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A Cosenza lutto cittadino lunedì 19 settembre per i funerali dell’Arcivescovo Nolè

COSENZA – Lutto cittadino lunedì 19 settembre a Cosenza, in occasione dei funerali dell’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons. Nolè, la cui celebrazione è prevista alle ore 15,00 in Cattedrale. Lo ha proclamato il Sindaco Franz Caruso che ha voluto così manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città di Cosenza ed il profondo cordoglio di tutta l’Amministrazione comunale per la scomparsa di Mons. Nolè. Oltre alla proclamazione del lutto cittadino, il Sindaco Franz Caruso ha disposto, sempre per lunedì 19 settembre, giorno dei funerali, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali e la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città, compreso il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio”.
Il Sindaco Franz Caruso, nell’ordinanza di proclamazione del lutto cittadino, ha invitato i cosentini, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive, ad esprimere la loro partecipazione mediante la sospensione delle attività, in concomitanza con i funerali, evitando comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino per l’intera giornata.

L’Arcivescovo Nolè sul caso sollevato da Le Iene: «Non fu Nunnari ad ordinare l’aborto»

COSENZA – L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, nell’ambito del lavoro di chiarificazione, trasparenza, ascolto e discernimento, ha avuto modo di verificare personalmente tutto il materiale relativo alla vicenda sulla presunta accusa di induzione all’aborto da parte di un sacerdote della diocesi, don Giuseppe Leone, con il coinvolgimento anche dell’Arcivescovo emerito Salvatore Nunnari. Come si ricorderà in un servizio della trasmissione Le Iene in onda su Italia 1, la giornalista Valeria Castellano aveva raccolto la testimonianza di Francesca (nome di fantasia ndr) che aveva dichiarato di essere rimasta incinta dopo aver intrattenuto una relazione con il sacerdote, sostenendo di essere stata poi indotta all’aborto dall’allora presule cosentino Salvatore Nunnari. Circostanza adesso smentita dall’attuale arcivescovo Nolè che nei giorni scorsi ha ascoltato direttamente anche la testimonianza delle persone interessate.

«In seguito a questa prima concreta verifica  – si legge in un comunicato della Diocesi – e dopo aver incontrato “Francesca”, monsignor Nolè rende noto che in nessun modo è coinvolto l’Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, e che è assolutamente estraneo alla vicenda dell’aborto e alle accuse a lui rivolte. La stessa ragazza coinvolta ha consegnato a monsignor Nunnari una lettera nella quale lo dichiara estraneo ai fatti e afferma di averlo incontrato solo “dopo l’aborto”. Come Pastore della Chiesa cosentino-bisignanese monsignor Nolè rinnova il suo ‘grazie’ a tutti coloro che hanno pregato e continuano a pregare per la Diocesi e il suo Pastore e rinnova la Sua fiducia a monsignor Nunnari, così come rinnova l’invito ad una comunicazione rispettosa della verità, delle persone, del lavoro silenzioso di tanti sacerdoti, religiosi e laici che operano su tanti fronti della carità, della pastorale e dell’evangelizzazione, e della stessa Chiesa locale».

L’Arcivescovo Nolè sul servizio delle Iene: «Chiedo scusa per il dolore arrecato alle vittime dello scandalo»

COSENZA – L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francesco Nolè, ha diffuso una dichiarazione a commento del servizio realizzato da Valeria Castellano e trasmesso nel programma Le Iene in onda su Italia 1 nel quale viene proposta la testimonianza di una ragazza rimasta incinta dopo aver intrecciato una relazione con il parroco di San Vincenzo La Costa don Giuseppe Leone.

Vicenda produce tristezza

«Esprimo la personale tristezza e il dolore della Chiesa cosentino-bisignanese e chiedo scusa per lo scandalo e il dolore arrecato alle vittime della vicenda, prima fra tutti la ragazza interessata, ma anche a quanti sono stati offesi e scossi dalla trasmissione che ha coinvolto una comunità parrocchiale, i sacerdoti e anche un vescovo che è stato duramente vilipeso da un membro del nostro presbiterio».

Attendo giovane coinvolta per dialogo fraterno

«Vescovo e presbiterio – si legge ancora nella nota – si stringono attorno al Pastore emerito per esprimergli affetto e sincera fraternità. Come vescovo resto disponibile ad incontrare la ragazza in questione se e quando lei vorrà, per un dialogo fraterno.
Chiedo perdono a quanti, soprattutto ai semplici, che a causa della controtestimonianza degli uomini di Chiesa, vivono sofferenze e subiscono scandali. Invito i cristiani dell’Arcidiocesi, soprattutto in questo tempo di Quaresima, ad intensificare la preghiera per la nostra Chiesa bella, santa e peccatrice, sempre bisognosa di conversione e di purificazione».

Prenderemo seri provvedimenti

«La Diocesi – si conclude il comunicato – per quanto di competenza, è già impegnata a fare chiarezza sulla vicenda e prenderà seri e opportuni provvedimenti canonici nei confronti di quanti hanno dato pubblico scandalo».

Le nuove povertà, la lectio magistralis dell’Arcivescovo di Cosenza Monsignor Nolè

RENDE (CS) -Si è svolta, nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rende, la lectio magistralis dell’Arcivescovo di Cosenza Monsignor Francesco Nolè dedicata alle nuove povertà.L’iniziativa, è stata organizzata in occasione della prima giornata dei poveri istituita e fortemente voluta da Papa Francesco per la giornata di domani. Presenti 250 studenti del progetto scientifico-didattico di Pedagogia della R-esistenza dell’Università della Calabria e diversi seminaristi che hanno partecipato agli interventi tenuti dai docenti Unical, Giancarlo Costabile e Luca Parisoli, ed infine dalle due suore direttrici degli ISSR San Francesco di Sales.L’arcivescovo, citando diversi passi del Vangelo, chiarisce che si tratta di un invito ad incontrare il povero, accoglierlo, ascoltarlo e che avere una giornata dei poveri, è avere una giornata dedicata a noi.

 

 

Ma chi sono i nuovi poveri

Non sono solo i poveri di cibo, di bevande, ma i poveri di gioia e di speranza. Il presule parla dei nuclei familiari single senza lavoro completamente dipendenti dai genitori, dei migranti invisibili, dei bambini sfruttati, dei giovani sfiduciati, delle famiglie monoreddito, dei tossicodipendenti.  Le nuove povertà sono la povertà di solitudine e la povertà morale. Confida negli statisti che con sguardo profetico pensino al domani delle nuove generazioni e definisce il confronto con l’università il vero spazio di libertà che deve guardare avanti per costruire coscienze morali. L’università come luogo opportuno dove farsi prossimi di chi incontriamo, donare un sorriso o una semplice considerazione, creare spazi di dialogo, di relazione. Continua poi, chiarendo come siano sempre più presenti i ricchi-poveri: «I ricchi non hanno felicità vera, di valori. I ricchissimi difettano di onestà. C’è bisogno della nostra compartecipazione e del nostro esserci. Cosa fare? Il dire, io ci sono, io voglio essere parte della società dando il mio contributo, iniziando dalla famiglia, dal mio quartiere, per sconfiggere le nuove povertà. Ricordare che Dio ha mandato il figlio a relazionarsi con il mondo».L’arcivescovo fa riferimento poi al messaggio di Gesù: «Beati i poveri di spirito perché saranno i primi in quanto il Regno dei cieli non è aperto a tutti ma è solo dei poveri»ed infine, cita la frase del teologo tedesco Romano Guardini: «L’uomo è un essere in relazione e se perde l’altro, perde se stesso».

Discorsi ai quali Costabile, professore di Pedagogia e Scienze dell’Educazione, ascolta con attenzione ed esprime così la sua visione:«Credo che l’università non debba avere paura di confrontarsi. L’odierna società, piena di tante logiche commerciali ha bisogno di sentimento e bisognerebbe spingere tutte le istituzioni, laiche e non, nella formazione di persone, non di macchine commerciali».

Amelia Aloisio

Rogo nel centro storico, l’Arcivescovo Nolè celebrerà le esequie delle tre vittime

COSENZA – Martedì 26 settembre alle ore 18 l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, presiederà in Cattedrale la messa di suffragio esequiale per le tre vittime del rogo nel centro storico di fine agosto: Antonio, Roberto e Serafina.
La celebrazione si svolgerà nella Cattedrale accanto alla quale vivevano le tre vittime e la chiesa diocesana le affiderà al Signore della vita e della Misericordia.
I tre erano molto conosciuti anche nell’ambiente ecclesiale perché seguiti dai volontari e dalle suore di Casa nostra, la struttura della Caritas diocesana, dove giornalmente si rendevano presenti.

 

 

Celebrato oggi il precetto Pasquale Interforze presieduto da Mons. Nolè

RENDE (CS) – E’ stato celebrato stamane presso la Chiesa di “Sant’Antonio” a Rende, il precetto Pasquale Interforze presieduto da S.E. Monsignor Francescantonio NOLE’, Arcivescovo di Cosenza, e concelebrato dal parroco della chiesa di Sant’Antonio e dai Cappellani Militari delle Forze Armate e di Polizia. Alla cerimonia hanno partecipato le più alte cariche militari e civili della Provincia di Cosenza tra cui il Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Cosenza, Dr. Mario Spagnuolo, il Vicario del Prefetto della Provincia di Cosenza, Dr.ssa Emanuela Saveria Greco, il Questore, Dr. Luigi Liguori, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Col. Fabio Ottaviani, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Marco Grazioli, il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Cosenza, Col. Giuseppe Melfi, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza Ing. Massimo Cundari, il primo cittadino rendese, Avv. Marcello Manna, l’Assessore del comune di Cosenza, Francesco Caruso, il Magnifico Rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci, nonché numerosi rappresentanti delle Forze Armate della Provincia di Cosenza tra cui il T.Col. Giovanni Ruocco del 1° Reggimeto Bersaglieri, il Cap. di Fregata Canio Maddalena del Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro, e il Capitano di Corvetta Andrea Iovino del Distaccamento Logistico della Marina Militare di Camigliatello. Alla funzione religiosa hanno preso parte numerosi rappresentanti della Croce Rossa Italiana, della Polizia Provinciale e della Polizia Municipale del Comune di Rende nonché delle associazioni combattentistiche e d’Arma della Provincia di Cosenza

Processione eucaristica del Corpus Domini, limitazioni stradali

COSENZA – In occasione della tradizionale processione eucaristica del Corpus Domini presieduta dall’Arcivescovo Mons. Francesco Nolè, in programma domenica 29 maggio con partenza da Piazza Santa Teresa e conclusione in Piazza Loreto, la Polizia Municipale, con apposita ordinanza del Comandante Gianpiero Scaramuzzo,  ha disposto alcune limitazioni alla sosta e alla circolazione sulle strade interessate dalla processione.

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In particolare viene istituito il divieto di sosta con rimozione, dalle ore 14.00 alle 22.00 di domenica 29 maggio su:
-Via Domenico Frugiuele, sul lato destro, da Piazza Santa Teresa a via Carlo Cattaneo;
-Via Carlo Cattaneo, sul lato destro, da via Frugiuele a via Riccardo Misasi;
-Piazza Loreto, per l’intero tratto, da Via Nicola Serra a Via Caloprese;
Viene inoltre istituito il divieto di transito temporaneo sul seguente percorso al passaggio della processione: Via Domenico Frugiuele – Via Carlo Cattaneo– Via Riccardo Misasi – Piazza Loreto. Nel corso della processione gli agenti di polizia stradale in servizio adotteranno per motivi contingenti le appropriate misure di regolazione del traffico ed ogni altro opportuno provvedimento che la situazione dovesse richiedere.

Unical, il vescovo Nolè incontra gli studenti del corso di Storia dell’educazione alla democrazia

RENDE (CS) – Educare alla Speranza è il tema del ciclo seminariale che Mons. Francesco Nolè, Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, terrà all’Università della Calabria giovedì 5 e 12 maggio, rispettivamente alle 15.30 e alle 15, presso la sala seminari della Biblioteca di Area Umanistica “F. E. Fagiani”.  L’iniziativa è inserita nell’ambito del corso di Storia dell’educazione alla democrazia tenuto da Giancarlo Costabile presso il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione.
Al ciclo seminariale tenuto da Mons. Nolè, che sarà introdotto dai saluti istituzionali del Rettore Gino Crisci e del Direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione Franco Altimari, parteciperà anche Luca Parisoli, docente di Storia della filosofia medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici.

Festa del Crocifisso, Mons. Nolè presiederà le celebrazioni solenni

Cosenza ( Cs) – Sarà il Solenne Pontificale presieduto da S. E. Rev.ma Mons. F. Nolè, Arcivescovo Metropolita di CosenzaBisignano nella sera della Vigilia, Lunedì 2 Maggio alle ore 18.30, ad aprire le celebrazioni della solennità del SS. Crocifisso nel Santuario della Riforma. Nel corso della S. Messa il commissario prefettizio di Cosenza offrirà il tradizionale omaggio floreale, con il quale ogni anno si rinnova il patto di fede e di devozione della città bruzia con il “suo” Crocifisso. E’ dalla prima metà del 1600, infatti, che la città di Cosenza il 03 maggio di ogni anno, celebra con solennità questa memoria. Quando i frati Riformati nel 1628 presero dimora nel convento bruzio, posero subito alla venerazione dei fedeli l’artistica immagine del Cristo in Croce che oggi troneggia sull’abside del Santuario, e ne istituirono la festa nel giorno in cui la Chiesa celebrava il ritrovamento della S. Croce a Gerusalemme. Sin da allora il bellissimo simulacro si mostrò miracoloso. Avvolta nella leggenda la sua stessa realizzazione, accompagnata dalla strepitosa visione dell’artista, il quale da Gesù si voglia abbia avuto conferma di quanto autentiche fossero le sue sembianze, con la promessa che chiunque lo avesse invocato attraverso tale immagine sarebbe stato certamente esaudito. E davvero innumerevoli, nel corso di quattro secoli, restano le testimonianze dei prodigi ottenuti dal SS. Crocifisso: scampo nelle calamità naturali, salute ai mali fisici, consolazione e salvezza negli affanni dell’anima. Si vuole abbia salvato la città di Cosenza e l’incolumità della sua popolazione durante i disastrosi combattimenti del Secondo Conflitto Mondiale. Difatti, fu proprio durante il bombardamento del 03 settembre 1943, data memorabile che segna la distruzione della Chiesa e dell’annesso Convento, che il SS. Crocifisso miracolosamente indenne dalle fiamme, fu messo in salvo e trasportato a Laurignano dall’intrepido di Fr. Daniele Gil. Particolare ricordo meritano la guarigione di una bimba cieca nell’anno 1920, di una donna paralitica nell’anno 1959, di un giovane in coma nel novembre 2007 proprio mentre il santo simulacro si trovava, per circostanze straordinarie, nel vicino ospedale. Tali episodi si uniscono alla particolare protezione sempre rivolta alla popolazione contadina che accorre ad invocare il SS. Crocifisso per la buona resa dei raccolti. Di questa storia sono testimoni dal 01 Gennaio 1915 i Frati Cappuccini, che con autentico orgoglio custodiscono il SS. Crocifisso e continuano a diffonderne la devozione nel popolo cosentino. Il prodigioso simulacro ligneo nella straordinaria ricorrenza del Giubileo della Misericordia alle ore 17.00 di martedì 3 maggio discenderà dalla nicchia in cui è custodito nell’abside del Santuario per essere presentato alla venerazione diretta dei fedeli ed alle ore 18.00 attraversare le strade della città durante la partecipatissima processione. L’ultima volta che ciò avvenne fu proprio in occasione dell’ultimo Anno Santo del 2000. Nella giornata del 3 maggio le S. Messe saranno celebrate alle ore 07.00, 08.00, 09.00, 10.00, 11.30, 17.30 e 19.00, tutte precedute dal cammino giubilare con i riti per attraversare la Porta Santa della Misericordia e lucrare l’Indulgenza Plenaria. All’arrivo della Processione in Piazza Riforma, come consuetudine, il Padre Predicatore pronuncerà il messaggio conclusivo dei festeggiamenti. Il rientro del SS. Crocifisso e della Vergine Addolorata nel Santuario sarà salutato da un colorotissimo spettacolo piro-musicale.

Commozione ai funerali della piccola Marianna. La madre non avrebbe tentato il suicidio

COSENZA – Si sono svolti in un clima di generale commozione i funerali della piccola Marianna Luberto, che sarebbe stata uccisa, soffocata con un cuscino, a soli sette mesi, dalla madre, poi fermata per omicidio volontario aggravato. Alla cerimonia funebre, che si è svolta nella chiesa di Santa Teresa, ha partecipato anche il vescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, che ha a lungo abbracciato il padre della piccola apparso distrutto dall’immane tragedia ma dignitoso nella sua sofferenza. Stretto tra familiari e colleghi, Francesco per tutta la cerimonia ha fissato quella bara così piccola ricoperta da tanti fiori bianchi. Una cerimonia composta, come il dolore delle famiglie Luberto e Leonetti. Poche ma sentite le parole del sacerdote Don Gino Luberto che ha officiato insieme al presule e che ha ricordato la piccola Marianna come “il fiore sbocciato dall’amore tra Francesco e Giovanna”. La liturgia ha sottolineato che il “Signore vuole che i bimbi vengano a lui”. Il parroco ha rivolto un invito al “perdono e alla speranza”. Un applauso ha salutato la piccola Marianna alla quale monsignor Nolè ha voluto portare un saluto reale è un sostegno concreto a tutta la famiglia.  Intanto si apprende che, a seguito degli esami effettuati sul sangue della madre della piccola, Giovanna Leonetti, non sarebbe stata riscontrata una quantità di farmaci tale da far pensare ad un tentativo di suicidio, come invece si era pensato nell’immediato, essendo stata trovata ai piedi della donna una confezione di barbiturici. Dunque, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non avrebbe tentato il suicidio la biologa 37enne. Giovanna Leonetti, dopo essersi vista con il marito – da qualche giorno la donna abitava a casa di una zia a Donnici – nel loro appartamento al terzo piano di una palazzina in centro città si sarebbe recata al secondo piano in casa di un’altra zia che le aveva lasciato le chiavi e lì avrebbe – è questa l’accusa – soffocato la piccola Marianna Luberto con un cuscino e dopo essersi distesa sul letto ha chiamato il marito dicendogli di scendere. Francesco Luberto, giovane avvocato, appena entrato nell’appartamento – ha raccontato ai magistrati – si è recato nella stanza da letto e ha visto la bimba con un cuscino sul volto e la moglie distesa sul letto e accanto una confezione di barbiturici. Mamma e figlia sono state portate d’urgenza in ospedale, ma per la bimba non c’è stato nulla da fare. La biologa, che da ottobre soffre di depressione post partum ed è seguita da specialisti, è stata ricoverata. Dai primi risultati degli esami clinici, la dose di farmaci assunta escluderebbe un tentativo di suicidio. Ma tutto il quadro clinico della donna sarà sottoposto a ulteriori approfondimenti. Nella giornata di martedì 23 febbraio si svolgerà l’udienza di convalida del fermo e l’interrogatorio di garanzia della 37enne, difesa dall’avvocato Marcello Manna.