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Pacchero d’Argento 2016, ecco i premiati della settima edizione

COSENZA – Sono quattro i premiati che riceveranno il Pacchero d’Argento 2016, il riconoscimento assegnato ogni anno in Calabria a coloro che si siano particolarmente distinti, anche nell’ambito della propria attività professionale, nel contrasto alla illegalità ed alla criminalità organizzata. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale Più di Cento – tana per la legalità presieduta da Salvatore Magarò, con il contributo di Giovanni Marzullo, segretario Cisl del Tirreno cosentino, è giunta alla settima edizione e rappresenta un appuntamento consolidato che si rinnova annualmente dal 2010. La scelta è stata ispirata dalla volontà di premiare le migliori e più sane energie di alcuni tra i settori nevralgici della società civile, quali la scuola, il welfare, la cultura, il mondo cattolico. A ricevere il Pacchero d’Argento 2016 saranno:

Monsignor Francesco SavinoMonsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio, presule impegnato a scardinare quel fenomeno di condizionamento e di rassegnazione alla presenza della criminalità organizzata nella sibaritide. «Tutto ciò che è contiguo e attiguo ai poteri criminali deve dimostrare con segni concreti, con scelte concrete, quello che a me piace chiamare il “potere dei segni”, di cui Papa Francesco è un grande testimone del nostro tempo. Anche loro devono dimostrare da che parte sono. Anche noi Chiesa dobbiamo essere – senza se e senza ma – dalla parte di una cultura alta e altra, dalla parte del Vangelo» ha dichiarato nell’immediatezza dell’arresto dei responsabili del barbaro assassinio del piccolo Cocò Campolongo;

la-novarese-marisa-manzini-da-anni-in-servizio-come-magistrato-in-calabria-16293Marisa Manzini, Procuratore aggiunto presso il tribunale di Cosenza, magistrato preparato, serio e scrupoloso, dopo l’esperienza decennale maturata a Lamezia Terme è stata inserita nell’organico della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro con competenza sul territorio della provincia di Vibo Valentia. Ha seguito numerose inchieste della criminalità organizzata, mettendo un argine al dominio di alcuni tra i più pericolosi cartelli della ‘ndrangheta. Nel 2008 le forze dell’ordine appresero da alcune intercettazioni telefoniche, che le cosche stavano preparando un attentato nei suoi confronti. Anche per questo le è stata assegnata prima la tutela e poi la scorta;

klaus daviKlaus Davi, massmediologo che da qualche tempo guarda con attenzione alla Calabria ed ai fenomeni di ‘ndrangheta. La realizzazione di reportage e trasmissioni televisive sull’attività dei clan, in particolare nelle aree del reggino e del vibonese, ha contribuito ad accendere i riflettori della stampa nazionale sul potere esercitato dalle cosche, rammentando che in Calabria la situazione è ancora drammatica sul piano della lotta alla criminalità e che la sfida si può vincere soltanto se il caso Calabria diventerà un grande questione nazionale;

Francesca PrestiaFrancesca Prestia, cantautrice catanzarese impegnata nel sociale. Ama la Calabria e i calabresi in modo viscerale. Un’artista straordinaria, laureata al Dams, diplomata in musicoterapia, composizione e flauto traverso. I suoi lavori sono accompagnati dalla passione e da un profondo attaccamento alla sua terra. Ha scritto La ballata di Lea dedicata a Lea Garofalo, un brano popolare, dedicato a tutte le donne calabresi, con cui ha promosso la cultura della legalità sul territorio. Apprezzata anche la ninna nanna Lu bene de la mamma sì tu, figghja, dedicata a Giuseppina Pesce, un’altra importante collaboratrice di giustizia. Le sue canzoni raccontano della voglia di riscatto delle donne, desiderose di riscattarsi dall’oppressione dalla sottomissione cui sono soggette nell’arcaico sistema delle famiglie di ‘ndrangheta.

Il pacchero d’argento è realizzato ed offerto dalla gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Paola (Cs) il 14 settembre in Piazza IV Novembre alle ore 20,30.

L’immigrazione come risorsa per i piccoli comuni calabresi

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Il fenomeno dell’immigrazione, al quale molte comunità italiane ed europee guardano con preoccupazione, per la Calabria sta diventando una risorsa. In particolare per quei centri afflitti dal fenomeno di spopolamento e che stanno tornando a nuova vita grazie all’insediamento di famiglie di profughi. Da Bruxelles si guarda con interesse alle esperienze di Riace, Badolato, Acquaformosa e di altri luoghi del territorio regionale. La Calabria, una volta tanto, viene considerata un modello da seguire. Se ne è discusso a Castiglione Cosentino nel corso di una iniziativa sul tema: “Integrazione (possibile) e accoglienza (necessaria) per rivitalizzare i centri storici, organizzata dall’associazione Più di Cento, guidata dall’ex consigliere regionale Salvatore Magarò, alla quale sono intervenuti alcuni sindaci e Giovanni Manoccio, delegato all’immigrazione della Regione Calabria. In particolare, a rappresentare le amministrazioni locali erano presenti i primi cittadini di San Pietro in Guarano, Francesco Cozza, e di Mendicino, Antonio Palermo, oltre a Dora Lia, sindaco di Castiglione Cosentino. L’incontro è stato moderato dal giovane consigliere comunale Alessia Primavera. «Noi siamo stati due volte in quest’ultimo mese a Bruxelles – ha spiegato Giovanni Manoccio – Prima abbiamo presentato al Parlamento Europeo la buona accoglienza della Calabria mentre nella settimana successiva, con il Dipartimento della programmazione abbiamo presentato un progetto che mira a creare un sistema calabrese dell’accoglienza partendo dalle buone pratiche di Riace, Acquaformosa e di altri centri che stanno lavorando in questo senso. E’ un sistema che è valutato come il migliore. La Calabria in questo ambito viene indicata come un esempio da seguire». Secondo Salvatore Magarò l’ingresso dei migranti nei nostri comuni «è utile per far rivivere i centri storici ormai spopolati. Il saldo nascite è da tempo negativo e nel giro di pochi anni molti comuni sono destinati a diventare dei luoghi fantasma. Attraverso questa esperienza della immigrazione e della integrazione invece, riaprono scuole, botteghe, laboratori artigianali e tanti immobili che rischiano di divenire fatiscenti, vengono recuperati e riusati».

Magarò ad Occhiuto: «Sbagli su Padre Fedele»

COSENZA – «Caro Mario, ritengo che forse non hai reso un buon servigio al nostro comune amico padre Fedele inserendolo nella compagine della tua prossima giunta comunale». E’ quanto si legge in una lettera aperta che Salvatore Magarò, già consigliere regionale della Calabria, ha inviato al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto dopo che questi ha nominato Padre Fedele Bisceglia assessore a Palazzo dei Bruzi. «Conoscendolo da tanti anni, so che padre Fedele accetta ben volentieri di diventare assessore. La sua voglia di fare del bene agli ultimi e di aiutare i diseredati, repressa e impedita in questi anni dalla incredibile vicenda giudiziaria che lo ha stritolato e che finalmente si è conclusa con la piena definitiva assoluzione della Cassazione, lo spingerà ad assolvere con entusiasmo e passione il ruolo di assessore comunale con delega al “contrasto alle povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale; ambasciatore degli invisibili e degli ultimi”. Sono certo che si batterà come un leone per realizzare la costruzione di un dormitorio, perché nessuno a Cosenza debba ritrovarsi a dormire in strada ma sono altrettanto certo che quest’incarico istituzionale lo allontanerà dalla prospettiva di poter tornare a dir messa e di riprendere pienamente la sua missione sacerdotale che in tanti attendono anche come forma di risarcimento morale dopo gli innumerevoli “sfregi” alla sua immagine. Padre Fedele, con tutte le sue originali peculiarità e la sua nota, coinvolgente e fattiva generosità stava raccogliendo anche dalla Chiesa locale significative aperture e forti segnali positivi di piena riconciliazione.  Poter rivederlo assolvere ai quei ruoli che gli sono propri e che gli erano stati strappati ingiustamente, è uno dei desideri più vivi tra i suoi seguaci e quanti, non certo pochi, gli vogliono bene e non gli hanno fatto mai mancare sentimenti di stima e sincero affetto»««. ​

Magarò su Padre Fedele: «Adesso torni a celebrare messa»

«Ho trascorso la mia fanciullezza nel convento dei francescani a Castiglione Cosentino, per questo  conosco Padre Fedele da oltre quarant’anni. Ne ho sempre apprezzato l’impegno nei confronti delle persone più bisognose ed indigenti ed il lavoro instancabile prestato al servizio della comunità». Così Salvatore Magarò, già consigliere regionale della Calabria e presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità. «L’immagine caritatevole di Padre Fedele Bisceglia ha varcato i confini nazionali attraverso l’organizzazione di missioni nei paesi più poveri, soprattutto in Africa centrale. Nel gennaio del 2006 appresi con incredulità la notizia del suo arresto. A quelle accuse infamanti non ho mai creduto tanto che nell’immediatezza della sua carcerazione, mi sono recato nella sua cella presso la casa circondariale per manifestargli vicinanza e affetto. Ho testimoniato in suo favore nel corso del processo e la correttezza delle mie posizioni è stata sancita dalla Suprema Corte. Oggi che questo calvario giudiziario si è finalmente concluso e che l’immagine di Padre Fedele è stata definitivamente riabilitata – afferma Magarò – auspico che gli venga restituita la facoltà di celebrare messa e che possa tornare a dirigere l’Oasi Francescana, la straordinaria opera che il frate ha costruito grazie alla generosità di tutti i cosentini».

Corso gratuito per amministratori pubblici

Sarà introdotto dal professor Renato Rolli e dal professor Domenico Siclari il terzo modulo del corso di formazione gratuito PractiCal PolitiCs rivolto agli amministratori locali ed agli aspiranti amministratori ed organizzato dalle associazioni Ottoetrenta.it e Più di Cento, guidate rispettivamente da Fiorenza Gonzales e Salvatore Magarò.

Questo ciclo di lezioni, inaugurato lo scorso 29 febbraio, è orientato a fornire, attraverso l’intervento di docenti qualificati, una serie di nozioni e di strumenti utili agli amministratori per garantire maggiore qualità nella gestione della cosa pubblica.

“Un tempo questa funzione di formazione era garantita dalle segreterie dei partiti e dalla gavetta seguita di norma

Locandina terzo modulo 4 aprile

dai politici. Prima di giungere a ricoprire cariche e elettive e ruoli di responsabilità, uomini e donne venivano gradatamente introdotti dal basso all’interno delle amministrazioni pubbliche – spigano gli organizzatori del corso – Oggi invece, sempre più spesso, chi arriva ad amministrare pur avendo ottime capacità, ha scarsa conoscenza della burocrazia e poca confidenza con il funzionamento della macchina amministrativa. Abbiamo l’ambizione di colmare questa vacatio offrendo un valido supporto agli amministratori locali e a chi aspira a ricoprire ruoli politico-istituzionali. La risposta del resto è stata molto positiva e la platea dei discenti è sempre più ampia”.

Alle lezioni può partecipare chiunque, gratuitamente. Il prossimo modulo, dal titolo “La contabilità consuntiva, il rendiconto e i suoi aggregati, sarà svolto dal dott. Giorgio Chambeyront a Castiglione Cosentino, nel Frantoio dei Saperi con inizio alle ore 18.30. Info su www.ottoetrentaformazione.com

Agenda Cosenza luogo di confronto virtuale

COSENZA – Agenda Cosenza – Idee in rete. Si tratta di una pagina facebook aperta, di uno spazio libero in cui raccogliere idee, progetti, contributi per alimentare un confronto sulla Cosenza che verrà. Un luogo virtuale, scevro da connotazioni politiche, in cui operare uno scambio di opinioni sulle questioni che riguardano la città capoluogo e la sua funzione vitale 20160401_114347di centralità, anche rispetto all’area urbana ed al resto della regione. A presentare l’iniziativa sono stati Elio Bozzo, Salvatore Magarò, Giuseppe Aloise e Cesare Marini, nel corso di un incontro con la stampa organizzato presso la sala Coni di Cosenza. In sala erano presenti anche il candidato sindaco Lucio Presta ed il deputato Franco Bruno. «L’obiettivo – spiegano gli ideatori del progetto – è dare una mano a chi dovrà amministrare la città da qui a breve. Non basta vincere le elezioni, bisogna avere una visione della città e attuarla. Aprire un dibattito bipartisan sui temi e sui contenuti significa in primo luogo ritrovare l’orgoglio di Cosenza, ritrovare un senso civico trasversale. Pensiamo che da questa miniera di idee possa venir fuori un’agenda di governo per la città, un patto tra i cittadini e la futura amministrazione». L’ambizione è quella di coinvolgere ampi settori della società civile, del mondo delle professioni, della cultura, dell’università e di riportare la politica sul terreno della sana e costruttiva dialettica. Questo percorso virtuoso consentirà di realizzare un’agenda di priorità per Cosenza ben individuate e definite, da mettere a 20160401_114334disposizione anche di tutti coloro che, a prescindere dal colore politico, si candidano a rivestire un ruolo nella prossima consiliatura. Un’agenda di punti concreti e condivisi da offrire alla città nel corso di una manifestazione alla quale interverrà anche Francesco Rutelli, autore nella capitale di una analoga iniziativa che ha riscosso notevoli apprezzamenti.

 

Elezioni Cosenza, Calabria in Rete e Autonomia e Diritti pronti a lavorare insieme

COSENZA – Si è svolto un incontro tra i dirigenti di Calabria in Rete e Autonomia e Diritti in vista del voto cosentino che si fa ormai imminente. Erano presenti, tra gli altri, Elio Bozzo, Salvatore Magarò e il consigliere uscente Cataldo Savastano. «L’incontro – si legge in una nota congiunta dei due partiti – è stato produttivo e cordiale e si è giunti alla conclusione di lavorare insieme per la costruzione di una lista forte e competitiva che sia la sintesi tra esperienze offerte dalla società civile alla politica, capaci di apportare innovazione e nuove energie, e le competenze di esponenti politici e dirigenti, alcuni dei quali già amministratori a vari livelli. Calabria in Rete e Autonomia e Diritti, inoltre, sono state tra le prime forze politiche a condividere l’idea di una candidatura a sindaco al di fuori delle sigle di partito che riallacciasse il rapporto tra la politica e la cittadinanza, per questo il candidato Lucio Presta è sembrato sin da subito la figura più adatta a rivestire questo ruolo e la necessità di cambiare passo in città. Lo stesso spirito vuole e deve animare la costituzione della lista. È ormai tempo – si chiude la nota – di pensare ai programmi e oltre agli spunti che entrambe le forze hanno offerto alla coalizione e al candidato sindaco si pensa di promuovere a breve un’iniziativa pubblica in cui istituire un vero e proprio laboratorio di idee sulla città e per la città».

Magarò su primo corso di formazione gratuita per amministratori pubblici (Audio)

COSENZA – Salvatore Magarò di Calabria in Rete sostiene il primo corso di formazione gratuita per amministratori pubblici organizzato dall’associazione Ottoetrenta Formazione in collaborazione con “Più di cento” di cui Magarò è presidente.

Si tratta di una iniziativa che rappresenta una novità assoluta, svolta con il contributo di autorevoli docenti e che intende offrire una opportunità di crescita agli enti decentrati, sotto il profilo della qualità della classe dirigente politica e burocratica, senza pesare sulle casse pubbliche. Il corso è articolato in dieci moduli. La lezione inaugurale è in programma lunedì 29 febbraio alle ore 18.30 nella sala consiliare del comune di San Pietro in Guarano.

Queste le dichiarazioni di Magarò: