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Violento nubifragio nel cosentino, allagamenti e smottamenti

CERCHIARA DI CALABRIA (CS) – Un violento nubifragio si è abbattuto nella serata di ieri in particolare su Cerchiara di Calabria e Plataci, comuni nell’area del Pollino in provincia di Cosenza. Le forti precipitazioni hanno causato danni ingenti e disagi, soprattutto nel centro storico di Cerchiara dove si sono verificati diversi allagamenti di scantinati. Invaso dall’acqua anche un panificio. La pioggia è caduta con notevole intensità ed ha provocato anche degli smottamenti sulla strada provinciale che conduce al centro storico del paese che, al momento, risulta non raggiungibile.

Sull’arteria stanno operando alcuni mezzi meccanici per liberare la sede stradale dai detriti e consentire la ripresa del traffico veicolare. Sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della polizia municipale, una squadra del Soccorso alpino e gli uomini della squadra manutenzione del Comune.

Violento nubifragio nel catanzarese, forti disagi

CATANZARO – Pesanti disagi e allagamenti nel catanzarese a causa di un forte nubifragio che si è abbattuto nella notte sulla fascia ionica tra il capoluogo e Sellia Marina. Un torrente ingrossato dalle piogge è esondato all’altezza della località Ruggero.

Nel comune di Simeri Crichi problemi nelle frazioni Apostolello e Roccani. A Simeri Mare molte abitazioni dei villaggi della zona sono state invase dall’acqua che ha raggiunto quasi il metro di altezza. Danni ingenti per il fango.

La strada statale 106 è stata chiusa al traffico per alcune ore a causa dell’allagamento della sede stradale e poi riaperta. I vigili del fuoco e la Polizia stradale sono intervenuti per soccorrere diverse persone rimaste bloccate all’interno delle autovetture in transito sull’arteria.
Notevoli disagi si registrano nel traffico in direzione Catanzaro Lido. Presente sul posto anche personale dell’Anas. La situazione, però, va gradualmente migliorando anche perché non sta più piovendo.

Fonte e foto: Ansa

Nubifragio su Scilla, gravi danni nel borgo della Chianalea (VIDEO)

REGGIO CALABRIA – Dopo giorni di incendi, su gran parte della Calabria è arrivata la pioggia, molto intensa soprattutto nel reggino, con un nubifragio su Scilla che ha allagato le strade del paese. In un’ora, ha riferito il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, sono caduti 100 millilitri di pioggia. Sul posto stanno intervenendo i mezzi della protezione civile – che ieri aveva diramato l’allerta meteo – per rimuovere i detriti mentre la macchina dei soccorsi è già attiva con il responsabile provinciale e squadre di volontari.  A Scilla, ha spiegato Tansi, i problemi sono stati causati dai bacini che nella zona sono molto stretti e si sono subito saturati, ma anche dagli incendi dei giorni scorsi. «Sul terreno – ha spiegato il capo della protezione civile calabrese – la cenere ha formato una sorta di velo che lo ha reso impermeabile. Così, l’acqua non ha avuto la capacità di infiltrarsi ma è defluita in superficie. Inoltre c’è anche un problema generale di scarsa manutenzione dei canali e dei corsi d’acqua». L’Anas, intanto, ha riaperto un tratto della statale 18 precedentemente chiuso per una frana.

https://youtu.be/EbYxgjZ7Lhc

Nubifragio, disagi a Palmi

www.ansa.it
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PALMI (RC) – I vigili del fuoco di Palmi sono dovuti intervenire per far fronte alle conseguenze del nubifragio che ha provocato una serie di allagamenti. Le forti precipitazioni hanno causato numerosi smottamenti a causa dei quali la SS 18 è stata invasa da fango e detriti. Cessata la pioggia, la situazione sta tornando alla normalità, ma sono in corso gli interventi dei vigili del fuoco per svuotare i cantinati allagati. Sono in corso le verifiche dell’area interessata per il censimento dei danni.

Maltempo, forti danni nella provincia Reggina

REGGIO CALABRIA (RC) All’agricoltura, in particolare dello Ionio reggino, il violento nubifragio costa   circa 27 milioni di euro. Questo quanto stimato dalla Coldiretti Calabria dopo una prima ricognizione  nella zona interessata. E’ un primo  bilancio stimato per difetto a pochi giorni dai tragici eventi. L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia di Reggio Calabria dal 30 ottobre al 2 novembre 2015, in particolare nella fascia ionica, ha davvero lasciato un brutto segno.  Danni alle colture, alle strutture agricole, alle sistemazioni agrarie (terrazzamenti, muri di contenimento, canali di scolo) alla viabilità interpoderale e poderale, con esondazioni di fiumi e torrenti e  conseguente allagamento delle campagne, ed inoltre compromesse le principali vie di accesso ai centri abitati. Tutto il territorio provinciale è stato interessato, l’evento eccezionale si è manifestato con maggiore incidenza e violenza nella fascia jonica della provincia. Dalla prima ricognizione, quindi non definitiva, si segnalano  i seguenti danni alle produzioni agricole, che sono così cosi dettagliati:  Bergamotto: 150 ha danneggiati in modo quasi irreversibile, prevalentemente nei comuni di Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Bianco, Africo, Ferruzzano;  ortaggi in pieno campo: 40 ha nei comuni di Bruzzano Zeffirio, Palizzi, Africo, Ferruzzano;  serre fisse: 12 ha interessati con danni parziali alle strutture e totali alle colture in atto, nei comuni di Bruzzano Zeffirio,Africo, Ferruzzano;olivicoltura: in campagna olivicola in corso, tutte le aziende sono interessate da problemi di viabilità poderale e interpoderale, e quidi perdita di prodotto sia per cascola che difficoltà nella raccolta, con maggior rilevanza nel basso Jonio Reggino  e Locride; agrumicoltura: allagamenti in centinaia di ettari in tutto il territorio,in decine di ettari nella fascia jonica da Palizzi a Monasterace dovuti anche all’esondazione dei torrenti; Zootecnia: nei comuni aspromontani, nel Basso Jonio e Locride, difficoltà provocate dalla distruzione delle strade interne, impossibilità di raggiungere l’azienda con i mezzi rotabili per molti allevatori e quindi conseguenze sulla vendita dei prodotti lattiero-caseari.

coldiretti calabria

I danni stimati alla produzione si ravvisano in circa 12milioni di €uro.  Per quanto concerne le strutture: viabilità poderale e interpoderale  in tutti i comuni della provincia la situazione è la seguente:  terrazzamenti, muri di sostegno e smottamenti nelle aziende di tutti comuni della provincia, con maggiore incidenza nei comuni aspromontani, del reggino, del basso Jonio e Locride. La conseguenza è di un danno di circa 15 milioni.  Il totale complessivo stima Coldiretti e di circa 27 milioni di €uro. Un grave contraccolpo – prosegue Coldiretti – si potrà avere anche sul fronte occupazionale. Prendendo in esame solo l’area dove l’evento calamitoso ha arrecato maggiori danni, cioè la fascia di territorio compresa tra Melito Porto Salvo e Monasterace compresi i comuni interni, si segnala che in detta area in agricoltura svolgono la propria attività n. 587 IAP, n. 503 CD, n. 4748 ditte per un numero complessivo di giornate lavorative pari a 2.088.653 milioni. La Coldiretti è impegnata con una apposita azione sindacale a far compilare agli agricoltori dei modelli di segnalazione che via via saranno consegnati ai comuni interessati in modo da avere una mappatura pressoché certa.

 

Indagini aperte a Rossano e Corigliano dopo l’alluvione

ROSSANO (CS) Dopo il nubifragio che ha colpito mercoledì 12  alcune parti  ioniche della nostra regione, la Procura di Castrovillari ha deciso di aprire un’indagine  per ciò che concerne i danni provocati alle zone di Rossano e  Corigliano. Queste ricerche hanno lo scopo di accertare che non vi siano responsabilità da parte di terzi e proprio per questo sono già iniziati i primi controlli sulle zone colpite.

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Nubifragio nel catanzarese, Bruno fa visita a Petrizzi

petrizziCATANZARO –  Sopralluogo del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nelle aree interessate dal violento temporale che venerdì pomeriggio si è abbattuto nella zona del Medio Jonio catanzarese, provocando danni e disagi. La “bomba d’acqua” ha interessato in particolare la zona tra Caminia, Montepaone, ma anche zone interne all’area del soveratese. Il presidente Bruno, infatti, dopo aver monitorato la situazione sul litorale del comune di Stalettì, si è spostato verso la zona di Petrizzi dove il nubifragio dei giorni scorsi ha causato danni al manto stradale soprattutto nel centro del comune. Il presidente della Provincia era accompagnato dal dirigente del settore Manutenzione viaria e Infrastrutture, l’ingegnere Floriano Siniscalco, il dirigente del settore Patrimonio architetto Pantaleone Narciso, il sindaco di Petrizzi Domenico Paravati e il geometra del comparto, Saporito. Nel verificare personalmente l’entità dei danni, il presidente Bruno ha rassicurato amministratori e residenti sul pronto intervento della struttura provinciale per contenere la diretta conseguenza dei danni con interventi di ripristino urgenti per garantire sicurezza alla viabilità nell’immediato: il manto stradale sarà ripristinato già domani mattina. Successivamente alla pausa ferragostana, gli uffici competenti dell’amministrazione provinciale vaglieranno una soluzione di intervento definitiva per assicurare la sistemazione del manto stradale nell’area interessata dai danni alluvionali.

Quasi il 40% delle colture della Sibaritide è andata distrutta da una violenta grandinata

Cristian Vocaturi (3)
Cristian Vocaturi

Quasi il 40% delle colture è andata distrutta da una violenta grandinata che tra sabato e domenica ha colpito il territorio della sibaritide.” A fornire il dato è Cristian Vocaturi, delegato regionale della Federazione Agricoltori piccoli imprenditori (FAPI), che questa mattina ha incontrato un gruppo di imprenditori tra Cassano a Spezzano e Castrovillari per fare un bilancio dei danni dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi. “Parte del raccolto di Pesche e Albicocche, ormai quasi pronto per la raccolta, è andato perduto. Un danno economico ingente per gli imprenditori agricoli della zona e per l’intero comparto agricolo, visto che le nostre pesche e le nostre albicocche sono prodotti di grande qualità e fortemente richiesti dal mercato. La grandinata è stata così’ violenta da danneggiare quasi la metà del raccolto, lasciando a terra uno strato di ghiaccio.” Assieme ai tecnici delle organizzazioni di produttori locali stiamo verificando la situazione, e siamo molto preoccupati che ulteriori grandinate o temporali possano aggravare la situazione. Chiediamo alle istituzioni di farsi carico del nostro grido d’allarme. Una situazione sempre più di emergenza che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio l’economia della sibaritide”. E’ indispensabile rivedere la regolamentazione degli indennizzi attraverso l’assicurazione, che oggi ha costi pesanti per gli agricoltori – conclude Vocaturi – basti pensare che a fronte di costi elevati gli indennizzi non avvengono nemmeno a valori di mercato. Il risultato è che pochissime aziende agricole si assicurano, ma purtroppo le calamità naturali abbiamo visto che ormai colpiscono sempre di più le nostre ‘fabbriche a cielo aperto’”.