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Caso Bergamini: Pisano non parla e la Internò non si presenta

Sono trascorsi esattamente 24 anni dalla tragica notte del 18 Novembre 1989, la notte in cui l’allora 27enne calciatore del Cosenza, Denis Bergamini,venne ritrovato cadavere sulla statale 106 Jonica, nei pressi del comune di Roseto Capo Spulico. Ventiquattro lunghi anni di bugie, omissioni e depistaggi, in cui l’ex ragazza del giocatore, Isabella Internò ed il camionista che lo travolse con il suo automezzo hanno sempre sostenuto e sostengono tuttora la versione secondo la quale sarebbe stato proprio il ragazzo, di sua volontà, a gettarsi “a pesce” sotto le ruote del tir, cercando il suicidio.

E così anche la giustizia ha creduto, per lunghissimi anni: nel 2012, poi, dopo l’alacre lavoro dell’avvocato Eugenio Gallerani, legale della famiglia Bergamini – mai rassegnàtasi ad accettare la suddetta versione – la Procura di Castrovillari  ha riaperto il caso. E cosi l’ex fidanzata Isabella Internò è stata indagata lo scorso maggio per concorso in omicidio, ed anche l’autotrasportatore Raffaele Pisano è rientrato nell’inchiesta per falsa informazione al pubblico ministero e favoreggiamento di ignoti.

home page del nuovo sito www.denisbergamini.com

Esattamente per oggi, infine, nel giorno del 24esimo anniversario di Denis, erano fissati gli interrogatori nella caserma della Compagnia carabinieri di Castrovillari, dei due testimoni oculari del fatto, e cioè il Pisano e la Internò. Ma, come riportato da www.fantagazzatta.com, se il primo si è avvàlso della facoltà di non rispondere, la seconda non si è proprio  presentata al cospetto del procuratore capo Giacomantonio e del sostituto Anastasia: al suo posto i legali incaricati.

Il giallo, quindi, continua ma la famiglia Bergamini non demorde, sicura di non essere sola in questa triste e oscura vicenda. Sabato pomeriggio hanno infatti partecipato circa un migliaio di persone alla fiaccolata “Luci a San Vito” organizzata dal gruppo “Verità per Donato Bergamini” al termine della partita Cosenza-Chieti, mentre dalle 18.00 di stasera, lo stesso gruppo ha lanciato online il nuovo blog www.denisbergamini.com per dare maggior visibilità a questa assurda vicenda.

 

 

Andreina Morrone

 

 

 

Omicidio Bergamini, la sorella Donata: “Sono fiduciosa, ma non avrò pace finchè non ci sarà piena giustizia”

Il caso di Denis Bergamini è vicino alla svolta finale. La Procura di Castrovillari, che aveva riaperto il caso nel 2011, starebbe per concludere le indagini. Il procuratore Franco Giacomantonio e il sostituto Maria Grazia Anastasia avrebbero quindi individuato i nomi (che dovrebbero annunciare a giorni) dei colpevoli della morte del centrocampista del Cosenza, morto il 18/11/1989 e considerato suicida per la Giustizia per più di 20 anni. In questo lungo periodo fatto di silenzi, depistaggi, e omissioni, la famiglia del calciatore ferrarese non si è mai arresa e, circondata dalla vicinanza e dall’affetto dei tifosi di Denis, si è sempre battuta per la ricostruzione della verità. Grazie al lavoro immane del loro legale, Eugenio Gallerani, è riuscita ad ottenere due anni fa la riapertura del caso, per omicidio, che sembrerebbe arrivato alla svolta finale.

Oggi Donata Bergamini, sorella di Denis, commenta così i recenti sviluppi del caso: <<Sono fiduciosa da quando ho visto il lavoro documentato nel corposo “ FALDONE” presentato alla Procura di Castrovillari, dal mio legale Eugenio Gallerani. Sono fiduciosa da quando il Procuratore Giacomantonio ha riaperto il caso nel 2011 come omicidio, perché questa è sempre stata la verità.  Sono fiduciosa nel lavoro che hanno svolto o che stanno svolgendo gli inquirenti dal 2011 ad oggi, ma non avrò pace sino a quando non sarò a conoscenza di come, perché e da chi, mio fratello è stato ucciso, non avrò pace sino a quando non ci sarà piena giustizia. Le ferite di quelle sentenze sbagliate sono molto profonde, così come gli sguardi, le parole, i gesti, di chi ha mentito sono dentro di me. Solo la VERITÀ e la GIUSTIZIA potranno lenire queste ferite e darmi la possibilità di vivere una vita più serena: sedermi accanto ai miei genitori in modo diverso, vederli più sereni, perché ora sanno che anche davanti alla legge, la verità è emersa, perché chi ha stroncato la vita al loro figlio non resta impunito, sedermi a tavola con i miei figli e parlare liberamente, dare delle risposte a quelle domande innocenti che da anni non ho potuto dare, ma soprattutto, permettere a mio fratello di volare liberamente. La mia forza: il mondo della solidarietà!>>.

La foto di Denis Bergamini che i suoi tifosi useranno come immagine del loro profilo facebook

Solidarietà che si sta da sempre esprimendo anche in rete. Da qualche ora infatti i membri del gruppo facebook “VERITA’ PER DONATO BERGAMINI” stanno tutti sostituendo la loro foto profilo con l’immagine di Denis, per tenerla fino al giorno dell’annuncio della verità. Un bellissimo gesto questo di solidarietà alla famiglia dello sfortunato calciatore che, come dicono loro stessi, vuole essere un’  ennesima richiesta di verità e giustizia. Giustizia per Denis.

Andreina Morrone