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Maranathà, consegnati cento giubbotti

ROSSANO (CS) In questi giorni, nei pressi del centro di ascolto “Maranathà” nei locali della delegazione comunale si è svolta la consegna di cento giubbotti catarifrangenti da parte degli uffici diocesani Caritas e Migrantes di Rossano – Cariati a un centinaio di lavoratori stranieri impegnati prevalentemente in questi periodi nella raccolta di prodotti agricoli nella Piana di Sibari.

Rossano
L’importante iniziativa è stata voluta soprattutto dallo Sportello dell’Ufficio Migrantes, con la partecipazione attiva degli stessi cittadini stranieri per la loro sicurezza, dal momento che, per motivi di lavoro, si trovano a dover percorrere a piedi, spesso nelle ore notturne, strade a scorrimento veloce, compresa la tristemente nota SS106 Jonica, con grave pericolo alla loro incolumità. Don Pino Straface, responsabile della Caritas Diocesana di Rossano – Cariati, presente all’iniziativa, ha voluto ribadire con il suo intervento quanto la Chiesa è “impegnata nell’accoglienza e aiuto verso le persone bisognose cercando di sensibilizzare la comunità attraverso piccoli gesti che possono salvare la vita dei meno fortunati”. L’ iniziativa è stata condivisa e apprezzata dall’ arcivescovo mons. Giuseppe Satriano.
“Sono piccoli gesti ma significativi – dice il direttore dell’Ufficio Migrantes Giovanni Fortino – segno dell’attenzione che la Chiesa ha nei confronti delle persone che arrivano nel nostro paese. Segni che mettono al centro la dignità della persona”. I giubbotti sono stati gentilmente donati dal Signor Giuseppe Campana, responsabile dell’associazione “Ricicreando”.

Ritorna L’Albero del Canto: l’iniziativa con al centro l’accoglienza

ISCA SULLO IONIO (CZ) Dopo una lunga pausa, ritorna L’Albero di Canto: l’Amministrazione Comunale di Isca sullo Ionio, con uno sforzo economico importante in tempi di tagli ai bilanci degli enti locali, ma con la consapevolezza del valore storico di una manifestazione che negli anni scorsi è stata un modello nella valorizzazione dei centri storici e della cultura locale, ha deciso di rinnovare un festival che quest’anno si presenta come Incontri Musicali del Mediterraneo. La presenza dello SPRAR e dei migranti, l’esperienza svolta in questi anni e un dibattito dai toni sempre più intensi all’interno dell’opinione pubblica nazionale, hanno spinto nella direzione di recuperare lo spirito originario della manifestazione: l’incontro delle culture, le diverse possibilità per i centri dell’interno e le comunità, sempre più residuali nella geografia della Calabria.

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L’apertura è infatti dedicata al tema: Le città dell’accoglienza. Dopo i saluti del Sindaco Carlo Pantusa e del Presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, ci sarà l’introduzione di Piero Caroleo, Direttore della Coop Atlante, ente gestore progetto Sprar “Isca Accoglie”, cui seguiranno gli interventi di Assunta Fiorentino, Coordinatrice Centri Informazione e Orientamento Immigrati ASP di Catanzaro; Nerina Renda, Referente area IV Prefettura di Catanzaro; Mario Talarico, Sindaco del Comune di Carlopoli – Sprar “Al Baìt”, nonché testimonianze degli ospiti del Centro di accoglienza. Le conclusioni sono affidate a Giovanni Manoccio, Vicesindaco di Acquaformosa e coordinatore degli Sprar della Provincia di Cosenza.

Il programma artistico segue la traccia generale: Venerdì 28 agosto il Duo di Sandro Jouex, una delle sorprese del concerto del Primo Maggio 2015 a Piazza San Giovanni, con un repertorio che spazia dai brani originali alle rivisitazioni di classici e tradizionali africani. Novello griot, canta in francese, inglese, arabo e in diversi dialetti africani. A seguire L’Agorà dei cantastorie, con Fulvio Cama, Saveria Romeo, e il ritorno – dopo 10 anni – di Otello Profazio. Sabato 29 agosto l’avvincente “sconcerto” dei Lambery Blues, irresistibile mix tra il Mississipi e la Calabria, e infine il ritmo travolgente e ballerino di Africa Djembè, con i suoni e i colori del Senegal e in particolare della tradizione wolof e mandinga. Durante i due giorni del festival, animeranno le strade del paese l’Orkestrana Orkestra, la tradizionale Fanfarra, e l’incredibile postazione dei Coltivatori di Musica, con la loro Resistenza GastroFonica Viaggiante. Come sempre, ci saranno stand di gastronomia locale, di arte e di artigianato. L’organizzazione è a cura della ProLoco Sanagasi, la Direzione Artistica dell’Associazione ARPA.

Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni punto di riferimento nazionale

Catanzaro – Il Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’ASP di Catanzaro è diventato il punto di riferimento nazionale per quanto riguarda il controllo e la sorveglianza delle malattie infettive nei Centri di accoglienza per immigrati. Il Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’Asp, che ha sede nell’area del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme ha presentato a Roma, alla presenza dei referenti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in un convegno organizzato da Agenas, il modello messo a punto dall’Asp catanzarese e che rappresenta uno degli obiettivi previsti nel Progetto CCM-Agenas sul tema della Salute nella popolazione immigrata e il monitoraggio da parte dei Sistemi Sanitari Regionali.

Alla manifestazione romana ha partecipato il direttore generale dell’Asp Dott. Mancuso, il quale ha introdotto i lavori mettendo in evidenza gli sforzi profusi dall’Azienda in tema di politiche per l’immigrazione nonostante il periodo di ristrettezze economiche in cui versa la Sanità. La Dott.ssa Morandi, Referente del Progetto per conto di Agenas, ha presentato l’iniziativa mettendo in risalto gli aspetti attuali ed emergenti della  problematica relativa alla tutela della salute degli immigrati, puntando l’attenzione sugli aspetti economici che impongono  strategie efficaci per garantire a tutti gli stranieri l’assistenza sanitaria, auspicando procedure uniformi su tutto il territorio nazionale  e sistemi organizzativi validi.

Gli operatori del Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni, il Dott. Surace  e l’Infermiera Latella, nelle loro relazioni, hanno messo in risalto gli obiettivi  del progetto, l’insieme delle attività progettuali finalizzate al controllo delle malattie infettive nei Centri di identificazione ed espulsione della Regione Calabria e le buone pratiche finalizzate all’integrazione degli immigrati, spesso ostacolata dalle barriere linguistiche e dalla scarsa conoscenza delle normative che tutelano la salute dei cittadini stranieri.

Le  relazioni tenute dal Dott. De Filippis operatore dello SPRAR,  e dal Prof. Torti, Direttore dell’U.O. di Malattie Infettive del Policlinico Universitario di Germaneto, hanno affrontato rispettivamente gli aspetti della prevenzione, della diagnostica e terapia delle malattie infettive ad elevato impatto sociale quali Epatiti, AIDS, Tubercolosi, Malaria e Malattie Sessualmente Trasmesse.
L’insorgenza di tali malattie risulta spesso correlata ad una serie di fattori  quali il sovraffollamento, le condizioni  igienico-sanitarie precarie, la promiscuità  e l’assistenza sanitaria carente, a cui si aggiunge il fatto che alcune delle suddette malattie sono endemiche nei Paesi di provenienza dei cittadini stranieri.
Il Modello predisposto dal Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni costituisce uno strumento da adottare nelle varie realtà italiane per l’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie all’interno dei Centri di accoglienza per l’immigrazione, e tale prospettiva è stata anche auspicata dal Ministro della Salute Prof. Balduzzi il quale, non potendo presenziare ai lavori per impegni istituzionali, ha fatto pervenire un video-messaggio in cui ha avanzato la richiesta di voler conoscere nel dettaglio il prodotto finale realizzato dal Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni.