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Catanzaro, il presidente Noto scrive ai tifosi: «Stiamo uniti e amiamo la maglia»

CATANZARO – Di seguito riportiamo integralmente la lettera aperta del presidente del Catanzaro, Floriano Noto, ai tifosi giallorossi: 

«Nella consapevolezza di quanto la diffusa e intensa passione per i colori giallorossi sia uno dei tratti distintivi e identitari della Città di Catanzaro, nonché nella certezza assoluta dell’atto d’amore compiuto nell’accettare una sfida tanto ardua e complessa, mi vedo costretto mio malgrado, anche a nome dell’intero Gruppo che fa capo alla famiglia Noto, a rivolgermi direttamente a tutti i tifosi e concittadini, per esprimere alcuni pensieri e per sottolineare alcuni capisaldi del nostro modo di agire.

Amore e Memoria, valori profondi che condividiamo fino al punto da aver investito tantissimo prima di tutto sul piano dell’impegno personale, della risorsa tempo e in termini finanziari: durante questi anni ho trascurato le nostre aziende e cosa che più mi rammarica la mia famiglia, mio figlio in particolare e la mia salute.

Ma Amore e Memoria non devono impedirci di essere razionali e lucidi, ed anche giusti e corretti nelle valutazioni. Siamo abituati, così come abbiamo dimostrato in tanti anni di vita aziendale, a costruire progetti solidi, rispettosi delle leggi ed anche eticamente sostenibili. Non è nostro stile giudicare gli altri, ma per quello che ci riguarda gli aspetti economico-finanziari, sono sempre secondari a fronte del rigoroso rispetto di princìpi etici e morali cui non intendiamo in alcun caso rinunciare.

Del resto, proprio la storia degli ultimi decenni del Catanzaro Calcio, che ha fatto seguito a un’epoca d’oro che non è più replicabile nei termini in cui si è svolta considerati i profondi mutamenti intervenuti a ogni livello, è la prova, nonostante anche qualche generoso approccio personale, che improvvisazione, leggerezza, mancanza talora irresponsabile di progettualità d’impresa, e salti nel buio sono forieri solo di confusione, disastri, naufragi e sconfitte dolorose.

Sia chiaro a tutti, anche a coloro i quali fanno finta di non sapere e di non vedere, che la famiglia Noto non ha rilevato la Juventus o il Barcellona, ma un’esperienza calcistica tecnicamente esaurita, spenta, degradata, al punto di non poter più partecipare ai Campionati professionistici.

Senza il nostro intervento, concreto e fattivo, e non certo a chiacchiere che lasciamo ai soliti imbonitori di periferia, la gloriosa vicenda dei Giallorossi si sarebbe estinta, riuscendo finanche a cancellare le gioie del passato.

Nel far questo, e nell’assumerci responsabilità che hanno prima di tutto tenuto conto della necessità di ricostruire un ordine societario rispettoso delle norme vigenti e dei regolamenti federali, oltre che dignitoso e vivibile, non abbiamo certo dovuto sgomitare tra orde d’imprenditori pronti a metterci la faccia.

Tante parole cui troppo spesso non sono seguiti i fatti.

Se la voglia di rispettare i canoni rigidi di uno stile che ci contraddistingue da sempre non ci frenasse, dovremmo snocciolare in dettaglio i numeri relativi al rapporto tra promesse di sostegno e versamenti concreti, tra impegni gridati alla folla plaudente e reale capacità di staccare assegni dotati di necessaria copertura. Ci fermiamo, per carità di patria, a un dato complessivo: dei 600-650 mila euro all’anno per tre anni, garantiti quale contributo alla difficilissima sfida dagli imprenditori catanzaresi coinvolti dal Sindaco Abramo e che quindi oggi dovrebbero ammontare a un totale di quasi 2 milioni di euro, se ne sono visti a malapena 500 mila in totale (mancano all’appello un milione e cinquecento mila euro, belle somme, non noccioline!).

Ci hanno pensato la famiglia Noto e solo alcuni dei Soci (non tutti) a tradurre in impegni seri e reali le pompose dichiarazioni di fedeltà alla causa giallorossa, gettate in pasto a una tifoseria realmente innamorata ma di fatto tradita.

Non è di soldi, però, che vogliamo parlare (prima però di essere costretti a ricordare che il nostro sforzo generale, misurato a oggi, comincia a guardare la cifra dei 10 milioni di euro, dimostrabile dalla lettura dei bilanci e non a chiacchiere), perché non è questo il terreno sul quale occorre ragionare.

La famiglia Noto, resuscitando letteralmente una memoria giallorossa finita nel fango, ha investito passione e tempo, in una fase di grande crisi economica e generale che insiste ormai da molti anni a questa parte e che richiede sforzi immani per condurre aziende sempre a testa alta.

Passione, tempo, serietà di approccio sempre basato sulla legalità, tanto da conseguire, in appena due anni, il risultato di essere giudicati, a livello nazionale, come una Società Calcistica sana, da proporre a tutti come modello di gestione, da difendere e tutelare in quanto patrimonio collettivo.

Una Società che non considera i contratti firmati alla stregua di carta straccia, che non sopravvive di espedienti contabili, che non è costretta ad aggirare le leggi e le normative, che non è nata con l’intento di lucrare qualche centinaio di migliaia di euro con tecniche truffaldine.

La porzione migliore e più pulita della Città, che rappresenta la stragrande maggioranza dei concittadini appassionati di calcio, ha colto nel suo significato più profondo questo nostro sforzo e ci è vicina.

Non lasciamo che qualche straccione di turno, qualche malalingua scartata dal progetto per inaffidabilità acclarata, qualche parassita che aveva immaginato di poter continuare a sguazzare nel torbido, qualche bavoso sconfitto nella bassa politica o nell’economia inquinata, in cerca di vacua e momentanea notorietà, sporchi la nobiltà d’animo che è il perno della nostra collettività, che è l’orgoglio delle famiglie catanzaresi, che è il cemento che ci ha unito e ci unisce e che ha consentito a Catanzaro di essere considerata una Città Civile.

Il Calcio non va vissuto, al giorno d’oggi, con l’idea di produrre miracoli che poggino su piedi d’argilla, ma piuttosto come esempio di lungimiranza, di correttezza, di solidità prima di tutto etica e poi finanziaria e sportiva. La passione per una maglia non si può e deve manifestare solo a seguito di successi e primati che hanno bisogno del tempo giusto per maturare.

Le fiammate di altri non devono farci deflettere da progetti di lunga durata che necessitano di serenità, saggezza, tolleranza, rispetto del lavoro altrui, capacità di non disperdere mai il senso della misura.

Abbiamo perso qualche partita? Poco importa se pensiamo che solo un paio d’anni fa non esistevano neanche più le condizioni oggettive per assistere a una competizione di calcio professionistico.

Stiamo vivendo un momento di naturale e sempre possibile fase calante? Un motivo in più per stare uniti, per amare la maglia, per offrire suggerimenti pacati, per dimostrare generosità, per organizzarsi e rilanciare, sapendo sempre che il muro è solido e che non è stato costruito su una palude nauseabonda.

I risultati a oggi non sono in linea con quanto ci si aspettava? I primi rammaricati siamo noi che abbiamo lavorato tanto con amore, passione e dedicato tempo nonchè ingenti risorse.

I veri tifosi riflettano. Spesso, proprio nei contesti più sani e corretti, ci sono tentativi di infiltrazione da parte di soggetti poco raccomandabili, o apparentemente credibili ma con qualche scheletro nell’armadio.

Ogni nostra scelta è sempre adeguatamente ponderata, peraltro nella consapevolezza di camminare su un terreno carico di insidie, ma anche aperto e libero, nel quale si incontrano spesso avversari capaci e forti, da affrontare con rispetto e con la voglia di migliorarsi.

Ma si può fare di più se non vengono meno serenità e lealtà.

Anche eventuali errori possono essere corretti se si è in buona fede e, soprattutto, se accanto alle facili parole si può dimostrare l’autorevolezza necessaria.

Calandoci sul piano tecnico, e senza voler in alcun modo approfondire scelte che comunque rientrano nelle autonome valutazioni della Società, un accenno merita il cambio dell’allenatore, avvenuto anche per motivi extracalcistici.

Mettiamoci un punto e guardiamo avanti.

Esistono tutte le condizioni per ripartire in cerca di equilibri più solidi e avanzati.

Su questo tema molti sono chiamati a riflettere, con senso della misura ma anche evitando facili strumentalizzazioni o inutili semplificazioni.

Abbiamo sentito alcuni commenti in cui si fa riferimento al nostro impegno nel calcio a Catanzaro dipeso da fantomatici accordi politici tra il nostro gruppo e il Sindaco Abramo. Tutto falso !

Nessuna ragione di bassa politica o di mera speculazione imprenditoriale ci ha indotti a rifondare il calcio a Catanzaro. La famiglia Noto non ha interessi che prevedano appalti pubblici in qualunque settore (sanità, servizi primari, gestione rifiuti, etc.). Non abbiamo nessun “ritorno” imprenditoriale da quest’avventura calcistica.

Siamo liberi di decidere, sempre! E questo ci rende più forti come società.

Non intendiamo spendere tempo prezioso nell’inseguire i post degli sciagurati di turno, né di replicare alle folate di odio ispirate da qualche soggetto arrabbiato per motivi meramente personali. Auspichiamo il rapido ripristino di un clima limpido, trasparente, sgombro da terzi fini meschini che comunque sono adeguatamente monitorati. Chiediamo alla stragrande maggioranza sana della Città di ergere una diga contro speculazioni di basso profilo, e di emarginare quanti hanno interesse a seminare zizzania e a sguazzare nella melma.

Non siamo disponibili ad attacchi personali che nulla hanno a che vedere con il calcio; offese ai familiari, ai collaboratori, a noi stessi ad alcuni soci.

Minacce e aggressioni post partita al Direttore sportivo e ad alcuni soci, non ci appartengono, non è questo il calcio che vogliamo.

In ogni caso, e lo dico con assoluta sincerità, qualora le performance della nostra generosa scesa in campo non fossero giudicate adeguate a fronte delle aspettative, siamo pronti a cedere il passo ad altri volenterosi, senza pretendere nulla.

L’amore, per quanto immenso, non può accecare.

L’etica di fondo che ci guida in ogni nostra azione non potrà mai ispirarsi a modelli che non ci sentiamo nostri e che lasciamo ai pirati di turno. Continueremo, nel caso, a essere tifosi giallorossi con il cuore, e garantendo anche uno sponsor adeguato al ruolo che svolgiamo nella comunità catanzarese.

Chiudo queste considerazioni dicendovi che ci sono momenti della vita in cui occorre fermarsi e guardarsi negli occhi, dicendosi le cose con estrema franchezza. Il Gruppo Noto ha deciso di farlo nell’assoluta certezza di aver agito sempre e comunque in buona fede e di aver messo su un progetto societario e calcistico serio e ambizioso. Se c’è qualcuno in grado di fare meglio si faccia avanti, non saremo certo noi l’ostacolo!

Catanzaro-Avellino, respinto il ricorso della Procura federale

CATANZARO – La Corte d’appello federale ha respinto il ricorso del Procuratore Federale contro il Catanzaro Calcio e i suoi ex dirigenti in relazione alle accuse di una presunta combine della partita Catanzaro-Avellino che sarebbe emersa all’interno dell’inchiesta Money Gate. 

Il commento di Noto

«La decisione della Corte d’Appello federale – commenta il presidente del club giallorosso Floriano Noto – mette finalmente fine ad una vicenda che aveva tenuto in ansia i tifosi, anche se già nel giudizio di primo grado era emersa in maniera chiara l’estraneità del Catanzaro alle ipotesi di accusa. Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia sportiva, ed ora potremo guardare con maggiore serenità al futuro di una società che pone la serietà, la correttezza e il rispetto delle regole in cima alla propria scala di valori, nella consapevolezza che solo una gestione autorevole e affidabile può perseguire progetti sportivi solidi e ambiziosi».

 

Money Gate, Catanzaro prosciolto. Il presidente Noto: «Una vittoria su tutta la linea»

CATANZARO – Il presidente del Catanzaro ha accolto con soddisfazione la notizia sul proscioglimento, in primo grado, per la vicenda Money Gate. Di seguito le sue dichiarazioni:

«Sono state settimane di duro lavoro, di tensione e di ansia. Ma adesso possiamo finalmente esultare per questa decisione del Tribunale Federale Nazionale che ha prosciolto Catanzaro e Avellino dalla pesante accusa di illecito sportivo. Una vittoria su tutta la linea da parte della nostra società che regalerà un Natale felice ai nostri straordinari tifosi, garantendo alla squadra la giusta serenità per affrontare nel migliore dei modi gli ultimi impegni dell’anno. Probabilmente la Procura ricorrerà, ma le motivazioni che abbiamo letto nella sentenza di primo grado ci fanno stare abbastanza tranquilli, lasciandoci finalmente concentrare su tutto ciò che ci siamo prefissati sin dal primo giorno del nostro insediamento: creare le migliori condizioni per costruire un progetto serio e duraturo intorno al Catanzaro. Ringrazio i legali Nicola Cantafora, Giancarlo Pittelli e Sabrina Rondinelli per aver saputo difendere al meglio le nostre ragioni».

Money Gate, Noto: «Retrocessione richiesta pesante ma sono ottimista»

CATANZARO – Retrocessione all’ultimo posto e tre punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Questa la richiesta della Procura Federale ai danni del Catanzaro, nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta “Money Gate”.

«Non c’è dubbio – afferma il presidente Floriano Noto dopo il dibattimento – che si tratti di una richiesta pesante, da far tremare i polsi. Tuttavia – prosegue – sono moderatamente ottimista perché, con i nostri legali, abbiamo portato all’attenzione del Tribunale federale non soltanto le motivazioni tecnico-legali finalizzate a smontare l’impianto accusatorio, ma anche una sintesi di tutto il lavoro svolto in questi cinque mesi dalla nuova società. Ritengo che i giudici terranno conto delle nostre obiezioni e che, alla fine, trionferà la giustizia. Ai nostri tifosi che, chiaramente, stanno vivendo con ansia questo momento, dico soltanto di pensare al calcio giocato e alla partita di domenica prossima: la squadra ha bisogno di stare concentrata e di contare sull’apporto del nostro impareggiabile pubblico. A tutto il resto – conclude il presidente-  ci penserà la società che, ormai da settimane, si prepara ad affrontare al meglio questa delicata situazione». 

 

Stadio Ceravolo, Noto: «Si accelerino i lavori per riaprire i Distinti»

CATANZARO – Il presidente del Catanzaro Calcio, Floriano Noto, assieme a tecnici di propria fiducia, ha effettuato un nuovo sopralluogo allo stadio “Ceravolo” per sincerarsi dello stato di avanzamento dei lavori relativi al completamento dei “Distinti”. Nonostante le rassicurazioni ricevute sulla conclusione dell’intervento, si nutre qualche perplessità sul fatto che il settore possa essere consegnato alla società nei tempi necessari e, quindi, riaperto alla tifoseria sin dalla prima giornata del nuovo campionato. «Sarebbe un peccato e soprattutto un danno per la nuova società e per la squadra stessa – commenta il presidente Noto – non poter contare sull’apporto e il calore dei tanti supporter che, storicamente, seguono le partite dai “Distinti”. Per questo confido che l’Amministrazione Comunale e la ditta incaricata imprimano una sensibile accelerazione ai lavori di riqualificazione, garantendone la fine nei tempi utili affinché il settore possa essere tra quelli opzionabili nella campagna abbonamenti che sarà varata nei prossimi giorni».

ASD Reggio Calabria regala il secondo tempo al Noto

SERIE D – Noto – Reggio Calabria 2 – 2

Niente da fare per Reggio Calabria. Due volte in vantaggio due volte recuperata. Vantaggio all’8′ con Tiboni che su assist di Bramucci indirizza la palla sul palo opposto del portiere. Al 20′ pareggio di Ficarrotta bravo ad approfittare di un disimpegno sbagliato da parte di Corso. La fase centrale del tempo non riserva grandi emozioni. Si procede al piccolo trotto fino al 38′ quando Roselli capitalizza un assist di Forgione. Nella ripresa al 64′ è l’ex Cosenza Mosciaro a spedire la palla sotto la traversa e pareggiare. A due giornate dal termine, per avere la certezza dei play off bisognerà ottenere due vittorie contro Gelbison in casa e Due Torri fuori.

Rende-Noto, ecco i convocati

Il rigore fallito da Zangaro (foto A. Morrone)
Il rigore fallito da Zangaro (foto A. Morrone)

Trocini: «Dovremo stare calmi e gestire la partita con intelligenza senza farci prendere dalla frenesia. Sappiamo bene l’importanza che la gara contro il Noto riveste per il nostro campionato e proprio per questo dovremo essere bravi e cinici quando ci capiteranno le occasioni importanti. I ragazzi hanno ben chiaro quale deve essere l’obiettivo finale e per questo sono convinto che in campo scenderanno con la stessa determinazione con cui abbiamo affrontare Reggio Calabria». Sono 19 i convocati dal tecnico Bruno Trocini per il match di domani contro il Noto. Ancora una volta tanti gli indisponibili: Scarnato, Zangaro, Dodaro, Feraco e Gigliotti. Dalla squalifica torna Papa

Portieri De Brasi (95), Palumbo (96)

Difensori Musca, Marchio, Bruno (97), Formosa (98), Ruffo (95), Ginobili, Sanzone (97), Muraca (98)

Centrocampisti Fiore, Benincasa, Papa, Falbo (97), Piromallo, Filidoro

Attaccanti Azzinnaro (96), Actis Goretta, Kyeremateng

Vittoria di platino in casa del Noto: la Vigor riapre i giochi

Malerba regala il successo nell’infrasettimanale e avvicina i play out.

NOTO-VIGOR LAMEZIA 1 A 2

È l’80esimo minuto della sfida tra Noto e Vigor Lamezia, valida per il ventiseiesimo turno del campionato di Serie D, girone I. Malerba sigla la rete decisiva che vale l’impresa in terra sicula e che porta in dote i tre punti più pesanti mai ottenuti sino ad ora: lo Scordia, battuto a domicilio dalla Vibonese, è ora stato messo alle spalle, mentre Gelbison e Rende, anche loro sconfitte oggi pomeriggio, risultano ora rispettivamente a 5 e 6 punti di distanza. Mica poco, certo, ma Domenica al D’Ippolito arriveranno proprio i campani, ospiti dei biancoverdi in quello che potrebbe essere considerato uno scontro diretto di vitale importanza.

È l’ennesima impresa sportiva per gli uomini di Gatto, che, passati in vantaggio con Spanò e raggiunti da Cozza nella prima frazione, realizzano la rete del sorpasso a dieci minuti dal termine dopo il decisivo errore dal dischetto del padrone di casa Ficarotta a metà secondo tempo.

Con questo pesantissimo successo esterno il gruppo biancoverde conferma ancora una volta l’incredibile attaccamento alla causa, aggiungendo al solito encomiabile impegno anche il fattore che, alla fine, più di ogni altra cosa conta per raggiungere i risultati: il cinismo. Finalmente, infatti, sono arrivati tutti e tre i punti, che in più occasioni la Vigor avrebbe meritato (come ad esempio accaduto con il Reggio Calabria pochi giorni fa)ma non ha ottenuto. Se ai vertici, in società, ci si è tappati bocca, occhi e orecchie, anche sul mercato, chi si è trovato a competere sul campo ha sempre dato il massimo. Questo organico, allo stato attuale, meriterebbe la salvezza. Con qualche innesto credere in una clamorosa rimonta sarebbe sicuramente stato meno utopistico.

Peseranno, in vista del match di Domenica, le assenze tra gli altri di Giannusa, Manganaro e Golia, espulso quest’oggi. Ma non ci si può fermare proprio ora, nemmeno dinanzi alle assenze.

Domenica, al D’Ippolito, la Vigor Lamezia avrà l’opportunità di riaprire un campionato che poche settimane fa sembrava volesse chiudersi mestamente.

GIACINTO MORELLI

Il sindaco Russo a Noto per la presentazione del progetto Mesur

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E’ stato presentato nella sala degli specchi di Palazzo Ducezio il Progetto Me.Su.R., acronimo di Mediterrean Sustainable Routes. Il progetto coinvolgerà quattro città nel mar Mediterraneo, oltre Noto, Mirto Crosia in Calabria, Larnaka a Cipro e Rethymno in Grecia. Il progetto prevede la valorizzazione del turismo sostenibile, del cibo e delle rotte della Magna Grecia. In conferenza stampa il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, e quello di Mirto Crosia, Antonio Russo, hanno spiegato che il progetto concorrerà al bando europeo Urbact III (2014-2020). Alla conferenza era presente anche l’architetto Roberto Luperini che si è occupato del progetto in cui doveva essere coinvolta anche Malta che, per questioni di tempo e di scadenze non è riuscita a partecipare. Partner privato l’azienda Navigo Toscana, presente con il direttore Piero Angelini, che ha messo a disposizione l’esperienza maturata dall’azienda nel settore nautico. A settembre è prevista la fine dell’istruttoria e il possibile avvio dell’ambizioso progetto.

 

Rende, vittoria in pieno recupero

RendePALAZZOLO (SR) – Una vittoria voluta e ottenuta quella dei ragazzi di mister Trocini. I biancorossi partono male incassando il gol di Cucinotta dopo appena 10 minuti, ma non si disuniscono e ripartono all’attacco, senza però riuscire a segnare. Nel secondo tempo, complice la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Montalto, il Rende trova il pareggio con Caruso F. e poi, al minuto 95, in pieno recupero, è Benincasa a regalare la gioia della vittoria e dei tre punti che consolidano sempre più i playoff.

A fine partita, da segnalare la grossa contestazione dei tifosi locali riservata all’arbitro, il sig. Gualtieri di Asti, reo di essere stato troppo duro con la squadra locale, mandando anzitempo negli spogliatoi prima Montalto e Scapellato.

NOTO-RENDE 1-2 (Cucinotta, Caruso, Benincasa)

FORMAZIONI

Noto: Ferla, Sgambato, Pasqualicchio, Corsino, Montalto, Cassese,
Scapellato (De Souza dal 10′ s.t.), Conti, Mele (Gennarini dal 7’s.t) ,
Mandarano, D’Angelo. All. Betta

Rende: Greco, Musca, Crispino, Fiore, Deffo, Ginobili, Grisolia ( Lenti dal 32′ s.t.), Di Finizio, Pignatta, Ottonello( Musacco dal 20′ s.t.), Caruso(Benincasa dal 42′ s.t.). All. Trocini

Arbitro: Sig. Gualtieri di Asti

Ammonizioni: Pasqualicchio, Sgambato, Corsino, Mandarano (Noto), Ottonello (Rende)
Espulso: Montalto (Noto) al minuto 64 e Scapellato
Angoli 5-1

 

Roberto Tarzia