Archivi tag: movimento

Idea Calabria, Gaetano Bevacqua coordinerà i giovani dello Stretto

REGGIO CALABRIA – «È un grande onore per me ricevere la nomina di coordinatore dei giovani di “Idea Calabria” per l’Area dello Stretto  e mi gratifica per il lavoro svolto fino ad oggi dandomi ancora più entusiasmo per affrontare le attività future– scrive in una nota Gaetano Bevacqua.»

«In un periodo storico – continua – in cui i giovani sono disinteressati e spaventati dalla politica è più che mai importante cambiare rotta e ripartire, stando al servizio della gente e del proprio territorio.»

«Pertanto” – afferma Bevacqua –».

2f501141-8d62-428b-b5bf-90a03f4964b2

«Pertanto – conclude la nota – sono certo, che insieme al Presidente Raffa e a tutto il gruppo di “Idea Calabria” riuscirò a trasferire il mio entusiasmo ai giovani del mio territorio, promuovendo le nostre idee e i nostri ideali di rinnovamento, che devono essere i capi saldi di una politica onesta e attenta ai problemi della comunità.»

«Ringrazio il Presidente Raffa per tutto quello che fa per noi giovani, e ringrazio anche il mio amico Pietro Borrello, coordinatore dei giovani del movimento, per il grande lavoro che svolge quotidianamente– conclude la nota.»

A Rende l’assemblea dei tesserati del Laboratorio Civico della città

Rende ( CS) – Alla presenza del Presidente Onorario nonché Sindaco della Città di Rende, avv. Marcello Manna, del Direttivo guidato dal dott. Lenti e dai soci del Movimento, si è tenuta l’assemblea degli iscritti per discutere della attuale situazione politico-amministrativa, dell’apertura del tesseramento e della organizzazione del Movimento. Il Laboratorio Civico, Movimento culturale-politico operante nel territorio rendese da più di un anno, apre le porte ai Cittadini desiderosi di partecipare attivamente alla vita politica della Città, apportando contributi, competenze ed esperienze personali, attraverso azioni ed idee propositive e costruttive al servizio della Comunità. Con ciò, il Movimento intende proseguire nelle proprie attività statutarie, ritenendo fondamentale l’impegno collettivo ed individuando, oggi più che mai, nel confronto e nella collaborazione gli elementi innovativi del nuovo modo di intendere la politica.In tal senso, ogni Cittadino potrà partecipare attivamente attraverso la creazione di una fitta rete di sinergie e collaborazioni.La serietà, l’impegno e la costanza, dimostrati in questi pochi mesi di “vita”, fanno del Movimento una realtà ormai consolidata e conosciuta anche al di fuori dei confini cittadini.La dedizione e la perseveranza dei propri iscritti, infatti, contribuiscono quotidianamente a rafforzare la concreta speranza di realizzare quell’effettivo “cambiamento”, tanto anelato ed inteso come rinascita di un senso civico dimenticato.Per la cronaca, durante la seduta, sono state accettate le dimissioni del Segretario uscente (dott. Eugenio Trombino) ed è stato eletto     quale nuovo Segretario il Consigliere Domenico Ziccarelli. L’assemblea ha ringraziato il dott. Trombino per il contributo sin qui fornito ed ha fatto gli auguri al Consigliere Ziccarelli. Perciò, il Direttivo del Movimento risulta attualmente così composto: Presidente Onorario avv. Marcello Manna, Presidente dott. Gerardo Luca Lenti, Segretario Cons. Domenico Ziccarelli, Tesoriere avv. Luigi Natalizia. L’avv. Marcello Manna ha concluso i “lavori”, esortando tutti a proseguire nella diffusione della nuova maniera di “fareu politica”, partendo dai Cittadini e dalle loro esigenze. La sede del laboratorio civico in via marconi 59, interno 012, primo piano.Gli uffici resteranno aperti nei giorni di lunedì,  mercoledì e venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00 , oppure previo appuntamento,  chiamando al numero 348-9338857.

“Noi con Salvini”, Gianfranco Bonofiglio nominato coordinatore cittadino

bonofiglio

Cosenza ( Cs) – Continua il radicamento sul territorio del Movimento “Noi con Salvini” in Calabria. Con nomina del coordinatore regionale, Domenico Furgiuele, e su indicazione del dirigente regionale e referente provinciale, Bernardo Spadafora, è stato affidato il coordinamento cittadino per la città di Cosenza a Gianfranco Bonofiglio, docente e giornalista. “Con la nomina di Gianfranco Bonofiglio al quale viene affidato il compito di strutturare il movimento su Cosenza anche e soprattutto in relazione alla prossima competizione elettorale comunale dove “Noi con Salvini” parteciperà con il proprio simbolo si è voluto sancire – afferma il coordinatore regionale, Domenico Furgiuele – una rottura forte contro il sistema dei professionisti della politica e del voto di scambio che ha mortificato fin troppo una città, un tempo fucina di cultura”. “La storia personale e professionale di Bonofiglio – afferma il dirigente regionale Bernardo Spadafora – contraddistinta da tanti anni ed anni di impegno sulla legalità con la pubblicazione di libri che denunciano quella parte oscura che ha inquinato Cosenza si materializza oggi con l’entusiasmo di una nuova avventura politica che potrà segnare una autentica svolta in una città gestita da decenni dai soliti noti e dalle solite famiglie. Il Movimento “Noi con Salvini” può degnamente essere quel punto di riferimento per chi vuole cambiare. Il falso rottamatore Renzi soprattutto in Calabria ha premiato vecchi rottami e campioni nazionali del trasformismo svendendo l’intero centrosinistra ai fuorisciti del vecchio Pdl e mortificando chi ha creduto nel Pd, oramai cloaca del peggiore trasformismo ed opportunismo politico mirato solo al potere e alle poltrone. “Noi con Salvini” potrà essere il motore per la rinascita del centrodestra e per l’avvio di una nuova stagione sempre più necessaria per ridare speranza soprattutto alle nuove generazioni”.

MeetUp Cinque Stelle a Cosenza, festa o flop?

?

COSENZA – Sarà stata anche una festa di democrazia il primo incontro tra cittadini promosso dal MeetUp di Cosenza in vista delle prossime elezioni amministrative, come riportato da un comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle. Di certo non è stato un successo di adesioni. Gli aspiranti consiglieri comunali sono solo 30 mentre nella lista di candidati a Palazzo dei Bruzi le caselle da riempire sono 32. C’è anche il rischio che la selezione programmata negli appuntamenti delle cosiddette graticole, riduca all’osso il numero dei papabili consiglieri, con la conseguenza, tutt’altro che remota, che i grillini siano costretti a rinunciare alla corsa ancora prima che cominci la campagna elettorale. Non c’è da stupirsi. Nelle amministrative nostrane il Movimento ha sempre raccolto le briciole. Forse anche a causa dei risultati, praticamente nulli, raggiunti dai rappresentanti cosentini eletti in Parlamento e a Bruxelles. A parte vestire i panni dei camerieri e intasare gli organi delle camere con interrogazioni e interpellanze, la loro presenza alla Camera, al Senato e all’Europarlamento, non ha lasciato tracce sul territorio. I prossimi appuntamenti con le “graticole” sono in calendario sabato 16 e domenica 24 gennaio. Il percorso di selezione previsto dal MeetUp di Cosenza si concluderà il 30 gennaio, giorno in cui si voterà per selezionare quali cittadini entreranno nella lista elettorale del Movimento 5 stelle. E dovranno essere almeno 21, il minimo richiesto dalle norme affinché le candidature siano valide.

All’Unical continua l’incontro con la Lis

RENDE (CS) – Si è svolto ieri pomeriggio nella sala informatica del cubo 18c dell’Unical, il secondo appuntamento del “Laboratorio Lis: Diamo un segno”. L’incontro è stato tenuto dall’interprete Loredana Mendicino, dalla Docente Donata Chiricò, con l’ulteriore supporto di Alessia Mendicino, sorella di Loredana, nonchè interprete Lis. Sono state analizzate le modalità di composizione di una domanda e, a tal proposito, l’interprete Loredana ha spiegato come si determina la risposta, la quale necessita di un’affermazione positiva o negativa attraverso l’utilizzo delle sopracciglia. La discussione si è poi indirizzata verso la spiegazione delle quattro tipologie di parametri formazionali della lingua dei segni: il luogo, lo spazio, l’orientamento e il movimento.

Al variare di uno o più di questi parametri, durante l’atto del “segnare”, si può determinare un cambiamento del significato attribuito ad una parola. È stata mostrata la composizione di una frase e la scelta dei tempi verbali al suo interno, a seconda se si parla di un’azione svolta nel passato, nel presente e nel futuro: nel primo caso la mano verrà indirizzata verso la parte posteriore del corpo, nel secondo sarà protesa verso il basso (per indicare che l’azione si sta svolgendo adesso), nell’ultimo verrà proiettata in avanti. Inoltre agli studenti presenti in sala è stata insegnata la modalità con cui “segnare” i giorni della settimana. Per quanto riguarda la comunicazione si è messo in risalto la grande capacità di comunicare con i gesti senza alcuna difficoltà, persino in un luogo straniero, in maniera molto più semplice ed efficace rispetto alla comunicazione verbale. In conclusione le due interpreti hanno deciso, con la collaborazione di alcuni loro studenti venuti all’incontro, di sostenere una conversazione, in modo da poter permettere a chi li osserva, di comprendere come si sviluppa un dialogo attraverso la lingua dei segni.

Alessandro Artuso

Intervista a Giulietto Chiesa su crisi, futuro, media, Alternativa e Grillo

Giulietto Chiesa ha partecipato al convegno su crisi e politiche europee che si è tenuto a Pentone(Cz), presso il salone del Santuario di Termine. Lo abbiamo sentito su crisi, futur, media, Alternativa e Grillo.

Crisi e scenari futuri: solidarietà o guerra

Fatti e interpretazioni

Media e manipolazione

Grillo e Alternativa

 

 

 

A cura di Rita Paonessa

FOCUS/Crisi, politiche europee, futuro: un convegno a Pentone (Cz). Giulietto Chiesa ha chiuso la serata

PENTONE (CZ) – Crisi, politiche europee, debito e speculazione, futuro: se ne è parlato a ‘Famiglie in crisi: quale futuro per l’Italia?’. Il convegno si è tenuto a Pentone, in provincia di Catanzaro, presso il salone del santuario di Termine. Giulietto Chiesa [intervista] ha chiuso la serata. Prima di lui sono intervenuti Alberto Scerbo (docente Magna Graecia già direttore Osservatorio Giuridico Conferenza Episcopale Calabra), Vincenzo Falcone (docente universitario già segretario generale Comitato delle Regioni UE) e Sergio Basile (direttore ‘QuiEuropa’ – Osservatorio nazionale Politiche Europee). Dopo i saluti del sindaco di Pentone, Raffaele Mirenzi, ha introdotto il convegno Don Gaetano Rocca, rettore del Santuario e direttore diocesano Ufficio Pastorale del Lavoro e Problemi sociali. L’incontro è stato organizzato dal Santuario Madonna di Termine, in collaborazione con l’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro (Dipartimento di Filosofia del diritto), QuiEuropa (www.quieuropa.it) e Comune di Pentone.

«Ce ne torniamo a casa arricchiti, ma ci avete dato troppe nozioni», interviene un uomo dal pubblico a fine serata. In effetti, i relatori hanno dato informazioni e dati, anche tecnici, di cui non si sente parlare spesso: sulle prime, orientarsi è difficile. Ma il sasso è stato lanciato. Per Don Gaetano Rocca non sono importanti tanto le risposte quanto le domande. Il rettore del santuario, nell’introduzione, ha fatto ricorso alla metafora, diffusa, della malattia e della cura: «la malattia è evidente e conclamata – ha detto – la terapia per risolverla è avvolta da una nebulosa che spazia tra ideologia e particolare formazione culturale». Tra gli altri, ha citato Ford: «È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina».

L’elemento comune alle relazioni sembra essere stato il fattore tempo. E’ necessario agire in fretta. E’ necessario guardare al lungo termine per intravvedere gli esiti – catastrofici – della crisi attuale e trovare le relative soluzioni. E’ necessario pure guardare al passato. Per tentare di capire come siamo arrivati al punto in cui ci troviamo, individuare le responsabilità, renderci conto di chi siamo e di chi possiamo essere. Dopo gli interventi dei relatori, i presenti hanno posto domande e condiviso riflessioni: il confronto è continuato.

 

Cambiamenti veloci e politica lenta, il caso Calabria – Mutamenti economici veloci, politica lenta nel rispondere: è il gap messo in luce da Vincenzo Falcone. Quanto all’Europa, per il professore, «la coscienza europea non si ottiene dall’oggi al domani e, anche se il percorso è ancora lungo, il processo è irreversibile». Falcone si è soffermato sulla Calabria, «la regione dove nulla si trasforma – ha detto – lo dico perché a causa di una classe dirigente che non sa guardare oltre il breve periodo ed è carente circa la conoscenza dei processi, cioè noi abbiamo una classe politica ignorante, che non conosce la storia della Calabria». Il professore ha snocciolato alcuni dati: accesso al credito inesistente, 70mila miliardi di vecchie lire messe a disposizione della Calabria, impatto degli interventi comunitari uguale a zero.

Politica, economia, Europa – Alberto Scerbo ha fatto il punto sull’Europa: una parola – secondo lui – dietro cui ci si nasconde («Si dice ‘ce lo ha ordinato l’Europa’, ma non so quante cose ci ha realmente ordinato l’Europa»). Per il docente, l’Europa politica non c’è: «un problema molto difficile è la sovranità degli Stati: perché si possa parlare di un organismo sovranazionale, è necessario che gli Stati facciano un’azione di abdicazione alla propria sovranità, ma questa abdicazione non c’è stata». D’altra parte, Scerbo ha sottolineato la prevaricazione dell’elemento economico: «l’economia è diventata il problema essenziale, muove la politica: politica e diritto sono arretrati e hanno messo davanti a sé l’elemento economico, usato per giustificare le scelte della politica e del diritto».

Debito e risposte europee (Fiscal Compact e Fondo salva Stati) – Sergio Basile ha analizzato debito pubblico e risvolti delle risposte europee. «In Italia il debito pubblico scoppia negli anni ’80 – ha spiegato – in trenta anni passa dal 60% al 125 %». Ha proseguito: «in parte è dovuto alla cattiva gestione politica, ma questo è vero solo al 10%, lo dicono i dati». Il direttore di QuiEuropa ha fatto, quindi, riferimento alla privatizzazione della Banca d’Italia (1992, Governo Amato), agli 80 miliardi di interessi passivi pagati ogni anno alle banche, alle agenzie di rating e ai loro “consigli” manipolati seguiti come diktat, ai 45 miliardi d’euro l’anno che dovremmo pagare per venti anni secondo il Fiscal Compact, ai meccanismi inquietanti del Fondo salva Stati. Fattori che hanno giocato e giocano un ruolo rilevante nel debito pubblico. «La mia non è una teoria complottista, sono dati pubblici, si trovano su internet», ha precisato Sergio Basile.

Crisi, pianeta e guerra – Giulietto Chiesa ha ampliato la prospettiva al pianeta e agli scenari futuri. Il giornalista ha spiegato che le risorse del pianeta (petrolio incluso) sono limitate, ma viviamo in un sistema – quello capitalistico – orientato a uno sviluppo illimitato. «Ma in un sistema finito di risorse, uno sviluppo infinito è impossibile». D’altra parte, paesi fino a ieri sfruttati – Cina, Brasile, America Latina, India, i cosiddetti BRICS – crescono velocemente. «Non siamo più al centro del mondo – ha detto – dovremo fare i conti con la necessità di diminuire i consumi. Per il presidente di Alternativa, proseguire con questo ritmo significa andare dritti verso la guerra perché «si dovrà andare a prendere le risorse dove ci sono». Perciò «non possiamo più crescere», è la conclusione di Giulietto Chiesa, in controtendenza rispetto al leitmotiv di questi tempi. Il giornalista ha fatto anche riferimento all’infinita produzione di denaro e a rifinanziamento delle banche fallite.

 

Rita Paonessa

Liberty Heights di Barry Levinson, il cineappuntamento di “Falso Movimento”

Domani, 1 Novembre, alle ore 21.00 presso Taetro Comunale di Rovito, e’ programmata la visione di Liberty Heights di Barry Levinson a cura del cineforum “Falso Movimento”.

1954. Liberty Heights è il quartiere ebraico di Baltimora, dove vive la famiglia Kurtzman; madre casalinga, padre impresario di spogliarelli e lotterie clandestine, il figlio maggiore studente universitario e il minore studente liceale. La Seconda guerra mondiale è finita da nove anni ma, nella potenza economica e militare che ha determinato la sconfitta del nazismo, sono affissi nei club cittadini cartelli che vietano l’ingresso agli ebrei, ai cani e ai negri.

È su questa forte contraddizione che Barry Levinson ha costruito il suo ultimo film, basato in gran parte su ricordi personali. Lo sguardo privilegiato di questa storia è quello di Ben, il figlio minore che adora Sinatra e che solo al liceo scopre che il mondo è abitato in maggioranza da “gentili”. Ben s’innamora di una compagna di classe nera, ma presto si accorge che in quell’America vi sono barriere, di ceto e di razza, insormontabili. Amori, amicizie, destini familiari scorrono piacevolmente, descritti con un tono da commedia percorso da piccole ma profonde venature di amaro. Un “come eravamo” che rivela l’anima nera e intollerante degli Stati Uniti, accompagnato da una colonna sonora che sfodera il meglio di quegli anni, da Sinatra a James Brown.

«Com’è noto Barry Levinson ha una filmografia cospicua ancorché discontinua in cui alterna film commerciali ad altri più personali. I primi servono di fatto a finanziare i secondi. Certi titoli sono davvero immemorabili, altri ce li ricordiamo, eccome! Ad esempio A cena con gli amici, Il migliore, Tin Men, Good Morning Vietnam, Avalon, Bugsy. La sua vena migliore e più autobiografica ispira Liberty Heights (1999), con quella sapiente mistura di ironia e lirismo, denuncia e nostalgia, che gli conferiscono il ritmo, il respiro e la fragranza che ritroviamo soltanto in certi romanzi di formazione della grande letteratura ebraico-americana». Ugo G. Caruso