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Elezioni provinciali, Ncd: «Il risultato di Cosenza può produrre effetti positivi anche per Catanzaro»

COSENZA – Il risultato ottenuto alle ultime elezioni provinciali di Cosenza fa esultare NCD e «apre – secondo lo stesso partito – una nuova fase politica in Calabria» da poter «in linea del tutto autonoma, può produrre effetti positivi anche per la città di Catanzaro».

«Sono certo – dichiara il segretario regionale Antonio Gentile – che il Sen. Piero Aiello, massimo rappresentante dell’area moderata e popolare in quella provincia, saprà mettere in atto un’ aggregazione civica per confrontarsi con le altre forze politiche popolari della città. Mi auguro che a Catanzaro il nostro movimento saprà coagulare tutte le forze che vanno al di là degli schieramenti politici e che potrebbero rappresentare un valido esperimento per tutta la Regione. La fase, nella quale i Segretari Regionali dei partiti decidono per tutti è ormai superata. Ogni territorio ha esigenze diverse ed a Catanzaro sono certo che Aria Popolare sarà alla testa di un forte vento di cambiamento che produrrà effetti benefici e positivi su tutta l’area urbana del capoluogo Calabrese».

Ncd in soccorso di Scura e Urbani

COSENZA – Sul’autosospensione di Giuseppe Aieta dal Pd, legata al perdurare del commissariamento alla sanità calabrese, si registra una dichiarazione del segretario amministrativo regionale del Nuovo Centro Destra Gianfranco Leone. «Notiamo un grande agitarsi del Consigliere Regionale Aieta del Partito Democratico e del Sindaco di Cetraro perché ritengono che nella proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera del tirreno cosentino, il presidio ospedaliero di Cetraro sia stato penalizzato a favore del presidio di Paola – scrive l’esponente alfaniano – Se ci è consentito, posto la legittimità della difesa del proprio territorio, vorremmo consigliare ai due esponenti politici di indirizzare la polemica non già verso i commissari Scura ed Urbani, che certamente non hanno bisogno alcuna di “difesa d’ufficio”, ma verso la Direzione Generale dell’ASP di Cosenza, guidata da un esponente dello stesso colore politico, che ha proposto con atti e documentazione certa la riorganizzazione tanto criticata. Infatti – aggiunge il segretario Leone – la predisposizione di detta riorganizzazione, in ottemperanza al D.M. n° 70 del 2015, giace da mesi agli atti della struttura commissariale della sanità Calabrese. Quanto affermiamo non serve per fare inutili e sterili polemiche politiche, ma per indirizzare gli amministratori verso la soluzione delle loro legittime richieste. La nostra parte politica responsabile ed autonoma  – conclude il rappresentante di NCD – è comunque sempre disponibile al confronto ed al dialogo in quanto convinti che la sanità non ha e non deve avere colore politico ma deve andare incontro alle aspettative ed alle esigenze delle popolazioni Calabresi».

Elezioni Cosenza, forzata la porta di ingresso della sede di Ncd

serratura forzata 1COSENZA – Ignoti, dopo avere forzato la porta di ingresso, si sono introdotti nella sede regionale del Nuovo centrodestra, a Cosenza, sede della segreteria della lista ispirata dallo stesso partito “Cosenza popolare” che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Paolini, del Pse. Secondo quanto riferito da Katia Gentile, presentatrice della lista, gli ignoti non avrebbero preso niente. «Siamo stanchi – ha detto la Gentile – di questa campagna elettorale di veleni. Non è il primo atto che subiamo. Sono attacchi antipatici che speriamo finiscano presto”. Ncd, in Calabria, è rappresentato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Antonio Gentile e dal fratello Pino, vice presidente del Consiglio regionale».

Elezioni Cosenza, il debutto della lista dei Gentile

COSENZA – «Credo che verranno fuori le tante magagne che sul bilancio del Comune sono state fatte. Il Comune è stato usato come clava per fare cattiverie, come arma contundente per distruggere cittadini e quartieri». A dirlo è stato Pino Gentile nel corso della presentazione della lista Cosenza Popolare, espressione del Nuovo centrodestra rappresentato in Calabria da Antonio Gentile, sottosegretario allo Sviluppo Economico e dal fratello Pino, vice presidente del Consiglio regionale. La lista sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Paolini. «La nostra scelta – ha aggiunto Gentile – è stata coerente perché non abbiamo abbassato la testa. Avremmo corso il rischio di dimenticare i problemi della città e di rinunciare alla nostra dignità ma quella non è in vendita, quando si perde la dignità si perde la libertà. Vogliamo Enzo Paolini al ballottaggio. Lista competitiva con rappresentanti delle professioni, dei quartieri, di un mondo moderno». Il primo ringraziamento va all’avvocato Giovanni Spataro che ha fatto «un’opera da fuoriclasse, ha cambiato persino la giurisprudenza»  ha detto Katya Gentile, già vice sindaco di Cosenza ricordando l’iniziale ricusazione della lista poi riammessa dal Consiglio di Stato. Il secondo ringraziamento è andato ai consiglieri di opposizione che hanno firmato le dimissioni sancendo così la fine dell’amministrazione Occhiuto, infine al senatore Antonio Gentile «che con fermezza e determinazione ha voluto che si andasse al Consiglio di Stato. Come è possibile – ha detto poi Katya Gentile riferendosi a Mario Occhiuto – che un ex sindaco ed ex presidente della Provincia cammini ancora con l’auto blu della Provincia? Un pluricampione di scaricabarile, oggi si sta inventando persino sondaggi falsi e inattendibili per far credere che vincerà al primo turno. Anzi, ora si cimenterà in un nuovo sport, l’arrampicata sugli specchi». Infine Paolini: «Non fare una piega davanti alla pubblicazione di atti che farebbero arrossire persino Cetto La Qualunque – ha detto Paolini riferendosi all’inchiesta sul Comune – è troppo. C’è un delirio di onnipotenza quando si tenta di giustificare i cottimi fiduciari solo perché lo fanno anche a Milano oppure quando vengono pubblicate statistiche sulla diminuzione degli appalti diretti che però sono senza riscontro, non hanno certificazione. In ogni caso fino al terzo grado di giudizio vale la presunzione d’innocenza». Paolini ha puntato il dito anche contro il Pd “della doppia morale” che non ha voluto le primarie, che «era per il sorteggio degli scrutatori ma poi li nomina» e «che mi chiama per chiedermi se volessi partecipare alla spartizione di qualcosa, ma io ho detto no».

Elezioni Cosenza, riammessa la lista Cosenza Popolare

COSENZA – Clamoroso, nuovo colpo di scena nell’ambito delle amministrative di Cosenza. Il Consiglio di stato ha ribaltato la sentenza del Tar decidendo per l’ammissione della lista Cosenza Popolare alle elezioni di Palazzo dei Bruzi. Come si ricorderà, la compagine che fa riferimento alle posizioni del Nuovo Centro Destra e che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Paolini, era stata ricusata dalla Commissione circondariale, poiché gli aspiranti consiglieri comunali avevano sottoscritto le accettazioni su modelli datati, ovvero antecedenti all’entrata in vigore della normativa sulla incandidabilità, introdotta nel 2012 dalla Legge Severino. Il segretario amministrativo Gianfranco Leone aveva immediatamente cercato di porre rimedio a quel banale errore formale, convocando tutti i candidati affinché firmassero nuovamente l’accettazione della candidatura questa volta però utilizzando la modulistica corretta. Secondo il Tar però, quella svista non poteva essere sanata. Di parere differente invece il Consiglio di Stato che ha accolto la tesi dell’avvocato Giovanni Spataro. Paolini potrà così contare su una lista in più. L’esclusione di Cosenza Popolare aveva alimentato anche i sospetti di un disimpegno della famiglia Gentile e di un errore di natura dolosa.

Elezioni Cosenza, il Nuovo Centro Destra ricorre al Consiglio di Stato

COSENZA – Depositato il ricorso davanti al Consiglio di Stato da parte dei delegati della lista Cosenza Popolare, espressione del Nuovo Centrodestra, contro la decisione del Tar Calabria che ha rigettato la richiesta di riammissione alle amministrative di Cosenza dopo l’esclusione dalle elezioni comunali. Il legale della lista, l’avvocato Giovanni Spataro, ha reso noto che all’origine dell’esclusione c’è un “errore formale, poiché i candidati nel produrre la dichiarazione attestante l’insussistenza delle ipotesi di incandidabilità hanno fatto riferimento all’abrogato articolo 58 Testo Unico Enti Locali anziché all’articolo 10 della Legge Severino. Noi – ha aggiunto – continuano a sostenere che al di là del refuso il richiamo a questo articolo 58 è in realtà un rinvio mobile, cioè quando si fa riferimento a questa norma si fa riferimento anche a quelle successiva. E’ questo lo sosteniamo ai sensi della legge Severino, ovvero articolo 17, che dice espressamente che i richiami all’articolo 58, cioè quello erroneamente richiamato, ovunque presenti si intendono riferiti all’articolo 10 della legge Severino. E’ evidente – ha precisato il legale – che è necessario tutelare i principi del favor voti e favor partecipationis e quindi deve prevalere la sostanza sulla forma”. Secondo il legale “la sanzione prevista dalla legge Severino, ovvero la cancellazione della lista, si ha solo nel caso in cui manca la dichiarazione prescritta dalla legge. Nel nostro caso, volendo superare il primo punto – ossia il rinvio mobile – si può affermare che la nostra documentazione era incompleta ma comunque era stata presentata. Questo provvedimento – ha concluso Spataro – della Commissione elettorale cozza contro i principi costituzionali e quelli di derivazione comunitaria”.

Cosenza Popolare fuori dai giochi, l’NCD farà ricorso al TAR, “provvedimento ingiusto e antidemocratico”

Cosenza ( Cs) – “C’è stato comunicato ufficialmente che la lista Cosenza Popolare è stata ricusata per motivi esclusivamente  di carattere formale. Al fine poter garantire la regolare presenza di una parte politica che nelle ultime elezioni regionali è stata la prima forza nella città di Cosenza, abbiamo deciso di proporre ricorso giurisdizionale dinnanzi al TAR Calabria di Catanzaro affidando l’incarico all’ Avv. Giovanni Spataro del foro di Cosenza”. Questo quanto diffuso da una nota della segreteria regionale NCD.  “Tale ingiusto ed antidemocratico provvedimento ci impone di reagire nelle forme consentite dall’ordinamento al fine di salvaguardare il diritto costituzionalmente garantito di partecipazione popolare  e di rappresentatività di ogni aggregazione politica presente sul territorio.Registriamo, nello stesso tempo,che parteciperanno alla competizione elettorale liste zeppe di personaggi squalificati che ammorbano l’aria democratica della città, mentre  le istituzione preposte al controllo fingono di non vedere.Questa è una città ammalata, che viene infangata ogni giorno da connivenze, reticenze  ed atteggiamenti omertosi che fanno grande la zona grigia e determinano un arretramento costante della parte laboriosa ed onesta della comunità.

Elezioni Cosenza, Ncd e Pse si uniscono al tavolo delle trattative aperto nella sede del Pd

COSENZA – Il segretario amministrativo del Nuovo Centro Destra Gianfranco Leone ed i rappresentanti delle liste che sostengono Enzo Paolini, i consiglieri uscenti Giuseppe Mazzuca e Roberto Sacco, hanno raggiunto la sede del Partito Democratico di Cosenza per unirsi alla riunione avviata intorno alle ore 20 dalla coalizione politica che sostiene la candidatura a sindaco di Carlo Guccione. Nella sede del Pd di Viale Trieste viene segnalata anche la presenza del consigliere regionale oltre a quella dei rappresentanti delle diverse anime che compongono l’Alleanza Civica. L’invito rivolto al Nuovo Centro Destra ed al candidato sindaco del Pse Enzo Paolini di unirsi al tavolo delle trattative per giungere ad una intesa condivisa è stata dunque raccolto. Anche per chiarire le rispettive posizioni in queste ultime ore rese piuttosto ambigue dalle tante indiscrezioni giornalistiche circolate in merito alla volontà degli alfaniani di ritirare l’appoggio a Paolini per convergere su Guccione.

Amministrative, Ncd con Paolini e Piuma ma solo se liste pulite

COSENZA – «Area Popolare-Ncd ribadisce che non ha propri candidati alla carica di sindaco delle città di Cosenza e di Crotone, ma collabora lealmente alla costituzione di un polo moderato di centro che superi il vecchio e superato schema destra/sinistra». Lo afferma, in un comunicato, Gianfranco Leone, segretario amministrativo e portavoce di Ap-Ncd della Calabria. «L’avvocato Enzo Paolini – aggiunge – è un affermato professionista che per cinque anni, anche a nome del PD, è stato il capo dell’opposizione alla Giunta di centrodestra che ha guidato Cosenza sino a qualche mese fa ed è stato tra i promotori delle primarie del PD nonché uomo di punta della campagna elettorale che ha visto la vittoria di Mario Oliverio alle ultime Regionali. Per Crotone, invece, si è scelto un imprenditore capace e determinato come Antonio Piuma Argentieri, espressione della migliore società civile della città. Area Popolare-Ncd ha quindi offerto a questi due candidati sindaco il proprio sostegno libero, aperto e incondizionato. Siamo stati i primi, lo ribadiamo, a precisare che procederemo senza indugio a ritirare i nostri candidati nell’ipotesi in cui nelle liste di partito o nelle liste civiche si dovessero riscontrare situazioni opache o addirittura riconducibili direttamente a persone pregiudicate o condannate per reati gravi. In tali casi, quindi, oltre a ritirare i nostri candidati, denunceremo fatti e circostanze sia all’opinione pubblica che alle autorità competenti. La politica ha i suoi doveri civici di onestà e trasparenza da adempiere. L’iniziativa assunta da alcuni esponenti politici di altre forze diretta a trasmettere atti e documenti alla Commissione Antimafia – dice ancora Leone – può essere utile. Tuttavia potrebbe rivelarsi in sé insufficiente se non dovesse essere accompagnata dalla consapevolezza che, al di là di ogni attività di controllo formale e istituzionale, la verifica concreta e personale viene fatta dal corpo elettorale e prima ancora dai cittadini che conoscono direttamente ogni candidato. Ap-Ncd, infine, invita tutte le forze politiche ad evitare l’uso di toni aspri o offensivi, visto peraltro il delicato momento in cui vivono le città chiamate al voto e a portare rispetto verso ogni candidato e ogni dirigente politico, per impedire che tali atteggiamenti negativi possano far radicare o consolidare fenomeni di disaffezione civica nei confronti della politica».

Magorno contro lo strabismo del Nuovo Centro Destra

ernesto magornoCATANZARO (CZ) – «Il progetto di  governo del PD è unico e condiviso, in Calabria come a Roma. Ne è una chiara  testimonianza il  ‘Patto per lo Sviluppo’ che nei prossimi giorni sarà firmato dal presidente del Consiglio Renzi e dal presidente della Giunta Regionale, Oliverio. NCD, quindi, nella nostra regione non può parlare una lingua diversa rispetto a quella che si parla a Roma». È quanto afferma il segretario regionale del Pd, on. Ernesto Magorno. «Scegliendo di sostenere alle amministrative candidati a sindaco la cui unica ragion d’essere è quella della contrapposizione al PD, NCD rischia di lasciarsi risucchiare dai vizi della vecchia politica, così lontani dall’azione di cambiamento  di cui è protagonista il loro stesso partito nel Governo Renzi e di cui si sta facendo positivamente interprete il presidente Oliverio con la sua azione di governo della Regione. Quei vizi – dice ancora Magorno –  in nome dei quali non si può giocare sulla pelle  della Calabria e sul futuro delle  sue città che attendono una nuova stagione di cambiamento in linea con quanto sta avvenendo nel resto del Paese. Tutto il Partito di Alfano in Calabria dovrebbe guarire  da  questa sorta di strabismo politico e  decidere  una volta per tutte come sciogliere ogni ambiguità. Non si può,dunque, stare a Roma con il PD e magari utilizzare la rendita del potere governativo in Calabria per fini diversi dagli obiettivi che il progetto di Renzi persegue per lo sviluppo del sud – conclude Magorno -. L’auspicio è che si risolvano al più presto le contraddizioni che stanno discostando il percorso del NCD da quello del Pd in città importanti come Crotone e Cosenza». Poco dopo arriva la replica dei vertici del Nuovo Centro Destra calabrese, Antonio Gentile, Giovanni Bilardi e Gianfranco Leone: «Non vorremmo polemizzare con Magorno che è stato l’unico dirigente del Partito democratico a cercare un colloquio sincero e senza pregiudizi con Area Popolare-Ncd. Mentre lui cercava un dialogo, gli altri esponenti del suo partito – sostengono – non solo chiudevano le porte ma addirittura insultavano a più riprese, con arroganza pari alla loro ignoranza, il partito del Nuovo centrodestra ed i suoi maggiori esponenti. Basta ricordare, per inciso, che il segretario provinciale del Pd cosentino ha tentato di allontanarci in ogni modoantonio gentile dal tavolo delle trattative. E se non bastasse, il candidato alla carica di sindaco Presta, più volte e pubblicamente, ha dichiarato – aggiungono i vertici regionali del partito – di non volere alleanze con l’Ncd. Si ha l’impressione che all’interno del Partito democratico decidano forze che dovrebbero rimanere lontani mille miglia dalle istituzioni e dalla vita dei partiti. Pertanto, caro Magorno, ti suggeriamo – proseguono Gentile, Bilardi e Leone rivolgendosi al segretario regionale del Pd– di rimuovere queste incresciose situazioni al tuo interno e ti invitiamo ad una franca e serena riflessione sulla condotta politica che è risultata ondivaga e confusa. Ti ribadiamo, infine, che l’unico e preminente interesse di Area Popolare-Ncd è quello di riportare la legalità a palazzo dei Bruzi e su questo tema ci faremo sentire chiedendo coerenza a tutti. Infine, è illusorio pensare che ci possano essere tra il Pd ed l’Ncd alleanze “usa e getta”. A livello nazionale con Renzi esiste e si è rafforzata una alleanza politica di fondo; in Calabria avviene l’esatto contrario».