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Il Cosenza resta in B! Rossoblu in festa

I tormenti di una stagione difficile sono accantonati: il Cosenza è salvo e può festeggiare la sua sesta stagione in Serie B consecutiva, pronto a ritrovare il Catanzaro e la Reggina in cadetteria. 

Il Brescia retrocede in Serie C dopo 38 anni e al termine di una partita finita nel caos con annessa invasione di campo da parte dei tifosi bresciani.  

Il play-out di ritorno

Al Rigamonti la squadra di casa spinge e sblocca al 74′ con un gran gol di Bisoli che avrebbe fatto proseguire il match ai supplementari in virtù dell’1-0 del Cosenza all’andata. Ma c’è Meroni in agguato che al 95′ firma di testa il pari salvezza per i rossoblù.

Poco prima della fine il caos: pioggia di fumogeni ed invasione dei tifosi di casa. Arriva la Polizia in campo e l’arbitro Massa interrompe la gara che, dopo oltre mezz’ora, non riprenderà. 

Il tabellino della partita:

BRESCIA – COSENZA 1-1

BRESCIA: Andrenacci, Karacic, Adorni, Rodriguez, Aye, Mangraviti (19′ st Galazzi), Cistana, Labojko (14′ st Van De Looi), Bjorkengren, Bisoli, Listkowski (14′ st Bianchi)
A disposizione: Lezzerini, Ndoj, Adryan, Niemeijer, Olzer, Pace, Scavone
Allenatore: Gastaldello

COSENZA: Micai, Brescianini, Rigione, D’Urso (14′ st Zilli), D’Orazio, Meroni, Nasti, Venturi (14′ st Vaisanen), Martino (43′ st Rispoli), Florenzi (29′ st Cortinovis), Voca (1′ st Praszelik)
A disposizione: Marson, Calò, Kornvig, Finotto, Marras, La Vardera, Arioli
Allenatore: Viali

ARBITRO: Sig. Massa Davide di Imperia ASSISTENTI: Sig. Meli Filippo di Parma, Sig. Alassio Stefano di Imperia IV UFFICIALE: Sig. La Penna Federico di Roma 1 VAR: Sig. Mazzoleni Silvio di Bergamo AVAR: Ayroldi Giovanni di Molfetta

MARCATORI: 28′ st Bisoli (B), 45+5′ st Meroni (C)

NOTE: Spettatori totali: 15.235 Ammoniti: 22′ pt Martino (C), 31′ pt Nasti (C), 35′ pt Labojko (B), 38′ pt Voca (C); 24′ st Cistana (B), 32′ st Rodriguez (B) Espulsioni: 45+8′ st Rigione (c) Recupero: 2′ pt; 5′ st. 

 

Foto da: ilCosenza.it

Tris all’Ascoli. Anche il Crotone festeggia la salvezza

Crotone – Ascoli 3-0

CROTONE: Cordaz; Vaisanen, Spolli (71’ Cuomo), Marchizza; Sampirisi, Benali, Barberis, Zanellato (55’ Gomelt), Molina; Kargbo (38’ Pettinari), Simy. A disp: Festa (GK), Milić, Tripaldelli, Firenze, Valietti, Rohden, Tripicchio, Machach, Mraz. All. Stroppa

ASCOLI: Lanni; Laverone, Padella, Quaranta, D’Elia; Frattesi (81’ Coly), Iniguez, Cavion; Chajia (83’ Troiano), Ninkovic (60’ Baldini); Ardemagni. A disp: Milinkovic-Savic (GK), Scevola (GK), Andreoni, Valentini, Rubin, Addae. All. Vivarini

Arbitro: Piscopo di Imperia 

Reti: 40’ Simy (C), 48’ Pettinari (C), 57’ Benali (C)

Il Crotone batte l’Ascoli 3-0 e centra la salvezza: nella prossima stagione disputerà il suo 14° campionato di Serie B.

Gara completamente di marca rossoblu: nel primo tempo protagonisti principali sono il pimpante Kargbo, che sfiora la rete in almeno un paio di circostanze, e Benali, ma la difesa ospite riesce a salvarsi. Al 38’ Kargbo cade male a terra ed è costretto ad uscire, al suo posto entra Pettinari che subito dopo colpisce il palo. Al minuto 40 arriva il vantaggio degli squali con Simy che riceve palla dall’ottimo Molina e con freddezza supera Lanni per il suo 14o gol stagionale. 

Il secondo tempo si apre subito col raddoppio dei rossoblù (48’): grande giocata di Simy che supera in uscita bassa anche Lanni e poi appoggia per Pettinari per la più facile delle marcature. La squadra di Stroppa non si accontenta e al 57’ arriva anche la terza segnatura con Benali che di sinistro non lascia scampo a Lanni.

La gara prosegue senza ulteriori sussulti e al triplice fischio del signor Piscopo il popolo rossoblù può festeggiare.

Perchè il cielo è sempre rossoblù!

Francesco Farina

E’ ancora possiBile, festa al Marulla per la salvezza del “Magico Cosenza”

COSENZA – E’ festa rossoblu al San Vito Marulla dove il pareggio di oggi tra Cosenza e Venezia è valso la salvezza matematica alla squadra di mister Braglia.

Pubblico delle grandi occasioni, poco più di diecimila le presenze, tanti bambini, ma soprattutto grande cuore sugli spalti. Sebbene la gara non sia stata tra le più entusiasmanti, i tifosi, dodicesimo uomo in campo, non hanno fatto mancare sostegno e calore ai lupi.

Prima del match il presidente della Lega B Mauro Balata ha consegnato un assegno di ventimila euro all’Associazione Culturale “Gennaro Placco” di Civita, per la valorizzazione del Parco del Pollino e per dimostrare vicinanza e solidarietà alla cittadina colpita lo scorso anno dalla tragedia del Raganello. Accanto a Balata anche il presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio e il prefetto di Cosenza Paola Galeone. Un grande gesto che come sottolineato dal presidente della Lega B «va oltre lo spirito sportivo e l’iniziativa del Cosenza è un importante esempio virtuoso dalla grande valenza sociale».
Alle 15 puntuali fischio di inizio con i calciatori rossoblu che hanno fatto ingresso in campo accompagnati da mascotte d’eccezione, tra cui la piccolissima Benedetta Tutino, nata lo scorso mese di febbraio, ma anche i figlioletti di Sciaudone, Perina ed Embalo.

Una festa delle famiglie, dei bambini che dagli spalti – anche della Curva Nord Massimiliano Catena, aperta per l’occasione – hanno gioito ed esultato per i loro beniamini.

Peccato per chi, sul finire del primo tempo decidendo di raggiungere prima del previsto- così da evitare le lunghissime code- l’area riservata al food and beverage, si è perso l’eurogol di Gennaro Tutino. Ma a Cosenza e dintorni è cosa ormai nota, il “lupo” di turno, deve sempre e comunque fare bella mostra di sè nelle aree vip dello stadio.

Il Cosenza è dunque salvo e resta in B

La gioia è palpabile, le emozioni sono forti e gli applausi sono tutti per lui, mister Braglia, il vero campione di questa magica avventura che vedrà, per il secondo anno consecutivo i veri lupi militare ancora nel campionato di Serie BKT.
Una giornata da incorniciare anche nel ricordo che le tifoserie – come puntualmente accade- hanno fatto a Gigi Marulla e Denis Bergamini, due nomi, due pilastri, due grandi cuori rossoblu.
Una salvezza più che meritata, dunque, per una squadra che molti davano fin da subito retrocessa. Una grande festa proseguita poi negli spogliatoi.

Ed ora un ultimo sforzo, per mantenere alto il bottino. Domenica 5 maggio grand soirée in quel di Salerno. Alle 21 i lupi affronteranno un avversario ostico, la Salernitana e poi finalmente si concederanno il meritato riposo.
Intanto il Cosenza e Cosenza continuano a sognare perché oggi sembra davvero PossiBile farlo.

Raffaella Aquino

Crotone-Lazio 2-2, salvezza e corsa Champions ancora in bilico. Tutto rimandato all’ultima giornata

CROTONE-LAZIO 2-2

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Sampirisi, Ceccherini, Capuano, Martella; Barberis (89′ Ricci), Mandragora, Rohden; Faraoni (59′ Stoian), Simy, Nalini (74′ Trotta). A disp: Festa, Ajeti, Pavlovic, Simic, Crociata, Diaby, Zanellato, Izco, Tumminello. All.: Walter Zenga

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu (55′ Caceres); Basta (65′ Nani), Murgia (55′ Patric), Leiva, Milinkovic, Lulic; Felipe Anderson; Caicedo. A disp: Guerrieri, Vargic, Marusic, Bastos, Crecco, Di Gennaro, Neto. All.: Simone Inzaghi

ARBITRO: Paolo Silvio Mazzoleni (Bergamo)

MARCATORI: 17′ rig. Lulic (L), 29′ Simy (C), 61′ Ceccherini (C), 84′ Milinkovic (L)

NOTE – Ammoniti: Nalini (C), Radu, Murgia, Nani (L). Recupero: 2′ pt e 4′ st.

CROTONE – Crotone-Lazio è una delle partite più decisive dell’intero campionato. Corsa salvezza e corsa Champions League, tutto dipende da questo match valevole per la 37esima giornata del campionato di serie A. Il Crotone per la salvezza e per salutare i tifosi dello Scida nel miglior modo possibile; la Lazio per chiudere definitivamente i conti nella corsa Champions dopo l’incredibile sconfitta casalinga dell’Inter contro il Sassuolo.

Sorpresa Wallace e Faraoni

I pitagorici si presentano alla sfida con una sola sorpresa: Trotta in panchina e nel tridente con Simy e Nalini si inserisce Faraoni. Ritorna titolare Rohden mentre la difesa è confermata. Inzaghi invece conferma la formazione della vigilia con Wallace e non Caceres, con il giovane Murgia a sostituire Parolo e l’inedito duo Felipe Anderson-Caicedo in attacco.

Botta e risposta tra Lulic e Simy

Dopo una prima fase di studio, è la Lazio a prendere il pallino del gioco, con il Crotone a difendersi e colpire in ripartenza. Al quarto d’ora però cambia l’assetto tattico per via di un calcio di rigore concesso alla Lazio per fallo di Ceccherini a Lulic. E’ lo stesso capitano laziale a trasformarlo per lo 0-1. Il Crotone non ci sta, dagli altri campi arrivano risultati sconfortanti e così ci pensa ancora Simy a far esplodere lo Scida ed a siglare l’importante rete dell’1-1. Il primo tempo difatti si conclude così, con Caicedo che allo scadere però sbaglia un gol quasi fatto.

Nella ripresa inizia con il piglio giusto la Lazio, ancora Caicedo e Felipe Anderson che mantengono in apprensione il Crotone e tutto lo Scida. Ma al 61′ è Ceccherini a trovare l’incredibile vantaggio rossoblu: calcio di punizione di Barberis, il centrale con il piattone buca Strakosha per il 2-1. Da qui in avanti è un monologo biancoceleste. Cordaz vede palloni arrivare dappertutto e soprattutto si scatena Milinkovic-Savic che crea 4 o 5 occasioni da gol. Una di queste porta al pareggio della Lazio. Sul finire tanta tensione, risultato in bilico e pareggio che serve poco ad entrambe le formazioni. Dopo quattro minuti di recupero termina il match.

Tutto rimandato all’ultima giornata

La Spal perde a Torino ma i calabresi rimangono sempre terzultimi per scontri diretti. Per la Lazio, invece, per l’ingresso in Champions, restano due risultati su tre nell’ultimo decisivo match contro l’Inter.

Poker del Crotone al Sassuolo, salvezza sempre più vicina

Crotone – Sassuolo 4-1

Crotone: Cordaz; Faraoni, Ceccherini (80’ Ajeti), Capuano, Martella; Barberis (74’ Rohden), Mandragora, Stoian; Trotta, Simy, Nalini (86’ Sampirisi). A disp.: Festa (GK), Ricci, Izco, Diaby, Pavlovic, Zanellato, Tumminello, Simic, Crociata. All. Zenga

Sassuolo: Consigli; Lemos, Acerbi, Peluso; Ragusa (53’ Babacar), Missiroli (83’ Matri), Magnanelli (64’ Mazzitelli), Duncan, Rogerio; Berardi, Politano. A disp.: Pegolo (GK), Biondini, Pierini, Frattesi, Cassata, Ferrini, Dell’Orco, Letschert. All. Iachini

Arbitro: Damato di Barletta

Marcatori: 4’ e 31’ Trotta (C), 16’ e 89′ Simy (C), 45’ +2 Berardi su rigore (S)

Note – Ammoniti: 44’ Mandragora (C), 78’ Lemos (S), 81’ Trotta (C), 85’ Ajeti (C). Recupero: 4’pt e 3’st.

CROTONE –  Il Crotone doveva solo vincere contro il Sassuolo e così è stato. Una vittoria fondamentale che piazza a +5 punti i calabresi dalla Spal, terzultima, in attesa dello scontro contro l’Hellas. Zenga ringrazia un Simy in stato di grazia e la voglia di rivalsa di Trotta contro la sua ex, entrambi a segno con una doppietta.

Crotone arrembante nel primo tempo

Succede tutto, o quasi, nei primi quarantacinque minuti. I pitagorici trovano subito il vantaggio con Trotta che si accentra dalla destra e scarica un sinistro preciso all’angolino che lascia impalato Consigli. Il Sassuolo prova una timida reazione ma è il Crotone, molto più vivo degli ospiti, a trovare il raddoppio. Cross da sinistra di Martella, Consigli valuta male l’uscita respingendo la palla sul corpo di Simy prima di entrare in rete. Siamo 2-0. Ma alla mezz’ora il Crotone trova anche il terzo gol, ancora con Trotta dopo un ottimo lavoro di Nalini che serve il facile tap-in all’ex di turno. Lo Scida è in visibilio. Sul finire del tempo però il Sassuolo rientra nel match. Contatto dubbio in area, Damato va al Var e dopo qualche secondo opta per il calcio di rigore battuto bene da Berardi, calabrese doc. Il tempo finisce sul 3-1.

Simy chiude definitivamente i conti

Nella ripresa il baricentro del Crotone è più basso, lasciando spazio di manovra al Sassuolo che ritorna al classico 4-3-3 con Babacar che subentra al centro dell’attacco. La partita ora è molto vivace, il Crotone sfrutta le ripartenze con Nalini imprendibile sulla fascia. Il Crotone rischia poco fino alla fine del match quando ancora Simy chiude definitivamente i conti. Usa bene il fisico, eludendo l’intervento di Peluso, e con un lento diagonale beffa ancora Consigli per la doppietta personale. Lo Scida è una bolgia, tutti in festa a cantare “Ma il cielo è ancora più blu”, sperando che lo sia anche il 20 maggio. (ph: sito ufficiale Crotone calcio)

Crotone, Nicola mantiene la promessa: al via il viaggio in bici verso Torino

CROTONE – E’ partito questa mattina alle 9, dallo stadio Ezio Scida di Crotone, il viaggio in bicicletta verso Torino del tecnico Davide Nicola. L’allenatore che ha permesso al Crotone di conquistare la salvezza in Serie A ci teneva a mantenere fede alla promessa di tornare nella sua città, Vigone, nel torinese, pedalando. Non sarà, però, un semplice tour. Nicola, che ha perso un figlio di 14 anni in un incidente in bici, ha voluto legare la sua promessa ad una iniziativa per sensibilizzare ad una maggiore attenzione e sicurezza sulla strada. Il viaggio di Nicola ha infatti ricevuto il patrocinio di Aifvs – Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada e di Fiab – Federazione Italiana Amici della Bicicletta: due Onlus in prima linea nella promozione della mobilità sicura e sostenibile su strada.

Il percorso – frazionabile e suscettibile di variazioni in funzione delle condizioni meteorologiche e di viabilità – seguirà la linea adriatica da Crotone a Taranto, per passare da Bari, Pescara, Ancona con un successivo trasferimento a Livorno, verso Genova e poi Torino:Capture+_2017-06-09-14-40-46 un itinerario fortemente simbolico, che vedrà il tecnico rossoblu toccare molte città a lui care, già conosciute nella sua carriera di calciatore ed allenatore. Il team capitanato da mister Nicola sarà composto da altri due ciclisti “gregari” che lo accompagneranno in questo viaggio lungo e impegnativo. L’assistenza sul percorso sarà garantita dai tecnici di Irenova, start-up indipendente con sede a Crotone attiva nel settore delle soluzioni innovative di mobilità sostenibile. Irenova, partner dell’iniziativa, fornirà tre delle sei bici utilizzate durante il tragitto: queste in particolare – brandizzate FC Crotone – sono dotate di pedalata assistita, una soluzione innovativa che riduce lo sforzo in corrispondenza delle salite più ripide. Tale soluzione sarà sperimentata dal mister e consentirà a Irenova di avere un importante feedback circa le performance del prodotto sulle lunghe distanze. Gli artigiani di Ciclofficina – realtà crotonese specializzata nella personalizzazione, restyling e riparazione di cicli – forniranno ulteriore supporto tecnico lungo tutto il tracciato. Altre tre bici da corsa sono state fornite gentilmente da Pinarello. (ph: Sky Sport)

Crotone, Vrenna: «La salvezza è il nostro scudetto che dedichiamo alla Calabria»

CROTONE – «E’ stata una notte meravigliosa sotto tutti gli aspetti, è stata una salvezza a cui nessuno credeva, che voglio dedicare alla Calabria, una terra martoriata dalla disoccupazione e da altre cose». Il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, fa fatica ad archiviare la notte magica dei calabresi, che vincendo con la Lazio, e in virtù del ko dell’Empoli a Palermo, ha agguantato ieri sera un’incredibile salvezza. «E’ il nostro scudetto, una salvezza forse più bella della vittoria del campionato dell’anno scorso, che era quasi preannunciata – sottolinea il numero uno dei calabresi – La salvezza è arrivata all’ultima giornata, con le orecchie a Palermo: molto è dipeso da noi, tanto dai rosanero. Finalmente il calcio sta cambiando, anche da noi è all’inglese, e speriamo continui su questa linea. I meriti vanno a chi ha più benzina in corpo e riesce a spuntarla sugli altri».

La salvezza ottenuta in extremis, prosegue Vrenna, «ci ha insegnamo tanto. Un punto fermo, giochermo allo “Scida” anche l’anno prossimo, poi proveremo a commettere meno errori. Dobbiamo avere l’umiltà di dire che qualche piccolo sbaglio in questa stagione è stato fatto, e con l’esperienza incamerata speriamo di partire bene per non salvarci all’ultima giornata. Questa è una favola sportiva, ora mi prendo due giorni di relax completo, sono stremato, poi si riparte perché dobbiamo da subito riprogrammare – conclude Vrenna – Abbiamo fatto un girone di ritorno strepitoso, con 20 punti nelle ultime nove giornate, e la salvezza ce la siamo conquistata sul campo. Mi inorgoglisce essere il presidente della squadra più a Sud d’Italia ma, soprattutto, di contribuire a dare un’immagine diversa dal solito di questa regione».

Serie B, Cosenza Nuoto battuto ma salvo

NUOTO 2000 – COSENZA NUOTO 8-6 (0-0-; 3-1; 1-1; 4-4)

NUOTO 2000: Forti, Lanfranco, Capolupo 1,Tancovi 1,Severino, di Martire, Iaccarino 1, Lucarelli 3, Di Napoli, Mafrone, Tartaro 1, Galasso 1.

COSENZA NUOTO: Guaglianone, Perez 1, Cerchiara 2, Altomare, Capanna 1, Ponte 1, Aloi, Cavalcanti, Mascaro 1, Fasanella, Manna, Palermo, Martire.

ARBITRO: Lombardo.

Note: Spettatori 150 circa. Superiorità: Napoli 2000 3/9; Cosenza Nuoto 3/11.

Sconfitti ma salvi. Nonostante il risultato di 8-6 per il Noto 2000!Napoli, il Cosenza Nuoto ha approfitta dei passi falsi delle dirette concorrenti, per brindare alla permanenza con due giornate di anticipo. In terra di Campania i calabresi hanno lasciato l’intera posta in palio ad una squadra più in basso in classifica, ma determinata a fare bella figura tra le mura amiche. Il risultato finale è il frutto di un avvio equilibrato, con il primo tempo terminato a reti inviolate.
Poi lo strappo dei campani che nel secondo trovano tre reti. Ponte accorcia, prima di un terzo tempo combattuto che termina con il tabellone fermo sul 4-2. Cosenza parte a razzo. Cerchiara pareggia con due reti e si gioca gol su gol fino al punteggio di 6-6. Poi Cosenza cala, subisce due reti e incassa la sconfitta. I punti vanno ai campani, ma Cosenza è salva, può valorizzare maggiormente i suoi giovani nelle ultime gare e preparare la strada di una crescita che comunque ha già dato frutti importanti.

La Viola è salva, Reggio Calabria conserva la serie A2

VIOLA REGGIO CALABRIA-PROGER CHIETI 98-84

VIOLA REGGIO CALABRIA: Powell 26, Fabi 25, Voskuil 19, Caroti 17, Taflaj 8, Rossato 3, Guariglia, Babilodze, Ciccarello, Marino, Guaccio, Marulli ne. Allenatore: Bolignano.

PROGER CHIETI: Golden 22, Mortellaro 17, Piccoli 12, Fallucca 12, Davis 8, Zucca 6, Venucci 4, Sergio 3, Allegretti, Turel ne. Allenatore: Bartocci.

ARBITRI: Terranova, Foti, Dori.

NOTE: parziali 23-11, 50-32, 72-54. Tiri liberi: Reggio Calabria 15/21, Chieti 17/21. Usciti per cinque falli: Sergio, Venucci.

REGGIO CALABRIA – L’emblema di questo successo è la prestazione di Fabi. Il capitano è stato l’uomo simbolo della serata di festa nella quale la Viola ha superato il Chieti, conquistando la salvezza. La Serie A2 di pallacanestro era un patrimonio troppo prezioso per Reggio Calabria. Perderlo sarebbe stato un delitto. Tanto più che i neroarancio nel corso della stagione, hanno dimostrato di possedere qualità tecniche tali da meritare questa categoria. Cosa non abbia funzionato in questo travagliato percorso se lo sono chiesto in tanti. Adesso che il traguardo è stato tagliato, tutte le analisi vanno a farsi benedire. Rimane la soddisfazione per il successo e per la splendida cornice del PalaCalafiore. Il pubblico, nei momenti più difficili della stagione, ha rappresentato per il gruppo un valore aggiunto. La partita è filata liscia, nel senso che la Viola non ha mai sofferto. La squadra di Bolignano non ha mai smarrito la concentrazione mantenendosi costantemente avanti fino al suono di sirena che ha fissato il finale sul  98-84. E’ stato nel secondo quarto, chiuso sul 50-32, che la vittoria è stata ipotecata. La grande condizione di Powell, la continuità di Voskuil e Caroti hanno messo la strada in discesa. La Proger Chieti dovrà disputare un successivo turno di spareggio per evitare la retrocessione.

Festa al Granillo, gol e spettacolo tra Reggina e Paganese

REGGIO CALABRIA – L’ultima partita della stagione per la Reggina è una sorta di passerella davanti ad un Granillo in festa per la salvezza, giunta in anticipo nonostante la stagione travagliata. Con la mente sgombra e senza pressioni, gli amaranto tirano fuori una prestazione di ottimo livello che diverte il numeroso pubblico, accorso sulle gradinate anche grazie al prezzo simbolico dei tagliandi, deciso dalla società. Avvio scoppiettante della squadra di Zeman. Dieci minuti sul cronometro e la Reggina sblocca la situazione. Botta pesca Bianchimano, l’attaccante lascia sul posto Carillo e si presenta davanti a Gomis. Conclusione precisa e palla in rete. Giusto il tempo di rimettere la palla al centro e la Reggina trova il raddoppio con Coralli, lesto a deviare da pochi passi su traversone di Cane. Per la Paganese è una mazzata. Gli ospiti faticano a recuperare il bandolo della matassa mentre nel frattempo Zeman perde Botta a causa di un problema muscolare. Al suo posto si rivede Mazzone. Anche i campani sfiorano la marcatura con un bel destro di Mauri carico d’effetto. Licastro è battuto ma il pallone sbatte contro il palo. La Paganese allora schiaccia sull’acceleratore ed accorcia le distanze. Punizione di Tagliavacche dalla destra, arriva Alcibiade che da distanza ravvicinata fa centro. Alla mezz’ora Caruso pareggia, risolvendo una mischia furibonda in area, accesa da un cross basso e teso di Reginaldo. Nella ripresa la Paganese riesce addirittura a completare la rimonta, siglando la rete del 2-3 con un pallonetto di Zerbo. Maesano però rimette a posto le cose fissando il risultato sul 3-3. Ma non è finita. Tripicchio approfitta di un grave errore di Gomys e cala il poker per il rocambolesco 4-3. Dopo il triplice fischio è grande festa in campo e sugli spalti.