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Perciaccante presidente Mezzogiorno ANCE, soddisfatti Mazzuca, Alessio e Sposato

Un coro di consensi giunge il giorno dopo l’elezione del numero uno di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante a presidente del Comitato Mezzogiorno e Isole dell’Ance, l’Associazione nazionale dei Costruttori Edili. Soddisfazioni giungono dal presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca e dai presidenti degli enti bilaterali in edilizia, Santino Alessio, alla guida della Cassa Edile Cosentina e Gianfranco Sposato, presidente dell’Esec, Ente scuola per le maestranze in edilizia. Il mondo dell’impresa ed il comparto edile si congratulano con l’imprenditore Perciaccante per il nuovo prestigioso incarico ricevuto a rappresentante per il Sud di uno dei comparti economici più importanti. “E’ una nomina – dichiara il presidente Natale Mazzuca – che va a rafforzare la presenza degli industriali meridionali nell’ambito del sistema Ance che aderisce a Confindustria e che premia le capacità manageriali e l’impegno di un imprenditore calabrese molto attivo e stimato dai colleghi per competenza e rigore morale. Siamo certi che rappresenterà al meglio le ragioni degli imprenditori e della capacità delle imprese di creare ricchezza ed occupazione, non solo per il settore ma per tutta l’ampia filiera che lo stesso è in grado di attivare, soprattutto nel territorio dove si realizzano le opere ed in tempi assolutamente più brevi che per qualsiasi altro tipo di investimento”. Il Presidente della Cassa Edile Cosentina, Santino Alessio, ha evidenziato che “siamo convinti che il contributo di idee e di operosità che il collega Perciaccante saprà dare, imprimerà un ulteriore impulso alla ricerca di soluzioni capaci di dare risposta alle molteplici questioni che affliggono le nostre imprese. Il momento che stiamo vivendo impone comportamenti e capacità di incisione straordinari, prontezza nel suggerire soluzioni innovative e percorribili, rigore nel praticarle”. Il presidente dell’Ente Scuola, Gianfranco Sposato, ha formulato i “migliori auguri di buon lavoro al presidente Perciaccante che premia la competenza e la capacità dimostrata nel corso della sua esperienza maturata tanto in ambito professionale che associativo. Un patrimonio di competenze al servizio della collettività e del sistema imprenditoriale con un occhio particolare verso il Mezzogiorno che ha bisogno come non mai di politiche concrete per nuovi investimenti in infrastrutture e di misure più vicine alle piccole e piccolissime aziende che ne caratterizzano il tessuto economico”.

Scioglimento a Palazzo dei Bruzi. Le reazioni

Foto Roberto Monaldo / LaPresse11-02-2015 RomaPoliticaCamera dei Deputati - ddl RiformeNella foto L'aula della CameraPhoto Roberto Monaldo / LaPresse11-02-2015 Rome (Italy)Chamber of Deputies - ddl ReformsIn the photo

GRUPPO DEI DEPUTATI CALABRESI DEL PD – Nei prossimi giorni, i deputati calabresi del Pd presenteranno un’interrogazione parlamentare sul caso Cosenza. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è solo la risultante del fallimento politico-amministrativo dell’amministrazione Occhiuto ma è innanzitutto un’azione interruttiva di un progressivo e crescente processo di degrado e degenerazione morale. Al Comune di Cosenza l’illegalità è stata, di fatto, eletta a norma. Sono molteplici e numerosi gli indizi che connotano un contesto torbido e di intrecci politico-affaristici che caratterizzano l’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è solo la manifestazione di una volontà tesa a promuovere un progetto politico alternativo all’esperienza amministrativa guidata da Occhiuto ma è anche e soprattutto un atto di responsabilità finalizzata a tutelare l’istituzione comunale da possibili effetti devastanti conseguenti a numerose indagini che la magistratura ordinaria e la Direzione Distrettuale Antimafia, da come si evince dalla stampa, stanno conducendo. Il segretario regionale del Pd aveva responsabilmente invitato il Sindaco di Cosenza a dimettersi “prima che fosse troppo tardi”, ma ancora una volta è prevalsa l’irresponsabile vanità. E per questo che lo scioglimento del consiglio comunale è da considerare atto salvifico e di bonifica sociale e morale. O si va avanti verso un’intensa azione di rinnovamento e risanamento morale o la crisi della città di Cosenza è destinata ad essere irreversibile e a compromettere il futuro delle nuove generazioni. A Cosenza bisogna voltare pagina: la città merita amministratori che elevino il prestigio e la credibilità dell’istituzione anche e soprattutto capace di valorizzare e promuovere l’identità di una comunità che è orgogliosa della propria storia e delle sue tradizioni per rilanciare la “cosentinità” come un valore e non ridurla ad un immeritato disvalore”.

Salerno-NazzarenoNAZZARENO SALERNO (Consigliere regionale Forza Italia) – La situazione deflagrata su Cosenza è la conferma di una fallimentare gestione di Forza Italia a livello regionale caratterizzata da tensioni derivanti dall’incapacità di trovare equilibri e di svolgere un efficace ruolo di mediazione. Non solo è mancato un dialogo costruttivo ma sono stati alimentati sospetti e incertezze in un contesto di anarchia nel partito. Se a Cosenza, città della coordinatrice regionale, succede questo, è evidente l’assenza di una guida riconosciuta. Di più, viene certificata la mancanza assoluta di presenza sul territorio, di attività di partito, di corretta interazione. Chi è responsabile di questo sfascio deve assumersi le proprie responsabilità senza cercare espedienti e strategie di temporeggiamento: Jole Santelli deve rassegnare le sue dimissioni consentendo una reale riorganizzazione di un partito che ha la forza per rinascere e tornare ad essere un punto di riferimento per tutto l’elettorato di centrodestra e per quei cittadini che, pur non avendo una connotazione politica definita, non si riconoscono negli schemi e nei metodi della sinistra. Il presidente Berlusconi, con il suo carisma e la sua indiscussa leadership, faccia definitivamente chiarezza e individui la personalità più idonea per avviare il processo di ricostruzione. Bisogna infatti agire con celerità: la posizione assunta dall’amico Luca Morrone, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, è il frutto di un malessere diffuso che esprime un segnale allarmante. Il nostro partito deve essere inclusivo e valorizzare gli uomini che possono dare un serio contributo al partito ed alla comunità. Scelte casuali, non condivise o addirittura dettate da interessi specifici portano a gravi allontanamenti. Occorre ripartire dai nostri valori e per fare ciò deve essere ricostituito quel senso di appartenenza che è stato annacquato a causa di azioni ingiustificate e controproducenti. In una città come Cosenza non ha senso non presentare il simbolo del partito, il messaggio sarebbe devastante. Basta con la vaghezza e la superficialità: si deve cambiare e subito.

Enzo PaoliniENZO PAOLINI (Consigliere comunale Pse) – Le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali si è resa necessaria per ristabilire etica e moralità nel governo cittadino. La deriva clientelare e priva di ogni controllo che aveva ormai preso l’amministrazione comunale di Cosenza ha imposto un segnale politico deciso per impedire la prosecuzione di una esperienza insostenibile sul piano della legalità e del rispetto delle regole. La magistratura ha già da tempo constatato l’esistenza di “rilevanti violazioni di principi di buona amministrazione e di trasparenza dell’azione amministrativa” posti in essere al Comune di Cosenza. In particolare è stato ufficialmente accertato che al Comune di Cosenza “si assegnano incarichi di consulenza a soggetti esterni alla amministrazione comunale senza reali controlli e con scarne motivazioni in ordine agli esiti della procedura comparativa seguita per la selezione del contraente, scegliendo i professionisti in maniera del tutto arbitraria avvalendosi di incarichi di mera facciata che rappresentano la giusta causa dei compensi”. Più volte e costantemente nel corso degli anni è stata chiesta la cessazione di questo modus operandi soprattutto nel settore dei lavori pubblici ma la risposta è stata la reiterazione dei comportamenti con atti di utilizzo di risorse pubbliche sottratti a qualsiasi controllo e non condivisibili sotto tutti i profili. Uno scenario fosco che non si è schiarito con il passare del tempo neanche dopo i suddetti accertamenti ma, anzi, si è ancora più esteso investendo tutti i settori della gestione da parte di sindaco e giunta come hanno evidenziato la recente inchiesta per le spese delle luminarie di Natale, le interrogazioni rimaste senza risposta sugli affidamenti dei lavori di somma urgenza, l’omissione di tutte le dovute procedure sulle pratiche di bilancio. Questa insostenibile assenza di senso delle istituzioni è il motivo per cui la coalizione di centrosinistra, ed altri consiglieri facenti parte di forze politiche che, pur assicurando sinora sostegno al sindaco, avevano da tempo manifestato l’esigenza di cambiamento e di chiarezza, di fronte alla pericolosissima china di immoralità impressa alla azione della amministrazione hanno ritenuto fosse giunto il momento di un segnale di volontà e di espressione politica tale da mettere la parola fine ad una esperienza amministrativa giudicata fortemente negativa sia sul piano del merito che su quello del metodo. Questi i motivi politici di un atto, quello delle contestuali dimissioni per assoluta violazione delle più elementari regole che impedisce un vulnus democratico tale da inquinare in maniera irrimediabile la imminente campagna elettorale.

Wanda-FerroWANDA FERRO (Forza Italia) – La decisione di alcuni consiglieri comunali cosentini di fare cadere l’amministrazione Occhiuto è una ulteriore pagina buia scritta da quella classe politica calabrese autoreferenziale e arrogante, che opera in spregio agli interessi della collettività e a difesa delle rendite di pochi. Non v’è altro modo per interpretare lo scioglimento del Comune di Cosenza, una manovra politica che appare, oltre che dannosa per l’intera comunità cosentina, insensata perché arrivata in prossimità della scadenza naturale della legislatura. I firmatari delle dimissioni hanno il dovere di spiegare ai cittadini le ragioni ed i termini dell’operazione, ammesso che ve ne sia qualcuna capace di convincere i calabresi che si tratti davvero di una strategia politica, e non dettata da ripicche o regolamento di conti o coinvolgimenti di carattere individuale le cui origini vanno forse ricercate nelle vicende che hanno caratterizzato le ultime elezioni regionali. Una grande ammucchiata, quella che ha portato alla vittoria di Oliverio, caratterizzata dall’esaltazione del trasformismo e del trasversalismo che oggi procede senza pudore e raggiunge la vetta, con il contributo addirittura di chi era stato eletto nelle fila di schieramenti che avrebbero dovuto rappresentare quell’opposizione costruttiva al governo regionale e che invece ha piegato il proprio ruolo agli interessi individuali, sostenendo una pseudo ragione di governabilità. In tale direzione ritorna prepotentemente di attualità la vicenda del referendum contro il nuovo statuto regionale, che ha indotto alcuni esponenti dell’opposizione a non aderire alla sottoscrizione ed altri, addirittura, a ritirare la firma già apposta in nome di una presunta salvaguardia delle finanze regionali, le quali andrebbero invece custodite mediante una reale contrazione e revisione della spesa che però al momento non appare perseguibile dal governo di centrosinistra, per via degli svariati interessi, pur legittimi, di pochi o tanti imprenditori impegnati sia in politica che nei vari settori dell’economia. Ancora una volta gli interessi di pochi e i giochi di potere hanno prevalso sugli interessi di una intera città e dei suoi cittadini.

Giuseppe MazzucaGIUSEPPE MAZZUCA (Consigliere comunale capogruppo Pse) – La fine dell’esperienza Occhiuto alla guida del Comune di Cosenza apre una fase nuova che porterà, da qui a pochi mesi, a nuove consultazioni per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella fine di questa consiliatura si sono assunti questa responsabilità perché convinti della necessità di porre fine ad una esperienza complessivamente negativa, caratterizzata da una gestione di potere autoritaria e opaca. Al commissario che, ci auguriamo, venga nominato con la massima urgenza e che dovrà traghettare il Comune verso nuove elezioni  chiediamo di avviare senza indugi una bonifica del Comune di Cosenza attraverso la pubblicazione di delibere, determine, incarichi e di tutti gli atti amministrativi prodotti dalla giunta Occhiuto, con particolare riguardo alle consulenze, agli incarichi e agli affidamenti diretti concessi generosamente in questi ultimi cinque anni nel settore degli appalti pubblici. Per quanto ci riguarda la fine anticipata della consiliatura è da considerarsi una operazione di salute pubblica necessaria per acquisire consapevolezza della reale situazione lasciataci in eredità dall’amministrazione Occhiuto e per mettere i cittadini nella condizione di scegliere, con coscienza, da chi farsi governare.

antonio caridiANTONIO CARIDI (Senatore Forza Italia) – Le dimissioni forzate del sindaco cosentino, Mario Occhiuto, rappresentano la situazione emblematica di un contesto politico in seria crisi per i giochi di potere. Questa manovra vigliacca avrà dirette conseguenze per i cittadini di Cosenza che hanno scelto di essere rappresentati da un’amministrazione, costretta a scomparire per intrallazzi di palazzo. La nomina del commissario che andrà a traghettare il comune fino alle prossime elezioni non rappresenterà certamente un rilancio per Cosenza, soprattutto in ottica di completamento dei progetti avviati dalla ormai ex amministrazione comunale. Si deve tenere presente che lo schiaffo morale è stato dato ai cittadini, alla vera forza del contesto cosentino, a chi risponderà certamente presente alle prossime elezioni rimarcando, sicuramente, il riconoscimento nei confronti di Mario Occhiuto che ha fatto tanto per Cosenza. La politica non è questo, la politica deve avvicinarsi alla gente, la politica non può eclissare le decisioni popolari solo ed esclusivamente per trarre benefici. Palazzo dei Bruzi sarà in difficoltà adesso.

orsomarso-fausto-pdlFAUSTO ORSOMARSO (Consigliere regionale Gruppo Misto) – La vicenda di Cosenza, cronaca annunciata di quanto si è consumato in parallelo nei mesi scorsi in Consiglio regionale e in Parlamento, è lo specchio dell’Italia di Renzi e della sua annunciata rottamazione. Si commenta da sé’: in uno scenario nazionale che ha dimenticato il Sud con il complice silenzio della deputazione calabrese di questo Governo abusivo e con un Governo regionale che ha consumato il suo primo anno e mezzo impegnato in una guerra tra bande più che sui problemi della Calabria. I cittadini di tutta la Calabria avevano una sola speranza riconoscendosi tutti in quello che la politica aveva in solo quattro anni realizzato nella città di Cosenza. In Calabria la sfida epica all’orizzonte non sarà tra le sigle della destra o della sinistra ma tra la conservazione che distrugge e la speranza che ci siano istituzioni in grado di funzionare nell’interesse diffuso dei cittadini. La battaglia di giugno a Cosenza sara’ l’Armageddon tra un vecchio Sud e la speranza nel nuovo.

gregorio fontanaGREGORIO FONTANA (Responsabile nazionale organizzazione di Forza Italia) – Pieno sostegno e totale fiducia del Presidente Berlusconi e di Forza Italia, alla coordinatrice regionale on. Jole Santelli e al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Si è provveduto a sospendere in via immediata, ai sensi dell’articolo 59 dello statuto di Forza Italia Luca Morrone, per aver messo in atto, disattendendo le indicazioni degli organi regionali e nazionali del partito, comportamenti tali da determinare la caduta dell’amministrazione comunale di Cosenza, convintamente sostenuta da Forza Italia, creando così un grave danno e pregiudizio alla vita amministrativa della città e all’immagine e alla credibilità politica del movimento. Si è inoltre provveduto a sospendere, ai sensi dell’articolo 59, il consigliere regionale Ennio Morrone, per avere in reiterate occasioni e con comportamenti conseguenti, favorito, supportato indotto atti orientati alla destabilizzazione dell’amministrazione comunale di Cosenza.

 

Luciano Bentenuto, capo della polizia segreta del Canada, piacevolmente colpito dalla gente di Calabria

Cosenza ( Cs) – E’ stata una cinque giorni ricca di visite istituzionali, scambi culturali, incontri amicali e all’insegna della buona cucina calabrese, della quale ne ha molto apprezzato il gusto e sapori.  E’ Luciano Bentenuto, di origini abruzzesi, nato e cresciuto in Canada, oggi capo della polizia segreta del paese nord americano.  Un’autorità illustre che nel corso degli anni si è distinta per aver combattuto oltreoceano fenomeni importanti quali la criminalità organizzata, il traffico di droga, l’immigrazione clandestina. In Calabria, accompagnato dal suo amico fraterno Pino Didiano, ideatore de “La Piazza Punto di Incontro” e del Premio Telesio in Canada, è stato invitato dal conduttore Pino Gigliotti e dagli imprenditori Sergio Mazzuca e Pietro Reda. “L’accoglienza della gente di Calabria è stata veramente sorprendente – dice Bentenuto nel corso di un’intervista- questa terra ha una grande ricchezza, culturale e sociale. Ho visto negli occhi delle persone che ho avuto modo di incontrare in questi giorni, la voglia di cambiamento e di riscatto”. E’ rimasto affascinato dalle nostre bellezze e piacevolmente colpito delle caratteristiche dei quartieri urbani ( ha visitato il centro storico di Rende, dopo l’incontro con il sindaco Manna), nonché  del nostro ateneo calabrese, dopo i saluti istituzionali con il rettore Crisci, definito da Bentenuto un vero punto di eccellenza e di qualità.  “I calabresi – ha dichiarato- hanno un grande pregio, quello cioè di avere una fierezza interiore e una voglia di emergere, che, sono certo, porterà grandi risultati per la Calabria e per i calabresi”.  Per queste ragioni, Bentenuto,  che da trent’anni è al servizio dell’intelligence canadese, insieme al suo amico Pino Didiano, sta pensando di creare, così come sta già accadendo, dei veri e propri centri di aggregazione sociale  e dei ponti culturali tra l’Italia e il Canada, cosicché si possano coniugare e implementare quelle risorse genuine e che la nostra terra vanta di avere. Gli italiani immigrati in Canada, molti dei quali tra le città di Toronto e Montreal sono davvero tanti “e,  la cosa incredibile,  – sottolinea Bentenuto-  è che nessuno ha mai dimenticato le proprie origini, che sono amorevolmente tramandante di anno in anno da padre in figlio. L’italiano all’estero,  è profondamente legato alla terra madre”.  Bentenuto è pienamente convinto poi che è compito delle istituzioni lavorare volenterosamente per abbattere quel gap generazionale che attanaglia la nostra terra ed è sempre compito delle autorità mettere in moto una vera e propria macchina operativa che abbia come obiettivo primario la centralità dell’individuo, capace di esaltarne potenzialità e talento. Il suo principale obiettivo, “grazie all’aiuto e alla collaborazione di amici come Sergio Mazzuca, Pietro Reda, Pino Gigliotti e tanti altri ancora”, rimane quello di istituire un canale di rappresentanza tra il nostro paese e il Canada, al fine di abbattere quelle barriere ideologiche e fare in modo che si possa onorare la vera italianità, tipica di donne e uomini intelligenti, dotati di una forte energia “che sono certo- conclude-  li porterà a raggiungere importanti traguardi”.

 

Raffaella Aquino

Il rettore dell’Unical Crisci accoglie stamane Luciano Bentenuto, direttore dell’intelligence canadese

Arcavacata di Rende ( Cs) – Un cordiale incontro quello di stamane tra il magnifico rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci e Luciano Bentenuto, direttore generale dei Servizi di Sicurezza  del Canada, una sorta di “super poliziotto”  che negli ultimi trent’anni ha ricoperto alcuni dei più importanti incarichi dirigenziali dell’intelligence del paese nord americano. Bentenuto, accompagnato dall’imprenditore Sergio Mazzuca e dal presidente del club italo-canadese “La piazza punto d’incontro”, Pino Didiano, ha raccontato al rettore della sua lunga esperienza professionale nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata d’oltreoceano e della più recente attività di “ambasciatore” delle positività italiane. “Da un po’ di tempo – ha spiegato Luciano Bentenuto– sia in Canada che in giro per il mondo racconto le tante cose buone che riguardano  gli italiani emigrati in America, per sfatare luoghi comuni e testimoniare il loro fondamentale contribuito alla crescita sociale ed economica dei Paesi che l’hanno accolti” Bentenuto si è detto poi disponibile a favorire ogni possibile scambio culturale tra Calabria e Canada.

Unindustria Calabria sarà presente all’incontro con Delegazione Russa

COSENZA – Unindustria Calabria interverrà all’incontro “Italia e Russia. Sinergie internazionali per favorire la cooperazione e la crescita economica dei territori” organizzato da General Invest e da Rapresentative Office of the Belarusian Chamber of Commerce and Industry in Italy, che si terrà nella mattinata di lunedì prossimo, 11 gennaio, nella città di Reggio Calabria.

A darne notizia è lo stesso Presidente degli Industriali calabresi Natale Mazzuca che, in una nota stampa diffusa dall’Associazione, ha avuto modo di dichiarare che “l’incontro programmato assume più e particolari valenze. Intanto si apre un confronto ufficiale con rappresentanti di un Paese che può rappresentare un importante mercato di sbocco per molte delle eccellenze e delle tipicità prodotte e realizzate in Calabria. Il secondo aspetto caratterizzante – ha continuato il Presidente di Unindustria Mazzuca – è costituito dalla possibilità di presentare il territorio calabrese come pronto ed attrezzato ad attrarre ed ospitare investimenti importanti tanto per la collocazione strategica, dal punto di vista geografico, quanto per la presenza di importanti e qualificati centri di ricerca legati al sistema universitario locale che forniscono, tra le altre cose, risorse umane dalle competenze e qualifiche professionali di avanguardia”.

“La ciliegina sulla torta – ha concluso il leader degli industriali calabresi – sarà la possibilità di poter utilizzare in maniera opportuna ed efficace il porto di Gioia di Tauro, una infrastruttura capace da sola di generare economie, moltiplicando convenienze localizzative e sinergie di sistema soprattutto nell’ottica più complessiva di un mercato che guarda ai Paesi in crescita”.