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Nuovo Ospedale Cosenza: in Commissione urbanistica passa la scelta della Giunta di localizzarlo a Vaglio Lise

COSENZA – Con 7 voti a favore (compreso il rappresentante del gruppo consiliare “Bianca Rende Sindaca”, Francesco Luberto) e 2 contrari, la Commissione consiliare urbanistica presieduta dal consigliere Francesco Turco, ha dato il via libera alla localizzazione del nuovo ospedale nell’area di Vaglio Lise, così come stabilito dalla delibera di giunta n.76 del 10 giugno scorso, in attesa che sulla ubicazione del nuovo Ospedale Hub di Cosenza si pronunci martedì prossimo, 21 giugno, il Consiglio comunale.
La seduta della commissione urbanistica è stata introdotta dal Presidente Turco che ha ribadito la chiarezza delle indicazioni sulla scelta operata dall’Amministrazione comunale, sottolineando anche che le pratiche di acquisizione del terreno risultano facilitate, rispetto agli espropri, dal fatto che si tratta di terreni pubblici, di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana con cui sono state condotte diverse interlocuzioni dall’Assessore all’urbanistica Pina Incarnato che infondono notevole tranquillità. Turco ha inoltre ricordato le interlocuzioni che sia il Sindaco Franz Caruso che il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca hanno avuto con il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto.
La voce della minoranza è stata portata in commissione dal consigliere Francesco Cito che, pur ribadendo la convinzione che il nuovo Ospedale debba sorgere sulla collina di Muoio, considerato, a suo parere, il sito più idoneo sotto il profilo urbanistico, ha insistito sulla necessità che i propositi si realizzino e che non si facciano solo annunci. Cito ha chiesto di avere notizie sulle intenzioni dell’Amministrazione di avviare un’azione di recupero dell’area dell’attuale Ospedale che potrebbe essere a rischio abbandono. Sul punto ha risposto il Presidente Francesco Turco sottolineando che da parte dell’Amministrazione comunale non c’è alcuna intenzione di abbandonare il centro storico e le zone ad esso vicine e che in delibera è già stato specificato che l’attuale Ospedale verrà trasformato in Cittadella della salute. Sulla strategie future si è poi soffermato il consigliere Francesco Alimena sottolineando che mentre inizierà la costruzione dell’Ospedale Hub a Vaglio Lise, che servirà ad assorbire la pressione ospedaliera che in questo momento poggia sull’Annunziata, quel luogo che per conformazione, storia e posizione non riesce più a sostenere tutta l’utenza, verrà trasformato in un luogo dedicato alla medicina di prossimità. Alla cittadella della salute saranno collocati i servizi sanitari di base ed effettuate prestazioni sanitarie da codice bianco e verde, mentre la pressione ospedaliera verrà spostata tutta su Vaglio Lise. Alimena ha inoltre fatto riferimento al programma che riguarda le case della salute e degli ospedali hub che è entrato nella missione salute del PNRR, sottostando alle tempistiche di quest’ultimo. Teoricamente – ha indicato Alimena – entro il 2026 la missione salute deve essere completata da tutte le regioni. La commissione urbanistica di questa mattina ha ospitato, inoltre, gli interventi del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e del Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente Maria Pia Funaro.
Mazzuca ha illustrato il disegno, dal punto di vista sanitario, delle ubicazioni delle nuove strutture che copriranno al cento per cento tutto il territorio del Comune di Cosenza: una casa di comunità e un ospedale di comunità situati nel centro storico, una cittadella della salute nel centro città, dove oggi sorge l’Ospedale dell’Annunziata (40 milioni di euro sono disponibili, da parte della Regione, per la trasformazione del sito dell’attuale nosocomio) e, con la delibera che il Consiglio andrà ad approvare martedì, l’ospedale hub che sarà ubicato a Vaglio Lise. Da Nord a Sud, passando per il centro, risulterà coperta l’intera area cittadina con diversi ed importanti presìdi sanitari. Noi faremo la nostra parte, dopodiché sarà la Regione che dovrà fare la sua”. Il Presidente del Consiglio non ha mancato di rispondere alle dichiarazioni apparse sulla stampa in questi giorni e provenienti da altri comuni vicini. “Non accetto assolutamente che chi per anni è stato in silenzio e non ha mai affrontato la situazione, oggi si risveglia e, dopo una nostra scelta avvenuta dopo 6 mesi dall’insediamento dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Franz Caruso, faccia sentire la sua voce nel momento in cui si è arrivati alla definizione del sito del nuovo ospedale. Ci sono comparse, in questa vicenda, che, senza titolo, stanno alimentando polemiche sterili ed inutili,e non mi riferisco certamente ai consiglieri comunali di Cosenza tutti legittimati ad esprimere il loro parere. Ci sono persone che hanno taciuto per dieci anni, addirittura nelle scelte precedenti hanno cambiato opinione ogni tre minuti, ed oggi fanno polemiche solo per ritardare i tempi. La discussione, se deve esserci, deve avvenire nel merito, anche nell’ottica del dibattito sulla città unica. E poi – ha concluso Mazzuca – l’individuazione del sito è al centro di un’arteria che è più vicina a Rende che a Cosenza. La scelta è una nostra prerogativa”.
Il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente Maria Pia Funaro ha, inoltre ricordato che l’interlocuzione era stata avviata nel 2017 con l’apertura di un tavolo tecnico in Regione e che i soggetti indicati erano, oltre alla Regione Calabria, l’Asp, l’Azienda Ospedaliera e il Comune di Cosenza. “In quella sede – ha spiegato Maria Pia Funaro – l’allora dirigente della Regione Calabria diede il via per procedere ad una conferenza dei servizi istruttoria sulle alternative presentate nel progetto di fattibilità. Anche in sede di conferenza dei servizi, gli invitati al tavolo continuavano ad essere gli stessi, con RTI, ma non gli altri comuni viciniori perché si parlava di una delocalizzazione dell’Ospedale di Cosenza. E’ evidente che una volta concluso questo iter, quando si arriverà ad un livello di dettaglio maggiore, ad una progettazione definitiva, saranno invitati alla successiva conferenza di servizi tutti gli stakeholders, probabilmente anche gli altri comuni. La discussione che sta venendo fuori oggi, anche attraverso dichiarazioni dei comuni vicini, sembra più frutto di propaganda. Non sono titolati ad esprimere indicazioni sulla localizzazione del nuovo Ospedale”.  

Cosenza, nuovo ospedale in centro città, ieri la decisione in Consiglio Comunale

COSENZA – Un minuto di raccoglimento, sollecitato all’aula dal consigliere Vincenzo Granata, per il giornalista e direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, scomparso nei giorni scorsi. Comincia così il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Pierluigi Caputo, che ha approvato il Rendiconto della Gestione relativo all’esercizio finanziario 2018.

Disco verde al termine di un partecipato dibattito, con 19 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti (Ambrogio, Cipparrone e Malizia). Di un’altra pratica di natura finanziaria – quella sul riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio che derivano da pagamenti effettuati dal tesoriere comunale nel 2018, a seguito di azioni esecutive derivanti da sentenze – viene invece votato il rinvio, su richiesta del consigliere Carmelo Salerno, per consentire l’approfondimento richiesto dal collegio dei revisori.

Sul rendiconto relaziona il dirigente del settore programmazione finanziaria Giuseppe Nardi che richiama “il conto consuntivo deliberato dalla Giunta, che dà conto dell’attività gestionale compiuta nell’esercizio trascorso, ed è stato redatto nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica così come attestato nella relazione dei revisori”.

Nardi parla di un avanzo di amministrazione di 65 milioni circa e di un disavanzo non contabile determinato dai vincoli. “Tale disavanzo – afferma – viene spalmato in 30 annualità, dal 2015 al 2044, con un importo annuo da iscrivere in bilancio di circa 3 milioni di euro. Il rendiconto non solo rispetta l’ammortamento annuale ma è migliorativo di circa 43mila euro. Il quadro generale evidenzia un avanzo di competenza di 26 milioni e di cassa di 500mila euro, garantendo il rispetto degli equilibri di parte corrente e di parte capitale”.

Il dirigente del settore programmazione finanziaria sottolinea poi come sia previsto un accantonamento per crediti di dubbi esigibilità di circa 80 milioni e come si sia proceduto ad eliminare circa 24 milioni di euro di residui attivi per il venir meno delle ragioni giuridiche del loro mantenimento. Un accantonamento riguarda anche i debiti fuori bilancio e altre passività per oltre 9 milioni di euro.

Ulteriore passaggio della relazione tecnica è dedicato agli ingenti crediti che vanta il Comune, portando ad esempio le somme anticipate e rendicontate alla Regione Calabria per le quali non ci sono stati incameri significativi, oppure il credito iva e le somme anticipate per la gestione degli uffici giudiziari. Nardi infine sottolinea come “si è garantito il rispetto della copertura minima dei servizi a domanda individuale”.

Aumento dei servizi offerti e politica fiscale equa, nonostante negli anni delle sue consiliature il Comune di Cosenzaabbia subito il 50% del taglio dei trasferimenti statali. Rivendica con giusto orgoglio questo risultato il Sindaco Mario Occhiuto, che ha trattenuto la delega al bilancio, nel suo intervento.

“Nonostante i tagli – afferma – la qualità dei servizi risulta migliorata e in controtendenza. Il primo cittadino parla dunque di una gestione oculata, con la quale far fronte alla crisi strutturale che gli enti stanno vivendo, grazie ad una generale riduzione della spesa, e di comportamento ispirato alla prudenzialità volendo fare riferimento all’iscrizione in bilancio solo di una parte delle somme derivanti da accertamenti tributari. Sulla mole debitoria, “il trend è in netta diminuzione, 50 milioni di residui passivi”.

“Il dato di riferimento del 2011 – ricorda – era superiore ai 160 milioni di euro. In questo esercizio, per ridurre i tempi medi di pagamento abbiamo fatto fronte al 65% dei debiti maturati nell’anno”. Occhiuto tocca poi alcuni punti evidenziati dai revisori: il ricorso all’anticipazione di tesoreria del quale dice “è elemento di criticità che riguarda tutti gli enti locali”; il ritardo nel versamento dei contributi, “fisiologico perché dovuto a dinamiche di cassa;l’Amaco, che “nel contesto italiano del trasporto pubblico che evidenzia una forte crisi, è in controtendenza, con un risultato di bilancio che evidenzia segnali di risanamento; sulla riscossione dei tributi, “sono state emesse tutte le liste di carico del 2018. Rispetto a una previsione di 11 milioni e 700mila euro, per evidenti scelte prudenziali ne abbiamo iscritti in bilancio solo poco più di 4 milioni; infine, sui debiti fuori bilancio ricorda “ne abbiamo riconosciuti per oltre 7 milioni di euro e tutti precedenti al mio mandato. Il futuro riconoscimento troverà piena copertura senza creare problemi agli equilibri di bilancio”.

Il dibattitto è stato aperto dal presidente della commissione bilancio Giuseppe d’ppolito che ha evidenziato il lavoro puntuale della commissione, “l’azione portata avanti è molto prudenziale, le spese sono gestite in maniera attenta e oculata”.

Portavoce dei consiglieri di opposizione è Bianca Rende che porta a confronto i rendiconti 2017 e 2018 “per capire come la situazione è peggiorata, con una perdita di esercizio che passa da 12 a oltre 33 milioni di euro”. Quella della consigliera del PD è una disamina dei rilievi dei revisori, partendo dalle “gravi irregolarità fiscali (iva, contributi, inps) alle quali si è provveduto con ravvedimento operoso. L’anticipazione di cassa – continua – è altro argomento molto critico perché arrivata a quasi 28 milioni di euro a causa di un netto peggioramento della liquidità dell’ente. C’è una evidente difficoltà ad esigere la tassazione locale”.

Qui Bianca Rende interviene su Municipia, la società che gestisce la riscossione dei tributi comunali, per dire che percepisce “una maggiore percentuale sul pagamento volontario e non su quello coattivo, quindi non può esserci nessuna volontà dell’azienda a lavorare sul coattivo. Registriamo invece l’aumento esponenziale di cartelle annullate e percentuali basse di riscossione”.

Per l’Amaco, la Rende parla di “grande buco nero. A soffrire sono i lavoratori, da nove mesi il quinto della cessione non viene riversato alle finanziarie, mettendo tante famiglie nella condizione di non poter accedere a forme di finanziamento. Chiediamo un maggiore controllo”. Infine sulle alienazioni immobiliari, Rende sostiene che “l’80% dei lavori pubblici viene finanziato con le alienazioni, alle quali sono affidate tutte le speranze di grandezza di questa Amministrazione. Questo non è allarmismo – conclude – ma serietà”.

Per Marco Ambrogio “si preferisce più criticare che proporre. A noi interessa la proposta politica. Sarebbe paradossale parlare di bilancio consuntivo senza guardare alle realtà globali del nostro paese. Oggi ogni Comune è sotto l’occhio vigile del governo centrale, soggetti a vincoli di bilancio che danno poco respiro”. Ambrogio rassicura sulle somme dei lavoratori Amaco “che – afferma – disattesi i trasferimenti della Regione, saranno versate entro pochi giorni”. L’invito del consigliere Ambrogio è a “parlare di bilancio sociale. Tanto è stato fatto dal punto di vista strutturale e chi verrà dovrà solo dare seguito alle opere messe in cantiere. Non dico che sia stato fatto poco sul sociale ma tanto deve essere ancora fatto. Sono certo che il Sindaco saprà cogliere questa sollecitazione e nel prossimo bilancio si darà più spazio alle necessità dei meno abbienti”.

Sul welfare torna anche la consigliera Annalisa Apicella per la quale “bisogna fare chiarezza, perché evidentemente la città non sa quello che si spende sul welfare. Dati alla mano: per l’emergenza abitativa certifichiamo una spesa di 400mila euro che nelle previsioni 2019 diventano 700mila. Non so quanti altri enti di città delle stesse dimensioni facciano lo stesso. Per il sostegno alla disabilità, 582mila euro di fondi comunali; 248mila euro per assistenza domiciliare, a integrazione delle somme regionali. C’è evidentemente un bilancio del welfare e c’è un bilancio per le manifestazioni che sono occasioni di marketing territoriale, di implementazione del turismo, sul quale la città sta registrando una forte crescita”.

Riguardo alla relazione dei revisori, la consigliera Apicella invita a prenderla quale occasione di riflessione, evidenziando che sulle irregolarità del versamento dei contributi, “sfido a trovare un ente che abbia il Durc a posto”. Sull’anticipazione di tesoreria, “sono contenta che la città si muova e che acquisisca nuove opere al patrimonio pubblico. Meglio questo che formare debiti fuori bilancio senza aver migliorato nulla”.

Infine, esprime apprezzamento per il lavoro dei consiglieri, con una sola nota di disagio rispetto al riferimento dei revisori alle responsabilità del consiglio comunale sui debiti fuori bilancio.

“Nessuna pratica è arrivata all’attenzione del Consiglio – afferma – e se entriamo nel merito della commissione bilancio, della quale non faccio parte, posso dire che quando vi ho partecipato ho visto i suoi componenti richiedere la procedura per l’istruttoria di queste pratiche. Su questo punto la relazione non ha tenuto nella giusta considerazione tutte le carte”.

Carmelo Salerno si discosta dalla relazione dei revisori dei conti per esprimere valutazioni politiche ma pur sempre basate sui dati oggettivi che sono i numeri del bilancio. “Penso che il Sindaco – afferma – ha realizzato un lavoro importante anche in tema di bilancio. Le pratiche sono redatte secondo criteri di legalità e di assoluta trasparenza, così come di assoluta prudenza. Questi sono i dati politici che emergono. Accanto vanno dati anche i numeri. In questi anni i trasferimenti si sono ridotti del 50%, un Comune che riesce a far fronte a questa situazione garantendo servizi più ampi e consistenti ed ampliando la spesa del 15%, significa che è un Comune virtuoso. Unaltro plauso va alla riduzione delle spese correnti, che significa un Comune che risparmia. Non mi sottraggo al tema dei debiti fuori bilancio, sui quali Covelli e Rende ci hanno dato colpe, allora dirò che nella consiliatura precedente abbiamo approvato debiti per 8 milioni di euro, sanandoli, abbiamo fatto un lavoro a tutela dei cittadini, del Comune e della nostra responsabilità, abbiamo nominato una commissione speciale per la valutazione dei debiti fuori bilancio, abbiamo valutato le singole pratiche escludendo circa 700mila euro di debiti. Il consigliere comunale non ha alcun compito nella fase di individuazione del debito fuori bilancio, sono gli uffici che li contraggono e che devono fare la ricognizione”.

“A noi compete la capacità critica sui debiti fuori bilancio e far capire ai dirigenti che il debito ha un vulnus all’origine, quindi esortiamo a ridurre la genesi dei debiti fuori bilancio. La vera rivoluzione è culturale – conclude Salerno – si è passati da un’impostazione del governo della cosa pubblica come esercizio del potere all’impostazione di adempimento di un dovere civico”.

Nuovo ospedale, segretari Pd Cosenza, «Occhiuto decida in fretta cosa fare»

COSENZA – «Il sindaco Occhiuto rischia di far perdere alla città di Cosenza una grande occasione. Le risorse ci sono – 245 milioni di euro sul Patto per la Calabria – ma si continua a rimandare la decisione sulla realizzazione del nuovo ospedale». Questo quanto si legge in una nota stampa a firma dei segretari del circoli PD di Cosenza Mario Petrozza e Tommaso Guzzi.

«Nel frattempo mentre la Regione, così come l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, hanno individuato Vaglio Lise come l’area più idonea per la realizzazione del nuovo ospedale, il Comune di Cosenza latita. Non c’è stato alcun pronunciamento dell’amministrazione comunale sulla migliore soluzione emergente dallo Studio di fattibilità. Occhiuto ha rimandato per mesi il consiglio comunale ad hoc per decidere, come spetta per legge, l’ubicazione del nosocomio. E solo a fine giugno la maggioranza ha dato mandato al sindaco di continuare la contrattazione con il presidente della Regione Mario Oliverio. Il Pd aveva tentato di trovare un punto di incontro, aggiornando la seduta del consiglio comunale entro 15 giorni per poi arrivare alla scelta definitiva. Decisione non condivisa e oggi ci troviamo a dover attendere ancora la decisione di un Consiglio comunale. Consiglio che ancora, a distanza di mesi, non viene convocato. Nel frattempo la Regione, così come ha annunciato il consigliere Carlo Guccione, non potendo ulteriormente protrarre i tempi di conclusione della Conferenza di Servizi, con delibera dello scorso 11 ottobre ha preso atto degli esisti dello studio di fattibilità e della Conferenza di servizi istruttoria. Tutti concordi, dunque, su Vaglio Lise. La Conferenza di Servizi si è conclusa e spetta ora al sindaco convocare il consiglio comunale ad hoc per procedere spediti verso la realizzazione del nuovo ospedale. Occhiuto la smetta con i giochi di potere, i ricatti e si proceda spediti verso un accordo definitivo, evitando di tradire, ancora una volta, i cosentini. Il rischio concreto è che la città di Cosenza possa perdere il nuovo ospedale e che si decida di puntare su altri siti. Le attuali condizioni dell’Annunziata richiedono però provvedimenti urgenti, non si può più aspettare. Si riducono drasticamente i posti letto disponibili, le criticità aumentano, così come i problemi strutturali, visto che l’edificio risale al 1939 e necessita di interventi di carattere strutturale, funzionale e impiantistico. Dunque, si metta un punto su questa querelle. Il giudizio finale premia Vaglio Lise, ora il Comune faccia la sua parte e il sindaco si assumi le sue responsabilità con la convocazione del Consiglio che porti a una decisione finale. La città di Cosenza è stanca di aspettare». 

Nuovo ospedale di Cosenza, Spadafora, Sconosciuto, Cipparrone, Cito, Ambrogio e De Cicco confidano nella consultazione tra Occhiuto e Oliverio

COSENZA – »Il Consiglio Comunale del 25 Giugno si è concluso con l’approvazione di un documento condiviso che dà mandato al Sindaco di incontrare i rappresentanti della Regione Calabria, al fine di verificare la reale sussistenza dell’intero importo del finanziamento per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, e per discutere del sito sul quale costruirlo.
I Consiglieri Comunali Francesco Spadafora, Marco Ambrogio, Pasquale Sconosciuto, Giovanni Cipparrone e Francesco Cito, insieme all’Assessore Francesco De Cicco, che nei mesi scorsi hanno costituito una nuova piattaforma politica, espressione dei quartieri e delle periferie della città, confidano nella rapida consultazione tra Mario Occhiuto e Mario Oliverio, auspicando che mentre nei prossimi mesi si avvieranno gli iter previsti per la realizzazione del nuovo nosocomio, che verosimilmente dureranno almeno quattro anni, si possa porre la dovuta attenzione all’attuale condizione strutturale e funzionale dell’Annunziata, a partire dall’incremento dell’organico in servizio, al fine di far fronte alla massiccia richiesta di cure mediche che proviene da tutta la Provincia.
La sottoscrizione del documento finale approvato dal Consiglio Comunale, da parte di alcuni Consiglieri della minoranza, testimonia che questo argomento non può sottostare a lotte partitiche in vista delle prossime consultazioni elettorali. La tutela della salute dei cittadini dovrebbe unire tutti sotto lo stesso vessillo, che è quello dei diritti inalienabili dei cittadini calabresi e cosentini in particolare. Per questo motivo i sei componenti di questo nuovo sodalizio politico e programmatico, si complimentano con quei colleghi Consiglieri Comunali, di maggioranza e di opposizione, che sono rimasti presenti in Consiglio per tutte e sette le ore della durata, partecipando alla stesura del documento finale, senza fare appello a piccoli e banalissimi cavilli linguistici, come invece fatto da altri al fine di non sottoscriverlo, evitando così di deludere le aspettative di chi, distante da Cosenza, ne dettava probabilmente le mosse.
La nuova struttura ospedaliera va realizzata da subito, nel più breve tempo possibile, perchè sulla salute dei cittadini non possiamo consumare lotte politiche, che nulla hanno a che fare con i bisogni dei calabresi. Bene, dunque, hanno fatto quei Consiglieri Comunali di minoranza che hanno deciso di aderire al testo proposto dalla maggioranza di Palazzo dei Bruzi, e che a Palazzo Campanella, invece, fanno parte dell’area politica a sostegno della Giunta Oliverio. Gli altri, purtroppo, hanno perso l’occasione di mostrarsi liberi da giudizi politici, precostituiti e dettati da appartenenze destinate all’oblio».

 

Spadafora, «Riconvertiamo l’Annunziata in Cittadella della Salute»

COSENZA –La discussione sull’ubicazione del nuovo ospedale di Cosenza è stata inserita oggi tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Cosenza. Tra gli interventi programmati quello del presidente del “Gruppo Misto”, Francesco Spadafora, consigliere comunale alla seconda consiliatura, il quale ha subito fatto presente che l’argomento inerente la costruzione del nuovo Ospedale hub di Cosenza, come si è avuto modo di constatare nel corso degli ultimi mesi, è stato oggetto di un “vivace” scontro politico che ha fatto registrare un increscioso scambio di accuse e polemiche tra i vari schieramenti politici.
«Polemiche e accuse che alimentano, senza alcun dubbio, – ha detto Spadafora- un clima di sfiducia e di anti politica nei cittadini, i quali sono sempre più stanchi di una classe politica “farraginosa” che anche in questo caso non ha saputo porre l’attenzione esclusivamente sul benessere e sulla salute dei cittadini».
Il Consigliere Francesco Spadafora, ha inoltre precisato nel corso del suo intervento di prendere le distanze da questo modo litigioso e strumentale di affrontare le questioni delicate, soprattutto se tali scelte riguardano il futuro della città ed il diritto alla salute dei cittadini, evidenziando, altresì, che la realizzazione del nuovo Ospedale, per il futuro della sanità cosentina e calabrese, oltre che essere delicata e importante, trova quasi certamente la condivisione della maggior parte dei consiglieri comunali.

E lo stesso consigliere ha espresso dunque delle perplessità sul fatto che la nuova struttura ospedaliera venga realizzata, in quanto ulteriormente ai fondi pubblici individuati nel “Patto per la Calabria”, occorrono quelli afferenti ai privati che ancora non si conoscono e ai quali, qualora tale struttura venisse effettivamente realizzata, dovranno essere affidati tutti i servizi extra-sanitari. Il suo personale auspicio ovviamente è quello che il nuovo Ospedale hub di Cosenza possa essere realizzato, in quanto il Presidio dell’Annunziata, pur essendo stato negli ultimi anni oggetto di importanti opere di aggiornamento ei ampliamento, e mostrandosi ancora un punto di riferimento per l’intera Provincia di Cosenza, presenta, non solo alcune evidenti carenze strutturali e funzionali, ma anche scarsi standard di servizi. Servizi che, purtroppo, non riesce più ad erogare a causa di personale numericamente inadeguato.

Spadafora auspica un intervento immediato della regione

Secondo Spadafora, parallelamente alla costruzione del nuovo nosocomio, che vedrà luce almeno tra 10-15 anni, è opportuno che la Regione provveda, sin da subito, a programmare delle soluzioni che possano risolvere la grave carenza del personale medico e paramedico, al quale va riconosciuto il grande attaccamento alla professione, facendo rilevare che gli stessi i bravi operatori sanitari in servizio presso l’attuale nosocomio cittadino, per via anche della scarsa assistenza territoriale, sono costretti ad effettuare turni massacranti ed insostenibili a causa di un elevato carico assistenziale.
«Tale stato di cose- ha aggiunto- compromette, e non poco, la qualità dei servizi ed influisce, in modo particolare, negativamente sui cittadini, i quali, il più delle volte, sono costretti a fare lunghe attese in pronto soccorso o per effettuare delle prestazioni specialistiche. Tutto ciò per evidenziare che la Regione deve necessariamente farsi carico di tutte queste problematiche e risolverle prima che entri in funzione il nuovo Ospedale, il quale, seppur indispensabile, risulterà poco risolutivo se non dotato di servi e personale adeguato».
Francesco Spadafora ha inoltre ritenuto alquanto doveroso esprimere la sua personale opinione in merito alla discussione in cui verteva l’ordine del giorno, ovvero la localizzazione della futura struttura Ospedaliera, la cui scelta, ha sottolineato, nonostante i suggerimenti ed opinioni dei vari gruppi politici avvenuti in questi mesi a mezzo stampa e non, rientra nelle prerogative del Sindaco e dell’assise comunale che alla fine del dibattito saprà trovare la giusta sintesi.
«Lo studio di fattibilità- ha dichiarato poi- fatto commissionare dalla Regione, com’è risaputo, ha messo a confronto tre zone in cui allocare il nuovo Ospedale hub di Cosenza, cioè la zona di Vaglio Lise, di Muoio Piccolo e quella di Via degli Stadi.La soluzione migliore secondo i tecnici risulterebbe essere quella di Vaglio Lise per ragioni Ambientali, Geomorfologiche e di sostenibilità economica».
A tal riguardo, il capogruppo Spadafora, ha detto di condividere il ragionamento del Sindaco Occhiuto circa la localizzazione della nuova struttura nell’area di Vaglio Lise che comporterà, quasi sicuramente, un impoverimento del nostro centro storico e di tutte le zone a sud della città. Spadafora ha poi evidenziato che le preoccupazioni del Sindaco Occhiuto sul profilo urbanistico non fanno assolutamente una piega, in quanto lo spostamento dell’attuale stabilimento Ospedaliero in un’area a nord della città, porterebbe allo svuotamento e alla marginalizzazione di una parte della città.
Rivolgendosi ai Consiglieri Comunali presenti, ha dichiarato – infine- «che gli amministratori della città di Cosenza non possono assolutamente permettere che il centro storico e le zone a sud perdano le proprie funzioni, motivo per il quale, se la decisione di questo propendere verso un sito diverso da quello su cui attualmente insiste l’attuale Presidio Ospedaliero, si dovranno cercare adeguate soluzioni affinché quella zona non diventi un’altra periferia della città». Secondo Spadafora, è necessario demandare al Sindaco la possibilità di confrontarsi con la Regione al fine di individuare concrete soluzioni che consentano a quella zona di poter continuare essere viva e parte integrante della città.

L’Annunziata come una Cittadella della Salute

«Una delle soluzioni plausibili potrebbe essere la riconversione dell’Annunziata in una vera e propria “Cittadella della Salute” dove raggruppare tutti i servizi amministrativi e sanitari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, attualmente sparpagliati per la città con gravi costi per le casse regionali».
In conclusione, l’auspicio di Spadafora è quello che il Consiglio Comunale, dopo un confronto vero, possa adottare la scelta migliore per il bene della città e della salute dei cittadini, sottolineando, infine, che questa scelta, più di qualunque altra, riguarda direttamente ognuno dei consiglieri comunali e che è certamente destinata a caratterizzare la città da qui ai prossimi 50 anni, sia che ai decide di dar priorità al nuovo Ospedale, sia che si decide di non farlo, sicuramente il Consiglio Comunale odierno lascerà un segno decisivo sul futuro della città.

Nuovo ospedale, botta e risposta a Palazzo dei Bruzi tra Covelli e Spadafora

COSENZA – Botta e risposta tra i consiglieri comunali di Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli, capogruppo del Pd e Francesco Spadafora, consigliere di maggioranza del “Gruppo Misto”. Al centro la questione del Nuovo Ospedale e l’accusa di Covelli per la mancata convocazione della Conferenza dei Capigruppo al Comune.

COVELLI, «ORMAI E’ CHIARA UNA IRRESPONSABILITA’ POLITICA»

«Era prevista per oggi, 8 giugno, la conferenza dei capigruppo- si legge in una nota di Covelli – per stabilire la data del prossimo consiglio comunale con all’ordine del giorno l’individuazione del sito per la realizzazione del nuovo ospedale e invece, ancora una volta, continua a slittare la convocazione dell’Assise comunale. A far saltare la riunione una lettera a firma di sette capigruppo di maggioranza che, senza nessuna motivazione ne chiedevano lo spostamento. L’ennesimo rinvio è la dimostrazione che Occhiuto e la sua maggioranza di centrodestra non vogliono che l’Assise comunale discuta e scelga. Tant’è vero che è da gennaio che lo stesso sindaco, malgrado i tanti annunci, non ha mai inteso voler affrontare la questione con la serietà e la responsabilità che merita. Il sindaco continua a perdere tempo, rischiando di far svanire una grande occasione per il bene della città e della salute dei cittadini. È evidente che la maggioranza di Occhiuto è allo sbando e scappa davanti alla discussione sul sito del nuovo ospedale. Le risorse ci sono e corriamo il rischio di perderle: il sindaco e ciascun consigliere sono chiamati alla responsabilità, non si può continuare con il balletto dei rinvii. Ormai è chiara un’irresponsabilità politica da parte della maggioranza guidata da Occhiuto. Basta annunci. Ecco perché – dopo il rinvio di oggi della conferenza dei capigruppo – ho energicamente insistito nel chiedere al presidente del consiglio comunale di convocare all’inizio della prossima settimana l’incontro e procedere alla seduta dell’Assise, sperando che Occhiuto e la sua maggioranza questa volta rispondano al richiamo del senso di responsabilità».

LA REPLICA DI FRANCESCO SPADAFORA, «BASTA STRUMENTALIZZAZIONI»

Alla luce di quanto apparso sulla stampa relativamente alla mancata convocazione della conferenza dei capigruppo a Palazzo dei Bruzi e alle conseguenti  accuse del consigliere e capogruppo del Pd Damiano Covelli di una presunta mancanza di responsabilità da parte dei consiglieri di maggioranza «vorrei rasserenare l’amico Covelli che è prerogativa assoluta di noi consiglieri di maggioranza e del sindaco Occhiuto affrontare in Consiglio Comunale la questione relativa al nuovo ospedale, senza sottrarci, in alcun modo alla discussione riguardante l’individuazione del sito ove realizzare il nuovo nosocomio cittadino». A dirlo è il consigliere di maggioranza del Comune di Cosenza Francesco Spadafora, capogruppo del “Gruppo Misto”.
«Contrariamente a quanto affermato da Covelli – prosegue Spadafora- il Consiglio Comunale relativo al nuovo Ospedale sarà poi l’occasione per confrontarci sugli ormai annosi problemi che affliggono la sanità calabrese e – non di meno – sulle responsabilità di chi ha causato quello che oggi può chiaramente essere definito un fallimento. Una discussione alla quale il Partito Democratico non potrà certo sottrarsi».
«Al riguardo- dichiara poi Spadafora – la prossima riunione del Consiglio Comunale sarà anche l’occasione per tentare di capire cosa finora abbia fatto il governo regionale al fine di ridurre le ormai note criticità che hanno portato la sanità nella nostra regione al collasso. E intanto che si deciderà sul nuovo ospedale, sarebbe interessante conoscere quali sono le manovre in atto da parte della regione al fine di migliorare la disastrosa e vergognosa condizione in cui versa – solo per fare un esempio – il pronto soccorso dell’Annunziata – un non luogo, diventato oggi un campo di battaglia dove quotidianamente si rischia di morire. Per non parlare ancora delle lunghe liste di attesa che costringono – ogni giorno- i cittadini calabresi a recarsi fuori regione per curarsi. E’ su questo che bisognerebbe interrogarsi e non strumentalizzare la mancata convocazione della conferenza dei capigruppo, rinviata perchè alcuni esponenti, per impegni già assunti, non sarebbero stati presenti».
«La conferenza dei capigruppo- conclude il consigliere Francesco Spadafora – si terrà già la prossima settimana e, in seno ad essa, sarà stabilita la data del civico consesso. La parte politica a cui sempre più appartengo – in maniera convinta- a differenza di altri- non è abituata a falsi proclami e continue conferenze stampa, bensì ai fatti, alla realizzazione concreta di opere che sono sotto gli occhi di tutti i cosentini e i calabresi».

Oliverio a Palmi: «Il nuovo ospedale della Piana si farà»

PALMI (RC) – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha incontrato ieri sera una numerosissima platea di sindaci, amministratori locali e cittadini presso la sala consiliare del Comune di Palmi (oltre mille persone sono state costrette a seguire gli interventi dalla piazza prospiciente Palazzo San Nicola attraverso altoparlanti esterni) per discutere della realizzazione del nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro. Il presidente della Giunta regionale era accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, dal capogruppo del Pd Sebi Romeo e dal Rup (Responsabile Unico del Procedimento), ing. Domenico Pallaria che, nel corso del suo intervento, ha illustrato i tempi per il prosieguo di un iter iniziato nel lontano 7 dicembre 2007 con un Accordo di Programma tra Ministero e Regione. Il progetto preliminare, approvato dal commissario delegato, risale al mese di luglio dei 2011 e prevede che la nuova struttura sanitaria abbia una dotazione di 314 posti letto, oltre a 38 posti tecnici per un totale complessivo di 352 posti letto. L’investimento ammonta ad oltre 150 milioni di euro. Nell’aprile 2015 era arrivata la sottoscrizione del contratto di concessione tra Regione Calabria, Asp di Reggio Calabria e la società “Ospedale della Piana di Gioia Tauro”. Nel mese di novembre dello stesso anno la comunicazione da parte della Prefettura di Catania del provvedimento interdittivo antimafia nei confronti della “Tecnis”, la società aggiudicatrice del bando, e la nomina dell’amministratore per la gestione straordinaria e temporanea. Il 20 ottobre del 2016, a seguito della revoca dell’interdittiva antimafia della “Tecnis”, presso la Prefettura di Reggio Calabria è stato sottoscritto il Protocollo di Legalità tra Regione Calabria, Asp di Reggio Calabria, il Concessionario e la Prefettura. 

«Ho ereditato – ha detto l’ing. Pallaria – una pratica amministrativa assai complicata e travagliata, ma oggi mi sento di dare date precise, sancite in modo indelebile, un impegno di cui mi assumo la piena responsabilità in prima persona: iI termine di consegna del progetto definito è fissato per il 22 agosto 2018».

All’intervento di Pallaria è seguito quello del presidente della Regione, Mario Oliverio che, dopo aver rimarcato l’utilità del dialogo e del confronto su temi importanti e sensibili come quello della sanità, ha ricordato la lunga “traversata del deserto” della sanità in Calabria che dal 2010 è soggetta ad un regime commissariale che, invece di supplire alle inefficienze della Regione, presenta un bilancio assolutamente inadeguato e negativo.

«In questi anni -ha detto- la situazione sanitaria in Calabria anziché migliorare, si è ulteriormente aggravata. Dal 2011 si è proceduto solo a tagli lineari, senza provvedere ad una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario che ripartisse dai territori. È stato un errore grave aver chiesto ed in seguito anche mantenuto un commissariamento contro cui mi sono battuto e continuerò a battermi con grande determinazione, a prescindere dalle appartenenze e dalle colorazioni politiche».

Oliverio ha, quindi, affrontato il tema della realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro ricordando i mille ritardi causati da una impostazione che, dall’inizio, è stata sbagliata e abbastanza discutibile.

In chiusura del suo intervento il presidente della Giunta regionale ha accolto volentieri la proposta avanzata dal sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, nel corso della sua introduzione all’incontro. «Dobbiamo lavorare in stretta sinergia e con grande determinazione -ha detto Oliverio- Nessuno è controparte dell’altro. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: realizzare al più presto questa grande ed importante struttura sanitaria nella Piana. Per questo motivo accolgo con grandissimo piacere la proposta di istituire un tavolo tecnico che veda anche la vostra partecipazione. Accetto volentieri perché il tavolo ci consente di avere un aggiornamento ed un monitoraggio continuo sul prosieguo dei lavori ed è una garanzia per ognuno di noi».

“A giugno – ha promesso Oliverio- ritornerò ancora qui, a Palmi, per parlare delle tante questioni che sono sul tavolo e che riguardano questo territorio».

Nuovo ospedale Cosenza, le considerazioni di Maria Teresa De Marco

COSENZA – «Non è per rompere il silenzio sulla vicenda del nuovo Ospedale che ho deciso di intervenire. Lo faccio, nella mia duplice veste di Presidente della Commissione sanità di Palazzo dei Bruzi e di medico prestato alla politica, anzitutto perché abbiamo il dovere di dare risposte ai cittadini e quando queste risposte attengono ad un ambito così delicato come la tutela del diritto alla salute, non è possibile tergiversare, procrastinare, né differire sine die la soluzione dei problemi». Lo afferma la Presidente della Commissione consiliare sanità del Comune di Cosenza, Maria Teresa De Marco, del gruppo “Cosenza Positiva”, intervenendo sulla questione del Nuovo Ospedale sulla quale già in altre occasioni si era pronunciata.

Le dichiarazioni di De Marco

«In questi ultimi giorni – sottolinea Maria Teresa De Marco – si è fatta strada l’eventualità che il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio possa individuare  nel territorio di Rende un sito per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero, attesa la mancata convocazione del Consiglio comunale di Cosenza che si sarebbe dovuto pronunciare sulla dislocazione dell’opera sul proprio territorio e sull’approvazione dell’Accordo di programma tra Regione e Palazzo dei Bruzi».
«E’ di tutta evidenza che un’eventuale decisione in tal senso da parte del Presidente Oliverio – afferma ancora Maria Teresa De Marco – vanificherebbe ciò che la Commissione consiliare sanità, da me presieduta, ha costruito di buono nei mesi scorsi, quando ha fatto di tutto per creare le condizioni per un riavvicinamento delle posizioni tra Comune e Regione. Con questo intento, abbiamo favorito la ripresa del dialogo ospitando in Commissione sanità e urbanistica prima il Sindaco Occhiuto e poi, il primo dicembre dello scorso anno, il Sindaco e il Presidente della Regione,  insieme. In quella sede venne illustrato lo studio di fattibilità commissionato dalla Regione. Il senso del lavoro portato avanti in commissione è stato quello di far sì che Comune e Regione condividessero un percorso che doveva avere come obiettivo prioritario la tutela del diritto alla salute del cittadino. Il fine ultimo dell’attività della Commissione consiliare che mi onoro di presiedere è stato, infatti, quello, nei limiti delle competenze, prerogative e possibilità del Comune, di dare un contributo per arrivare a migliorare in futuro, attraverso la realizzazione del nuovo Ospedale, la qualità della nostra sanità che non può recitare più ruoli di secondo piano, ma deve assurgere a quei livelli di eccellenza che consentano di mettere un freno anche ai cosìddetti viaggi della speranza verso altri e spesso lontani presìdi ospedalieri. Da medico prestato alla politica, penso di poter essere in grado di immaginare cosa dovrà essere il nuovo Ospedale di Cosenza e quale ruolo dovrà recitare: un presidio all’avanguardia, tecnologicamente avanzato, con personale, medico e paramedico, altamente qualificato, capace di erogare prestazioni d’eccellenza. Oggi, purtroppo, la situazione non è questa, ma dà conto, al contrario, di una continua emergenza, con reparti al collasso ed i colleghi medici, ai quali va tutta la mia più piena solidarietà, costretti a turni massacranti. Pur dando fondo alla loro riconosciuta professionalità e pur nell’immane sforzo che, nessuno escluso, tutti sono protesi ad assicurare, i medici in servizio all’Ospedale di Cosenza non riescono a far fronte alle numerosissime richieste di assistenza».

I punti fondamentali per De Marco

«Ci sono poi delle questioni, non tutte circoscritte al funzionamento dell’Ospedale, che, prima ancora di provare ad immaginare una riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale, è necessario affrontare in maniera ineludibile punti quali il finanziamento del Servizio sanitario regionale e la riqualificazione della spesa, l’allungamento delle liste d’attesa, la migrazione sanitaria, la congestione del pronto soccorso, la prevenzione oncologica, la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, l’assistenza domiciliare integrata e la gestione delle patologie croniche di rilevanza sociale».
Ora, per fornire ai cittadini un servizio sanitario che sia realmente vicino ai bisogni assistenziali, sarà necessario invertire realmente le politiche sanitarie, investendo sulla costituzione di centri di eccellenza- e il Nuovo Ospedale di Cosenza dovrà essere uno di questi – per ridurre i 310 Milioni di € che vengono annualmente drenati dalla Calabria verso i centri del Nord , riorganizzando il sistema di cure territoriali che privo di risorse e di progettualità per anni ha posto la Calabria, ultima in Italia nella maggior parte degli indicatori di buona sanità pubblica.
Stando così le cose – ha concluso Maria Teresa De Marco – non disperdiamo il confronto già avviato. Riprendiamo da dove avevamo lasciato, imprimendo, ora, la giusta accelerazione. Se, come si era detto e come è nei fatti, la voce del Consiglio comunale ha un suo valore, facciamo in modo che si proceda in tempi brevi alla sua convocazione. Non è una questione campanilistica, perché in una logica di città unica potrebbe anche starci immaginare l’Ospedale a Rende, ma lasciamo che si tesaurizzi il lavoro fin qui svolto, altrimenti tutto quel che è stato fatto finora resterebbe lettera morta e alle parole non seguiterebbero i fatti».

Messaggio per Oliverio

Infine: «Al Presidente Oliverio rivolgo un monito per non prendere decisioni frettolose e al Sindaco Occhiuto di riannodare i fili del discorso dichiarandosi pronto sin da subito ad andare in Consiglio che, a questo punto, ritengo debba essere convocato in tempi brevi dal Presidente Pierluigi Caputo».

Nuovo ospedale Cosenza, Noi: «Urgente convocare Consiglio comunale»

COSENZA – «Le notizie apparse sulla stampa qualche giorno fa riguardo la possibilità di costruire il nuovo ospedale nel territorio comunale di Rende, vicino l’università della Calabria oppure, peggio, l’imminente pericolo di perdere il finanziamento di 300 milioni di euro, creano sconcerto e nello stesso tempo incomprensione rispetto al silenzio assordante che proviene da palazzo dei Bruzi». Lo dichiara il Movimento cattolico NOI – Movimento di opinione.

« Il Consiglio comunale di Cosenza – prosegue la nota -, è l’unico organo deputato a deliberare e a porre la parola fine “sulla querelle” del sito sul quale far nascere il nuovo ospedale di Cosenza e, al tempo stesso, approvare la bozza dell’Accordo di Programma tra la Regione e il Comune che esiste da Novembre dello scorso anno. Già nel mese di gennaio c’era stato un impegno formale a convocare l’Assise, ma sono passati quattro mesi inutilmente e il Consiglio non si è tenuto. Intanto, la gente soffre e nessuno fa nulla per evitarlo. Riteniamo che sia responsabilità di tutti i Consiglieri comunali, non solo del Sindaco e del Presidente del Consiglio, quella di non decidere. Per questo motivo, sollecitiamo l’opposizione ad attuare tutte le misure previste dai regolamenti e dallo statuto per chiedere la convocazione d’urgenza del consiglio comunale. Con la salute dei cittadini non si scherza. Si chiede agli Organi della Stampa di vigilare a tutela della Verità in questa vicenda».

Cosenza, Guccione chiede subito un consiglio comunale per decidere il sito del nuovo ospedale

COSENZA – «La realizzazione di un nuovo ospedale per Cosenza non può che essere una necessità oggettiva, dovuta al fatto che una parte del vecchio nosocomio è stato costruito nel 1930. Non ha, quindi, neanche i requisiti necessari previsti dalla legge e mancano gli spazi per ospitare i 705 posti letto per acuti che l’ospedale dovrebbe avere e ad oggi ne ha meno di 500 attivi. Ecco perché è urgente avviare le procedure e l’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo ospedale». E’ quanto ha dichiarato il consigliere comunale de  La grande Cosenza, Carlo Guccione.

«È giusto confrontarsi, come accaduto nelle due Commissioni congiunte a Palazzo dei Bruzi – prosegue -, senza avvalersi di false informazioni: ieri, ad esempio, il sindaco Occhiuto sui social ha sostenuto che l’area di Vaglio Lise, dove dovrà sorgere il nuovo ospedale, era già occupata da altre infrastrutture. Bando alle bugie e ai tentativi di mistificare la realtà. L’avvio della Conferenza dei servizi – che si è tenuta lunedì 27 novembre per l’individuazione del sito – e dell’iter amministrativo impongono una scelta che dovrà concludersi, per come previsto, entro la fine del mese di dicembre ed è necessario che ci sia il parere del consiglio comunale sull’area dove ubicare il nuovo ospedale. Quindi ben vengano il dialogo, le discussioni, avendo però ben presente che Vaglio Lise è l’area più idonea in base allo studio di fattibilità: il sindaco Mario Occhiuto e il consiglio comunale non potranno sottrarsi alle loro responsabilità e sarà necessario un atto amministrativo in cui ognuno verrà chiamato a decidere entro i prossimi 20 giorni».

«Il nuovo ospedale a Vaglio Lise permetterà anche di avviare un più vasto progetto di rigenerazione urbana (quartiere di via Popilia) non solo di Cosenza, ma di tutta l’area urbana. Il più grande quartiere popolare della città, attraverso l’ubicazione di questa importante infrastruttura ospedaliera, avrà la possibilità di uscire dalla marginalizzazione, di potenziare una serie di servizi sociali e di politiche inclusive per il lavoro, di migliorare le condizioni abitative e di vita di migliaia di cosentini, diventando così il polo direzionale della città unica. Questo sarà possibile anche grazie alla realizzazione della metropolitana, i cui lavori partiranno non più tardi di aprile del prossimo anno. Ci saranno voluti più di 40 anni ma con queste infrastrutture finalmente cambierà il volto della città».