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Il teatro come denuncia, al PalaRende in scena “Storie di bambini vittime di mafia”

RENDE (CS) – Il teatro come denuncia sociale, come momento di riflessione su vicende che non possono essere ignorate. Una forma espressiva della scena contemporanea che la compagnia Teatro Rossosimona ha fatto propria fin dagli esordi, pur in un percorso artistico vario ma improntato alla qualità e alla ricerca.

Lunedì 26 luglio alle 21, nel giardino del Palacultura di Rende, la compagnia diretta dall’attore e regista Lindo Nudo, in condivisione con il presidio di Libera Cosenza Area Urbana “Sergio Cosmai”, ripropone un testo forte, che indigna e commuove:  “Al posto sbagliato. Storie di bambini vittime di mafia”, liberamente tratto dal libro omonimo di Bruno Palermo.

Una produzione del 2019 interpretata e diretta da Francesco Pupa, che ne ha curato anche l’adattamento drammaturgico insieme all’autore del libro. Scardinando il luogo comune che la mafia non uccide donne e bambini, lo spettacolo attinge ad una raccolta documentata di tragici fatti di cronaca nei quali a cadere sono giovani innocenti, per calcolo o per sbaglio.

Un ritorno al teatro civile per Rossosimona, portavoce di un doloroso messaggio che grazie al linguaggio teatrale diventa collettivo e universale, arricchito da un dibattito a più voci prima e dopo lo spettacolo grazie alla presenza di Ercole Giap Parini, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, Arcangelo Badolati, giornalista, scrittore e studioso del fenomeno mafioso, e di Bruno Palermo, autore del volume da cui è tratta la pièce.

L’organizzazione degli spettacoli è a cura di Creativa e Palacultura Lab. Per il rispetto delle norme ministeriali vigenti è necessario prenotare al 392 394 6821.

Rossosimona in scena al PTU con “Pinocchio ‘u lignistùartu”

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Sabato 22 giugno, alle 21, il Piccolo Teatro dell’Università della Calabria ospiterà il debutto del nuovo spettacolo della compagnia Teatro Rossosimona, “Pinocchio ‘u lignistùartu”.

Esito finale del corso per Allievi Attori tenuto da Lindo Nudo nella stagione 2018/2019, la rilettura del classico per ragazzi scritto da Carlo Collodi fra il 1881 e il 1883 è il pretesto per giocare al teatro sperimentando personaggi e situazioni.

Una messa in scena corale e divertente, con 14 attori alle prese con più personaggi da interpretare e una storia di ribellione e crescita che continua ad essere attuale e godibile a tutte le età.

Sul palcoscenico Giuseppe Agostino, Alessandro Bonifacio, Giuseppe Bonifacio, Yonereidys Bejerano Jane, Salvo Caira, Giulia Caruso, Francesca De Luca, Giulia Dodaro, Ugo Lanzafame, Alessia Lico, Giovanbattista Picerno, Rina Scala, Stefania Scola e Chiara Vinci.

«‘U lignistùartu è il bambino discolo – spiega il regista Lindo Nudo -, che fa sempre il contrario di quello che gli si dice e fa arrabbiare i genitori. È l’aggettivo con cui da bambini venivamo rimproverati». Termine dialettale che ben si addice al personaggio Pinocchio e che anticipa l’introduzione nella pièce di alcuni dialoghi in calabrese, come già successo in molte delle produzioni di Rossosimona.

«Anche in un corso di allievi ci si può divertire a sperimentare – aggiunge Nudo, che firma anche l’adattamento drammaturgico dello spettacolo e che, anche in questa nuova produzione, si è avvalso della collaborazione di Jacopo Andrea Caruso alla consolle audio luci, di Caterina Cozza per i costumi, di Teatro della Maruca per le scenografie, di Noemi Caruso per la gestione sala, di Ugo Lanzafame per la logistica e di Claudia Gullà per le foto e le riprese video, in una logica di avviamento dei giovani alle professionalità teatrali.

Lo spettacolo si arricchisce inoltre dell’esecuzione dal vivo dei brani “Pinocchio testadura” e “Ara trattoria d’a prupetta càvuda”, composti e interpretati da Giovanbattista Picerno. Le voci fuori campo sono di Paolo Mauro e Lindo Nudo. Con questo spettacolo si chiude il ciclo quinquennale di attività di formazione presso la sala teatro di via Tintoretto. Da ottobre i corsi riprenderanno al Palacultura di via Rossini, sempre a Rende, in sinergia con l’associazione Creativa.

 

 

 

“Spari e Dispari” e “Pomice”, nuovi appuntamenti al Teatro dell’Acquario

COSENZA – Al Teatro dell’Acquario di Cosenza due produzioni di Teatro Rossosimona: venerdì “Spari e Dispari” e domenica “Pomice”

Nell’ambito della programmazione stagionale del Teatro dell’Acquario di Cosenza andranno in scena nei prossimi giorni due produzioni di Teatro Rossosimona: “Spari e Dispari”, venerdì 10 maggio, e “Pomicedomenica 12 maggio, entrambi con inizio alle 20.30.

Due riprese. “Spari e Dispari” racconta di una faida fra famiglie mafiose con un linguaggio surreale che alleggerisce la pièce e ironizza sulla tematica. Un meccanismo binario, di azione e reazione, sospinto dalla legge dell’onore che impone la vendetta come morale familiare. L’automatismo va avanti, in modo spietato, acritico, fin quando il componente di una delle due famiglie, cieco dalla nascita e per questo dispensato dall’obbligo di uccidere, cerca di far luce sui motivi per cui nacque la terribile “tradizione”. Interpreti e registi sono Paolo Mauro e Francesco Aiello.

Più recente è “Pomice”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Luigi Marino, che trae ispirazione dall’opera dei poeti calabresi Franco Costabile, Fortunato Seminara e Lorenzo Calogero per raccontare di una Calabria martoriata ma mai sconfitta. “Ci sono luoghi che rischiano di scomparire come se fossero poggiati sull’invisibile e quando anche le case diventano tombe e tutto è avvolto nel silenzio, le pietre sono costrette a parlare”, scrive Marino nelle note di regia. Lo spettacolo ha debuttato a gennaio al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria e vede sul palcoscenico con l’autore la danzatrice e attrice Noemi Caruso e la violoncellista Alessandra Ciniglia.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione dal 2003 e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale (L.R. n. 19/2017).

Rossosimona, il 2 maggio al PTU “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Debutta il 2 maggio prossimo al Piccolo Teatro UniCal la pièce “Un nemico del popolo”, nuova produzione di Teatro Rossosimona

Una nuova collaborazione con Teatro Rossosimona, dopo “L’incidente” e “Confessioni di un masochista”: l’attore e regista cosentino Francesco Aiello si cimenta questa volta con la direzione di un testo di Henrik Ibsen, “Un nemico del popolo”, il cui debutto è previsto per giovedì 2 maggio al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria con doppia programmazione alle 19.30 e alle 21, in replica il 3, 4 e 5 maggio, sempre con doppio spettacolo.

Una scelta derivata dalla volontà di ospitare gli spettatori direttamente sul palcoscenico, per una fruizione della pièce più coinvolgente e intima, che quindi obbliga ad un numero ristretto di presenze e rende necessaria la prenotazione al numero 392.3946821.

L’OPERA TEATRALE 

Scritto nel 1882 da quello che è considerato il padre della drammaturgia moderna, il nucleo di “Un nemico del popolo” è costituito dalla scoperta e divulgazione, da parte del dottor Stockmann, dell’inquinamento delle acque termali della sua città. La sua denuncia provoca l’ostruzionismo della stampa e degli amministratori, fra i quali il fratello sindaco (in versione femminile nella rilettura di Francesco Aiello), condannandolo alla pubblica riprovazione e alla solitudine.

In scena attori e allievi attori dei corsi di teatro tenuti da Lindo Nudo, fondatore e direttore artistico di Rossosimona: Salvo Caira, Maria Canino, Jacopo Andrea Caruso, Alessandra Curia, Giovan Battista Picerno, Francesco Rizzo, Stefania Scola e Chiara Vinci. Le musiche originali sono di Remo De Vico e le scenografie di Caterina Cozza; l’aiuto regia è affidato a Federica Suraci mentre il responsabile tecnico è Jacopo Andrea Caruso. Direttore di produzione è Lindo Nudo.

L’allestimento dello spettacolo rappresenta uno stimolo e un’opportunità per giovani attori e registi che da sempre è parte degli obiettivi della compagnia nata all’interno del campus universitario più di vent’anni fa: promuovere la diffusione di una cultura teatrale improntata all’impegno civile e sociale favorendo il ricambio generazionale.

Aiello, collaboratore storico di Rossosimona, scrive nelle note di regia: «La nostra è una lettura di “Un nemico del popolo” che oscilla fra il fuori politico e il dentro dell’interiorità umana, convinti di restare fedeli alle intenzioni ibseniane. Il dramma familiare diventa politico, la questione delle terme inquinate, fiore all’occhiello della città, oscilla fra vendetta personale e amore per la cosa pubblica. I vizi privati del dottor Stockmann costituiscono il carburante delle sue virtù politiche. Anche la nostra messa in scena cerca di rendere chiaro questo aspetto passeggiando pericolosamente sul confine fra l’interno e l’esterno. Thomas Stockmann rimugina, anzi rumina mentalmente gli avvenimenti che lo hanno condotto ad essere additato come nemico del popolo, senza mai accorgersi di ciò che lo muove da un punto di vista privato: i sentimenti di rivalsa verso un familiare socialmente più fortunato. Lo scienziato, chiuso nella sua interiorità viene mosso da sentimenti non pregevoli, ma certamente umani, sentimenti che lo contrappongono all’altro protagonista del dramma, suo fratello, sorella nella nostra chiave interpretativa. La sindaca è una donna cosciente del suo ruolo politico, perfettamente integrata nelle strutture gerarchiche del suo tempo, ottima rappresentante di quella maggioranza che più o meno consapevolmente fa il gioco del potere, amplificandone la voce e permettendo quel dispotismo morbido tipico delle democrazie contemporanee».

 

 

Teatro Rossosimona, al via una nuova stagione artistica

COSENZA – Dopo aver tagliato il considerevole traguardo dei venti anni di attività, la compagnia Teatro Rossosimona prosegue il suo cammino lungo il percorso artistico tracciato dal suo fondatore, l’attore e regista Lindo Nudo, basato sull’impegno civile e sociale, sulla ricerca di nuovi linguaggi e sull’implementazione di nuove professionalità. Tutto questo senza tradire la volontà di diffondere un messaggio di crescita individuale e sociale attraverso il teatro e la cultura a partire dalle giovani generazioni.

Con queste premesse Rossosimona opera su due fronti: da una parte le produzioni che portano il nome della compagnia nei teatri nazionali – come “Ombretta Calco”, di Sergio Pierattini, con una splendida Milva Marigliano diretta da Peppino Mazzotta, o “La vita dipinta”, di Igor Esposito, con un intenso Tonino Taiuti -; dall’altra gli spettacoli con attori e registi calabresi, con alcuni dei quali c’è un lungo rapporto di collaborazione, a cui dare spazio e supporto per nuove realizzazioni.

È il caso di Francesco Aiello, alla terza regia con Rossosimona, che dopo i recenti “L’incidente” e “Confessioni di un masochista” è ora al lavoro su di un testo di Henrik Ibsen dal titolo “Un nemico del popolo”, il cui debutto è previsto per i primi giorni di maggio al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria.

È invece programmata per giugno la messa in scena di “Pinocchio”, rivisitazione del celebre testo di Collodi, che vedrà sul palcoscenico del Piccolo Teatro universitario un gruppo nutrito di attori, professionisti e allievi dei corsi di formazione di teatro e dizione che da molti anni il direttore artistico di Rossosimona Lindo Nudo tiene sul territorio calabrese. E ancora, questa volta in autunno, un ritorno al teatro civile con l’adattamento del libro “Al posto sbagliato”, del giornalista e scrittore Bruno Palermo, ad opera dell’attore crotonese Francesco Pupa, anch’egli collaboratore storico di Rossosimona.

Nel frattempo proseguono le repliche negli istituti scolastici regionali di “Anch’io sono Malala”, di Dora Ricca e con Noemi Caruso, così come le riprese degli spettacoli “Pomice” e “Iqbal”, a firma e interpretazione di Luigi Marino e con Noemi Caruso, Alessandra Ciniglia e Arianna Luci. Nuove repliche anche per “Cechov in…Atti Unici”, regia di Lindo Nudo e con Francesco Aiello, Francesco Rizzo, Chiara Vinci, Maria Canino e Salvo Caira.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione dal 2003 e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale (L.R. n. 19/2017).

Teatro e formazione, tutti gli appuntamenti della compagnia Rossosimona

COSENZA – L’attività della compagnia Teatro Rossosimona non conosce soste. A pochi giorni dal debutto della nuova produzione – “Čechov in…Atti unici”, in scena il 9 e 10 ottobre sul palco del Piccolo Teatro dell’Università della Calabria con ottimi riscontri di pubblico e critica – proseguono in giro per l’Italia le repliche degli spettacoli prodotti dalla compagnia guidata dall’attore e regista Lindo Nudo.

Giovedì 18 ottobre il teatro Apollo di Crotone ospiterà la pièce “Spari e Dispari” interpretata da Francesco Aiello e Paolo Mauro su testo di Ciro Lenti. Due attori per quattro personaggi in un continuo inseguimento fra vittime e carnefici per raccontare, con un linguaggio surreale, una faida fra famiglie mafiose. Vendette e rancori di vecchia data alimentano nuove ritorsioni fino alla constatazione che il ricordo del motivo della rivalità è andato perso.

Lunedì 22 ottobre sarà invece il Piccolo Teatro Unical ad accogliere la replica promossa dal comune di Rende per gli studenti del liceo scientifico-linguistico “Pitagora” e dell’istituto superiore “Todaro-Cosentino” dello spettacolo “Anch’io sono Malala. Storia di una ragazza come me”, interpretato da Noemi Caruso con la direzione di Dora Ricca. Patrocinato da Unicef e da Women’s Studies Milly Villa Unical e What woman want, la pièce racconta l’incredibile vicenda di Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace nel 2014, attraverso una riscrittura ispirata alla sua autobiografia in cui l’obiettivo è presentare il ruolo della donna in società differenti e sottolineare l’importanza dell’istruzione come arma di contrasto consapevole per combattere forme diffuse di oppressione.

Dal 25 al 27 ottobre tornerà sul palco del teatro Tor Bella Monaca, a Roma, lo spettacolo di Francesco Aiello “L’incidente. io sono già stato morto”, con Giulia Pera, Francesco Rizzo e Gianluca Vetromilo, proprio dove un anno fa, in occasione del festival “Nuove Opportunità Per la Scena”, avvenne il debutto e la vittoria dei titoli di Miglior spettacolo, Miglior testo e Premio del pubblico.

Anche “La vita dipinta”, scritto da Igor Esposito e interpretato da Tonino Taiuti, ritorna negli spazi della sala Assoli a Napoli, dove ha debuttato a fine giugno per il cartellone del Napoli Teatro Festival Italia. Dal 2 al 4 novembre l’immaginaria biografia di un artista che, passo dopo passo, sprofonda nel suo delirio verrà rappresentata nell’ambito della stagione di “Casa del Contemporaneo”.

Nel frattempo è iniziata anche l’attività formativa di Teatro Rossosimona con i laboratori di Teatro per Adulti e Dizione tenuti da Lindo Nudo presso la sala di via Tintoretto a Rende.

 

Teatro Rossosimona, ritorno ai classici con “Čechov in…Atti unici”

RENDE (CS) – Un ritorno ai classici. Una nuova produzione che rende omaggio allo scrittore e drammaturgo Anton Čechov, figura di spicco nella storia del teatro ottocentesco, per molti versi anticipatore della drammaturgia moderna.

Lo spettacolo “Čechov in…Atti unici”, il 9 e 10 ottobre alle 21 sul palco del Piccolo Teatro dell’Università della Calabria, mette in scena gli atti unici “La domanda di matrimonio” e “L’orso”, intervallati dal racconto “La morte dell’impiegato”: se i primi due vaudeville sembrano essere l’uno lo specchio dell’altro – nel primo l’amore inciampa nell’avidità dei protagonisti, nel secondo è una disputa economica a riportare le gioie amorose nella vita del personaggio principale -, la vicenda narrata nel racconto lascia l’amaro in bocca, rendendo la pièce ricca di spunti di riflessione senza tuttavia rinunciare al divertissement e all’indagine psicologica.

La rappresentazione “Čechov in…Atti unici”, voluta dal direttore artistico di Teatro Rossosimona Lindo Nudo, rispetta le atmosfere čechoviane e costituisce una palestra per gli allievi del corso di formazione per attori tenuto appunto da Nudo nella stagione 2017/18.

Sul palcoscenico, infatti, accanto agli attori Francesco Aiello, Chiara Vinci e Francesco Rizzo, anche gli esordienti Maria Canino e Salvo Caira. Nello spettacolo anche un brano inedito composto da Giovan Battista Picerno, aiuto regista, affiancato da Giulia Dodaro. La scenografia è di Angelo Gallo (Teatro della Maruca), costumi e attrezzeria sono a cura di Paolo Mauro, sarta di scena è Yonereidys Bejerano Jane mentre Jacopo Andrea Caruso è il tecnico di palcoscenico. La regia è di Lindo Nudo.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione teatrale dal 2003 (Art. 14 comma 3 Decreto 27 febbraio 2003) e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale.

Al Settembre Rendese “Sogno di una notte di mezza estate” del Teatro Rossosimona

RENDE (CS) Ha debuttato a giugno al Piccolo Teatro Unical in chiusura del corso di Teatro per Adulti tenuto da Lindo Nudo. Ora la rivisitazione briosa del “Sogno di una notte di mezza estate” prodotta da Teatro Rossosimona viene riproposta nell’ambito del cartellone del Settembre Rendese, il prossimo 22 settembre alle 20.30 in via Bella Arintha nel centro storico di Rende (Cs).

La celebre commedia di William Shakespeare è interpretata dagli allievi del corso di Teatro per adulti della stagione 2017/2018 – Giuseppe Agostino, Yonereides Bejerano Jane, Giuseppe Bonifacio, Salvo Caira, Maria Calautti, Ilaria Curcio, Giulia Dodaro, Ugo Lanzafame, Daniela Macario, Rina Scala, Francesco Scornaienghi, Giuseppe Sgambellone, Giovanna Pucci e Chiara Vinci –, svoltosi presso la sala di via Tintoretto a Rende con la direzione di Lindo Nudo, direttore artistico della compagnia, anche curatore dell’adattamento drammaturgico.

Un divertissement corale che non tradisce il testo originale ma aggiunge in alcune scene la particolarità del dialetto calabrese alle vicende di amori non corrisposti e sortilegi ingarbugliati che caratterizzano le vicende di Oberon e compagni, calati in un contesto in cui la musica sottolinea la giocosità della rappresentazione.

Un brano inedito – “Robertino Rap” – scritto da Lorenzo Brigante e arrangiamenti musicali curati da Giovan Battista Picerno per le canzoni “Tengo ‘na zia vedova”, Rock Oberon” e “Blues Oberon” caratterizzano ulteriormente lo spettacolo che va oltre il semplice saggio di fine corso e s’inserisce nell’obiettivo di creare nuove professionalità nell’ambito teatrale. Costumi e scenografia sono di Teatro della Maruca, audio e luci sono a cura di Jacopo Andrea Caruso.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione teatrale dal 2003 (Art. 14 comma 3 Decreto 27 febbraio 2003) e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale.

“Sogno di una notte di mezza estate” il divertissement di Lindo Nudo al PTU

RENDE (CS) – Una rivisitazione briosa della celebre commedia di William Shakespeare. Un divertissement corale che non tradisce il testo originale ma aggiunge in alcune scene la particolarità del dialetto calabrese alle vicende di amori non corrisposti e sortilegi ingarbugliati che caratterizzano le vicende di Oberon e compagni.

Si può descrivere così la versione del “Sogno di una notte di mezza estate” prodotta da Teatro Rossosimona che calcherà il palcoscenico del Piccolo Teatro Unical il 14 e 15 giugno alle ore 20.30. Adattamento drammaturgico e regia sono di Lindo Nudo, direttore artistico della compagnia, e protagonisti sono gli alunni del corso di Teatro per adulti della stagione 2017/2018 svoltosi presso la sala di via Tintoretto a Rende, luogo di ritrovo per appassionati dell’arte teatrale.

Giuseppe Agostino, Yonereides Bejerano Jane, Giuseppe Bonifacio, Salvo Caira, Maria Calautti, Ilaria Curcio, Giulia Dodaro, Daniela Imbardelli, Ugo Lanzafame, Daniela Macario, Rina Scala, Laura Savastano, Francesco Scornaienghi, Giuseppe Sgambellone, Giovanna Pucci e Chiara Vinci sono gli interpreti dei personaggi shakespeariani, alcuni dei quali sdoppiati per dare ancora più ritmo alla messa in scena, calati in un contesto in cui la musica sottolinea la giocosità della rappresentazione.

Un brano inedito – “Robertino Rap” – scritto da Lorenzo Brigante e arrangiamenti musicali curati da Giovan Battista Picerno per le canzoni “Tengo ‘na zia vedova”, Rock Oberon” e “Blues Oberon” caratterizzano ulteriormente lo spettacolo che va oltre il semplice saggio di fine corso e s’inserisce nell’obiettivo di creare nuove professionalità nell’ambito teatrale. Costumi e scenografia sono di Teatro della Maruca, audio e luci sono a cura di Jacopo Andrea Caruso.

 

Rossosimona, in programma “La Vita dipinta” e “Confessioni di un masochista”

RENDE (CS) – Mentre si avvicina la data che segnerà il traguardo dei vent’anni di attività (il prossimo 8 luglio), la compagnia Teatro Rossosimona fondata e diretta da Lindo Nudo ha attualmente in cantiere due importanti produzioni, a conferma di un percorso artistico tracciato nel solco della professionalità, della continuità e della contemporaneità.

Debutterà il 28 giugno, con replica il 29, nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia, “La vita dipinta”, monologo scritto da Igor Esposito e interpretato e diretto da Tonino Taiuti.

Un testo pensato appositamente per l’attore e performer partenopeo, esponente della nuova scena napoletana insieme ad Antonio Neiwiller, Silvio Orlando, Annibale Ruccello, Enzo Moscato e Toni Servillo. Una ricca carriera artistica che lo ha visto recitare, fra gli altri, nei film “Morte di un matematico napoletano”, diretto da Mario Martone, e “Sud”, di Gabriele Salvatores; a teatro è stato interprete di “Coltelli nel cuore”, da Brecht, con la regia di Martone, “Partitura”, di Moscato, e “Zingari”, di Raffaele Viviani, entrambi con la direzione di Toni Servillo. Nel 2014 ha ricevuto il premio “Le maschere del teatro italiano” come attore non protagonista per “Circo equestre Sgueglia”, di Raffaele Viviani, con la regia di Alfredo Arias.

Vita dipinta_manifesto_3-4

«La vita dipinta – spiega Igor Esposito, già autore di Radio Argo, diretto e interpretato da Peppino Mazzotta, un’altra significativa produzione di Teatro Rossosimona – nasce dalla necessità dell’arte intesa come libertà creativa e trova in Taiuti, anarchico e solitario artista, l’unico interprete possibile. Biografia di un artista immaginario che canta le sue imprese pittoriche e i suoi poetici incontri con alcuni dei grandi maestri che hanno segnato la storia dell’arte del Novecento, lasciandone un’impronta indelebile chi con il proprio vissuto o con la fame interiore, chi con un lascito di immaginazione, coraggio o radicalità».

Sarà invece Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea in programma a Castrovillari (Cs) dal 27 maggio al 2 giugno, ad accogliere la prima nazionale dello spettacolo “Confessioni di un masochista”, il 31 maggio alle 19 presso la sala Consiliare.

Inserito in un progetto triennale denominato Europe Connection che si occupa di promuovere la nuova drammaturgia europea attraverso la relazione con la produzione artistica regionale, “Confessioni di un masochista” è una coproduzione di Teatro Rossosimona e Primavera dei Teatri e nasce dalla collaborazione fra il drammaturgo ceco Roman Sikora e il cosentino Francesco Aiello, regista della pièce e interprete della stessa insieme ad Alessandro Cosentini e Francesco Rizzo.

Lo spettacolo s’inserisce fra le attività che Rossosimona rivolge a supporto della promozione di giovani autori e registi favorendo il ricambio generazionale e lo sviluppo e la diffusione di una specifica cultura teatrale.