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Voce ai protagonisti… è la volta di….

Reggio Calabria (RC)- Paolo Barbaro, un giocatore che l’anno scorso ha preso per mano la squadra nei momenti chiave ed ha dato un contributo decisivo ai fini della salvezza finale. Lo abbiamo intercettato telefonicamente e gli abbiamo chiesto di parlaci di questa stagione trascorsa, l’ennesima per lui in casa Ludos.

Il campionato della squadra è stato discreto anche se potevamo e dovevamo salvarci tranquillamente senza disputare i play out. Ripercorrendo il nostro cammino il momento più entusiasmante è stato la partita contro il Borgo Greganico, lì abbiamo capito che ce l’avremmo fatta senza problemi, finalmente, avevamo trovato la strada  giusta seppur a fine campionato. Tra i momenti più brutti, sicuramente, il gol subito a CondofuBARBARO ri nel recupero, un minuto dopo aver pareggiato. E’ stata come una doccia fredda e numeri alla mano, il punto che ci è mancato per evitare gli spareggi. Tante anche le emozioni vissute a volte contrastanti, ad esempio al gol di Canale ero felice ed incaz..to allo stesso tempo, felice per la squadra ed incaz..to in quanto ero in panchina e non in campo. Da un punto di vista personale, invece, mi ritengo soddisfatto a metà in quanto sono convinto che allenandomi con continuità avrei potuto dare di più. Partiamo da un punto: mi riferisco sopratutto ai ragazzi, non si potrà mai arrivare in alto senza fare dei sacrifici, perché il talento è una cosa, di fenomeni ne nascono uno ogni 30 anni. Noi altri, io ed i miei compagni, dobbiamo allenarci per arrivare a raggiungere gli obiettivi che ad inizio stagione ci prefiggiamo (a buon intenditore poche parole).

Quali sono i suoi progetti per il tuo futuro?

Il futuro, per me è ancora incerto in quanto alla mia età, non basta la voglia di giocare, bisogna considerare molte varianti…

Cosa si sente di dire ai tifosi che vi seguono

Ai tifosi della squadra dico un grazie per tutto il supporto, credo che se gira la squadra, l’attaccamento e la passione aumentino in proporzione. Ciao!

In attesa di capire quale sarà il suo futuro, la salutiamo e la ringraziamo

 

Quattro chiacchiere con Mister Malavenda

A pochi giorni dalla semifinale play-out, abbiamo chiesto a mister Antonio Malavenda di parlare un po’ di questa annata. Ecco in esclusiva per i tifosi nero-arancio l’intervista:

  • Quali sono state le componenti di questa salvezza?

La principale componente di questa salvezza è stato lo spirito d’appartenenza che si è diffuso nell’animo dei calciatori, col passare del tempo hanno sentito sempre più di far parte di questa causa proiettando sacrificio ed un’applicazione maggiore rispetto l’inizio di stagione.

  • Quale è stato il momento più difficile della stagione?

Il momento più difficile della stagione è stato quando ho subito un pesante infortunio che mi ha portato per un  mese abbondante a non poter seguire quotidianamente i ragazzi. La squadra senza un punto di riferimento, come il primo responsabile tecnico, ha accusato senso di smarrimento. Fortunatamente il lavoro svolto durante la settimana dal mio vice Pasquale Barreca e la competenza di Pasquale Lia per la gestione delle partite ufficiali non hanno portato ripercussioni sulle gambe e sulla testa degli atleti.

  • Quale invece il momento che ha segnato la svolta?

Dal punto di vista tattico la svolta è arrivata quando abbiamo avuto a disposizione tutto il reparto difensivo  con il recupero di Stillittano e Lia e l’arrivo di Vinci e Quartullo, ciò mi ha permesso di rivedere la posizione di giocatori che fino ad allora si erano adattati per necessità nel ruolo di esterno basso, come Grillo, Morabito, Luvarà, ma che nel ruolo di esterno alto offrono maggiori garanzie di rendimento. Da questa inversione di ruoli tutta la squadra ha tratto benefici, senza dimenticare la crescita esponenziale dei nostri fuoriquota Famà, Meduri ed Alampi.

  • Quale è stata la partita migliore dal punto di vista del gioco espresso?

La migliore partita disputata è paradossalmente la sconfitta maturata a Villa San Giovanni contro il Reghium. Avevamo di fronte una squadra attrezzata che tra le mura amiche aveva sconfitto il Ravagnese, successivamente vincitore del campionato. In quell’occasione siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e creare diverse occasioni gol non sfruttate, subendo due reti causa di un errore difensivo e un rigore frutto dell’ennesima giornata storta del direttore di gara. In quell’occasione pur perdendo ho capito che la nostra salvezza sarebbe passata dai play out ma che ci saremmo senza dubbio salvati.

  • Come giudica il vostro campionato?

Il nostro è stato un campionato positivo disputato con l’entusiasmo di una matricola. La positiva notizia del ripescaggio ci ha fatto cambiare notevolmente il nostro assetto iniziale, ci abbiamo messo un po’ a trovare un identità precisa ma ci siamo rifatti con un finale di stagione superlativo.

  • C’è stata una crescita in ottica del prossimo anno?

In ottica del prossimo anno la squadra ha già una base sulla quale appoggiare per poter ripartire e realizzare qualcosa in più dal punto di vista sportivo. Dovrà essere la società a trasmettere agli atleti che intende confermare certezze sulla bontà di un progetto solido e consolidato. Un progetto sportivo sviluppato da un comitato direttivo ed organizzativo che anche per la prossima stagione ha manifestato l’intenzione di sostenere ed incrementare con maggior vigore l’attività sportiva. Quando alla base c’è serietà e concretezza nel programmare la stagione sportiva diventa sia per i giocatori che per lo staff tecnico esprimersi in campo.

  • in bocca al lupo Mister!

Crepi il lupo…. un saluto a tutti ed un Grazie 

SEMIFINALE PLAYOFF. Vibonese sconfitta nel recupero

In superiorità numerica dal 34′ del primo tempo, la squadra di Gaetano Di Maria fa soffrire i nerostellati, ma viene battuta nei minuti di recupero 

Una trentina i tifosi della Vibonese al seguito della squadra. A pochi secondi dal termine dei tempi regolamentari è Tommasini a beffare Parisi e regalare ai nerostellati la finale. Finisce qui la stagione della Vibonese che esce a testa alta e con l’onore delle armi da Frattamaggiore. I padroni di casa hanno giocato in dieci dal 34′ del primo tempo per via dell’espulsione di Varchetta ma sono riusciti a resistere.

TABELLINO

Nerostellati Frattese-Vibonese 1-0

Marcatori: 91′ Tommasini (F)

FRATTESE: Rinaldi, Capaldo, Della Monica, Costanzo, Tommasini, Varchetta, Ammaturo, Liccardo, Longo, Marotta, Celiento.

VIBONESE: Parisi, Castaldo, Patti, Cuomo, Scoppetta, Bertini, Da Dalt, Cosenza, Saraniti, Allegretti, Scapellato.

 

SSD Reggio Calabria termina in semifinale il sogno play off

Nulla da fare per Reggio Calabria a Cava dei Tirreni. I campani si impongono per 2-1 ed accedono alla finale playoff di Serie D

Nel pre- partita i tifosi ospiti e quelli di casa, hanno cominciato a beccarsi verbalmente, dagli sfottò si è poi passati ai fatti: alcuni sostenitori metelliani sono entrati in campo correndo verso i “rivali” calabresi. Dall’una e dall’altra parte si è scatenato un fitto lancio di oggetti. Solo l’intervento delle forze dell’ordine, dopo alcuni istanti di autentico panico, ha riportato la calma. Passiamo al calcio giocato, avvio di gara a favore degli amaranto che si divorano la palla del vantaggio con Forgione di testa. Al 23′ su un lancio lungo, D’Anna trova lo spazio giusto e fulmina Licastro, vantaggio per i campani. Non passa nemmeno un minuto che ancora Forgione si trova una palla d’oro per pareggiare ma da mezzo metro si fa ribattere il tiro da Conti. Non è giornata per il giocatore. Nel recupero in seguito ad una mischia nella retroguardia reggina Mansi trova la rete del due a zero. Alla fine del primo tempo  passivo decisamente troppo pesante per Reggio Calabria, che ha fallito due palle gol colossali, regalando il raddoppio alla Cavese. Rimangono negli spogliatoi De Marco e Forgione, da dimenticare le loro prove, al loro posto Bramucci e Foderaro. Dopo pochi minuti Cozza viene allontanato per proteste. I suoi ragazzi però spingono tentando di riaprire i giochi: è De bode a colpire il palo al 53′. Al 58′ è Oggiano a segnare e riaccendere le speranze. Da questo momento in poi amaranto in avanti all’arma bianca e a trazione anteriore con l’ingresso di Zampaglione ma la Cavese regge l’urto e va in finale. Bravi i giocatori di Cozza che si sono battuti fino la fine, e buono il campionato disputato considerato quelle che sono state le premesse iniziali. Costruita per vincere e con una panchina lunghissima, per la Cavese non vincere i play off sarebbe un fallimento.

TABELLINO

Cavese-Reggina 2-1 (2-0 pt)

Marcatori: 23′ D’Anna (C), 45′ Mansi (C), 57′ Oggiano (R)

CAVESE: Conti, Donnarumma A., Donnarumma D., Proia, Maraucci, Mansi, Cicerelli, Ausiello, Varriale, Gatto, D’Anna.

Reggina: Licastro, Maesano, Castaldi, Roselli, De Bode, Corso, De Marco, Forgione, Tiboni, Lavrendi, Oggiano.

Racconto di una salvezza

Vittoria nel play out e conquista della permanenza nella seconda categoria reggina… si può sintetizzare così la stagione calcistica per la Ludos Vecchia Miniera calcio ad undici.

La seconda categoria di quest’anno ha confermato essere una delle più combattute degli ultimi tempi, basti pensare che al termine del campionato si è dovuto disputare uno spareggio per decidere la squadra vincente, mentre nella lotta retrocessione c’erano soltanto 4 punti di differenza dalla squadra che occupava il penultimo posto vale a dire la Campese e quella che occupava il quintultimo vale a dire la Ludos. Ripercorriamo quelli che sono stati i momenti più significativi.

PROGETTAZIONE: Un’annata costruita con tanta sapienza dai vertici Ludos, i quali visti alcuni addii, hanno saputo rinnovare inserendo ragazzi giovani ma che si sono dimostrati gli uomini giusti ai posti giusti e hanno portato la squadra a fare un passo alla volta verso l’obiettivo stagionale. Un nome su tutti il dirigente Giuseppe Buda.

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PRE-CAMPIONATO: è il due ottobre, sono da poco passate le festività Mariane e la squadra lavora ormai da giorni, quando si apprende, dalla FIGC, che tra le pretendenti è stata la Ludos ad essere ammessa a disputare il campionato di seconda categoria girone G grazie al punteggio maturato, frutto di una società solida e di uno staff dirigenziale e tecnico altamente qualificato.

INIZIO CAMPIONATO: l’avvio non è dei migliori, nelle prime sei gare cinque sconfitte, tra le quali il derby con il Ravagnese. Una sola vittoria, in casa, contro il Condofuri reti di Canale e Meduri. La squadra gioca bene ma non raccoglie quanto semina. Si riesce a rivedere la luce solo a novembre contro il Rhegium , quando Carnà e Canale siglano un altro due a zero ma è solo un fuoco di paglia. La giornata successiva infatti si perde con la Scillese.

MERCATO DI RIPARAZIONE: dicembre si sa è il mese del calciomercato, quello di riparazione e giustamente anche in casa Ludos si è provato a modificare qualcosa. Nel corso del mese ci sono stati ben 4 arrivi e 8 partenze, arrivano ad arangea un portiere Angelo Scopelliti, due difensori: Daniele Vinci e Pasquale Quartullo ed un attaccante Demetrio Alampi mentre lasciano il parco Longhi Bovetto Battaglia Paolo, Barreca Marco, Suraci Alessandro, D’amico Domenico, Morabito Cristian,  Marra Salvatore, Maruan e Neri Demetrio, giocatori che non hanno ben impressionato in questo inizio di campionato o che hanno avuto delle opportunità migliori.

CAMBIO DI DIREZIONE: la rivoluzione all’interno della rosa porta la prima vittoria esterna prima della pausa natalizia in quel di Melito contro il Borgo rete di Stillittano e al rientro dalle feste si bissa tra le mura amiche contro il Motta san Giovanni diretta concorrente per non retrocedere.

LE GUFgufo-gufetto-baby-owl-pupATE DI FEBBRAIO: i risultati successivi frenano però il volo salvezza, a questo si aggiunge l’infortunio di mister Malavenda che lo tiene fuori per circa un mese, la situazione diventa abbastanza difficile. Tocca ai veterani prendersi la squadra in mano e sfoderare una prestazione d’orgoglio contro una candidata alla promozione diretta l’Archi che viene fermato sul tre pari. Prestazione che riporta punti e morale per il prosieguo.

SPIRAGLIO: La vittoria a Gallico contro la Fortitudo per 3-0 ottenuta il 20 marzo è il segno che i nero-arancio sono vivi e che sono in piena corsa per non retrocedere, con questa prestazione gli uomini del presidente Minniti riusciranno ad incamerare 3 risultati utili consecutivi e a disputare gli spareggi salvezza in casa: è da questo momento che tutti iniziano ad intravedere uno spiraglio che porterà sul cammino della salvezza.

SEMIFINALE: il 24 aprile 2016 i nero arancio si presentano al play out salvezza con la la miglior difesa e la miglior differenza reti delle squadre impelagate per non retrocedere, ma si sa, queste sono partite a sé e i numeri non contano nulla né tanto meno le individualità tecniche le vince chi le gioca con il cuore e con le gambe. La Campese questo lo sa e prova a guadagnare metri preziosi fin dall’inizio, mentre la Ludos, a cui basta anche un pareggio si affida a velocità e contropiede. A fine primo tempo è Meduri a lanciare Canale  che si invola e sblocca il risultato. Nella ripresa sembra tutto finito quando al 75 l’arbitro concede la massima punizione agli ospiti. Sarica ribatte la conclusione di Cara, ma secondo il direttore di gara è da ripetere e stavolta Cara non sbaglia. L’1-1 manda le squadre ai supplementari, qui gli animi si surriscaldano, a farne le spese è la CaIMG-20151220-WA0006mpese, che perde Ambrosio per doppia ammonizione.

SALVEZZA: L’abilità di un calciatore risiede anche in questo: il mister ti concede dieci minuti ed in quel lasso di tempo devi essere utile. Non apparire, ma essere utile. Essere materia e non sostanza. Entra Luvarà che trova il gol. E’ la svolta mentale, l’innesco della dinamite, lo scampato pericolo che infonde coraggio; adesso la Ludos dilaga e Caracciolo con una punizione capolavoro firma il definitivo 3 a 1. Nella prossima stagione sarà ancora Seconda Categoria e come dicono da queste parti 1,2,3 … LUDOS

Leggi le interviste dei protagonisti nei prossimi giorni

Lino Cabrera

SSD Reggio Calabria, obiettivo play off raggiunto

L’ultimo atto del campionato consegna a Reggio Calabria l’accesso agli spareggi validi in ottica ripescaggio in Lega Pro. Al “Vasi” nello scontro diretto è un gol di Oggiano su calcio di rigore a decidere il match. L’episodio decisivo ad nizio ripresa, quando Lavrendi serve Oggiano, il quale a tu per tu con Ingrassia viene atterrato, rigore ed espulsione. I biancorossi, addirittura in 9 per l’espulsione di Cicirello, non riescono nell’impresa. L’SSD Reggio Calabria, al suo primo anno di attività, centra i playoff per ottenere, come previsto dalla riforma del campionato,  un posto nella classifica stilata dalla F.I.G.C. per i ripescaggi tra i professionisti. Al primo turno incontrerà, per la semifinale, la Cavese, mentre l’altro accoppiamento sarà Frattese-Vibonese. Si spera in una finale tutta calabrese.

 

SSD Reggio Calabria, play off più vicini

Reggo Calabria inizia forte portandosi sul doppio vantaggio con Tiboni e Oggiano, il Gelbison riesce a rimettersi in carreggiata con il gol di Cammarota al 34′ della prima frazione di gioco. Nella ripresa gli ospiti tentano di agguantare il pareggio, ma alla fine il Reggio Calabria rimane concentrata e porta a casa un bel successo. Per i campani tutto si deciderà all’ultima di campionato, stessa cosa per i calabresi che in casa del Due Torri, dovranno ottenere almeno un pareggio per avere la matematica della griglia play off.

ASD Reggio Calabria regala il secondo tempo al Noto

SERIE D – Noto – Reggio Calabria 2 – 2

Niente da fare per Reggio Calabria. Due volte in vantaggio due volte recuperata. Vantaggio all’8′ con Tiboni che su assist di Bramucci indirizza la palla sul palo opposto del portiere. Al 20′ pareggio di Ficarrotta bravo ad approfittare di un disimpegno sbagliato da parte di Corso. La fase centrale del tempo non riserva grandi emozioni. Si procede al piccolo trotto fino al 38′ quando Roselli capitalizza un assist di Forgione. Nella ripresa al 64′ è l’ex Cosenza Mosciaro a spedire la palla sotto la traversa e pareggiare. A due giornate dal termine, per avere la certezza dei play off bisognerà ottenere due vittorie contro Gelbison in casa e Due Torri fuori.

ASD Reggio Calabria di rapina

Un gol di De Marco in zona Cesarini regala il derby agli amaranto di Ciccio Cozza. Nella prima frazione la  Palmese tiene meglio il campo e colpisce anche il palo con Andiloro al 16′, poi esce fuori Reggio Calabria, che sfiora la marcatura con Tiboni sullo scadere. Nella ripresa si gioca solo ad una porta quella nero verde ma la rete arriva solo nel finale quando il neo entrato Giuseppe De Marco, attaccante classe 1996 di Bagnara, sugli sviluppi di un calcio di punizione, di testa trafigge il giovane Barilla regalando tre punti preziosi ai suoi. Con questi punti Reggio Calabria continua la corsa ad un posto playoff .

 

ASD Reggio Calabria, Licastro ferma la capolista Frattese

Turno infrasettimanale che ha visto di scena al Granillo la capolista Frattese per il big match di giornata. Vigilia  particolare per gli ospiti a causa di un grave lutto che ha colpito il tecnico Stefano Liquidato, regolarmente in panchina. Per fare l’impresa, Cozza punta sul collaudato 4-3-3 con Oggiano che torna nell’undici titolare a fianco di De Marco e Tiboni. Parte dalla panchina Zampaglione. Out Carrozza e Bramucci. Nel pre-partita il presidente della Frattese Antonio Nuzzo, ha omaggiato il Presidente amaranto Praticò con una bella targa, ricambiando il bel gesto della gara d’andata. La prima frazione scivola via nel segno di un sostanziale equilibrio con occasioni per entrambe le squadre. Nella ripresa è la Frattese a pescare il jolly per espugnare il Granillo. L’intervento di De Bode su Celiento è sanzionato con un rigore a nostro avviso troppo generoso. Dal dischetto si presenta lo stesso Celiento che però si fa ipnotizzare da Licastro. Bravo nella circostanza a rimanere attento e bloccare la conclusione dell’attaccante. Passano due minuti e lo stesso centravanti colpisce la traversa con un tiro da fuori area. su un capovolgimento di fronte, saltano i nervi a Vacca che si fa espellere per un brutto fallo su Lavrendi. Con l’uomo in meno i campani corrono ai ripari inserendo un difensore, Tommasini, mentre gli amaranto si producono in un forcing finale che non produce i frutti sperati. Il punto conquistato consolida le ambizioni play off per la squadra di Ciccio Cozza mentre per quella di Stefano Liquidato serve a scavalcare la Cavese (sconfitta dal Roccella), ma permette l’aggancio del Siracusa (vittorioso con la Gelbison) in vetta alla classifica.