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Coppa Italia, inversione di campo: Sassuolo-Cosenza si gioca al Marulla

La Lega di Serie A ha ufficializzato l’inversione di campo del match di Coppa Italia tra Sassuolo e Cosenza valido per i 32esimi di finale della competizione. La gara tra i neroverdi di Dionisi e i rossoblù di mister Caserta si giocherà allo stadio San Vito Gigi Marulla, anziché al Mapei Stadium di Reggio Emilia come originariamente previsto, domenica 13 agosto alle ore 18 con diretta tv su Italia Uno.

Nelle prossime ore sono attese le modalità d’acquisto dei biglietti per assistere alla partita.

Apoteosi Tonno Callipo: i giallorossi vincono la loro quarta Coppa Italia A2 maschile

 

Tonno Callipo Vibo – BCC Castellana Grotte 3–0

Parziali: 25–17/ 25–22/ 25–20

T.C. VIBO VALENTIA: Orduna cap. 2, Buchegger 15, Candellaro 10, Tondo 7, Mijailovic 9, Terpin 11, Cavaccini (L1, 7% positiva, 9% perfetta); Lucconi 1, Carta (L2) n.e., Piazza n.e., Balestra n.e., Tallone n.e., Belluomo n.e., Fedrizzi n.e.. Allenatore: Cesar Douglas; Assistent coach: Francesco Racaniello

CASTELLANA GROTTE: Jukoski 1, Lopes Nery 12, Presta 8, Zamagni 6, Tiozzo cap. 9, Di Silvestre 2, Marchisio (L1, 80% positiva, 20% perfetta);  Cattaneo 3, Longo, Ndrecaj, Sportelli n.e., De Santis (L2) n.e., Carelli n.e.. Allenatore: Jorge Cannestracci; Assistent coach: Giuseppe Barbone

ARBITRI: Brunelli Michele di Falconara Marittima (Anona) e Santoro Angelo di Varese (Colucci Marco di Matera)

Note– Spettatori: 3048 per un incasso di Euro 97733,90. MVP: PAUL BUCHEGGER (VIBO). VIBO VALENTIA: aces 6, battute sbagliate 11, muri vincenti 8, errori 20; attacco 46%, ricezione 71%–29%, punti realizzati: 55; CASTELLANA GROTTE: aces 0, battute sbagliate 12, muri vincenti 8, errori 18; attacco 37%, ricezione 63%–18%, punti realizzati: 41; durata set: 28’, 29’, 28’, 00’, 00’. Totale: 85 minuti

La Tonno Callipo Calabria mette in bacheca la quarta Coccarda tricolore, superando per 3–0 (25–17/ 25–22/ 25–20/ i parziali dei set) nel “derby del Sud” la Bcc Castellana Grotte.

In un “PalaMaiata” sold out, vestito a festa, con sciarpe e bandiere giallorosse, la squadra di casa si aggiudica un trofeo agognato ed ambitissimo: dopo quelli messi in bacheca nel torneo 2002–2003 contro la Raffaele Lamezia al “PalaCapurso” di Gioia del Colle, nel 2014–2015 al “PalaTricalle” di Chieti contro Potenza Picena e nel 2015–2016 al “Medionalum Forum” di Assago contro Sora, il superlativo poker si materializza tra le mura amiche per il team guidato dal tecnico brasiliano Cesar Douglas, risultato mai raggiunto da nessun club nelle 26 edizioni della Coppa Italia di Serie A2.

L’atto conclusivo di questa manifestazione è stato a senso unico: la compagine pugliese guidata dal tecnico argentino Jorge Cannestracci ha tenuto testa ai giallorossi vibonesi soltanto nella seconda frazione. I ragazzi del patron Pippo Callipo, invece, giocano un match ad altissima intensità e con eccellente qualità sia in attacco, che a muro e anche in difesa. In questo modo Santiago Orduna e compagni piegano Castellana Grotte con il punteggio di 3–0 e alla fine possono sollevare con pieno merito il trofeo al cielo.

Nelle file della Tonno Callipo Vibo Valentia prestazione sontuosa per il fuoriclasse austriaco Paul Buchegger con 15 punti a referto (12 attacchi, 2 ace e 1 muro, con il 44% di positività sui 27 attacchi complessivi), encomiabile regia del prode capitano italo-argentino Santiago Orduna che ha ben sfruttato anche i martelli Nikola Mijailovic (9, 3 stampatone, due dei quali nei due punti conclusivi del match sul capitano di Castellana Grotte Nicola Tiozzo) e Jernej Terpin (11, 1 ace, 1 muro), tonici i centrali Davide Candellaro (10, 2 muri) e Alessandro Tondo (7, 2 ace), e molto positiva anche la prestazione del libero Domenico Cavaccini (73% di positività in ricezione).

Castellana Grotte è rimasta in linea di galleggiamento nel secondo parziale con l’opposto brasiliano Theo Fabricio Lopes Nery, unico ad andare in doppia cifra con 12 punti all’attivo (9 attacchi e 3 muri), ma molto positiva la prestazione dell’esperto libero cuneese Andrea Marchisio (80% in ricezione), mentre in chiaroscuro la prova dei due centrali, il calabrese Luca Presta e il romagnolo Matteo Zamagni, autori rispettivamente di 8 e 6 punti, ma non è bastato. Anche gli attaccanti di posto quattro hanno faticato più del dovuto per trovare il “bandolo della matassa”, con Nicola Tiozzo, Paolo Di Silvestre e Claudio Cattaneo che hanno messo a referto complessivamente 12 punti.

Grande la gioia del patron Pippo Callipo, di tutta la società, la squadra e lo staff tecnico che hanno esultato e gioito insieme ai 3048 tifosi che hanno gremito il “PalaMaiata” in ogni ordine di posto, per vivere questa giornata che è entrata di diritto nella trentennale storia della società più blasonata dell’intero meridione.

 

LE PREMIAZIONI:

Si scatena la festa sugli spalti mentre in campo i giocatori della Tonno Callipo Calabria si concedono il giro d’onore e in passerella nel PalaMaiata. Si procede poi con il protocollo delle premiazioni. Carmelo Sestito presidente del Comitato Regionale FIPAV Calabria omaggia gli ufficiali di gara Michele Brunelli (primo arbitro), Angelo Santoro (secondo arbitro) Marco Colucci (terzo arbitro), Fabio Paris (Video Check) e Alessandro Grasso (segnapunti) unitamente ai ringraziamenti della Lega Pallavolo Serie A al settore arbitrale per la proficua collaborazione. A consegnare le medaglie alla squadra seconda classificata, la BCC Castellana Grotte, sono stati Rosario Varì, assessore regionale Sviluppo Economico, e Davide Anzalone, consigliere FIPAV, mentre Massimo Righi, presidente Lega Pallavolo Serie A e Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia, hanno consegnato le medaglie alla squadra vincitrice la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Si passa poi all’elezione del premio MVP, che il presidente di Lega Pallavolo Serie A consegna a Buchegger.
Poi il momento più atteso, con Massimo Righi e Davide Anzalone che consegnano al capitano Santiago Orduna la Coppa con la coccarda tricolore, per incoronare così la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Pubblico in delirio e Del Monte® Coppa Italia A2 alzata al cielo, nella notte memorabile e da sogno di Vibo Valentia.

LE DICHIARAZIONI POST-GARA

Il commento a caldo del Presidente Pippo Callipo: “Dedico questo successo alla città di Vibo e alla Calabria. Gli sforzi che ho compiuto nell’arco di questi trent’anni hanno avuto lo scopo di offrire qualcosa di bello e di positivo alla mia terra, di cui sono innamorato. Questo legame mi sprona a continuare senza arrendermi alle difficoltà e poi, questa stasera, ho ricevuto una grande gratificazione da parte di tutti i calabresi che hanno affollato gli spalti del palazzetto per sostenerci“.

Queste invece le parole del capitano giallorosso Santiago Orduna: “Abbiamo lottato dall’inizio confermando il gioco che abbiamo sostenuto nell’ultimo mese. Siamo cresciuti tanto e oggi si è visto, specialmente nei momenti di difficoltà, come nel secondo, set dove abbiamo giocato punto a punto, ed il terzo, dove a metà abbiamo perso Buchegger per un crampo, ma la squadra è rimasta unita e ha lottato, e credo sia la cosa più importante. Ringrazio queste tremila persone per la spinta in più che ci hanno dato: è stato bellissimo giocare qui stasera”.

 

Coppa Italia, Crotone-Brescia 6-4 dcr. Squali ai sedicesimi

CROTONE – BRESCIA 6-4 d.c.r.

CROTONE: Festa; Visentin, Mondonico (43’st Mogos), Nedelcearu (8’pts Bruzzaniti); Giannotti, Zanellato, Vulic, Molina; Borello (11’sts Maesano), Benali; Mulattieri (33’st Juwara). A disp: Saro (GK), Pasqua (GK), Spezzano, Tutyskinas, Zak. All. Modesto

BRESCIA: Perilli (4’st Joronen); Mateju, Cistana, Mangraviti, Pajac; Bisoli (33’st Spalek), Van de Looi (1’sts Andreoli), Jagiello (41’st Ndoj); Tramoni; Bajic, Aye (33’st Moreo). A disp: Prandini (GK), Chancellor, Spalek, Semprini, Capoferri, Papetti. All. F. Inzaghi

Arbitro: Massimi di Termoli
Reti: 26’pt Vulic (C), 1’st Van De Looi (B), 22’st Bajic (B), 31’st Mulattieri (C)
Ammoniti: Bisoli (B), Borello (C), Van De Looi (B), Cistana (B), Juwara (C), Visentin (C)
Espulso: 15’sts Pajac (B)
Sequenza rigori: Bajic (B) gol, Molina (C) gol, Moreo (B) fuori, Benali (C) gol, Ndoj (B) parato, Mogos (C) gol, Spalek (B) gol, Vulic (C) gol

Nella prima uscita ufficiale della nuova stagione il Crotone targato Modesto elimina il Brescia dalla Coppa Italia e si qualifica ai 16mi della competizione dove affronterà l’Udinese.

Dopo una gara molto tirata e ricca di emozioni, il match è stato deciso ai rigori.

Primo quarto d’ora di gioco con le rondinelle di Pippo Inzaghi che si rendono pericolose un paio di volte prima con Bajic (3’) che  calcia a botta sicura ma trova l’ottima risposta di Festa, e poi con Pajac (15’) che tenta il jolly da fuori con Festa che vola e toglie la palla da sotto l’incrocio. Da questo momento in poi i rossoblù prendono le misure agli avversari e creano diverse occasioni ma al momento di concretizzare manca il colpo vincente. Colpo vincente che invece arriva al minuto 26 con uno schema su angolo perfetto: Benali batte corto per Borello che appoggia per l’accorrente Vulic il cui destro, deviato, si infila alle spalle di Perilli. Passano solo 3 minuti e Vulic va vicino alla doppietta ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta dopo una splendida azione Mulattieri, Borello, Benali tutta di prima. La risposta dei bresciani è con Aye (33’) di testa da posizione ravvicinata, super intervento di Festa a negargli la rete. Poi è di nuovo solo Crotone: Zanellato (35’) colpisce il palo con un bel destro dal limite, Mulattieri (37’) manda al lato da due passi e il destro di Benali (40’) dopo una splendida serpentina in area viene murato in extremis da Van De Looi.
Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti trovano la via del pareggio dopo appena 50 secondi grazie al destro vincente, in area, di Van de Looi sul quale Festa non può arrivare. Perilli al 49’ alza bandiera bianca e Inzaghi è costretto ad effettuare il primo cambio inserendo Joronen. Al 60’ il colpo di testa di Mulattieri,su corner dalla sinistra di Benali, si perde fuori. Le rondinelle si portano in avanti al 67’ con Bajic, servito da Jagiello con uno splendido filtrante, e a tu per tu con Festa l’attaccante di Inzaghi non sbaglia. Il più che meritato pareggio degli squali arriva 9 minuti dopo con Mulattieri che di testa, su perfetto invito dalla destra di Borello, gonfia la rete per il 2-2. L’attaccante spezzino però è costretto subito dopo ad abbandonare il campo per infortunio e viene sostituito da Juwara. La gara prosegue in equilibrio e a 3 minuti dal termine Modesto deve rinunciare anche a Mondonico: Mogos prende il suo posto e si schiera terzo difensore di destra, mentre Visentin passa al centro. Nei 5 minuti di recupero assegnati dal Sig. Massimi è il Brescia a sfiorare il gol con un sinistro rasoterra del solito Bajic che va di poco fuori.

Si va ai supplementari dove nel primo tempo la stanchezza la fa da padrona e dove Modesto perde un altro difensore, Nedelcearu. Il tecnico crotonese manda in campo Bruzzaniti, un esterno, ed è costretto a spostare sulla linea dei difensori Molina.
Nel secondo tempo supplementare sono i pitagorici a premere sull’’acceleratore ed a sfiorare la rete con Juwara (110’) il cui diagonale sinistro termina sull’esterno della rete, e Benali (111’) con un piatto destro dal limite neutralizzato da Joronen. Al 111’ anche Borello abbandona il terreno di gioco per crampi, e Modesto regala l’esordio al giovane attaccante della Primavera Maesano, classe 2003. Al 120’ entrata killer di Pajac su Benali e cartellino rosso diretto per il giocatore ospite. Non c’è però tempo per giocare perché in pratica l’arbitro decreta la fine del gioco e si va ai rigori dove gli squali non sbagliano mai mentre le rondinelle steccano con Moreo, tiro fuori, e Ndoj, tiro parato da Festa. Il rigore decisivo è stato trasformato da Vulic.

Coppa Italia, il Catanzaro si arrende all’Hellas Verona

VERONA – Ai trentaduesimi di finale di Coppa Italia l’Hellas Verona batte in casa il Catanzaro e si stacca il pass per i sedicesimi dove incontrerà la vincente della sfida tra Empoli e Vicenza.

Per i veronesi partita chiusa già nel primo tempo in cui la squadra di mister Di Francesco – forte delle due categorie di differenza – ha segnato tre reti in poco meno di venti muniti con Günter (al 23′), l’autorete di Fazio (33′) e Lazovic (41′) per poi gestire il risultato. Le aquile rispondono con un buon avvio di secondo tempo  in cui provano ad impensierire Pandur in un paio di occasioni ma soprattutto riescono a mettere un argine ad un eventuale risultato più rotondo da parte degli avversari: un buon viatico per l’esordio in campionato dei ragazzi di mister Villa in programma il 19 agosto con la Virtus Francavilla.

HELLAS VERONA – CATANZARO 3-0

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Pandur; Dawidowicz, Günter (dal 22′ st Magnani), Ceccherini; Cancellieri (dal 32′ st Ilić), Veloso, Tameze (dal 22′ st Hongla), Lazovic; Barak (dal 22′ st Casale), Zaccagni; Kalinic (dal 32′ st Di Carmine);
A disposizione: Borghetto, Berardi, Amione, Cetin, Bessa, Frabotta, Ragusa. Allenatore: Eusebio Di Francesco

CATANZARO (3-5-2): Branduani; Scognamillo, Fazio, Martinelli; Rolando (dal 23′ st Bearzotti), Vandeputte, Cinelli (42′ st Risolo), Carlini (42′ st Schimmenti), Gatti (dal 1′ st Porcino); Bombagi (dal 1′ st Verna), Vazquez;
A disposizione: Mittica, Tentardini, De Santis, Ortisi, Welbeck, Megna. Allenatore: Alberto Villa

Marcatori: 23′ pt Günter, 33′ pt Fazio (aut), 41′ pt Lazovic

Arbitro: Luca Pairetto (Sez. AIA di Nichelino)
Assistenti: Cecconi (Sez. AIA di Empoli), Sechi (Sez. AIA di Sassari)

NOTE. Ammonito: Günter 21′ pt. Spettatori: 1.784

Coppa Italia, la Fiorentina supera un Cosenza pieno di giovani a suon di gol

FIORENTINA-COSENZA 4-0

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Pezzella, Biraghi; Bonaventura (32’ st Benassi), Pulgar (43’ st Bianco), Maleh (24’ st Castrovilli); Callejon (24’ st Sottil), Vlahovic, Gonzalez (24’ st Saponara). In panchina: Dragowski, Quarta, Terzic, Ranieri, Duncan, Kokorin, Igor. Allenatore: Italiano.

COSENZA (3-5-2): Matosevic; Tiritiello, Minelli, Venturi; Corsi, Prestianni, Maresca, Florenzi, Panico; Sueva, Arioli (20’ st Moreo). In panchina: Saracco, Borrelli, Ficara, Zilli, Cimino, Aceto. Allenatore: Zaffaroni.

ARBITRO: Camplone di Pescara.

MARCATORI: 4’ pt, 49’ pt Vlahovic (F), 37′ pt Gonzalez (F), 7′ st Venuti (F).

NOTE: partita giocata a porte aperte. Ammoniti: Pezzella (F), Prestianni (C). Angoli: 13-0. Recupero: 3’ pt, 2’ st.

FIRENZE  – Dominio della Fiorentina che sconfigge un Cosenza in fase di allestimento durante la prima partita di Coppa Italia. La squadra allenata da Vincenzo Italiano ha battuto la formazione di mister Zaffaroni: i calabresi hanno scoperto da poco di essere riammessa in Serie B.

Fiorentina batte il Cosenza e passa il turno

La Fiorentina parte subito forte e trova il gol al minuto 4. Venturi perde palla in difesa e Vlahovic da due passi non sbaglia. I toscani on demordono e continuano ad attaccare per tutto il primo tempo. Al 35’ Pezzella colpisce la traversa e per poco non supera Matosevic. Dopo 120 secondi Gonzalez segna il raddoppio di testa: c’è tempo anche per il secondo gol di Vlahovic.    

Viola ancora in gol 

Al 6’ della ripresa conclusione potente e vincente di Venuti. La gara scorre con i padroni di casa che controllano senza problemi il match. Diversi cambi per la Fiorentina, qualcuno in meno per i giovani del tecnico Zaffaroni. La gara scorre e i viola passano il turno con il punteggio di 4-0. 

Coppa Italia, il Parma vince contro il Cosenza: decisiva la doppietta di Brunetta

PARMA – Buona la prestazione del Cosenza che perde 2-1 contro il Parma. Decisiva una doppietta di Brunetta: da segnalare il gol di Corsi per il momentaneo 1-1 (foto sito ufficiale). 

Doppietta di Brunetta e gol di Corsi, Parma avanti contro il Cosenza 

Il Cosenza subisce la rete al minuto 12 grazie ad un errore difensivo che favorisce il giovane Brunetta. La risposta dei rossoblù è immediata e arriva grazie all’assist di Bouah che serve Corsi e permette alla squadra calabrese di pareggiare. 

Non c’è nemmeno il tempo di esultare per gli ospiti che il Parma ribalta nuovamente il punteggio: ancora una volta a segno Brunetta con un diagonale al volo che non lascia scampo all’estremo difensore Falcone. I rossoblù sfiorano la marcatura anche con Sciaudone da calcio piazzato: palla in angolo. 

Partita aperta fino alla fine 

Durante la ripresa entrambi i tecnici provano a cambiare qualcosa per cercare di raggiungere i rispettivi obiettivi. I Ducali rischiano più volte contro il Cosenza che continua comunque a giocare a viso aperto. I rossoblù provano ad approfittare di un’azione emiliana per provare il contropiede, ma Sueva da poco entrato non inquadra la porta. 

Camara al 44’ cerca il tiro della giornata senza però riuscire nel proprio intento. Falcone salva la porta su un’altra conclusione di Camara. Alla fine vince il Parma che conquista gli ottavi di finale da disputare contro la Lazio.

Coppa Italia, Crotone-Spal 4-5 d.c.r.. Squali eliminati

Al terzo turno eliminatorio il Crotone esce fuori dalla Coppa Italia contro la Spal dopo la lotteria dei rigori.

CROTONE – SPAL 0-0

CROTONE: Festa; Cuomo, Marrone, Golemic; Rispoli (79’ Molina), Eduardo, Petriccione (72’ Cigarini), Vulic (1’st Crociata), Reca (1’st Pedro Pereira); Siligardi, Simy (1’st Messias). A disp: Cordaz (GK), Crespi (GK), Magallan, Luperto, Rojas, Zanellato. All. Stroppa

SPAL: Thiam; Spaltro, Okoli, Ranieri; Sernicola, Missiroli, Esposito Sa., Tunjov (1’st Sala); Brignola (79’ Seck), Murgia (90’ Viviani; 104’ Zanchetta); Moro (79’ Esposito Se.). A disp: Galeotti (GK), Zanchetta, Sala, Owolabi, Raitanen. All. Marino

Arbitro: Marchetti di Ostia Lido
Reti: 109’ Cigarini (C) su rigore, 114’ Seck (S)
Ammoniti: Pedro Pereira (C), Okoli (S), Ranieri (S), Eduardo (C)

Sequenza rigori:

1) Esposito Sa. Gol; Siligardi Gol
2) Missiroli Gol; Crociata parato
3) Sala parato; Molina Gol
4) Esposito Se. Gol; Golemic Gol
5) Ranieri Gol; Cigarini parato

La cronaca del match

 Primo tempo a senso unico con gli squali che sfiorano diverse volte la rete già in avvio con Simy (6’), Petriccione (7’) e Vulic (10’): nei primi due casi è bravissimo Thiam , mentre sul numero 77 rossoblù è decisiva una deviazione della difesa biancazzurra. All’11’ invece è il palo a negare la gioia del gol a Cuomo con l’estremo difensore ospite battuto. Ancora pitagorici pericolosi al 20’ con Siligardi, di testa su invito di Eduardo, sfera che sorvola la traversa. Gli ospiti si fanno vivi dalle parti di Festa solo alla mezz’ora con un destro al volo di Sernicola che sfiora la traversa e cinque minuti dopo invece ci prova Esposito di testa mandando al lato.
Ad inizio ripresa Stroppa manda in campo 3 volti nuovi con Pereira, Crociata e Messias che rilevano Reca, Vulic e Simy. Marino sostituisce Tunjov con Sala. Al 51′ è Festa, con un gran colpo di reni, a volare sulla sua sinistra e deviare in corner il destro dal limite di Sernicola. Al 56′ ghiotta occasione per gli spallini con Spaltro che da dentro l’area calcia alto. Gli squali iniziano di nuovo a premere sull’acceleratore e al 71’ sfiorano il vantaggio con Messias, ma Thiam si distende sulla destra e respinge il tentativo.  La gara va avanti con i padroni di casa che hanno sempre il pallino del gioco: a due minuti dal termine arriva un’ottima chance per i ragazzi di Stroppa con Messias che di testa, su cross dalla sinistra di Molina, impatta bene ma sfiora la traversa.
I tempi regolamentari si chiudono a reti bianche e si va ai supplementari dove il Crotone dimostra di avere più benzina nelle gambe rispetto agli ospiti e chiude gli avversari nella propria aerea. Allo scadere serve una super parata di Thiam su una punizione ben calciata da Cigarini dalla lunetta. La gara si sblocca al 109’ quando Messias viene messo giù in area e Cigarini trasforma con freddezza dal dischetto. Il vantaggio dura solo 5 minuti perché gli spallini trovano il pareggio con Seck bravo ad andare via sulla sinistra e con un diagonale sinistro supera Festa.
Si va ai rigori dove gli ospiti riescono ad avere la meglio e accedono così al quarto turno della Coppa.

LA NOTA DEL CLUB: POSITIVI DUE MEMBRI DELLO STAFF

Nella giornata di oggi il Crotone ha anche comunicato che due membri dello staff, esterni al gruppo squadra, sono risultati positivi al Covid-19 nei test effettuati nella giornata di ieri. Entrambi i componenti dello staff rossoblù sono asintomatici e sono stati posti in isolamento domiciliare. Sono quindi state attivate tutte le procedure previste dall’autorità sanitaria competente.

Catanzaro, sogno svanito: il Genoa vince 2-1

GENOA – CATANZARO 2-1

GENOA (3-5-2) : Marchetti; Biraschi, Criscito, Masiello; Lerager (18′ st Melegoni), Czyborra, Radovanovic, Zajc (18′ st Cassata), Parigini (40′ st Ghiglione); Destro (1′ st Pjaca), Scamacca (39′ st Pandev). All.: Maran. In panchina: Paleari, Zima, Zapata, Goldaniga, Behrami, Micovschi, Rovella

CATANZARO (3-5-2) : Di Gennaro; Riccardi (21′ st Altobelli), Fazio, Martinelli; Casoli, Baldassin (20′ st Verna), Risolo (30′ st Curiale), Contessa, Pinna; Carlini (8′ st Corapi), Di Massimo (8′ st Evacuo). All.: Calabro. In panchina: Mittica, Branduani, Cusumano, Salines, Evan’s, Garufo

ARBITRO: Maggioni di Lecco

NOTE: Ammoniti: Masiello (G); Di Massimo (C)

MARCATORI: 7′ pt Scamacca (G), 20′ st Scamacca (G); 39′ st Fazio (C)

 

GENOVA – Termina a Genova il cammino in Coppa Italia del Catanzaro. Niente sfida contro la Samp del “capitano” Ranieri dunque: il Genoa fa valere la propria caratura e si impone 2-1, nonostante il Catanzaro abbia fatto di tutto per rendere equilibrato e interessante l’incontro.

Purtroppo per i giallorossi, la gara si mette male già dopo pochi minuti. Il Genoa sviluppa da sinistra verso destra, dove Lerager, dal lato corto dell’area, mette un cross rasoterra verso il secondo palo. La difesa del Catanzaro è troppo piatta, Scamacca sbuca alle spalle del centrale sul secondo palo e di piatto insacca agevolmente. Nonostante la situazione sfavorevole e il rischio di lasciare campo ai rossoblu, i calabresi giocano senza timore. Il più attivo è Baldassin che scalda le mani di Marchetti prima al quarto d’ora e poi al 20′. Il Catanzaro accumula angoli e tiri, ma non riesce a trovare il pari.

Nel secondo tempo ripartono bene gli uomini di Calabro. Casoli da destra serve l’inserimento di Carlini a due passi dalla porta; Masiello in maniera provvidenziale entra in tackle e dissolve la minaccia. Scalfire una difesa di quel livello non è agevole ma il Catanzaro non si tira indietro. Così, un po’ a sopresa, al 65′ arriva il 2-0 ligure: un’azione estemporanea, un angolo su cui Scamacca salta in testa al marcatore e buca Di Gennaro. Il gol della speranza per il Catanzaro arriva in maniera analoga: un corner, dove Fazio ribadisce in rete una respinta di Marchetti. Alla fine però non arrivano occasioni significative. Termina così il percorso di un Catanzaro che, si spera, abbia imparato a competere affrontando avversari di livello più alto.

Coppa Italia, il Cosenza supera il turno vincendo ai rigori contro l’Alessandria

COSENZA – Accesso al terzo turno di Coppa Italia per il Cosenza che batte l’Alessandria ai calci di rigore: decisive le parate dell’estremo difensore rossoblù Falcone (foto sito ufficiale). Al prossimo turno i calabresi sfideranno la vincente del confronto tra Reggiana e Monopoli. 

Primo tempo di dominio per i rossoblù

Mister Occhiuzzi inserisce dal primo minuto qualche giovane promessa come La Vardera e Sueva, ma anche calciatori come Tiritiello e Sacko. Il Cosenza parte subito forte e sfiora la rete prima con Sueva che calcia al lato e poi con Bahlouli

L’Alessandria non sta mica a guardare e al 27’ sfiora la marcatura con un tiro di Eusepi salvato da Sciaudone quasi sulla linea della porta. 

Cosenza-Alessandria, calano i ritmi

Durante la ripresa cambi da un lato e dall’altro, ma il risultato non si sblocca. Intanto, rispetto alla prima frazione di gioco, i ritmi calano vistosamente per entrambe le formazioni. Da segnalare al minuto 23 un tiro di La Vardera dalla distanza e un altro di Bahlouli deviato dal portiere Crisanto.

Super Falcone 

Nonostante i tempi supplementari il Cosenza conquista la qualificazione dopo i rigori. Per i rossoblù sono andati a segno Carretta, Idda e Kone, per l’Alessandria gol soltanto per Castellano. A sbagliare dagli undici metri, infatti, sono stati Casarini, Arrighini (ex del match) e Di Quinzio.