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Regionali, Pietro Molinaro e Vincenzo Sofo insieme a Rende

RENDE (CS) – «Cambiamento a km zero con Pietro Molinaro candidato a Km certo». Questo il titolo dell’incontro con la stampa in programma giovedì 9 gennaio alle 11 presso la segreteria politica, sita in via Rossini, di Pietro Molinaro, candidato nella circoscrizione di Cosenza alle elezioni regionali per la Lega Salvini Calabria a sostegno di Jole Santelli presidente.

Insieme a Molinaro all’incontro parteciperà Vincenzo Sofo, giovane leader della Lega e prossimo europarlamentare della Calabria appena si completerà il processo della Brexit.

L’incontro avrà lo scopo di illustrare i processi di cambiamento che la Lega vuole mettere in campo e la sua visione della Calabria del futuro. Gli organi di informazione sono invitati a partecipare. 

A rischio la distribuzione della cipolla Rossa di Tropea

TROPEA (VV) Molinaro, Coldiretti, «le ripetute calamità naturali verificatesi sull’areale di produzione della Rossa hanno fortemente compromesso la disponibilità del prodotto»

La cipolla Rossa di Tropea IGP  ormai è leader nel mondo ed è sempre più richiesta dai consumatori, dalla ristorazione e dall’industria di trasformazione risultando essere un elemento indispensabile per il cibo di qualità. In questi anni c’è stato un aumento di domanda che ora a causa delle varie calamità naturali (gelo, forte e caldo vento etc ) verificatesi sull’areale di produzione della “Rossa” hanno fortemente compromesso la disponibilità del prodotto una situazione che non consente ai produttori di  fare fronte alle richieste. «Insomma c’è poco prodotto – afferma Coldiretti – i produttori hanno fatto sforzi economici incredibili per mantenere una produzione con standard elevati di qualità tra l’altro glifosate zero. “Il finale  – afferma Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – è che la Rossa più amata in cucina i consumatori rischiano di non poterla acquistare».

Eventi calamitosi in provincia di Reggio Calabria, Coldiretti chiede sopralluoghi

REGGIO CALABRIA – Eventi calamitosi avversi caratterizzati da venti forti e precipitazioni temporalesche persistenti per oltre 22 ore nei giorni del 3 e 4 gennaio 2018 hanno interessato le aree della fascia jonica nella provincia di Reggio Calabria. Gli uffici tecnici della Coldiretti hanno già avviato sul territorio i sopralluoghi per la stima dei danni   verificando che gli eventi ventosi si sono fortemente manifestati  nei comuni  di Bianco, Africo, Brancaleone, Palizzi, Bova, Bova Marina, Condofuri, San Lorenzo, Roghudi, Roccaforte, e Montebello Ionico, la maggior parte delle aziende agricole ricadenti in questa area, hanno registrato danni strutturali sulle coperture di capannoni, edifici rurali e civili, ma in modo particolare i danni si sono manifestati sulle piante di  bergamotto con molti casi di sradicamento e rottura della branche principali, ovviamente la produzione è totalmente caduta a terra rendendo i frutti ormai inutilizzabili,  negli uliveti si registrano rottura di rami e branche principali, sradicamenti,  i teli per la raccolta delle ulive sono stati in gran parte strappati e danneggiati ormai inutilizzabili con completa perdita delle ulive ancora non raccolte  per la cascola causata dal forte vento. Ingenti danni si sono verificati sulle strutture serricole nei  comuni di san Lorenzo, Condofuri, Palizzi e Brancaleone dedicate alla produzione di colture orticole ad alto reddito come pomodori e altre, con strutture completamente divelte dal vento comprese coltivazioni in pieno campo sulle quali persino le strutture pacciamanti sono state smantellate. Danni su impianti fotovoltaici in diverse aziende, nonché alle strutture di copertura per ricovero bestiame e attrezzi diffuse su tutto il territorio.

La richiesta di Coldiretti Calabria

La Coldiretti di Reggio Calabria chiede al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria di avviare le procedure di ispezione e controllo al fine di stimare i danni reali alle imprese agricole danneggiate al fine di dichiarare lo stato di calamità naturale. «Dal 2012  – annota Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – diverse sono state  le calamità naturali decretate che hanno riguardato l’agricoltura calabrese con diversi milioni di euro già stanziati e fermi nelle casse della Regione.  Chiediamo al Presidente Oliverio un impegno particolare su questo fronte per ristorare gli agricoltori».

La riforma dei reati alimentari, approvata dal Consiglio dei Ministri è una ottima notizia per la Calabria

«Molinaroci aiuterà a difendere in particolare l’olio di oliva e  succo di arance».

La riforma dei reati alimentari e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora piu’ pericolosa la criminalità nell’agroalimentare dove sviluppa un business significativo sottratto all’economia calabrese.

Questo va quindi contrastato con un sistema punitivo e di indagine più adeguato, come opportunamente previsto dalla riforma delle norme a tutela dei prodotti alimentari.

Il Disegno di Legge  – afferma Coldiretti Calabria – approvato da parte del Consiglio dei Ministri e presentato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando con nuove norme in materia di reati agroalimentari sulla base delle proposte presentate dall’apposita commissione presieduta da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti è davvero di grande rilevanza.

La criminalità organizzata, come emerge anche da diverse inchieste della magistratura in Calabria, (vedi succo di arance, olio di oliva, formaggi e derivati)  si sta appropriando di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano soffocando l’imprenditoria onesta ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza alimentare.

«Sempre di più, sul mercato i prodotti agrolimentari calabresi sono richiesti e quindi – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – dobbiamo tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare e le 18 certificazioni alimentari a livello comunitario di prodotti Dop/Igp e l’investimento che le imprese stanno facendo nel biologico  che in Calabria vede  8787 aziende in regime di  agricoltura biologica con una superficie complessiva di ha 160.164 ha e 984 le aziende in regime di agricoltura integrata per 18593 ettari.

Un patrimonio importante e che nel disciplinare dell’agricoltura integrata, pone la Calabria prima per essere “glifosato-free”. Proprio per questo – continua dobbiamo continuare ad essere all’avanguardia  in Europa di contrasto alle alterazioni, sofisticazioni e adulterazioni degli alimenti.

Va quindi sottolineata con soddisfazione – conclude Molinaro – la volontà con l’approvazione della riforma di procedere ad un aggiornamento delle norme penali, risalenti agli inizi del 1900, attraverso un’articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti e di adeguamento degli stessi ad un contesto caratterizzato da forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute delle persone».

La denuncia di Molinaro (Coldiretti): «Nel reggino a rischio le produzioni di circa 800 ettari»

REGGIO CALABRIA – E’ dura e diretta la presa di posizione del responsabile della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, dopo che il commissario ha interrotto il servizio di irrigazione al Consorzio Ionio Reggino (ex Caulonia). Gli agricoltori messi già a dura prova per un anno tra i più caldi e siccitosi, rischiano di subire enormi danni per la mancanza dell’acqua. «Non aver programmato e messo in atto la continuazione del servizio irriguo da parte del Commissario  – rimarca Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – evidenzia l’incapacità di stare vicino agli agricoltori ed evitare ingenti danni. In un periodo nel quale, gli altri Consorzi di Bonifica adottando buone prassi, giorno e notte stanno gestendo il servizio irriguo con professionalità ed efficienza, nel comprensorio dell’Alto Ionio Reggino da venerdì u.s. immotivatamente e senza scrupoli verso gli agricoltori, è stata chiusa l’acqua mettendo a rischio le produzioni su ben 800 ettari di terreno irrigabile. Chiediamo alla Regione di verificare le competenze e le responsabilità del commissario per già subiti e subendi e far ripristinare immediatamente il servizio irriguo. Questo ennesimo disservizio – è l’annotazione finale – dimostra quanto sia prezioso l’autogoverno degli agricoltori nei Consorzi di Bonifica ed quanto invece quando sia deleteria l’invasione di campo da parte della politica».

Cinghiali pericolosi a persone e coltivazioni, Coldiretti, «La regione intervenga»

COSENZA «L’ultimo incidente, per fortuna senza gravi conseguenze per le persone, avvenuto a causa della presenza dei cinghiali, e che si è verificato sulla strada provinciale Camarda tra Rogliano (CS)  e la frazione Saliano rende sempre più attuale agire velocemente  per contenerne la presenza.  La Regione Calabria, che  ha ormai piena coscienza dei danni che hanno e stanno arrecando i cinghiali alle coltivazioni, alla stessa sicurezza dei cittadini oltre problemi sanitari ha gli strumenti per intervenire».  La Coldiretti ribadisce che occorre, approvando uno stralcio di Piano Faunistico Venatorio,  ridelimitare le zone vocate e non vocate e con apposito censimento consentire la presenza dei cinghiali per densità agro-silvo -forestale sostenibile , ponendo in atto misure atte ad evitare scompensi dovuti all’eccessiva presenza del territorio. Confidare o solo pensare  che possa provvedere l’Europa o il Parlamento su sollecitazione della Conferenza Stato-Regioni significa allungare i tempi e non ottenere il risultato. «Detto questo che è prioritario e serve ad evitare ulteriori danneggiamenti e pericoli– aggiunge Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – chiediamo che il Dipartimento Regionale Agricoltura proceda, con opportuna semplificazione delle procedure,  al rimborso dei danni a chi a fatto domanda e dia la possibilità a chi non lo ha fatto, perché sfiancato e deluso, di poterlo fare.  E’ evidente che le imprese agricole non possono aspettare all’infinito».

 

Legge sui piccoli comuni, Molinaro: «La Regione attivi i 200 milioni di euro per le aree interne»

COSENZA – Approvata dal Senato la Legge per la valorizzazione dei piccoli comuni. Grande la soddisfazione di Coldiretti Calabria, nella persona del presidente Pietro Molinaro, da sempre sostenitrice del progetto. Secondo la Confederazione regionale, infatti, l’approvazione della norma riveste un importante significato per la Calabria, dove ne sono interessati ben 318 comuni al di sotto dei cinquemila abitanti: dunque, il 78,52% del totale dei comuni calabresi e il 5,72% dei comuni italiani. Per Molinaro si tratta di un motivo in più per la regione Calabria per attivare i 200 milioni di euro per la strategia da attuare nelle aree interne, soprattutto a fronte del fatto che nei piccoli comuni calabresi risiede una numerosa popolazione, 613.507 abitanti, pari al 31,2% del totale regionale.  «Il territorio di questi comuni – ha commentato con soddisfazione Pietro Molinaro – è il riferimento per gli allevamenti destinati alla produzione di formaggi o salumi italiani a denominazione di origine, in quasi tutti si trovano uliveti di pregio, un ingente patrimonio boschivo-forestale con prodotti del sottobosco, e poi prodotti come le patate IGP della sila e svariate denominazioni di prodotti tipici e tradizionali. La legge approvata è un  riconoscimento culturale, sociale ed economico di chi vive e lavora in questi territori e servirà per tutelare e valorizzare un autentico scrigno di patrimonio naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione residente ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti. Nei piccoli comuni si “coltiva” quindi – ha continuato – una produzione  agroalimentare di pregio grazie alla presenza delle imprese agricole impegnate quotidianamente per assicurare la salvaguardia delle colture agricole tradizionali, il mantenimento delle tipicità alimentari, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e dagli incendi per difendere un ambiente che offre grandi opportunità di sviluppo sostenibile. Ora ci sono le condizioni per recuperare in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole, nell’evidenziare l’importanza di valorizzare le opportunità offerte dalla nuova agricoltura nel presidio del territorio e nel sociale in aree che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona. Questo è un motivo in più affinchè la Regione Calabria attivi i 200 milioni di €euro per la strategia aree interne».

Furti nelle aziende agricole, la preoccupazione di Coldiretti Calabria

CATANZARO – I furti ai danni di imprese agricole sul territorio regionale preoccupa la Coldiretti Calabria. Il presidente Pietro Molinaro snocciola i numeri di questo fenomeno criminale ricordando i recenti episodi denunciati a Nocera Terinese, Falerna, Rossano e Corigliano. «Una situazione preoccupante – sottolinea Molinaro – che provoca danni alla vera e sana imprenditoria agricola, cuore pulsante dell’economia regionale. Si creano condizioni negative per gli agricoltori, molto spesso giovani, che poi non possono ricostituire il parco mezzi e quindi vi è un effetto immediato anche sulla produzione con il conseguente depauperamento del patrimonio agricolo e la perdita di posti di lavoro. L’organizzazione e la messa in atto dei furti, non ha ormai limiti territoriali e chi opera nelle zone rurali, subisce condizioni peggiori proprio per i vincoli di isolamento degli operatori agricoli e delle famiglie e di mancanza di presidi delle forze dell’ordine immediatamente raggiungibili e attivabili». Il presidente di Coldiretti si appella allora ai prefetti, auspicando l’incremento dei controlli ed il potenziamento dei presidi di sicurezza soprattutto nelle aree rurali «per arginare – conclude Molinaro – un fenomeno davvero preoccupante che pregiudica l’attività futura».

Giornata mondiale dell’acqua, Coldiretti: «Bene pubblico da preservare»

COSENZA- «La giornata Mondiale dell’acqua che si sta celebrando è una notizia che deve servire a tenere alta l’attenzione da parte di tutti, e soprattutto in Calabria che si caratterizza proprio per avere una grande ricchezza di acqua». Così Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, commenta la giornata che non deve essere solo celebrativo. «L’inquinamento delle acque, è una ingiustizia sociale, per la natura e le persone, una offesa alla dignità della vita. Vi è sicuramente una nuova sensibilità, ma sempre di più si deve affermare che l’acqua è una risorsa naturale fragile di importanza inestimabile che si qualifica come diritto fondamentale per ognuno. E’ evidente, che occorrono maggiori investimenti pubblici al fine di essere al riparo da soprusi e da colpi di mano di interessi privati. Ebbene, di rilievo – prosegue Molinaro -mi pare di poter portare ad esempio positivo in Calabria, il ruolo dei consorzi di bonifica, che gestiscono invasi di primaria importanza e reti idriche e forniscono acqua per uso irriguo agli agricoltori. Operare , come fanno i consorzi di bonifica all’interno di bacini idrografici omogenei comporta di per se che la gestione è impostata sulla base di criteri di cooperazione, contemperando le spinte di meri interessi territoriali». I consorzi con la loro attività, stanno costruendo una nuova cultura dell’utilizzo dell’acqua. Infatti stanno portando avanti il progetto “Irriframe” che serve proprio ad un consumo più efficiente delle risorsa idrica attraverso i misuratori di consumo ed essere in perfetta linea con una nuova etica dell’acqua ordinata, nel quotidiano e verso ciascuno, ad usarne meno. I Consorzi di Bonifica della Calabria vogliono investire proprio sulla risorsa idrica Da uno studio si riscontra che su 35mila ettari irrigati in Calabria esiste in media una disponibilità idrica per concessione di circa 28mila litri/sec. con una evidente utilizzabilità della risorsa idrica da destinare all’uso promiscuo irriguo -idroelettrico perché la dotazione degli impianti consortili è di circa 0,5 litri/sec e si registra quindi un surplus per ettaro di 0,3 litri/sec. «Le acque irrigue – prosegue – si sono costantemente adeguate ai nuovi bisogni contribuendo in misura determinante alla qualità e quantità delle produzioni, alla competitività delle aziende ed alla produzione , appunto, di energia pulita, con benefici effetti sull’ambiente. Si deve ritornare ad investire nella risorsa idrica sia il piano irriguo nazionale che quello regionale, nonchè il PSR 2014-2020 con tecniche per favorire il risparmio idrico nell’irrigazione, l’ammodernamento degli impianti irrigui perché non possiamo permetterci di continuare nella flessione nella spesa per investimenti nel settore che diventerà sempre di più strategico e fattore decisivo per l’agricoltura di qualità e potrà assicurare con i progetti sul Piano Irriguo Nazionale e Regionale 40mila potenziali nuovi posti di lavoro».

 

Coldiretti, ripiantiamo subito i bergamotti tagliati a Bruzzano

COSENZA – Solidarietà del presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, al sindaco di Bruzzano Zeffirio Francesco Cuzzola, vittima di una pesante intimidazione concretizzatasi con il taglio di oltre 400 piante di bergamotto. E’ stato colpito, scrive Molinaro in una nota, «il simbolo di distintività e identità di una comunità, quale è appunto il bergamotto. Al sindaco e ai cittadini di Bruzzano esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza convinti che bisogna insistere con tenacia su percorsi di legalità e giustizia.  Da questo ulteriore grave atto commesso ai danni degli amministratori pubblici dobbiamo moltiplicare l’impegno, contro metodi mafiosi che vogliono condizionare la vita pubblica ponendola in un vincolo di assoggettamento e di omertà ostacolando e impedendo processi di crescita e coesione nella nostra regione.  Sradicare oggi questa  zizzania è un imperativo. Il bergamotto sarà sicuramente ripiantato – conclude Molinaro – e ogni pianta  messa a dimora porti il nome di ognuno dei 409 comuni calabresi, quante sono le piante tagliate, un segno immediato, e una visibile azione di contrasto ma anche di speranza  di tutta la regione».