Archivi tag: no formaggi senza latte

Coldiretti Calabria: il NO di Pietro Molinaro ai formaggi senza latte

formaggiocalabria2“Non ci stiamo! Non possiamo e non vogliamo tacere.” Esordisce così Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, in merito all’indiscrezione secondo cui la Commissione Europea diffiderebbe l’Italia a porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la produzione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale n. 138 dell’11 aprile del 1974. “Che fine farebbero ad esempio i nostri oltre 30 formaggi tipici di diverso tipo censiti dal Ministero delle Politiche Agricole ma anche tanti altri, che identificano territori, produzioni, lavorazioni? Siamo certi che i cittadini-consumatori che prediligono le provole, le ricottine, il caciocavallo, il pecorino etc. prodotti con il nostro latte al solo pensiero che possano essere fatti con il latte in polvere resterebbero inorriditi”. “I riflessi negativi sulla nostra regione sono molto seri – precisa – perché si danneggiano produzioni, territori, economia, occupazione con prodotti di nessuno standard qualitativo. In Calabria, tra latte importato e quello delle cagliate si arriva a una quantità di 749.233 quintali di latte (il 122% della produzione calabrese). Se oltre questo, si permetterà di produrre formaggi con il latte in polvere, ci troveremmo davanti una vera e propria sciagura. Nell’anno di Expo Milano dedicato al cibo, significa annullare la distintività di ogni produzione e l’obbligo dell’origine”. “E’ una aggressione bella e buona – continua – e per questo occorre reagire con decisione. E’ un orrore fatale che bisogna scongiurare nel modo più assoluto. Ma ancor di più, sarebbe importante, che nell’esercizio della rappresentanza gli artefici del “Patto per la Calabria” ,a esempio, praticando concretamente l’etica della responsabilità verso i cittadini-consumatori, dicessero con chiarezza cosa ne pensano. Non si può esultare che l’agroalimentare è centrale nella nostra regione e che contribuisce alla crescita e all’occupazione e poi si mette la testa sotto la sabbia. E’ inaccettabile questo gigantesco inganno che porta alla chiusura delle nostre stalle impoverendo i nostri territori. Sono decisioni insensate che giocano con la vita delle persone”. Come il vino si fa con l’uva, per i formaggi – conclude Molinaro – ci vuole il latte. La polvere se la mangino i grandi “geni” dell’imbroglio e del taroccamento.