Archivi tag: ospedale cosenza

Blocco dei ricoveri all’Annunziata, Occhiuto asserisce

COSENZA – Il primo cittadino di Cosenza, Mario Occhiuto, si espresso in merito al blocco momentaneo dei ricoveri, ordinari e programmati, al nosocomio dell’Annunziata, deciso dalla direzione ospedaliera per via di un perturbante aumento dei pazienti, che è stato registrato negli ultimi giorni al pronto soccorso. Queste le parole del Sindaco:

L’offerta nella cura della salute in Calabria va necessariamente migliorata con un provvedimento urgente che faccia correre ai ripari in merito a un sistema che è imploso e che non rispetta i diritti costituzionali delle persone. Visti i numerosi punti sanitari chiusi in provincia, l’Annunziata di Cosenza si trova a fronteggiare eccessive domande rispetto alla effettiva possibilità di risposta. Ho già personalmente denunciato più volte questo stato di cose. I posti letto disponibili andrebbero riequilibrati, così come pure sarebbe necessario incrementare il personale sanitario arrivato a tenere turni oltre il limite delle ore dovute,  con conseguenti rischi sulla sicurezza dei pazienti. In questa battaglia civile da un anno sono al fianco delle organizzazioni sindacali dei medici che al momento non hanno interlocutori con cui rapportarsi. Auspico quindi che il governo regionale sia posto prestissimo nelle condizioni di intervenire, al fine di risolvere rapidamente un problema ormai atavico e non più accettabile.

Pronto soccorso, ricoveri programmati sospesi

COSENZA – Sospesi fino al 25 gennaio i ricoveri programmati presso il pronto soccorso di Cosenza. A deciderlo, l’azienda ospedaliera, in merito ad un eccessivo afflusso di pazienti. La scelta sembra essere obbligata anche a causa di una mancanza di personale medico. La sospensione del pronto soccorso è un problema di estrema gravità e fino a quando chi di dovere non prenderà in mano la situazione, tale difficoltà potrebbe ripresentarsi in ogni momento e circostanza.

5000 euro per il Centro di Ricerca Rene e Trapianto

Cosenza – Fuga dei cervelli, università con sempre meno fondi, il popolo dei disoccupati con laurea che aumenta e tagli alla ricerca scientifica che, tra un pò, non avrà più niente da farsi tagliare. Queste situazioni delineano chiaramente un fenomeno che ormai, da alcuni anni, affligge il nostro Paese: la ricerca è malata, soffre dell’indifferenza della politica. I fondi diminuiscono, alcuni laboratori chiudono o trasferiscono i loro progetti all’estero; sempre più giovani decidono di spiegare le vele e superare le Alpi in cerca di uno stipendio decente. Questa decisione, però, non è stata scelta dai giovani studiosi del Laboratorio di Ricerca “Rosanna Macchia Piemonte” del Centro Ricerca “Rene e Trapianto”, diretto dal dott. Renzo Bonofiglio e sito nel reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Civile di Cosenza. Anche perché l’Associazione Sud Italia Trapiantati, già da qualche anno, sostiene questo gruppo di giovani intelligenze calabresi, grazie anche al contributo economico di alcune istituzioni bancarie. Ma l’ASIT sa che con una crisi economica globale, che attanaglia anche gli enti più generosi, non ci si può adagiare sulla concreta solidarietà di pochi partner.

Ecco perché, grazie alla generosità di un’azienda del cosentino, la gioielleria Scintille, l’associazione che oggi è presieduta da Rachele Celebre ha voluto chiamare i cosentini ad un gesto di solidarietà, a favore della ricerca svolta dai ricercatori del laboratorio intitolato a Rosanna Macchia Piemonte. Ciò è stato reso possibile grazie ad un’iniziativa benefica voluta dai titolari della gioielleria, Sergio Mazzuca e Santo Naccarato, con una raccolta fondi promossa per sostenere la ricerca svolta dai giovani medici e tecnici che praticano all’interno del Centro Ricerca “Rene e Trapianto”. Grazie al contributo di Scintille, che ha offerto un’importante opera realizzata dal maestro orafo Gerardo Sacco, è stata lanciata nell’hinterland cosentino una vendita di tagliandi in favore delle attività di ricerca scientifica sostenute dall’ASIT.

La vendita dei biglietti si è conclusa con una manifestazione tenuta nella principale sede della gioielleria, alla presenza del Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, del notaio Anna Calvelli, del dottor Renzo Bonofiglio e dei giovani ricercatori che dirigono nel suo Centro. Nell’occasione si è tenuta l’estrazione per assegnare al fortunato vincitore il pregiato gioiello. Tra i mille biglietti piegati nell’urna, il Prefetto Cannizzaro ha estratto il tagliando fortunato: ad esser stato baciato dalla dea bendata è stato il signor Umberto Coppola. Dopo la ritualità dell’estrazione, verbalizzata dal notaio, visto anche il valore economico del gioiello consegnato, si è passati alla consegna dell’assegno contenente la cifra raccolta per sostenere le spese del Centro Ricerca.

Ben 5.000 euro sono stati donati nelle mani del dottor Bonofiglio, che lo ha rivolto ai suoi giovanissimi collaboratori.

Doni per i pazienti del reparto di psichiatria dell’Annunziata di Cosenza

COSENZA – Giochi da tavolo, uno stereo con tanti cd di musica leggera italiana, ma anche colori, pennelli e tempere. Sono i doni che la cooperativa Teatro in Note assieme ad un gruppo di giornalisti ha portato questa mattina al reparto di Psichiatria dell’ospedale Annunziata di Cosenza.

Un’iniziativa, nata dalla sinergia avviata dalla cooperativa diretta dalla regista e attrice teatrale Vera Segreti con i giornalisti che frequentano il corso di dizione organizzato dalla Provincia di Cosenza, alcuni iscritti anche al Circolo della Stampa Maria Rosaria Sessa, che ha visto nei mesi scorsi la vendita di libri di fiabe “C’era una volta”, con una rilettura dei più bei racconti di Le Fontaine. I libri di fiabe, editi da Pellegrini editori, sono stati stampati con il sostegno della stessa Amministrazione provinciale.

«La scelta del reparto di Psichiatria non è casuale – ha spiegato Vera Segreti – Abbiamo deciso di puntare l’accento su un reparto dell’ospedale che ospita tante persone che soffrono di un male subdolo e che, a gli occhi della società, vengono considerati come “diversi”, come se la malattia psichica fosse diversa dalle altre malattie. Al di là dei doni che oggi abbiamo portato vogliamo lanciare un messaggio di apertura e scardinare gli stereotipi e i preconcetti nei confronti di chi soffre di un disturbo psichico».

A consegnare al primario dell’unità di psichiatria dell’ospedale i doni acquistati, un nutrito gruppo di giornalisti e rappresentanti della cooperativa Teatro in Note che, successivamente, si sono intrattenuti anche con alcuni pazienti del reparto, ascoltando le loro storie.

A presenziare alla consegna dei doni, l’assessore provinciale alla cultura Maria Francesca Corigliano che, nel complimentarsi per la proficua sinergia avviata in occasione del corso di dizione “Parole allo specchio”, ha plaudito all’iniziativa «soprattutto perchè riguarda un reparto di eccellenza di questo ospedale che si occupa di pazienti troppo spesso dimenticati dalla società e dalla politica». L’assessore Maria Francesca ha ricordato l’impegno dell’amministrazione provinciale nella promozione ed il sostegno di iniziative come questa, assicurando anche in futuro una concreta collaborazione con la cooperativa Teatro in Note.

Soddisfatto il primario Dott. Aristide Filippo che assieme al personale medico e paramedico ha accolto favorevolmente l’iniziativa.

«La cromoterapia così come la musicoterapia sono delle pratiche molto usate nel processo riabilitativo del malato ed anche nella fase acuta, laddove ci sono le giuste professionalità, risultano molto importati. Assieme alle cure farmacologiche, dunque, poter utilizzare anche queste forme di terapia, grazie al vostro contributo, ci permetterà di essere più vicini al paziente e stimolare nuove forme di comunicazione ed espressività nei malati»

Assicurando piena collaborazione per future iniziative, il primario ha ricordato gli altri progetti in cantiere che saranno realizzati, sempre grazie al sostegno della cooperativa Teatro in Note, tra cui la realizzazione di una biblioteca per tutti i pazienti.

Omissione di soccorso, denunciati gli amici

 LONGOBUCCO (COSENZA) – Tre cittadini romeni sono stati denunciati per omissione di soccorso dai carabinieri di Longobucco per non avere aiutato un connazionale caduto dalle scale della casa in cui vivono e ora ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Cosenza. Secondo la ricostruzione, l’uomo sarebbe caduto, ubriaco, dalle scale. Gli altri, invece di soccorrerlo, lo hanno fatto andare via. Le indagini proseguono per accertare se vi possano essere responsabilita’ piu’ gravi.