Archivi tag: Magarò

Magarò: «Significativo pellegrinaggio Pontefice a Barbiana, patria di Don Milani»

Sulla visita del Pontefice a Barbiana del prossimo 20 giugno registriamo una riflessione di Salvatore Magarò, già consigliere regionale e presidente dell’associazione Più di Cento. «In forma riservata Papa Francesco si recherà il prossimo 20 giugno in pellegrinaggio a Barbiana per pregare sulla tomba di don Lorenzo Milani. Don Lorenzo ha illuminato la storia del secolo scorso ed anche la mia giovinezza. A lui mi sono ispirato nella mia attività di direttore del centro di formazione professionale Enaip/Acli per diversamente abili. Infatti le due cooperative sociali che ho contribuito a formare portano due nomi che rappresentano diritti ancora oggi calpestati: “don Milani” quella di Acri e “1 maggio” quella di Cosenza. Ho avuto l’opportunità di andare a Barbiana e di trascorrere due giorni , insieme al professor Caligiuri, nei luoghi in cui ha vissuto e operato don Milani. Sui tavoli che hanno studiato i suoi allievi ho ascoltato testimonianze e storie straordinarie. Studiare e conoscere don Milani è fondamentale per gli operatori scolastici ma anche per tutti noi».

Il ricordo delle vittime innocenti di ‘ndrangheta a San Pietro in Guarano

Nel ricordo di tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta. Da sx Primavera, Dalla Chiesa, SavinoA San Pietro in Guarano l’associazione culturale Più di Cento – tana per la legalità, ha riproposto l’annuale esercizio della memoria, ispirato alla giornata organizzata da Libera nel primo giorno di primavera, quest’anno in programma a Locri. Nutrita la presenza al cinema Don Bosco: «Uomini e donne uniti dal ricordo del sacrificio, della generosità, dell’impegno, del dolore – ha detto Salvatore Magarò, promotore dell’iniziativa – Onorando la memoria di chi ha compiuto l’estremo sacrificio nella lotta contro la criminalità organizzata, proiettiamo la speranza, la gioia di vivere, la fede, la volontà di costruire un mondo migliore e più vivibile. Abbiamo un grande debito verso queste persone, da ripagare continuando la loro opera, compiendo il nostro dovere, rispettando le leggi. Dove regnano povertà, emarginazione, disoccupazione e disagio è facile che la malapianta della ‘ndrangheta attecchisca e si sviluppi. Il ricordo ci aiuta a lavorare ogni giorno per estirparla». La Giornata della Memoria e dell’Impegno organizzata dall’Associazione Culturale Più di Cento – Tana per la legalità giunta alla sesta edizione, si è aperta con la lettura delle vittime innocenti di ‘ndrangheta scandite dalla voce del consigliere comunale di Castiglione Cosentino Alessia Primavera. Dopo i saluti del sindaco di San Pietro in Guarano Francesco Cozza e dello stesso Salvatore Magarò, sono intervenuti gli ospiti della manifestazione: il Da sx Manzini e Magaròprocuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini, il vescovo di Cassano allo Jonio monsignor Francesco Savino, Simona Dalla Chiesa, figlia dell’indimenticato Prefetto di Palermo, Francesca Prestia, cantastorie ed autrice de “La Ballata di Lea” dedicata a Lea Garofalo. «Ritengo necessario attivare processi di cambiamento culturale e mentale, che devono incidere nella mentalità e negli stili di vita – ha detto monsignor Savino – E’ l’ora della responsabilità, della cittadinanza attiva, del risveglio delle coscienze. Basta con le coscienze addormentate o dopate e drogate da tutta una serie di condizionamenti – ha aggiunto – Ribellarsi è giusto, ma non individualmente: la battaglia della legalità si vince tutti insieme».
Simona Dalla Chiesa non ha mai smesso la sua attività di sensibilizzazione ai temi del contrasto alla criminalità: «Per me è motivo di commozione ricordare il viso sorridente di mio padre ed una sua frase che, secondo me, all’epoca della sua presenza a Palermo, non era stata compresa a sufficienza: la lotta alla mafia non si fa una città per volta, ma in modo globale” disse a Giorgio Bocca nella sua ultima intervista. La storia, anche dopo decenni, gli ha dato ragione».

Iniziativa contro la ‘ndrangheta con monsignor Savino e Simona Dalla Chiesa

COSENZA – Sarà ospitata a San Pietro in Guarano, l’edizione 2017 della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime della ‘ndrangheta.
Ispirato alla manifestazione nazionale promossa da Libera nel primo giorno di primavera, l’appuntamento è organizzato dall’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità, guidata da Salvatore Magarò che inaugurò questa iniziativa nel 2012, da presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta.
giornata della memoria 2017La cerimonia si aprirà con la lettura dei nomi delle vittime della ‘ndrangheta a cura di Alessia Primavera, giovane consigliera comunale di Castiglione Cosentino, e dai saluti del presidente della Provincia di Cosenza Francesco Iacucci e del sindaco di San Pietro in Guarano Francesco Cozza. Seguiranno gli interventi di Simona Dalla Chiesa, figlia dell’indimenticato generale Carlo Alberto Dalla Chiesa assassinato dalla mafia il 3 settembre 1982, del Procuratore aggiunto del Tribunale di Cosenza Marisa Manzini, del Vescovo di Cassano allo Jonio mons. Francesco Savino e della cantastorie Francesca Prestia. I lavori saranno coordinati da Salvatore Magarò.
La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime della ‘ndrangheta si svolgerà nel cinema “Don Bosco” mercoledì 15 marzo alle ore 17.

Magarò: «La data di nascita di Giorgio Ambrosoli sia Giornata dei Doveri»

Giunge dalla Calabria la proposta di istituire una giornata dei doveri, da calendarizzare insieme a quelle già in vigore e dedicate alla tutela di diritti fondamentali dell’uomo. Ad avanzarla è Salvatore Magarò, già presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta. «Quello che manca e forse servirebbe soprattutto nel nostro Paese, è una giornata dei doveri per farli ricordare e per riproporli come fondamento della convivenza civile e come base inderogabile di solidarietà sociale per poter costruire un futuro migliore di progresso e di benessere non solo economico» scrive l’ex consigliere regionale e attuale presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità. «Lungi da me, voglio ribadirlo a scanso di equivoci, minimamente svalutare il ruolo importantissimo che svolgono le giornate intitolate in difesa dei diritti – sottolinea Magarò – hanno un grande valore di sensibilizzazione e contribuiscono non poco a far progredire la soglia di tutela di diritti che sempre più spesso e a varie latitudini vengono negati o limitati. Quella dei doveri la ritengo, invece, una categoria che più che di negazioni e limiti soffre prevalentemente di rimozioni e smemoratezze. Eppure ci sono i doveri inderogabili che sono indicati, direi scolpiti, nella Carta Costituzionale che prevede una serie di doveri pubblici che lo Stato può vantare nei confronti dei singoli, affinché sia data concreta attuazione al principio di solidarietà sociale. Sono detti inderogabili, questi doveri, perché nessuno può essere esentato dalla loro osservanza, in quanto costituiscono il fondamento di una pacifica e costruttiva convivenza. Nella nostra Costituzione c’è un principio solidarista: si stabilisce una simmetria tra i diritti e i doveri perché se ai cittadini si “riconoscono” (non si attribuiscono) diritti inderogabili, parallelamente si chiede l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. A questi doveri ciascuno adempie esercitando i propri diritti politici, come il voto, rispettando gli obblighi imposti dalla Costituzione e dalle leggi, difendendo la Patria e pagando le tasse e le imposte, in modo da dare il proprio contributo per sostenere le spese pubbliche. Secondo l’art. 52 della nostra Carta, “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”, e questo non è un semplice obbligo giuridico, ma un impegno morale. “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi”, afferma l’art. 54. Il dovere di fedeltà, inoltre, impone ai cittadini di non ricorrere a metodi violenti nella lotta politica, ma di utilizzare il metodo democratico e di rispettare i principi e le norme contenute nella Costituzione e nelle leggi. Questi obblighi valgono in modo particolare per i cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche. Per quanti rivestono incarichi elettivi e per funzionari e impiegati pubblici a tutti i livelli. Ecco, io penso che dovremmo dedicare una giornata per discutere e riflettere su questi doveri – sottolinea ancora Magarò – Anche i doveri, come i diritti, devono essere difesi, tutelati, ed estesi. Per una data che sia occasione condivisa per confronti, dibattiti e opera di sensibilizzazione e di “educazione civica” nel senso più ampio e alto del termine, avanzo anche una proposta precisa: quella dell’17 ottobre. Perché in quella data, nel 1933, nacque Giorgio Ambrosoli che a soli 41 anni, la sera dell’11 luglio 1979 cadeva assassinato a Milano nell’agguato di un sicario. Era «un uomo libero, persino dalla preoccupazione per la sua stessa incolumità»; un «eroe borghese», lo ha definito Corrado Stajano nel libro che narra la vicenda di un uomo che ha pagato con la vita il suo senso del dovere. Borghese forse non solo perché non indossava divise e non aveva bandiere se non il tricolore cui era devoto, ma anche perché era un professionista che svolgeva, con rigore e onestà e senza cedere a pressioni e ricatti, un incarico pubblico, quello di commissario liquidatore di una banca finita nelle mani di pirati della finanza al servizio della mafia e di Cosa Nostra americana».

Magarò: «Elezioni provinciali, Di Natale difenda il suo decreto»

«Le solite malelingue sostengono che dietro al ricorso al Tar presentato dai consiglieri comunali di Santo Stefano di Rogliano e di Castiglione Cosentino, Pascuzzo e Principe, per annullare le elezioni provinciali di Cosenza, vi sia lo stesso presidente facente funzioni Graziano Di Natale. Io invece ritengo di no». E’ quanto sostiene in una nota Salvatore Magarò, già presidente della Provincia negli anni novanta ed ex consigliere regionale della Calabria. «Graziano Di Natale è una persona perbene, osservatore delle regole e della legalità. All’indomani del referendum dello scorso 4 dicembre, ha indetto le elezioni provinciali in coerenza con quanto prescritto dalle norme. Per questo sono convinto che darà mandato ai legali dell’Ente per difendere, davanti al Tribunale Amministrativo, la decisione adottata con il decreto di convocazione dei comizi elettorali».

Magarò su Piazza Bilotti: «Sbagliato criticare opere apprezzate dai cittadini»

COSENZA – «I cittadini chiedono alla politica di governare, di risolvere i problemi della collettività, di pianificare le opere e di portarle a compimento. Per questo non capiscono quando la politica abdica al confronto e alla proposta per cedere il passo all’accusa e alla critica a tutti i costi«. Lo afferma in una nota l’ex consigliere regionale Salvatore Magarò, presidente dell’associazione Più di Cento, secondo il quale è sbagliato criticare le opere apprezzate dai cittadini. «L’ampia partecipazione registrata nella cerimonia di inaugurazione, testimonia l’indice di gradimento dei cosentini verso la nuova Piazza Bilotti. Bisogna prenderne atto e guardare avanti. Non è incartandosi in sterili polemiche che il Pd potrà riacquisire consensi in una città comunque ancora legata ai valori del centrosinistra. Occorre, al contrario, costruire una valida alternativa all’attuale gestione amministrativa, rifuggendo dagli attacchi alla persona e lavorando per individuare le giuste risposte ai bisogni dei cittadini, ai quali non interessano le pastoie burocratiche – conclude Magarò – ma avere una buona qualità di servizi, con più pulizia e meno discariche, più lavoro e meno tasse, più acqua e meno poltrone».

La proposta di Magarò: «Iacucci alla presidenza della Provincia di Cosenza»

«Graziano Di Natale, nel rispetto delle istituzioni, ha indetto le elezioni per il rinnovo della carica di Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale per il prossimo 29 gennaio. Per assicurare una guida autorevole all’Ente è importante che le forze politiche costruiscano una coalizione rappresentativa del vasto territorio affidandone la guida ad una persona preparata e competente». E’ quanto afferma in una nota Salvatore Magarò. «Ho avuto l’opportunità Salvatore Magaròdi presiedere la Provincia di Cosenza in una lontana stagione politica e di guidare un governo di larghe intese prima del compianto Antonio Acri e Oliverio, entrambi eletti direttamente dal popolo. Adesso non ho alcuna responsabilità politica e amministrativa e per questo mi permetto di avanzare una proposta alle forze, civiche e politiche, le cui posizioni si richiamano al centrosinistra. Penso che quella di Franco Iacucci sia la candidatura migliore che il centrosinistra possa esprimere per la carica di Presidente della Provincia. Il sindaco di Aiello Calabro per esperienza, competenza, moralità, relazioni con i territori, è la figura in grado di assumere questa importante funzione. Si tratta di un amministratore di spessore e di un profondo conoscitore delle problematiche amministrative, di un sindaco che conosce bene le difficoltà dei comuni del profondo sud e che potrà contare anche sul sostegno anche di tanti amministratori espressione di altre idee politiche».

La Rettrice Unibas a Castiglione: «I giovani energia della nostra terra»

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Mettere in vetrina la Calabria migliore, quella positiva, in grado di affermarsi anche fuori dei confini regionali. E’ l’obiettivo di un ciclo di incontri organizzati dall’associazione Più di Cento – Tana per la legalità guidata da Salvatore Magarò, inaugurato a Castiglione Cosentino con la Rettrice dell’Università della Basilicata Aurelia Sole, originaria di Cosenza, alla quale è stato affidato anche l’incarico di presidente della Fondazione per Matera capitale della cultura 2019. La Rettrice, sollecitata dalle domande di dieci giovani studenti dell’Università della Calabria, ha esposto le proprie valutazioni su diversi temi di attualità. «Parlare con i giovani è sempre piacevole – ha detto Aurelia Sole – Incarnano il cambiamento della società ed esprimono l’energia della nostra terra». Sul ruolo di Rettrice donna in una regione del Mezzogiorno, ha aggiunto: «Una scelta coraggiosa da parte dei miei colleghi. Io sono stata eletta da loro sulla base della fiducia, della stima, di una valutazione del lavoro svolto. Per me è stato un grandissimo onore e orgoglio essere arrivata a questo punto». L’Università al sud assolve ancora alla funzione di ascensore sociale? «Certamente sì. In Basilicata, ma ritengo che in Calabria la realtà non sia diversa, moltissime iscrizioni sono accompagnate da una documentazione reddituale molto bassa. Queste famiglie non avrebbero la possibilità di far studiare altrove i propri figli. Per questo io dico che le nostre università sono presidi culturali. Gli atenei ubicati in territori fragili vanno incentivati, perché offrono ai giovani gli strumenti e le opportunità per migliorare le proprie condizioni economico-sociali». Salvatore Magarò, ideatore dell’iniziativa, ha spiegato di aver preso spunto nell’organizzare questo appuntamento, da una ricerca condotta alla Bocconi di Milano «secondo la quale – ha precisato – la mente umana fotografa e tende a ricordare persone ed eventi negativi rispetto a quelli positivi. Per questo ritengo sia necessario promuovere invece le tante eccellenze calabresi, che quotidianamente contribuiscono invece, a promuovere un’immagine positiva della nostra terra».

Aggressione verbale alla Manzini. La solidarietà di Magarò

«Manifesto la mia solidarietà personale e quella dell’Associazione che rappresento, alla dott.ssa Marisa Manzini, oggetto di minacce gravi ed inaccettabili pronunciate da un esponente della criminalità organizzata durante l’udienza di un processo in corso a Vibo Valentia». Lo afferma Salvatore Magarò, presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità. «Un mese fa, il 14 settembre scorso, abbiamo consegnato al magistrato il Pacchero d’Argento per la sua attività  contro la ‘ndrangheta ed il malaffare. Sono convinto che questa deprecabile aggressione verbale non ne fiaccherà l’impegno quotidiano per l’affermazione della giustizia e della legalità»

La Rettrice dell’Università della Basilicata a Castiglione Cosentino

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Uno studio condotto all’università Bicocca di Milano dalla prof.ssa Alice Mado Proverbio rivela che le persone ricordano meglio e più a lungo i volti collegati a comportamenti negativi. In buona sostanza i cattivi rimangono più impressi nella memoria dei buoni. In maniera analoga, le cattive pratiche, i guasti e le inefficienze della pubblica amministrazione, i ritardi nello sviluppo, sono sempre al centro dell’attenzione mediatica, lasciando in ombra ogni aspetto positivo. In questa ottica, per mettere in evidenza le migliori energie che la Calabria è in grado di offrire, l’associazione “Più di Cento – Tana per la legalità” presieduta da Salvatore Magarò ha organizzato un ciclo di appuntamenti con l’obiettivo di dare locandina-aurelia-sole-a-castiglione-cosentinospazio ai talenti più validi della regione e alle tante iniziative di successo promosse in questo territorio nel sociale, nell’imprenditoria, nell’innovazione, in piccoli e grandi comuni. Questa serie di eventi, contraddistinta da un logo simile a quello collocato sugli elettrodomestici per indicarne il risparmio energetico, inizierà domenica prossima 16 ottobre alle ore 17 da Castiglione Cosentino. Nel Frantoio dei Saperi dieci giovani studenti dell’università della Calabria, Federica De Luca, Michela Fortino, Alessandro Greco, Carlo Greco, Maria Greco, Mario Magarò, Alessandra Nigro, Valentina Nigro, Alessandro Perri e Alessia Primavera, converseranno con Aurelia Sole, Rettrice dell’Università della Basilicata. I lavori saranno introdotti da un saluto del sindaco Dora Lio e dalla presentazione di Salvatore Magarò.