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Allontanato da casa per maltrattamenti e minacce a moglie e figli

TORANO CASTELLO (CS) – I carabinieri hanno eseguito la misura cautelare di “allontanamento dalla casa familiare” nei confronti di un 51enne di nazionalità rumena. I militari hanno avuto modo di accertare che l’uomo, dallo scorso mese di novembre, maltrattava la moglie e i due figli minorenni con continue vessazioni, minacce e percosse.

Minaccia e maltratta la moglie, allontanato quarantenne reggino

LAUREANA DI BORRELLO (RC) – Avrebbe più volte minacciato e maltrattato la moglie e per questo è stato allontanato dalla casa e dai luoghi frequentati dalla donna. Destinatario del provvedimento, eseguito dai carabinieri di Laureana di Borrello su autorizzazione della Procura di Palmi, è un quarantunenne del luogo. Il provvedimento adottato fa riferimento alla denuncia presentata dalla vittima che nottetempo, e con evidenti segni di maltrattamenti, si è presentata in caserma. I militari, raccolte le dichiarazioni della donna, hanno subito avviato le indagini del caso ricostruendo uno scenario fatto di lesioni, minacce e soprusi che sarebbero stati consumati negli anni dal quarantunenne ai danni della consorte.

Catanzaro, un arresto per maltrattamenti

CATANZARO – La Squadra mobile di Catanzaro hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un uomo, R.V., di 38 anni, che è stato arrestato e posto ai domiciliari in una struttura pubblica per la cura di malati psichiatrici. Le accuse, per l’uomo che soffre di patologie psichiatriche, sono di maltrattamenti in famiglia, lesioni e percosse. Le violenze messe in atto negli anni dall’uomo ai danni di alcuni familiari avrebbero costretto addirittura alcuni suoi congiunti ad abbandonare il comune domicilio.

Maltratta la compagna che aveva deciso di lasciarlo, deferito

MONTALTO UFFUGO (CS) – Ancora un episodio di violenza domestica. Ieri pomeriggio i carabinieri di Montalto Uffugo, al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 42enne cosentino per maltrattamenti in famiglia e tentata violazione di domicilio aggravata. I militari operanti hanno accertato che l’uomo, due settimane fa, a seguito dell’ennesimo litigio con la ex compagna, aveva cercato di introdursi all’interno dell’abitazione della donna forzando la porta d’ingresso e la persiana di una finestra. Identificato l’uomo, a seguito di successive verifiche i militari hanno appurato che la donna già da tempo era oggetto di percosse, ingiurie e minacce da parte dall’ex compagno, motivo per cui aveva deciso di lasciarlo.

Maltratta la moglie, divieto di avvicinamento per un 42enne

LAMEZIA TERME (CZ) – Misura di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla moglie. È quanto gli agenti del Commissariato di Lamezia Terme hanno notificato a un uomo di 42 anni che ha maltrattato e picchiato la consorte per lungo tempo arrivando anche al punto di puntarle una forbice al collo davanti ai loro figli piccoli.
La donna, che aveva deciso di separarsi e di portare con sé i suoi figli, ha raccontato le vessazioni subite e il fatto di essere stata costretta a provvedere da sola al mantenimento suo e dei figli, riferendo di avere nascosto le lesioni provocate dalle violenze perpetrate nei suoi confronti dal marito addebitandole, con i familiari, a incidenti domestici. Le indagini condotte dai poliziotti hanno trovato riscontri al quadro delineato dalla donna anche attraverso deposizioni di figli, familiari e amici (foto di repertorio).

Atti persecutori e minacce, denunciato polacco 29enne

COSENZA – La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà T.D.A., cittadino polacco di anni 29, per essersi reso responsabile di atti persecutori e minacce aggravate nei confronti dell’ex compagna. Questi i fatti: nella scorsa notte personale dell’U.P.G.S.P. interveniva in via Panebianco a seguito di segnalazione di incidente stradale. Giunti sul posto gli agenti prestavano soccorso ad una giovane donna, di nazionalità ucraina, coinvolta nel sinistro.La ragazza, dopo i primi momenti di disorientamento, dichiarava agli operatori di polizia che nel transitare con la propria autovettura in via Panebianco era stata violentemente tamponata da un’ altra auto, perdendo così il controllo del proprio mezzo e finendo per urtare altri veicoli parcheggiati sul lato destro della strada. Inoltre la giovane donna affermava che il conducente dell’auto che aveva causato l’incidente era T.D.A., suo ex compagno che poi si era dato alla fuga. La donna dichiarava che già nella tarda serata, mentre era a passeggio con il proprio cane in un parco della città, era stata importunata dal denunciato che dopo averla spintonata ripetutamente, l’aveva minacciata ed ingiuriata. La azioni persecutorie perpetrate da T.D.A. ai danni della giovane vittima erano già state oggetto di denuncia e di ammonimento emesso dal Questore di Cosenza, Luigi Liguori.

 

Ustionò il compagno per punizione, arrestata donna per omicidio preteritenzionale

CASTROVILLARI (CS) – La Squadra Mobiledi Castrovillari ha arrestato ha arrestato Pina Ferrari, classe ’67, a seguito di sentenza definitiva di condanna emessa dalla Suprema Corte di Cassazione. La donna, condannata alla pena di anni 8 di reclusione ed all’interdizione perpetua dai pubblici Uffici, è stata riconosciuta colpevole di omicidio preterintenzionale e maltrattamenti.
La Ferrari, nel maggio 2013, aveva causato la morte dell’anziano compagno Donato Annesi, di 82 anni, morto presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli- Centro grandi ustionati, dove era stato ricoverato poiché gli aveva rovesciato una pentola di acqua bollente sul corpo come punizione per aver urinato a letto. La donna subito dopo era stata sottoposta a fermo d’indiziato di delitto, essendo emersi gravi indizi di colpevolezza e concreto pericolo di fuga.
Dopo le formalità di legge, la Ferrari è stata associata presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

Maltrattamenti casa famiglia a Crotone, le dichiarazioni dell’Assessore al Welfare Federica Roccisano

CATANZARO – L’Assessore Regionale al Welfare, Federica Roccisano, ha espresso il proprio sdegno e le proprie dichiarazioni in merito a quanto accaduto a Crotone, presso la Casa Famiglia “San Francesco e Santa Maria”.

«La Riforma del Welfare – ha aggiunto la Roccisano – che insieme al Presidente Mario Oliverio stiamo portando a compimento ha soprattutto questa ambizione: garantire la qualità della vita degli ospiti delle strutture. Per questo, successivamente all’approvazione dei regolamenti, saranno richieste relazioni annuali sulle loro condizioni di vita, saranno monitorate le professionalità necessariamente qualificate che si occupano degli ospiti, e saranno stabiliti controlli e ispezioni e non perché vogliamo punire le strutture, ma perché la priorità della Regione sono gli ospiti e leggere notizie come quella di stamattina fanno rabbia e fanno davvero tanto male al cuore. Una gestione più controllata del settore, infatti, permetterà la distinzione positiva tra il mondo del Terzo Settore che con dedizione e grande professionalità si occupa dei soggetti più deboli della nostra Regione (minori, anziani, disabili, donne in difficoltà, immigrati), e chi invece disonora il proprio compito compiendo atti vili nei confronti dei più deboli. Questi ultimi – ha concluso – meritano la condanna da parte di tutti;  i primi il ringraziamento da parte degli utenti, dei familiari e dell’intera collettività perché danno senso all’utilizzo di fondi pubblici e soprattutto contribuiscono alla creazione di una Calabria inclusiva che non lascia indietro nessuno».

Disabili maltrattati, tre arresti a Crotone (VIDEO)

CROTONE – Questa mattina le Fiamme Gialle della Compagnia Guardia di Finanza di Crotone su disposizione del GIP del locale Tribunale, Michele Ciociola, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti a vario titolo responsabili per il reato di maltrattamenti; uno di essi anche del reato di sequestro di persona. Sono tutti soggetti con vari titoli di responsabilità nell’ambito della gestione dell’associazione “Opus onlus”, che gestisce la casa famiglia denominata “San Francesco e Santa Maria”. L’attività, coordinata dal Sostituto Procuratore Ivan Barlafante, permetteva di acclarare che i gestori della struttura di ricovero in argomento, non predisponevano nei confronti dei degenti un’assistenza medica ed infermieristica adeguata; inoltre, gli stessi davano disposizione ai dipendenti affinché fossero somministrate ai degenti razioni vitto assolutamente insufficienti sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo. Le indagini hanno altresì permesso, anche attraverso l’ausilio di captazione audio e video, di constatare che due degli indagati ponevano in essere atti lesivi dell’integrità fisica e morale nei confronti di alcuni ospiti della struttura di ricovero: percosse fisiche; umiliazioni e vessazioni di natura psicologica. Tali comportamenti sono risultati palesemente lesivi della dignità, del decoro, della libertà e dell’integrità fisica e morale delle persone assistite ed a loro affidate anche con scopi protettivi. La struttura di ricovero è stata sottoposta a sequestro preventivo e affidata in giudiziale custodia ad un funzionario della locale Azienda Sanitaria.

Minorenne chiama la Polizia che arresta il padre per maltrattamenti

REGGIO CALABRIA – Quando gli agenti della Polizia di Stato, accorsi dopo una chiamata al 113 effettuata dal figlio minorenne, sono arrivati nella sua abitazione, stava ancora picchiando ed inveendo contro la moglie. Così un uomo di 47 anni, V.B., è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. E’ accaduto a Reggio Calabria. Vittime della violenza sia la donna sia il figlio dell’uomo, sorpreso in flagranza di reato. Neanche l’arrivo della Polizia ha intimorito l’aggressore, che ha continuato ad accanirsi contro le vittime anche davanti ai poliziotti i quali lo hanno bloccato mettendogli le manette ai polsi.