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Scossa di terremoto a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Continua a tremare la terra in Calabria. Alle 18,14 una nuova scossa di terremoto ha interessato la provincia di Reggio. Il sisma, di magnitudo 3.2 è stata distintamente avvertita dalla popolazione, soprattutto ai piani alti. L’epicentro è stato localizzato a Santo Stefano di Aspromonte, a 19 chilometri da Reggio Calabria. Non si segnalano danni a persone o cose, anche se in alcuni centri, in particolare nella zona aspromontana, molte famiglie per prudenza sono uscite dalle loro abitazioni.

La terra trema ancora nell’Italia centrale, scossa di magnitudo 5.9

ANCONA – La terra è tornata a tremare con forte intensità nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto che ha cancellato Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto. Alle 19 e 11 minuti una scossa di magnitudo 5.4 ha colpito e sconvolto le stesse zone e quelle limitrofe. Un’altra, più forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Un terremoto, secondo gli esperti, collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Ma le scosse sono state avvertite anche a Roma e in molte località del centro nord. Un primo bilancio parlava di due feriti, poi il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio ha chiarito che «c’è un solo ferito lieve, comunicato dal 118 delle Marche». Due donne anziane sono state portate in salvo a Ussita. Curcio ha anche riferito che crolli ci sono stati nelle zone rosse dei paesi già colpiti dal sisma di agosto. Problemi anche alla viabilità, con la Salaria che è stata chiusa nella zona di Arquata del Tronto, mentre «la viabilità alternativa è stata riaperta ai mezzi di soccorso». La macchina degli aiuti si è messa subito in moto, ha detto Curcio e «i mezzi di soccorso sono arrivati in tutte le zone». A lavoro anche i vigili del fuoco, con 41 squadre operative. Ma la situazione è complicata dal buio e dalle condizioni meteo, per i forti temporali e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro. In alcuni paesi stanotte si farà ricorso alle tende e, in alcuni casi, si sono ripopolate quelle mai ancora in piedi e predisposte per il sisma del 24 agosto. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», ha raccontato il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi. «È crollata anche la facciata della chiesa, tratti delle mura di conta e si è spaccato il terreno». Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci, ha raccontato di un paese al buio sotto la pioggia e immerso nella paura. «È finito ko – ha detto – il nostro unico albergo e stiamo organizzando il trasferimento di una decina di anziani a Camerino». A Visso la popolazione si è riversata in strada e nella piazza principale dove si sono avute scene di panico, mentre intorno i cornicioni crollavano e si alzava la polvere. «Le pareti mi sono venute addosso», ha raccontato una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». In Umbria la scossa è stata molto forte e a Preci è stato riaperto il centro di prima accoglienza per raccogliere gli anziani che vivono soli. Danni anche a patrimonio artistico: a Norcia semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d’aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del Terremoto e danneggiato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. A Camerino il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Il Terremoto è stato sentito distintamente anche a Roma dove in molti si sono riversati in strada e in mezz’ora alla protezione civile sono arrivate oltre cento chiamate. Verifiche per crepe provocate dal sisma sono state fatte in edifici di alcuni quartieri. E in moltissime città e comuni del centro Italia, le scuole resteranno chiuse per precauzione.

La terra trema, scossa di magnitudo 3.4

COSENZA – Alle 18.48 di questo pomeriggio,  una  scossa di terremoto di magnitudo ML 3.4 ha interessato  le zone  tra Catanzaro e Lamezia Terme. Come segnalato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma, l’epicentro del sisma  è rintracciabile nel comune di Carlopoli (CZ), e di Panettieri (CS). Al momento non si registrano danneggiamenti a cose o persone, ma considerato il forte disastro avvenuto nei territori di Amatrice, molte persone delle zone più vicine all’epicentro si sono recate in strada per il forte spavento. Il terremoto, infatti, è stato avvertito distintamente, non soltanto da tutta la provincia di Catanzaro e in alcuni comuni di Cosenza ma anche in alcune zone di Vibo Valentia e Crotone.

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Scossa di magnitudo 2.7 al largo delle coste calabresi

CATANZARO – Alle 3.55 di questa mattina una scossa di magnitudo 2.7 è stata registrata al largo delle coste calabresi meridionali, nelle vicinanze dei comuni di Ardore, Africo, Bovalino e Bianco, Sant’Ilario dello Ionio e Locri. L’epicentro era a 44,5 km di profondità. A rilevare il dato è stato l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Non si è fortunatamente verificato alcun danno a persone o cose.

Tre scosse di terremoto verificate in Calabria

 

CATANZARO – Tre scosse di terremoto si sono verificate ieri in Calabria. Due hanno interessato l’area del Monte Alpi Sirino, al confine tra le province di Cosenza e Potenza, una e’ stata registrata in Aspromonte. Le scosse registrate alle 9,06 e alle 10,12 tra Calabria e Basilicata hanno avuto entrambe una magnitudo 2.2, mentre quella in provincia di Reggio Calabria ha avuto magnitudo 2.1 con epicentro tra i comuni di Cardeto e Santo Stefano in Aspromonte. Non sono state segnalate conseguenze per la popolazione.