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Quattro chiacchiere con Mister Malavenda

A pochi giorni dalla semifinale play-out, abbiamo chiesto a mister Antonio Malavenda di parlare un po’ di questa annata. Ecco in esclusiva per i tifosi nero-arancio l’intervista:

  • Quali sono state le componenti di questa salvezza?

La principale componente di questa salvezza è stato lo spirito d’appartenenza che si è diffuso nell’animo dei calciatori, col passare del tempo hanno sentito sempre più di far parte di questa causa proiettando sacrificio ed un’applicazione maggiore rispetto l’inizio di stagione.

  • Quale è stato il momento più difficile della stagione?

Il momento più difficile della stagione è stato quando ho subito un pesante infortunio che mi ha portato per un  mese abbondante a non poter seguire quotidianamente i ragazzi. La squadra senza un punto di riferimento, come il primo responsabile tecnico, ha accusato senso di smarrimento. Fortunatamente il lavoro svolto durante la settimana dal mio vice Pasquale Barreca e la competenza di Pasquale Lia per la gestione delle partite ufficiali non hanno portato ripercussioni sulle gambe e sulla testa degli atleti.

  • Quale invece il momento che ha segnato la svolta?

Dal punto di vista tattico la svolta è arrivata quando abbiamo avuto a disposizione tutto il reparto difensivo  con il recupero di Stillittano e Lia e l’arrivo di Vinci e Quartullo, ciò mi ha permesso di rivedere la posizione di giocatori che fino ad allora si erano adattati per necessità nel ruolo di esterno basso, come Grillo, Morabito, Luvarà, ma che nel ruolo di esterno alto offrono maggiori garanzie di rendimento. Da questa inversione di ruoli tutta la squadra ha tratto benefici, senza dimenticare la crescita esponenziale dei nostri fuoriquota Famà, Meduri ed Alampi.

  • Quale è stata la partita migliore dal punto di vista del gioco espresso?

La migliore partita disputata è paradossalmente la sconfitta maturata a Villa San Giovanni contro il Reghium. Avevamo di fronte una squadra attrezzata che tra le mura amiche aveva sconfitto il Ravagnese, successivamente vincitore del campionato. In quell’occasione siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e creare diverse occasioni gol non sfruttate, subendo due reti causa di un errore difensivo e un rigore frutto dell’ennesima giornata storta del direttore di gara. In quell’occasione pur perdendo ho capito che la nostra salvezza sarebbe passata dai play out ma che ci saremmo senza dubbio salvati.

  • Come giudica il vostro campionato?

Il nostro è stato un campionato positivo disputato con l’entusiasmo di una matricola. La positiva notizia del ripescaggio ci ha fatto cambiare notevolmente il nostro assetto iniziale, ci abbiamo messo un po’ a trovare un identità precisa ma ci siamo rifatti con un finale di stagione superlativo.

  • C’è stata una crescita in ottica del prossimo anno?

In ottica del prossimo anno la squadra ha già una base sulla quale appoggiare per poter ripartire e realizzare qualcosa in più dal punto di vista sportivo. Dovrà essere la società a trasmettere agli atleti che intende confermare certezze sulla bontà di un progetto solido e consolidato. Un progetto sportivo sviluppato da un comitato direttivo ed organizzativo che anche per la prossima stagione ha manifestato l’intenzione di sostenere ed incrementare con maggior vigore l’attività sportiva. Quando alla base c’è serietà e concretezza nel programmare la stagione sportiva diventa sia per i giocatori che per lo staff tecnico esprimersi in campo.

  • in bocca al lupo Mister!

Crepi il lupo…. un saluto a tutti ed un Grazie 

Racconto di una salvezza

Vittoria nel play out e conquista della permanenza nella seconda categoria reggina… si può sintetizzare così la stagione calcistica per la Ludos Vecchia Miniera calcio ad undici.

La seconda categoria di quest’anno ha confermato essere una delle più combattute degli ultimi tempi, basti pensare che al termine del campionato si è dovuto disputare uno spareggio per decidere la squadra vincente, mentre nella lotta retrocessione c’erano soltanto 4 punti di differenza dalla squadra che occupava il penultimo posto vale a dire la Campese e quella che occupava il quintultimo vale a dire la Ludos. Ripercorriamo quelli che sono stati i momenti più significativi.

PROGETTAZIONE: Un’annata costruita con tanta sapienza dai vertici Ludos, i quali visti alcuni addii, hanno saputo rinnovare inserendo ragazzi giovani ma che si sono dimostrati gli uomini giusti ai posti giusti e hanno portato la squadra a fare un passo alla volta verso l’obiettivo stagionale. Un nome su tutti il dirigente Giuseppe Buda.

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PRE-CAMPIONATO: è il due ottobre, sono da poco passate le festività Mariane e la squadra lavora ormai da giorni, quando si apprende, dalla FIGC, che tra le pretendenti è stata la Ludos ad essere ammessa a disputare il campionato di seconda categoria girone G grazie al punteggio maturato, frutto di una società solida e di uno staff dirigenziale e tecnico altamente qualificato.

INIZIO CAMPIONATO: l’avvio non è dei migliori, nelle prime sei gare cinque sconfitte, tra le quali il derby con il Ravagnese. Una sola vittoria, in casa, contro il Condofuri reti di Canale e Meduri. La squadra gioca bene ma non raccoglie quanto semina. Si riesce a rivedere la luce solo a novembre contro il Rhegium , quando Carnà e Canale siglano un altro due a zero ma è solo un fuoco di paglia. La giornata successiva infatti si perde con la Scillese.

MERCATO DI RIPARAZIONE: dicembre si sa è il mese del calciomercato, quello di riparazione e giustamente anche in casa Ludos si è provato a modificare qualcosa. Nel corso del mese ci sono stati ben 4 arrivi e 8 partenze, arrivano ad arangea un portiere Angelo Scopelliti, due difensori: Daniele Vinci e Pasquale Quartullo ed un attaccante Demetrio Alampi mentre lasciano il parco Longhi Bovetto Battaglia Paolo, Barreca Marco, Suraci Alessandro, D’amico Domenico, Morabito Cristian,  Marra Salvatore, Maruan e Neri Demetrio, giocatori che non hanno ben impressionato in questo inizio di campionato o che hanno avuto delle opportunità migliori.

CAMBIO DI DIREZIONE: la rivoluzione all’interno della rosa porta la prima vittoria esterna prima della pausa natalizia in quel di Melito contro il Borgo rete di Stillittano e al rientro dalle feste si bissa tra le mura amiche contro il Motta san Giovanni diretta concorrente per non retrocedere.

LE GUFgufo-gufetto-baby-owl-pupATE DI FEBBRAIO: i risultati successivi frenano però il volo salvezza, a questo si aggiunge l’infortunio di mister Malavenda che lo tiene fuori per circa un mese, la situazione diventa abbastanza difficile. Tocca ai veterani prendersi la squadra in mano e sfoderare una prestazione d’orgoglio contro una candidata alla promozione diretta l’Archi che viene fermato sul tre pari. Prestazione che riporta punti e morale per il prosieguo.

SPIRAGLIO: La vittoria a Gallico contro la Fortitudo per 3-0 ottenuta il 20 marzo è il segno che i nero-arancio sono vivi e che sono in piena corsa per non retrocedere, con questa prestazione gli uomini del presidente Minniti riusciranno ad incamerare 3 risultati utili consecutivi e a disputare gli spareggi salvezza in casa: è da questo momento che tutti iniziano ad intravedere uno spiraglio che porterà sul cammino della salvezza.

SEMIFINALE: il 24 aprile 2016 i nero arancio si presentano al play out salvezza con la la miglior difesa e la miglior differenza reti delle squadre impelagate per non retrocedere, ma si sa, queste sono partite a sé e i numeri non contano nulla né tanto meno le individualità tecniche le vince chi le gioca con il cuore e con le gambe. La Campese questo lo sa e prova a guadagnare metri preziosi fin dall’inizio, mentre la Ludos, a cui basta anche un pareggio si affida a velocità e contropiede. A fine primo tempo è Meduri a lanciare Canale  che si invola e sblocca il risultato. Nella ripresa sembra tutto finito quando al 75 l’arbitro concede la massima punizione agli ospiti. Sarica ribatte la conclusione di Cara, ma secondo il direttore di gara è da ripetere e stavolta Cara non sbaglia. L’1-1 manda le squadre ai supplementari, qui gli animi si surriscaldano, a farne le spese è la CaIMG-20151220-WA0006mpese, che perde Ambrosio per doppia ammonizione.

SALVEZZA: L’abilità di un calciatore risiede anche in questo: il mister ti concede dieci minuti ed in quel lasso di tempo devi essere utile. Non apparire, ma essere utile. Essere materia e non sostanza. Entra Luvarà che trova il gol. E’ la svolta mentale, l’innesco della dinamite, lo scampato pericolo che infonde coraggio; adesso la Ludos dilaga e Caracciolo con una punizione capolavoro firma il definitivo 3 a 1. Nella prossima stagione sarà ancora Seconda Categoria e come dicono da queste parti 1,2,3 … LUDOS

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Lino Cabrera