sastri, accompagnata in scena dai suoi valentissimi musicisti capaci sempre di cogliere l’attimo, seguire o anticipare il racconto musicale della sua vita. I brani musicali vanno da “Madonna de lu Carmine” scritta da Roberto De Simone per lo spettacolo Masaniello, alla “Taranta del Gargano”, da “Canzone Appassionata” a “Bammenella”, da “A vita è comme” ‘o mare” a “Assaje”, scritta proprio per Lina da Pino Daniele per il film Mi manda Picone, da “La Profezia”, canzone del film “Li Chiamarono…Briganti” di Pasquale Squitieri a “Sud scavame ‘a fossa”, brano inedito di Pino Daniele cantato a rap, dall’inedito “Edua’”, dedicato a Eduardo De Filippo a “Uocchie c’arraggiunate”, da “Tammurriata nera” a “Amara terra mia” di Domenico Modugno. E ancora, i grandi classici napoletani e moltissimi altri brani che hanno segnato la carriera musicale e teatrale di Lina Sastri, tra cui Reginella, Maruzzella, fino all’indimenticabile Napul’è di Pino Daniele. Uno spettacolo mai uguale a stesso che riserva ogni sera piccole sorprese, un dialogo sincero e appassionato con il pubblico che ascolta pensieri, segreti, dolori e gioie di una grande artista. Un taccuino che si riempie ogni sera liberamente, sull’onda dell’emozione, delle parole e della musica. Un dialogo d’amore che rivela dell’artista molto più di quanto un semplice spettacolo possa mostrare. Un viaggio nell’anima che si presenta ogni sera diverso, perché questo è il teatro.

L’evento è organizzato con il patrocinio della Regione Calabria e  dei comuni di Castrovillari, Mormanno e Rende

 

Lina Sastri in “Appunti di viaggio”, una vita in musica al Garden

RENDE (CS) – Primafila, la rassegna di musica e teatro in programma dal 21 dicembre 2019 al 31 marzo 2020, organizzata da “Novecento Teatri” con presidente Luisa Giannotti e direzione artistica di Benedetto Castriota, diventa maggiorenne. A spegnere le candeline dell’evento tra i più importanti a livello culturale, sarà l’attrice e cantante italiana,  insignita di numerosi premi, fra cui tre David Di Donatello, prestigioso riconoscimento assegnato dall’Accademia del Cinema Italiano, Lina Sastri  con un racconto libero e inedito della sua vita artistica: “Appunti di Viaggio”…biografia in musica. Lo spettacolo sarà in scena il 17 gennaio al Cine Teatro Garden di Rende con inizio alle ore 21.00, scritto e diretto dalla stessa Sastri con Filippo D’Allio, chitarra, Gennaro Desiderio, violino, Salvatore Minale, percussioni
Gianni Minale, fiati, Salvatore Piedepalumbo, fisarmonica e tastiere, Luigi Sigillo, contrabbasso.

APPUNTI DI VIAGGIO”…BIOGRAFIA IN MUSICA

Lina Sastri porta in scena un racconto libero e inedito della sua vita artistica. Sulla scena nuda dominata dalla scultura di Pulcinella, creazione preziosa del maestro Alessandro Kokocinski, proiezioni e immagini della lunga carriera dell’artista si alternano a brani musicali e teatrali eseguiti dal vivo. Un viaggio, sempre nuovo, nel teatro, nella musica e nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, gli incontri indimenticabili con le grandi personalità artistiche del nostro paese (da Eduardo a Patroni Griffi, da Roberto De Simone ad Armando Pugliese), con i poeti e i drammaturghi, gli autori e i registi come (Nanni Moretti, Nanni Loy, Carlo Lizzani, Woody Allen, Giuseppe Tornatore). I brani musicali vanno da “Madonna de lu Carmine” scritta da Roberto De Simone per lo spettacolo Masaniello, alla “Taranta del Gargano”, da “Canzone Appassionata” a “Bammenella”, da “A vita è comme” ‘o mare” a “Assaje”, scritta proprio per Lina da Pino Daniele per il film Mi manda Picone, da “La Profezia”, canzone del film “Li Chiamarono…Briganti” di Pasquale Squitieri a “Sud scavame ‘a fossa”, brano inedito di Pino Daniele cantato a rap, dall’inedito “Edua’”, dedicato a Eduardo De Filippo a “Uocchie c’arraggiunate”, da “Tammurriata nera” a “Amara terra mia” di Domenico Modugno. E ancora, i grandi classici napoletani e moltissimi altri brani che hanno segnato la carriera musicale e teatrale di Lina Sastri, tra cui Reginella, Maruzzella, fino all’indimenticabile Napul’è di Pino Daniele. Un dialogo d’amore che rivela dell’artista molto più di quanto un semplice spettacolo possa mostrare.

Info biglietti

BIGLIETTERIA AUTOMATIZZATA www.ticketwebonline.com o c/o  www.infrimafila.net,  Via Marconi, 140 Cosenza. 0984-795699. Ulteriori informazioni, potranno essere richiesti all’Associazione Culturale Novecento  0981.489008  0981.237484 338.3938147

 

Festival “Ruggero Leoncavallo”, ammaliante Lina Sastri

MONTALTO UFFUGO (CS) – Il Festival Internazionale “Ruggiero Leoncavallo” ha ospitato in esclusiva Lina Sastri e il suo spettacolo dal titolo “Appunti di Viaggio”.  Sin dalle prime note di “Madonna de lu Carmine”, che Lina Sastri ha intonato scendendo le gradinate del Duomo, è come se un filo invisibile abbia legato stretto a lei il pubblico accorso ad ascoltarla. Sensuale, avvolgente, ammaliante, Lina aveva una storia da raccontare e tutti sono rimasti ad ascoltarla. Occhi negli occhi, gli spettatori si sono lasciati condurre per mano. Lina ha sfogliato il diario dei suoi ricordi. Pagine preziose, sulla carta il profumo del mare, nell’aria l’eco di voci lontane a lei care. Sulla scena, le parole smettono di essere racconto per divenire musica.  E’ un procedere lento nel tempo e nei luoghi. Un viaggio a ritroso nella memoria. La Sastri rende omaggio a personaggi che non ci sono più, ma che tanto hanno lasciato in eredità. Incontri che le hanno cambiato la vita, formato l’anima. I musicisti le fanno da cornice, Lina al centro, su una sedia. Parla di una famiglia che vive in un basso di Napoli, otto figli da sfamare e una ragazzina che decide di prostituirsi. E’ il monologo su “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo. In platea il silenzio è religioso, quasi ad esprimere il rispetto per la scelta dolorosa di una donna sola e forte. Liberatorio arriva il celebre brano “Malafemmina”, scritto da Totò nel 1951 e la platea, in piedi, ricambia con un lunghissimo applauso la profonda emozione ricevuta. L’ora e mezza di spettacolo scivola via tra prosa raffinata e canzoni amatissime: “Era de maggio”,” Maruzzella”, “Torna a Surriento”, “O Sole mio”, “Napule è”. La serata si conclude con l’orgoglio pieno dell’amministrazione comunale. Il sindaco Pietro Caracciolo definisce “formidabile” la presenza a Montalto Uffugo di Lina Sastri e parla di un Festival che punta sulla qualità, con appendice nel mese di agosto. Il vicesindaco Emilio D’Acri sottolinea il valore di una programmazione che cresce negli anni ed è autonoma dalle sovvenzioni pubbliche, mentre il direttore artistico Enrico Provenzano rivendica la paternità di una Rassegna ricca di contenuti, variegata nella sua composizione e prestigiosa nei nomi. Lina Sastri lascia il testimone a Giancarlo Giannini, che, domenica 23 luglio alle ore 21:00, porterà sul sagrato del Duomo della Madonna della Serra, accompagnato dal Marco Zurzolo Quartet le sue “Parole Note”.

Strepitoso successo per Lina Sastri e Giuseppe Zeno con “La Lupa”

Lamezia Terme(Cz) – Struggente, passionale e feroce. Il cui fascino è esercitato su tutti coloro che le stanno vicino. Senza pietà. Come un maleficio che porta sofferenza, dipendenza e morte. È stata un’interpretazione magistrale quella che la bravissima Lina Sastri ha regalato al pubblico del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, nella rappresentazione de “La Lupa” di Giovanni Verga. L’eclettica artista napoletana, che è salita sul palco insieme a Giuseppe Zeno (nei panni di compare Nanni), Eleonora Tiberia (Gnà Mara figlia della Lupa), Enzo Gambino (Malerba), Clelia Piscitello (zia Filomena), e i quattro giovani contadini Simone Vaio, Giorgio Musumeci, Valeria Panepinto e Giulia Fiume, ha catturato l’attenzione del pubblico arrivato da ogni angolo della Calabria, per questa esclusiva regionale inserita nell’ambito della rassegna “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, diretta da Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo.Lina-Sastri_LaLupa-2

Bella, intensa, passionale. Che non tiene conto dei pregiudizi della gente. Sul palco un’alternanza di luce e ombra, di sole e luna, che scandiscono la frenesia dei dialoghi e i silenzi drammatici, in un unico atto, di un’ora e dieci minuti. La straordinaria Lina Sastri, che canta anche una canzone in napoletano dedicata al suo amato, riesce ad ipnotizzare gli spettatori, che per tutta la durata dello spettacolo non hanno tolto lo sguardo dalla protagonista assoluta di una pièce, che di certo rimarrà nella storia del teatro. Lina Sastri è stata infatti l’unica attrice capace di interpretare Gnà Pina, dopo la grandissima Anna Magnani che lo fece nel 1965 con la regia di Franco Zeffirelli. Gnà Pina è innamorata del giovane Nanni, che però non ammette il suo amore perchè pensa a sistemarsi e ad avere “la roba”. Per questo, la donna rinuncia a tutti i suoi averi per darli in dote alla figlia, costretta a sposare controvoglia proprio Nanni, che è uno spiantato, senza mezzi economici per permettersi di mantenere una moglie. Struggente la violenta lite tra madre e figlia per lo scandalo che tutto il paese conosce e sottace: ovvero che Nanni è marito della giovane e amante della suocera convivente. Gnà Pina diventerà una persecuzione per Nanni, che nel frattempo ha avuto anche un figlio, al punto anche alla fine, l’uomo decide di ucciderla. Così il dramma finale: Nanni uccide a colpi d’ascia la Lupa. Tantissimi gli applausi che il pubblico ha tributato alla bravissima artista e anche a tutti gli attori, di grandissimo livello. A fine spettacolo, i direttori artistici Nico Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo hanno consegnato a Lina Sastri la maschera rossa che rappresenta la rassegna teatrale 2016.

Lina Sastri e Giuseppe Zeno a Lamezia per “La Lupa”

Lamezia Terme –  Grande attesa a Lamezia per lo spettacolo di Lina Sastri, eclettica artista napoletana che venerdì 19 febbraio alle ore 20.45 porterà sul palco del Teatro Grandinetti  “La Lupa” di Giovanni Verga. Un nuovo e importante appuntamento della rassegna “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, diretta da Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo, che quest’anno ha offerto al numeroso pubblico spettacolo di grandissima qualità. Insieme a Lina Sastri, considerata l’erede di Anna Magnani, sul placo ci sarà anche Giuseppe Zeno, in una commedia targata Guglielmo Ferro.
Da un punto di vista drammaturgico la figura della Lupa, che era già una figura femminile di rottura nella produzione verghiana, risuona oggi di grande attualità come ogni personaggio archetipo della letteratura.  Gnà Pina ha un fascino e una forza che emergono con grande facilità dal testo, consentendo un lavoro di riscrittura stimolante e creativo.  È lei oggi, fuori dalla Sicilia di Verga, una figura distruggente, che non ha nessuna attenuante né psicologica né storico-sociale. La Lupa è radicalmente feroce. Il suo fascino è esercitato su tutti coloro che le stanno vicino senza pietà, come un maleficio che porta sofferenza, dipendenza e morte. Il linguaggio poetico, fatto di canto e giochi di parole, che Gnà Pina utilizza per sedurre Nanni o quello crudo, violento, subdolo per sottomettere la figlia hanno in questa versione il ritmo adamantino di un sortilegio verbale.
La prosa è volutamente contemporanea nella scelta del lessico pur rimanendo ancorata all’impianto linguistico verghiano. Solo grazie alla presenza di Lina Sastri, una delle poche attrici in grado di sostenere un ruolo così complesso, in cui l’interprete deve interrogare gli strati più profondi della sua anima, si è potuto realizzare il progetto “Lupa”. In quest’ottica drammaturgica la messinscena  si gioca tutta su un’alternanza di luce e ombra, di sole e luna, che non è però dicotomia bene/male quanto piuttosto una scansione naturale della vita bestiale ruota intorno a La Lupa.
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