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Rinvenuto ordigno inesploso nel reggino

GIOIOSA IONICA (RC) –  Una bomba da mortaio inesplosa, risalente con tutta probabilità al secondo conflitto mondiale, è stata trovata casualmente in un terreno incolto di Gioiosa Ionica. Il ritrovamento dell’ordigno è stato fatto, durante l’esecuzione di lavori di pulizia, dagli stessi proprietari dell’appezzamento che si sono rivolti subito ai carabinieri della locale stazione. L’ordigno è stato controllato e rimosso dagli specialisti dell’Esercito di Castrovillari che, successivamente, lo hanno fatto brillare, al sicuro e coprendolo con sacchi di sabbia, sulla spiaggia di Grotteria. Alle operazioni, che non hanno provocato disagi per i residenti e per la circolazione stradale, ha partecipato anche personale sanitario del 118. Lo scorso anno un altro ordigno bellico inesploso era stato trovato nella stessa zona.

Cinque operai feriti dall’esplosione di un residuato bellico

MONGIANA (VV) – Cinque operai dell’azienda Calabria Verde, al lavoro tra i comuni di Fabrizia e Mongiana, sulle Serre vibonesi, hanno riportato lievi ferite a causa dell’esplosione accidentale di un ordigno bellico, con tutta probabilità risalente al secondo conflitto bellico, interrato nell’area. Gli operai dopo avere estirpato delle sterpaglie nelle vicinanze della sede stradale le hanno ammassate per bruciarle. A quel punto l’ordigno bellico che si trovava interrato nell’area, a contatto con il calore sprigionato dalle fiamme è esploso. Di lieve entità le ferite riportate dai cinque uomini che erano rimasti in prossimità del fuoco. La zona, dopo l’intervento dei Carabinieri e del 118, è stata messa in sicurezza.

(immagine di repertorio)

Lamezia, Carabinieri arrestano due minorenni

LAMEZIA TERME (CZ) – Due minorenni (compiranno la maggior età fra qualche settimana), le cui iniziali sono M.M. e C.A., sono stati arrestati dai Carabinieri di Lamezia Terme con l’accusa di fabbricazione, detenzione e porto aggravato, in concorso tra di loro, di un ordigno esplosivo. I due sono stati notati dai militari dell’Arma aggirarsi in modo sospetto in via Nenni a Nicastro nei pressi di un giardino dove stavano occultando l’ordigno. I due sono stati  bloccati e perquisiti per poi essere trasferiti in caserma. Successivamente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori ne ha disposto il trasferimento nelle carceri di Catanzaro e Potenza. (f.c.)

Ordigno dinanzi a ingresso palestra Esprit, lievi danni

LAMEZIA TERME (CZ) Una delle più note palestre di Lamezia, la Esprit, che si trova a Nicastro in via Pietro Nelli, poco sotto il rilevato ferroviario della tratta Lamezia-Catanzaro Lido, è stata oggetto la scorsa notte, presumibilmente, di “attenzioni” da parte della banda delle intimidazioni. Una lattina di polvere pirica è esplosa intorno a mezzanotte all’ingresso della palestra. L’esplosione, tuttavia, non ha provocato danni al cancello d’ingresso. Secondo quanto è stato appurato dagli agenti del Commissariato di Lamezia della Polizia di Stato, esplodendo, la lattina ha provocato una fiammata, immediatamente spenta da alcuni vicini tramite un apposito estintore. (f.c.)

Lamezia Terme, ordigno esplode dinanzi a un bar

LAMEZIA TERME (CZ) – Una forte esplosione è stata avvertita questa notte nel centro del quartiere Nicastro di Lamezia Terme. Un ordigno a basso potenziale, infatti, è stato fatto esplodere dinanzi al bar “Dolceamaro”. La deflagrazione, avvertita distintamente dai cittadini, ha danneggiato la saracinesca dell’attività commerciale. Non un episodio isolato, tuttavia, poichè già nelle settimane scorse ignoti avevano incendiato l’automobile della titolare. Sull’accaduto sono state avviate le indagini dal Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia Terme e dai Carabinieri. Gli investigatori stanno vagliando le immagini dei sistemi di videosorveglianza.

 

Scalea, esplode ordigno. Ferito un uomo

SCALEA (CS) – Ha rinvenuto uno strano oggetto in giardino, ma appena lo ha raccolto gli è esploso in mano, causandogli gravi ustioni. L’episodio è accaduto all’alba a Scalea dove un uomo, Daniele Dito di 54 anni, imprenditore del settore dolciario, è stato ferito da un ordigno. Sull’episodio indagano i carabinieri agli ordini del capitano Pinto. Secondo quanto si è appreso, nonostante sia attivamente impegnato nella politica locale, fonti accreditate dell’Arma tendono ad escludere un collegamento tra questo episodio e le prossime elezioni. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche il personale medico del 118 ed il magistrato di turno della procura della repubblica di Paola. Sono in corso le indagini. Dito, che ha riportato ferite alla mano e al volto, è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Le sue condizioni non sarebbero gravi. I sanitari sono tuttavia preoccupati perché temono che lo scoppio abbia potuto danneggiare l’apparato uditivo. Sono in corso le indagini anche di carattere scientifico sul tipo di esplosivo utilizzato. Secondo quanto si è appreso si tratterebbe di un ordigno rudimentale.

Intervento degli artificieri a Belsito

BELSITO (CS) – I Guastatori della 2^Compagnia dell’11°Rgt  Genio, sono intervenuti ieri in contrada Cona, nel Comune di Belsito, nel cosentino, per un rinvenimento di un ordigno bellico inesploso. L’oggetto è stato casualmente ritrovato in un terreno privato e gli specialisti della Caserma “Manes”di Castrovillari  lo hanno identificato come una bomba da mortaio tedesca da 81mm. Supportati da una cornice di sicurezza delle Forze dell’Ordine e con la collaborazione dell’assistenza sanitaria, gli artificieri hanno messo in sicurezza, rimosso e trasportato l’ordigno in una cava poco distante dove è stato fatto detonare in maniera controllata. Dopo attenta verifica la zona è stata dichiarata sicura dai militari del Genio che hanno provveduto a rimuovere ogni frammento metallico. Continua assidua e metodica l’opera degli artificieri dell’Esercito, sempre attivi nel supporto alle Prefetture e Comuni, per la sicurezza dei cittadini e la messa in sicurezza dei residuati bellici.

Castellace, rinvenimento ordigno artigianale. Concessi i domiciliari a Mammoliti

CASTELLACE (RC) – Il Gip del Tribunale di Palmi, il dottor Paolo Ramondino, nell’udienza di convalida dell’arresto, ha applicato nei confronti di Francesco Mammoliti, accogliendo la richiesta dei difensori, gli avvocati Antonino Napoli e Luciano Battista, la misura degli arresti domiciliari. Mammoliti, infatti, per il quale il Pubblico Ministero aveva chiesto al giudice di applicare la massima misura cautelare della custodia in carcere, era ritenuto responsabile della detenzione illecita di un ordigno esplosivo di fattura artigianale contenente un miscuglio pirotecnico (cd. I.E.D.) pronto per l’innesco, di forma cilindrica e delle dimensioni di 26×10 cm e del peso di 1290 g, completo di miccia a lenta combustione. Tale ordigno, che per la sua struttura chimica e le modalità di fabbricazione risulterebbe caratterizzato da sostanze di elevat potenzialità esplosiva tale da assumere il carattere della micidialità, stante la capacità omicidiaria, era stato rinvenuto all’interno dell’abitacolo di un’autovettura parcheggiata nel capannone adiacente l’abitazione di Mammoliti.
Nel corso dell’udienza di convalida, l’avvocato Napoli ha eccepito il mancato rispetto da parte della polizia giudiziaria, in occasione degli accertamenti svolti sull’ordigno, delle formalità previste per gli atti irripetibili con violazione del diritto di difesa. Eccezione, questa, disattesa dal Gip secondo il quale occorreva tenere conto della natura del reperto e della sua pericolosità per la sicurezza pubblica, tale da richiedere interventi immediati e, quindi, non soggetti alle garanzie difensive. In ogni caso, all’esito dell’interrogatorio, il giudice ha ritenuto di concedere al Mammoliti gli arresti domiciliari presso la sua abitazione, sita in Castellace di Oppido Mamertina, in attesa dello sviluppo delle indagini e del processo.

Ieri duplice intervento degli artificieri nel reggino e nel crotonese

CASTROVILLARI (CS) – Duplice intervento ieri degli Artificieri dell’Esercito su due casuali rinvenimenti. Infatti, gli Artificieri della Caserma Manes di Castrovillari, sede della 2^ Compagnia Guastatori dell’11° Reggimento Genio, sono intervenuti nel reggino e nei pressi di Contrada S. Anna nella zona di Isola Capo Rizzuto nel crotonese, quest’ultima già scenario, nel gennaio del 2015, del rinvenimento di un ordigno aereo di oltre due quintali. Gli Artificieri, stavolta, hanno dato priorità al ritrovamento più distante e nella prima mattinata di ieri hanno provveduto, col supporto del 118 di Melito Porto Salvo, al brillamento, sul luogo di rinvenimento in Contrada Fornace presso Motta San Giovanni, nel reggino, di una bomba a mano italiana, in pessime condizioni di conservazione. L’ordigno, seppur corroso, è brillato in maniera regolare, in tutta la sicurezza della protezione, ben disposta. Successivamente, gli uomini si sono recati nella zona dell’aeroporto crotonese dove, con notevoli misure di sicurezza, si è provveduto a rimuovere un oggetto sospetto, simile a una mina anticarro che, invece, si è rivelato essere un rottame metallico non pericoloso.

 

Rinvenuto ordigno bellico inesploso dalla Polizia Provinciale

PATERNO CALABRO  (CS)-Un ordigno bellico inesploso in agro del Comune di Paterno Calabro. Questo il singolare ritrovamento fatto dalla Polizia Provinciale il 23 marzo scorso in Contrada Colfo, nel terreno di proprietà di un privato, a seguito di segnalazione effettuata dai volontari della Protezione Civile – Associazione Libera Caccia Cosenza.

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La Polizia Provinciale ha effettuato immediato e idoneo sopralluogo, costatando la presenza dell’ordigno bellico rappresentato presumibilmente da colpo di mortaio inesploso di nazionalità tedesca.  L’Ufficio Comando del Corpo ha immediatamente attivato le procedure del caso, previa tempestiva comunicazione al Prefetto di Cosenza e contestuale informativa al Sindaco di Paterno e alla Questura di Cosenza. A tal fine si è quindi provveduto a porre sotto controllo la zona, delimitandola e apponendo idonea segnaletica indicante il vincolo giuridico sull’area circoscritta da nastro bianco e rosso. Inoltre, dal pomeriggio dello stesso giorno è stato predisposto un servizio di vigilanza ininterrotta sui luoghi, a cura di agenti della stessa Polizia Provinciale; richiesto anche l’ausilio e la collaborazione di altre forze di polizia, per garantire l’incolumità pubblica con un’idonea vigilanza fino all’effettiva rimozione e brillamento dell’ordigno. Il Comune di Paterno Calabro ha messo a disposizione il Gruppo comunale volontario di Protezione Civile, per un ausilio nelle attività di vigilanza sull’area interessata.

Per la neutralizzazione dell’ordigno è intervenuto sul posto, nella giornata di ieri 24 marzo, l’11° Reggimento Genio Guastatori, che ha provveduto al brillamento dello stesso alla presenza dei Carabinieri di Dipignano e della Polizia Provinciale di Cosenza, con assistenza sanitaria e medica assicurata dal Comune di Paterno Calabro. L’esplosione programmata è avvenuta, a cura degli artificieri, senza arrecare danni a persone o cose.