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Elisuperficie Sant’Agata d’Esaro, Misiti “bene l’impegno del Comune ad intervenire”

COSENZA – “Accolgo con piacere l’impegno assunto dall’attuale Sindaco di Sant’Agata d’Esaro (Cs) in merito alla decisione di intervenire sulla individuazione di un’elisuperficie per il Servizio di Elisoccorso. Una presa di coscienza da parte dell’attuale amministrazione comunale che fa seguito, seppur con enorme ritardo, all’impegno che ho profuso sin dalla campagna elettorale del 2018 sul territorio per far si che centri interni, come quello di Sant’Agata d’Esaro, potessero essere meglio collegati ed in modo più rapido, ai presidi ospedalieri circostanti consentendo così di poter rispettare i tempi stretti che l’emergenza urgenza impone”. Lo dichiara Massimo Misiti, deputato del Movimento 5Stelle in una nota.

“Quando nel 2018 – prosegue – con il dott. Tullio Laino lanciammo questa proposta, una giunta sorda, non volle cogliere le richieste che giungevano dagli abitanti rispetto ad una situazione di grave disagio che rendeva difficoltose le operazioni di soccorso e pronto intervento. All’epoca – ricorda – ci adoperammo per individuare anche una sede per il sito dell’elisuperficie, ritenendo adeguata quella in prossimità dello stadio comunale. Nulla fu fatto. Non posso certo gioire per un intervento che giunge dopo anni dalle mie battaglie ma sono fiducioso nell’augurarmi che ora, finalmente, si siano creati i presupposti per dare al territorio della Valle dell’Esaro quel giusto servizio che rappresenta la base dell’efficienza sanitaria. La possibilità di ricevere nei tempi e modi adeguati un pronto intervento sanitario, volto a salvare quante più vite possibili, credo rappresenti – conclude Misiti – anche il motivo del mio stare in politica da uomo e medico”.

Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, Misiti:«Occorre favorire l’inserimento nel mondo del lavoro»

COSENZA- «Gi adulti con sindrome di Down che oggi in Italia possono vantare un lavoro ed un contratto regolare sono poche. Occorre garantire a questi individui la possibilità concreta di entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro, anche per dare loro la giusta dignità e per affrancarli da quell’idea che molti hanno di considerarli eterni bambini». Il deputato calabrese 5Stelle Massimo Misiti approfitta della “Giornata nazionale delle persone con Sindrome di Down”, che si celebra domani, per anticipare quella che sarà una proposta da inserire nella legge di bilancio: garantire loro un percorso di inclusione ed una competa accessibilità al mondo del lavoro. «Un intervento in questo senso – continua Misiti – è un dovere di civiltà. Secondo un’indagine del Censis, in Italia le persone con sindrome di Down, che sono circa 48 mila, hanno un lavoro solo nel 31,4% dei casi, da riferirsi a chi ha più di ventiquattro anni. Occorre intervenire sulle aziende fornendo loro le giuste informazioni, ma anche sul corretto funzionamento dei servizi, penso ai Centri per l’impiego, in molti casi con personale poco formato sull’argomento. L’ inserimento delle persone con sindrome di Down nelle aziende porterebbe diversi benefici, come ha rivelato un recente sondaggio, che riguarderebbero la soddisfazione dei clienti, il clima interno e la risoluzione dei conflitti».

 

Tagli delle prestazioni specialistiche, Misiti: «Dobbiamo assicurare l’accesso alla sanità a tutti»

COSENZA – Non sono accettabili i tagli delle prestazioni specialistiche ambulatoriali messe in atto dal decreto delle assegnazioni della risorse DCA 128 del 2017. Durante la campagna elettorale l’ho detto un sacco di volte: il primo obiettivo da perseguire in Calabria è la buona salute dei cittadini. Dovremo lavorare- continua Massimo Misiti-  per assicurare ai calabresi una sanità pubblica che abbia, dove manca, gli standard di qualità, professionalità e assistenza quantomeno pari ai presidi del Nord Italia. Quel Nord Italia che, in alcune regioni, mette addirittura preventivamente e annualmente in conto i rimborsi sanitari provenienti dalla Calabria e dal Sud in genere. Frenare la migrazione sanitaria significherebbe poter investire quei fondi sul nostro territorio per strumentazioni e per risorse umane. In primis, dunque, un impegno per la sanità pubblica. Ma fin quando il pubblico non riuscirà a rispondere alle esigenze dei cittadini, non rispettando in alcuni territori nemmeno i livelli essenziali di assistenza, si deve porre la sanità privata in condizione di poter assolvere ad un compito di complementarità, quindi ad integrazione del pubblico, sempre al fine di garantire la più ampia copertura sanitaria possibile. Perché prima di tutto viene la persona, il cittadino, la sua, la nostra salute. La popolazione calabrese diminuisce di numero, mentre aumenta nell’età media, e questo crea maggiore necessità di accertamenti clinico strumentali e maggiore bisogno di cure per patologie croniche. Per questo motivo voglio stigmatizzare il taglio delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, (vale a dire gli esami di laboratorio, gli esami di diagnostica per immagini quali ecografie, Tac e risonanze magnetiche, le visite specialistiche di tutte le branche e le prestazioni di fisiokinesiterapia). L’attuazione di questo ultimo decreto porta ad esempio, a 7 prestazioni per abitante per la provincia di Cosenza meno della metà di quanto fruiscono i cittadini delle altre regioni italiane, dove le prestazioni variano tra le 18 e le 20 per ogni abitante. Taglio che è frutto della riduzione retroattiva di 13 milioni di euro. Il mio non è un appello a favore dei privati, ma un invito a garantire l’accesso agli accertamenti clinici strumentali, dei quali, dati alla mano, i cittadini calabresi hanno sempre più bisogno. Sono moltissimi i nostri corregionali che rinunciano a curarsi o a condurre indagini cliniche proprio a causa dei tempi troppo lunghi della sanità pubblica. Da questa ulteriore riduzione discenderà la necessità di ricorrere a prestazioni a pagamento, lasciando ai margini chi non ha sufficienti risorse economiche. Bisogna certo rafforzare il sistema pubblico, ma in presenza di gestioni pubbliche deficitarie, occorre ricordarsi che il bisogno della persona viene prima di ogni altra cosa». (Immagine presente su www.lameziaoggi.it)