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Papa dona dispositivi di protezione ad ospedale di Locri

LOCRI (RC) – Una gradita sospesa all’ospedale di Locri dove dispositivi sanitari sono stati donati niente di meno che da Papa Francesco. 
La consegna in ospedale di 4 mila mascherine e 400 tute dotate di occhiali di protezione è avvenuta nella giornata di ieri. In arrivo anche 2 respiratori per Terapia intensiva, come fa sapere mons. Oliva, presente durante la distribuzione insieme alla direzione sanitaria, a Calabrese, al presidente del Consiglio comunale ed al vice sindaco.

Appresa la notizia dal vescovo Francesco Oliva, il sindaco e delegato alla salute nel comitato dei sindaci della Locride, Giovanni Calabrese, ha rivolto al Pontefice i suoi ringraziamenti. «In questi anni – afferma Calabrese – Papa Francesco ha stupito più volte con i suoi sinceri gesti. Oggi è toccato alla Locride l’inaspettata attenzione di Sua Santità che ha raccolto la preoccupazione del nostro Vescovo. Grazie di cuore al Papa, siamo commossi. Fortunatamente a Roma c’è qualcuno che ha pensato a noi. L’attenzione che avrebbe dovuto riservare il Ministro della Sanità è invece arrivata da Sua Santità».

Gratteri: «La visita di Papa Francesco ha inciso positivamente sulla Chiesa calabrese»

CATANZARO – «La Chiesa calabrese negli ultimi anni è migliorata soprattutto dopo la visita di Papa Francesco nella Piana dei Sibari, quando ha scomunicato gli ‘ndranghetisti». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l’operazione della Dda di Catanzaro contro il clan Arena che ha portato all’arresto, tra gli altri, del parroco di Isola Capo Rizzuto. «E’ la prima volta che un Papa – ha aggiunto Gratteri – usa il termine ‘ndrangheta e scomunica i mafiosi. E’ stato un discorso fatto ai vescovi e ai preti calabresi e poi alla collettività. Dalla lettura dei documenti e delle Encicliche abbiamo visto una Chiesa calabrese molto dura contro la ‘ndrangheta. Per la prima volta anche negli scritti dei vescovi calabresi viene riportato il termine ‘ndrangheta. Questa non è cosa da poco. Mai come in questo caso la forma è sostanza». Intanto l’arcivescovo di Crotone-Santa Severina mons. Domenico Graziani, dopo la sospensione dal servizio in parrocchia di don Edoardo Scordio coinvolto nell’operazione contro la cosca Arena, ha nominato Don Gianni Zamperini  amministratore parrocchiale della chiesa di “Santa Maria Assunta o ad Nives” a Isola Capo Rizzuto. Don Gianni Zamperini, finora vicario parrocchiale, fa parte della comunità religiosa dell’Istituto della Carità. Proprio ai rosminiani è affidata la cura della parrocchia di Isola Capo Rizzuto e proprio per questo, prima della nomina, l’arcivescovo Graziani ha sentito il Superiore Maggiore della Provincia Italiana dell’istituto della Carità.

Magarò: «Significativo pellegrinaggio Pontefice a Barbiana, patria di Don Milani»

Sulla visita del Pontefice a Barbiana del prossimo 20 giugno registriamo una riflessione di Salvatore Magarò, già consigliere regionale e presidente dell’associazione Più di Cento. «In forma riservata Papa Francesco si recherà il prossimo 20 giugno in pellegrinaggio a Barbiana per pregare sulla tomba di don Lorenzo Milani. Don Lorenzo ha illuminato la storia del secolo scorso ed anche la mia giovinezza. A lui mi sono ispirato nella mia attività di direttore del centro di formazione professionale Enaip/Acli per diversamente abili. Infatti le due cooperative sociali che ho contribuito a formare portano due nomi che rappresentano diritti ancora oggi calpestati: “don Milani” quella di Acri e “1 maggio” quella di Cosenza. Ho avuto l’opportunità di andare a Barbiana e di trascorrere due giorni , insieme al professor Caligiuri, nei luoghi in cui ha vissuto e operato don Milani. Sui tavoli che hanno studiato i suoi allievi ho ascoltato testimonianze e storie straordinarie. Studiare e conoscere don Milani è fondamentale per gli operatori scolastici ma anche per tutti noi».

L’amministrazione comunale di Cosenza in Vaticano dal Papa. Consegnata al Pontefice la riproduzione della Stauroteca

ROMA – Papa con sindaco Occhiuto«Un momento di grande emozione ma anche di estemporanea allegria, in un insieme di sentimenti che vanno dalla solennità alla leggerezza, come solo Papa Francesco ha abituato a far sentire coloro che hanno il privilegio di incontrarlo». Sono colme di commozione le parole del sindaco Mario Occhiuto ricevuto dal Pontefice in occasione dell’udienza generale in Vaticano dedicata alla speranza cristiana, alla quale hanno preso parte alcuni consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Il primo cittadino, che subito dopo l’udienza ha potuto incontrare Papa Francesco accompagnato dall’arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano, mons. Francescantonio Nolè, e dal presidente del Consiglio di palazzo dei Bruzi, Pierluigi Caputo, ha consegnato in dono a Sua Santità una riproduzione della Stauroteca o Reliquario della vera croce di Cristo, detta Croce Bizantina, cimelio più prezioso del tesoro della Cattedrale di Cosenza, attualmente custodita nel Museo diocesano. La riproduzione è opera del maestro orafo Giovan Battista Spadafora. Il Santo Padre, come ha subito affermato Mario Occhiuto, ha molto apprezzato la bellezza orafa della Croce bizantina chiedendone informazioni storiche e, quando il Vescovo ha raccontato al Papa che la Croce reliquiaria risale al dodicesimo secolo, il Papa, scherzosamente, ha chiesto se fosse già Vescovo di Cosenza in quel periodo.«Il potere speciale di quest’uomo è la semplicità – ha aggiunto Occhiuto – Papa Francesco in pochissimi secondi ci ha strappato un sorriso con la forza di un’umanità che è esempio per tutti noi. Io e monsignor Nolè, che ringrazio sentitamente per avere promosso e condiviso insieme a noi questa esperienza, abbiamo anche colto l’occasione per invitare ufficialmente il Santo Padre a venire a Cosenza. Mi auguro che presto questo nostro sogno possa realizzarsi».

Il sindaco Occhiuto e il Consiglio comunale domani in Udienza Generale da Papa Bergoglio

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COSENZA – Il Sindaco Mario Occhiuto e il Consiglio comunale di Cosenza, accompagnati  dall’Arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano, Mons.Francescantonio Nolè, parteciperanno domani  in Vaticano all’Udienza Generale di Papa Francesco. L’iniziativa era stata fortemente voluta e promossa qualche mese fa dal Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo che aveva indirizzato una richiesta di partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre alla Prefettura della Casa Pontificia. Alla richiesta del Presidente del Consiglio di Palazzo dei Bruzi ha fatto seguito la conferma da parte dell’Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia. L’Udienza Generale ed il conseguente incontro di Papa Francesco con il Sindaco Occhiuto e con il Consiglio comunale di Cosenza sono fissati per le ore 10,00 di mercoledì 26 aprile. Al Santo Padre sarà portata in dono una riproduzione, opera del maestro orafo Giovan Battista Spadafora, della Stauroteca o Reliquario della vera croce di Cristo, detta Croce Bizantina, cimelio più prezioso del tesoro della Cattedrale di Cosenza, attualmente custodita nel Museo diocesano. La riproduzione del capolavoro bizantino che il Sindaco Occhiuto e il Consiglio comunale doneranno a Papa Francesco è stata consegnata oggi a Palazzo dei Bruzi al primo cittadino dal maestro Giovan Battista Spadafora, accompagnato dal figlio Giuseppe.

L’opera rappresenta un unicum ed è stata realizzata in argento 925 adornato da pietre dure : rosse in Diaspro e blu in Sodalite. «Tutti i decori ed i riempitivi delle placchette presenti sulla parte anteriore e posteriore della Croce si legge nel certificato di autenticità che accompagna la riproduzione della Croce bizantina – sono sbalzati e cesellati. La parte posteriore, composta da cinque medaglioni e sette placchette ornamentali, è stata lavorata con incisione mista a cesello secco e bulino.
Secondo l’interpretazione, il disco centrale rappresenta Cristo sul trono, quelli laterali i quattro Evangelisti; le tre placche romboidali probabilmente l’Albero della Vita. La parte anteriore presenta, invece, quattro medaglioni con incisione mista a cesello e bulino e una placca cruciforme. La piastra al centro raffigura Cristo Crocifisso; la medaglia posta nella parte superiore è un arcangelo, i due laterali la Vergine (sulla sinistra) e San Giovanni Battista sulla destra. Il disco inferiore rappresenta un altare con i simboli della Passione, della Resurrezione e dell’Eucarestia».

Il Beato Angelo d’Acri Santo il prossimo 15 ottobre. Lo ha riferito oggi il Papa

COSENZA – L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano gioisce per la notizia sulla data di canonizzazione del Beato Angelo d’Acri, figlio di San Francesco e sacerdote illustre di questa Chiesa, che si terrà domenica 15 ottobre 2017 a Roma, in piazza San Pietro. Lo ha annunciato Papa Francesco questa mattina nel Concistoro ordinario pubblico, in Vaticano. Insieme al sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Angelo da Acri (al secolo: Luca Antonio Falcone), saranno canonizzati altri beati: Andrea de Soveral, Ambrogio Francesco Ferro, sacerdoti diocesani, Matteo Moreira, laico, e 27 Compagni, martiri, Cristoforo, Antonio e Giovanni, adolescenti martiri, Faustino Míguez, sacerdote scolopio, fondatore dell’Istituto Calasanziano delle Figlie della Divina Pastora.

L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Francesco Nolè ha espresso la gratitudine della Chiesa cosentina al Santo Padre. I sacerdoti e i fedeli, affidandosi alla sua intercessione, rendono grazie a Dio per il dono di questo nuovo testimone della misericordia il cui culto sarà esteso il prossimo 15 ottobre alla Chiesa universale.

 

Papa Francesco due anni dopo, la storica visita a Cassano nel ricordo del Sindaco Gianni Papasso

CASSANO (CS) – Il 21 giugno 2014 la storica visita a Cassano di Papa Francesco. «Non fatevi rubare la speranza» il monito di Bergoglio ai giovani di Cassano.

«Oggi il caldo non è lo stesso di due anni fa – dichiara il Sindaco Gianni Papasso – ciononostante il cuore si riempie lo stesso di calore al solo pensiero di quel momento storico per Cassano».

Udienza generale di Papa Francesco

«Quella giornata resterà indelebile nella mente e nel cuore dei cassanesi che proprio in occasione di quell’evento hanno visto rafforzata la loro identità di popolo. L’intera cittadinanza con uno scatto di orgoglio ha voluto essere protagonista di un evento straordinario e con grande senso di responsabilità ha contribuito ad accogliere il Santo Padre in modo egregio. L’organizzazione è stata senza sbavature grazie alla meravigliosa sinergia che si è creata tra amministrazione e popolazione. Ed è stato grazie a questa magica alchimia che Cassano, da sola, e ribadisco da sola, chiamando a raccolta tutte le sue risorse è riuscita a scrivere una sua bella pagina di storia».

«Quel giorno di due anni fa, Cassano ha dato una splendida immagine di sé e una grande prova di ciò che sa, può e deve continuare a fare. Papa Francesco ha consegnato ai cassanesi, e soprattutto ai suoi giovani, parole di coraggio, speranza solidarietà. In quella data di grande festa, emozione e commozione, l’invito del Papa a non arrendersi è stato accolto. Abbiamo fatto nostro le parole sante “Non fatevi rubare la speranza”. Ed è in questa direzione che la mia amministrazione intende lavorare. Faremo in modo che il monito  di Papa Francesco non si infranga contro una realtà quotidiana fatta di disoccupazione e di disperazione. Per questo siamo fermamente intenzionati ad adoperarci per creare condizioni serie di lavoro. Le parole del Pontefice “senza lavoro non c’è dignità” per noi non possono cadere nel vuoto».

«Ci eravamo ripromessi di ricordare questa data ogni anno con una manifestazione. Lo scorso 2015 il 21 giugno l’amministrazione da me guidata ha conferito  la “Cittadinanza Onoraria” al poeta Dante Maffia.  Quest’anno, purtroppo, la brusca interruzione delle attività amministrative non determinata da noi, ci ha impedito per questioni di tempo di celebrare come avremmo voluto questa giornata. Il prossimo anno non mancheremo l’appuntamento. Nel frattempo continuiamo a credere che un giorno Papa Francesco ritorni nella nostra città per rendersi conto di persona che le sue parole sono state ascoltate. La speranza è una sola: mostrargli che Cassano è rinata, che i suoi figli sono rimasti per dare il contributo alla sua ricrescita e che i “mafiosi” che Lui ha scomunicato nella Piana di Sibari, sono scomparsi definitivamente dal nostro territorio».

Verso Crotone-Entella: Juric lascia la parola ai collaboratori in conferenza. Vrenna ieri accolto dal Papa

collaboratori juricCROTONE – Ultima conferenza stampa della stagione per il Crotone, pronto a salutare la cadetteria in grande stile domani sera allo “Scida”. Per quest’ultima uscita davanti ai giornalisti il tecnico degli squali, Ivan Juric, ha deciso di lasciare la parola ai suoi collaboratori, quei collaboratori dello staff tecnico che tanto bene hanno fatto in questo primo anno al fianco del tecnico croato. Ivan Moschella, collaboratore tecnico, afferma: «Vogliamo il primo posto e per questo dobbiamo fare una grande partita, poi ovviamente bisogna pensare al risultato del Cagliari». Intervistato anche il collaboratore tecnico, Alberto Corradi: «Lo stadio sarà pieno, sarà una festa e non vogliamo deludere i nostri tifosi. Cercheremo senz’altro la vittoria». Al vice-allenatore, Stjepan Ostojic, non poteva mancare la domanda sul futuro suo e di Juric: «Ho già detto che io qui sto molto bene, ho trovato grandi persone e una grande società. Guardo molti filmati, sia nostri che degli avversari, seguo quello che mi dice il mister». Antonio Macrì, preparatore dei portieri, e Domenico Borelli, preparatore atletico, analizzano la stagione e sono concordi nel dire che il segreto di questo Crotone è stato «l’allenamento intenso dove tutti si sono sempre allenati forte».

Alla termine della seduta di rifinitura, svolta questo pomeriggio, mister Juric ha convocato tutta la rosa per la partita di domani sera, ore 20.30, contro la Virtus Entella allo “Scida”. Dopo la gara, il Crotone sarà premiato dal presidente della Lega B, Andrea Abodi, e dal direttore marketing di Conte.it, Alessandro Castelli.

Intanto ieri, una delegazione ufficiale della Lega B, guidata dallo stesso presidente Abodi, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano. Presente anche il numero uno rossoblù, Raffaele Vrenna, che ha donato una maglia personalizzata al Pontefice.

Rossano, “Che le istituzioni antepongano generosità all’indifferenza

ROSSANO (CS) Gli uffici comunali sono il front office diretto con il cittadino ed è necessario che siano accoglienti ed efficienti al massimo livello possibile. Ciascun dipendente svolge un ruolo delicato e complesso che va rispettato e tutelato affinché con serenità e buona volontà si riesca a rendere efficace e funzionale la macchina burocratica nel perfetto svolgimento delle sue mansioni. Auspico che le Istituzioni accolgano e facciano proprio il monito lanciato da Papa Francesco dando il via al Giubileo della Misericordia, invitando ad anteporre la generosità e il perdono all’indifferenza.

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Questo, in sintesi, il messaggio che il Commissario Prefettizio Aldo Lombardo, ha rivolto stamani, venerdì 18 dicembre, nel corso dell’incontro con il personale dell’Ente, per il rituale scambio di auguri in vista delle festività natalizie. Prosegue intensa ed energica l’attività amministrativa del Viceprefetto che anche oggi ha tenuto numerosi incontri e riunioni organizzative, con la Polizia Municipale, con irresponsabili comunali del settore Ambiente e della ditta che gestisce il servizio di raccolta differenziata e dei rifiuti solidi urbani, Ecoross srl.

Successivamente, il Commissario Lombardo ha presieduto l’inaugurazione della Rosa dei Venti, un nuovo monumento installato presso la rotatoria di Viale Sant’Angelo (svincolo Lidl – Sottopasso ferroviario). Una vera e propria opera d’arte, in ferro e acciaio, disegnata dall’architetto Danilo De Rosa e realizzata con la partnership di Simet Spa, main sponsor dell’iniziativa.

 

 

 

Il Rende batte la Palmese e si qualifica ai sedicesimi di Coppa

Il rigore fallito da Zangaro (foto A. Morrone)
Il rigore fallito da Zangaro (foto A. Morrone)

RENDE Il Rende si qualifica per i sedicesimi di finale di Coppa Italia. I biancorossi nel derby battono la Palmese grazie alle reti di Crucitti e Gigliotti. Gli ospiti non hanno demeritato e, nel complesso, avrebbero meritato anche il pareggio, soprattutto nella ripresa. Entrambi gli allenatori guardano agli impegni di campionato e schierano diversi elementi che fin qui hanno trovato poco spazio. Pronti via e l’arbitro concede un rigore al Rende per fallo di Urbano su  Zangaro, ma lo stesso Zangaro fallisce la trasformazione. I biancorossi sono padroni del campo e sbloccano la situazione al  24’ quando Crucitti fa centro direttamente su calcio di punizione.  Nella ripresa da segnalare un di Napoli dalla distanza deviato in corner da De Brasi. Poi arriva il pareggio di Angotti su assist di urbano. Ma appena un minuto dopo il Rende sigla il gol partita con Gigliotti, imbeccato da La Gioia. Gli ospiti premono alla ricerca del pari, colpiscono un palo con Urbano ma alla fine non riescono a recuperare ed escono dalla manifestazione. Il Rende nel prossimo turno affronterà lo Scordia.

Rende-Palmese 2-1

RENDE (4-3-3): De Brasi 6,5 Mallamaci 6 (21’ st Bruno 6) Carrieri 6 Marchio 6,5 La Gioia 6; Gigliotti 7 (36’ st Papa sv) Crucitti 6,5 Falbo 6 (26’ st Piromallo sv); Zangaro 6,5 Azzinnaro 6,5 Feraco 6,5. In panchina Perri, Musca, Fiore, Benincasa, Actis Goretta, Conforti. All: Trocini

PALMESE (4-2-3-1): Hoxhaj 6; Misale 5,5 (31’ st Corsale sv) Cassaro 5,5 Dascoli 6 Citrigno 4,5; Benincasa 5 (16’ st Torchia 5) Napoli 6; Urbano 6 (33’ st Fabio sv) Foderaro 6 Satuno 5,5; Angotti 6. In panchina Nania, Moio, Gualdi, Versace, Pititto, Ciccone. All: Salerno

ARBITRO: Somma di Castellammare di Stabia

MARCATORI: 24’ pt Crucitti (R), 12’ st Angotti (P), 13’ st Gigliotti (R)

NOTE: al 5’ pt Zangaro (R) sbaglia un calcio di rigore. Espulsi: 43’ st Citrigno (P) per doppia ammonizione. Ammoniti Marchio (R), Benincasa (P), Gigliotti (R), Cassaro (P). Angoli 8-5 in favore della Palmese. Recuperi 1’ pt e 5’ st