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Il dottor Domenico Migaldi ai vertici dell’angiologia nazionale

COSENZA – Un calabrese ai vertici dell’angiologia nazionale. Il dottor Domenico Migaldi, specialista in angiologia medica, già presidente regionale della SIAPAV, Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare, è stato eletto nel Consiglio Nazionale per il triennio 2022-2024. La nomina è avvenuta nel corso del XLII Congresso Nazionale di Roma. Il dottor Domenico Migadi, allievo della scuola francese del Professore Claude Franceschi, svolge la sua attività di specialista angiologo a Cosenza, presso il Poliambulatorio ASP di Cosenza.

Soldi per favorire causa, arrestato medico a Crotone

CROTONE – Un medico di 74 anni è stato arrestato dai carabinieri di Crotone con l’accusa di induzione indebita a promettere utilità. Come si legge su Ansa Calabria, il medico, nominato consulente dal Tribunale di Crotone, avrebbe chiesto la somma di 1.000 euro ad una donna per assicurare l’esito positivo di un contenzioso legale.

La vittima si è recata subito dai carabinieri a denunciare il fatto.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone, hanno quindi predisposto un servizio monitorando l’incontro tra il medico e la donna e riscontrando il passaggio del denaro. Il medico è stato portato in carcere come disposto dalla Procura.

Studio medico degradato e farmaci scaduti, denunciato professionista di Cosenza

COSENZA – Ambulatorio medico fatiscente all’interno di un palazzo degradato e una grande quantità di farmaci scaduta.

E’ la scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza di Cosenza che ha denunciato un medico di Cosenza, a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie in cui versava lo stabile dove esercitava la sua professione. I pazienti venivano accolti in stanze pressoché indecorose e sporche all’interno delle quali vi erano anche evidenti segni di umidità. I locali, poi, erano anche sprovvisti di un adeguato impianto di riscaldamento.

Le Fiamme Gialle hanno poi scoperto la presenza all’interno dello studio medico di quantità non indifferenti di farmaci, apparentemente ben conservate, ma scaduti, alcuni, anche da oltre sette anni, dunque pericolosi per la salute del paziente.

Il professionista è stato denunciato a piede libero.

 

 

 

 

 

 

Medico assenteista, delegava la segretaria, denunce nel lametino

LAMEZIA TERME (CZ) – Si assentava dal suo studio medico delegando alla segretaria, priva dei titoli, la prescrizioni di farmaci, esami e certificati. Lo hanno scoperto i finanzieri del Nucleo mobile di Lamezia Terme, che hanno denunciato sette persone per una presunta truffa all’Azienda sanitaria e all’Inps.
Indagando sulle assenze del medico i finanzieri, coordinati dalla Procura di Lamezia Terme, hanno scoperto che questi garantiva la propria presenza in studio solo un’ora al giorno.

Da alcune intercettazioni è emerso che, in sua assenza, i pazienti venivano ricevuti dalla sua collaboratrice la quale, con l’assenso del medico, rilasciava i documenti falsificandone la firma. Nella vicenda sono coinvolti anche due medici ospedalieri, un insegnante e due dipendenti di un call center che, stando alla ricostruzione, avrebbero ottenuto false certificazioni attestanti una malattia inesistente per assentarsi dal lavoro. I reati contestati sono anche quelli di esercizio abusivo della professione e falso.

Fonte Ansa

Scoperto medico evasore, frode per oltre 200 mila euro

COSENZA – I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno scoperto un medico che nel 2014 non ha dichiarato compensi per circa 500 mila euro e non ha presentato alcuna dichiarazione Iva pur avendo eseguito operazioni imponibili per oltre 670 mila euro.

Al professionista, le fiamme gialle della Compagnia di Paola sono giunte grazie all’individuazione “mirata” del soggetto economico attraverso il controllo del territorio e l’utilizzo delle banche dati a disposizione che hanno consentito di sviluppare una specifica analisi di rischio e di rilevare significativi elementi di pericolosità sotto il profilo fiscale.

I controlli hanno riguardato anche numerosi conti correnti ed altri rapporti, oltre a migliaia di operazioni bancarie. E’ stata così ricostruita la reale posizione fiscale del professionista, i compensi percepiti e non dichiarati, l’Iva non dichiarata, dovuta e non versata accertando un’evasione di imposte per 290 mila euro. Il professionista è stato denunciato per omessa dichiarazione.

Operazione “Sansone”, sequestro milionario a medico che favoriva le cosche

REGGIO CALABRIA – Nuovo sequestro beni, per un valore di 6 milioni di euro, nei confronti del medico chirurgo reggino Francesco Cellini, responsabile e legale rappresentante della cooperativa Anphora che gestisce la clinica “Nova Salus” a Villa San Giovanni. Il professionista è imputato nell’operazione “Sansone” condotta nel 2016 contro le cosche Condello di Reggio Calabria e Zito-Bertuca, Imerti-Buda di Villa San Giovanni. Secondo l’accusa avrebbe ricoverato alcuni mafiosi per evitargli il carcere e curato i latitanti Pasquale e Giovanni Tegano. Il nuovo sequestro va ad aggiungersi a quello da 19 milioni eseguito nel marzo scorso ed è stato disposto a conclusione di accertamenti finanziari che hanno riguardato decine di conti corrente e diversi istituti di credito, assicurativi e finanziari, svolti dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria con il supporto dello Scico della Finanza e insieme ai al Ros dei Carabinieri. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale su richiesta della Dda.

 

Immagini di repertorio

Sfruttamento della prostituzione, due arresti, tra cui un medico

CATANZARO – Avrebbero favorito la prostituzione nel centro a Catanzaro: uno affittando appartamenti di sua proprietà a donne straniere e l’altro occupandosi della logistica e della riscossione degli introiti.
Un medico dentista  di 68 anni, e un uomo di 25, sono stati arrestati, e posti ai domiciliari, dalla Squadra mobile di Catanzaro con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’indagine della sezione criminalità straniera e prostituzione della Questura del capoluogo calabrese, andata avanti per diverso tempo con osservazione e pedinamenti sul territorio cittadino, ha consentito di individuare le responsabilità dei due arrestati. In particolare è emerso che il dentista, proprietario di diversi appartamenti, fittava le abitazioni alle ragazze con la complicità del giovane che si occupava della logistica. A confermare il quadro è stata una prostituta colombiana che ha indicato nel 25enne la persona alla quale consegnava 350 euro a settimana per fruire di un piccolo appartamento.

Miriam Caruso

Scoperto medico evasore nel cosentino. Non dichiarati compensi per 150mila euro

ROSSANO (CS) – I finanzieri di Rossano, nell’ambito di un’attività info-investigativa tesa all’individuazione dei fenomeni evasivi, hanno scoperto un professionista che ha esercitato l’attività medica senza dichiarare al fisco i propri redditi, risultando quindi evasore totale.

Le Fiamme Gialle hanno effettuato una verifica fiscale nei confronti del professionista titolare di due studi medici aperti al pubblico ma che aveva omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi negli anni 2014 e 2015.

I militari hanno così avviato una meticolosa attività mirata alla ricostruzione dei compensi percepiti dal professionista, basata principalmente sulla disamina della documentazione extracontabile e proseguita mediante riscontri esterni e analisi effettuate su banche dati, al fine di quantificare sia la base imponibile sottratta a tassazione che le imposte dovute e non pagate dal contribuente.

Dagli accertamenti si è appurato che il medico ha occultato compensi relativi a redditi da lavoro dipendente per un valore pari a circa 90mila euro e compensi professionali per ulteriori 66mila euro. Complessivamente non venivano dichiarati al fisco oltre 150mila euro di compensi evadendo imposte per un importo complessivo superiore a 52mila euro.

 

Minaccia e picchia il medico per la patologia del figlio post vaccino, un arresto

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Aveva minacciato, immobilizzato e picchiato un dirigente medico addetto al punto vaccinale di Diamante dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ritenendolo responsabile della patologia di cui è affetto il figlio causata, a suo dire, proprio dalla somministrazione di un vaccino. Un impiegato quarantenne è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della Compagnia di Scalea in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip di Paola su richiesta della Procura. L’attività investigativa dei carabinieri ha permesso di ricostruire tutte le fasi dell’episodio, avvenuto lo scorso 14 giugno, raccogliendo elementi sufficienti per l’emissione della misura. Già da un anno l’uomo, padre di un bambino autistico, accusava il medico e aveva avuto con lui più di un confronto.

Tenta di strangolare un medico: «Mio figlio è autistico per colpa del vaccino»

DIAMANTE (CS) – Calci, pugni e anche le mani al collo per strozzarlo. Un tentato omicidio che sarebbe riuscito se non fossero intervenute alcune persone che, urlando, hanno attirato l’attenzione del vicinato. Vittima dell’aggressione è il dirigente medico dell’Asp di Cosenza, responsabile del settore vaccini di Belvedere e Diamante, Raffaele D’Amante, 63 anni. Ad aggredirlo un uomo di Tortora, F.A.M., impiegato amministrativo al penitenziario di Paola (Cs), padre di un minorenne autistico, patologia che secondo il padre sarebbe stata causata dal vaccino somministrato al ragazzo. I fatti hanno avuto inizio circa un anno fa, quando al minorenne fu somministrato un vaccino esavalente. Ad intervenire proprio il medico D’Amante, unico responsabile del settore. Dopo la seconda e terza dose, almeno così ricorda il medico, che adesso si trova ricoverato alla casa di cura Tricarico, il padre è venuto a chiedere informazioni sul vaccino somministrato. «Io risposi – racconta all’AGI  – che il vaccino era stato somministrato secondo norma. Lui invece asseriva che dopo il vaccino il bambino era stato male». Per cui lo riteneva responsabile. A distanza di sette mesi ancora un altro confronto, questa volta a Diamante (Cs), tra medico e l’uomo di Tortora. Ieri pomeriggio l’escalation di violenza. L’uomo si è presentato davanti all’abitazione del dottor D’Amante che tornava dal lavoro dopo essere stato a Scalea e Belvedere. Bloccata la macchina lo ha costretto a scendere. «Vieni che dobbiamo parlare. Tu la pensione non te la godi, se non mi dici che hai messo nel vaccino». Poi le botte. Calci, pugni in faccia e il sangue che sgorgava dal viso del medico. Le grida di aiuto di D’Amante hanno attirato l’attenzione dei vicini che intanto hanno visto l’uomo sul corpo del medico con le mani al collo. Sarebbe bastato poco per ucciderlo. Braccato, l’uomo è riuscito a fuggire. Il medico è stato subito trasportato al vicino Pronto Soccorso della Casa di cura Tricarico. Trauma cranico, lividi su tutto il corpo e due costole rotte la diagnosi, con trenta giorni di prognosi.