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Operazione Aemilia, nove arresti e sequestri per 330 mln

carabinieriarrestoBOLOGNA – Stamani, nell’ambito dell’operazione “Aemilia”, sono stati effettuati altri nove arresti e sequestrati beni per oltre 330 milioni. Le misure di custodia cautelare, eseguite tra l’Emilia Romagna e la Lombardia, sono state emesse dalla Dda di Bologna e interessano anche tre esponenti della ‘Ndragheta emiliana attiva tra Modena, Piacenza, Parma e Reggio Emilia e operante anche a Cremona, Mantova e Padova. Decine sono inoltre le perquisizioni in corso sul territorio nazionale a carico di liberi professionisti. Al centro delle indagini, condotte dai carabinieri dei comandi provinciali di Modena e Parma, oltre che dal Ros di Roma, l’infiltrazione della ‘Ndragheta emiliana, un’articolazione della cosca Grane Aracri di Cutro, in provincia di Crotone, avvenuta attraverso la costituzione di varie società di capitali a livello nazionale e locale.

Ulteriori particolari sull’operazione saranno forniti in una conferenza stampa alle ora 10.30 presso la Procura della Repubblica di Bologna.

Operazione “Aemilia”, latitante si costituisce

BOLOGNA – Latitate nell’operazione “Aemilia”, l’imprenditore Palmo Vertinelli si è costituito ieri al comando dei carabinieri, accompagnato dal suo avvocato Gaetano Pecorella. Vertinelli era sfuggito a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip, il 28 gennaio 2015. Le accuse che vertono sull’imprenditore, sono di associazione mafiosa a delinquere e prestanome delle cosche in Emilia.

Operazione “Aemilia”: perquisito Vincenzo Iaquinta

BOLOGNA – L’operazione “Aemilia” contro la ‘ndrangheta ha visto tra gli arrestati, Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore ex campione del mondo Vincenzo Iaquinta. La polizia giudiziaria ha attuato una perquisizioni nei confronti di Vincenzo, in vista del ritrovamento di due pistole a lui intestate, possedute dal padre che non avrebbe potuto detenere le armi per via di un divieto imposto da parte della Prefettura. Tuttavia il calciatore secondo l’impostazione giuridica scelta per l’atto, non è indagato formalmente.

 

Una nota di Mario Oliverio riguardo l’operazione “Aemilia”

CATANZARO – Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio si è espresso in merito all”operazione “Aemilia” che ha conseguito l’arresto di oltre 160 persone. Queste le dichiarazioni di Oliverio:

Grazie ad un’intensa attività investigativa e al lavoro straordinario delle forze dell’ordine, della magistratura, della Direzione Nazionale e Distrettuale Antimafia è stato conseguito oggi un altro, straordinario successo contro la criminalità organizzata e il malaffare che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Con la maxioperazione “Aemilia” è stata smantellata una fitta e potente rete criminale che operava tra la Calabria, l’Emilia Romagna e la Lombardia, esercitando pesanti condizionamenti nella parte più ricca e più dinamica del Paese ed evidenziando la grande capacità della ‘ndrangheta di radicarsi nei territori, di mimetizzarsi nel tessuto economico e sociale del nostro Paese e di stabilire legami e rapporti operativi e duraturi con imprenditori, politici ed amministratori collusi. Quella di oggi è la conferma che non esistono territori esenti da infiltrazioni mafiose o ‘ndranghetistiche e che il malaffare mette radici e si sviluppa soprattutto là dove si fanno affari e si produce ricchezza. L’unico contrasto alle mafie può venire solo da un società in grado di reagire e di denunciare il malaffare, anteponendo ad ogni azione politica, sociale e civile ed economica il perseguimento del bene comune. Il principio fondamentale che guiderà la nostra azione di governo sarà quello del rispetto pieno e totale della legalità. In coerenza con questo principio abbiamo già annunciato che ci costituiremo parte civile in ogni processo contro la ‘ndrangheta e la criminalità organizzata.

Operazione “Aemilia”, oltre 160 arresti

ROMA – ‘Ndrangheta, oltre 160 arresti nella mattinata di oggi, mercoledì 28 gennaio 2015. Una maxi operazione, che ha coinvolto migliaia di carabinieri, si è svolta tra le regioni dell’Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Gli arresti disposti dalla magistratura sono stati 117, mentre altri 46 sono i provvedimenti emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia. L’inchiesta, denominata “Aemilia”, è stata coordinata dalla Procura Antimafia di Bologna. Tra le persone arrestate, con accuse a vario titolo di mafia, estorsione e altro, vi è anche Giuseppe Pagani, consigliere comunale FI di Reggio Emilia.