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Borsa Mediterranea del turismo archeologico, boom di presenze allo stand della Calabria

PAESTUM (SA) – Da oggi fino al 18 novembre, Regione Calabria è tra i protagonisti della XXI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum. A partire dal pomeriggio, un fitto calendario di conferenze, incontri e presentazioni degli importanti progetti promossi dall’Assessorato regionale alla Cultura, dal Dipartimento Turismo della Regione e dalla Direzione Generale Musei del MiBAC, nella suggestiva location del Parco Archeologico e del Centro Espositivo Savoy Hotel. Il Salone, che ospita espositori provenienti da 25 Paesi, si conferma occasione di incontro tra l’offerta turistica calabrese legata ai siti archeologici e i buyer nazionali e internazionali, al fine di promuoverla e commercializzarla.
Ad animare lo stand istituzionale, nel quale sono disponibili informazioni e prodotti editoriali sul patrimonio archeologico calabrese, sono gli studenti dei corsi di Laurea in Scienze Turistiche e Valorizzazione dei sistemi turistico-culturali dell’Università della Calabria, che, assieme agli esperti di settore, ai docenti e al pubblico partecipante alla Fiera, analizzano esigenze e potenzialità dell’offerta calabrese.
Da non perdere: oggi, giovedì 15, alle 14,30 presso la Sala Velia, Fabrizio Mollo, archeologo dell’Università di Messina, presenta il suo libro “Guida archeologica della Calabria Antica” edito da Rubbettino. Intervengono Gioacchino Francesco La Torre, professore ordinario del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne Università degli Studi di Messina e Maria Francesca Corigliano, Assessore all’Istruzione e alle attività culturali di Regione Calabria. La Guida propone 13 itinerari che attraversano tutto il territorio regionale, muovendosi cronologicamente dalle età pre e protostoriche all’Alto Medioevo. Strumento valido, ricco di informazioni e accessibile, che cattura l’interesse di coloro che desiderano conoscere la Calabria attraverso il suo notevole e vasto patrimonio archeologico, con descrizioni accurate e ricche di dettagli.
A seguire, alle ore 15,15, in Sala Velia, incontro in memoria del Prof. Giuseppe Roma, archeologo e docente dell’Università della Calabria, recentemente scomparso. Lo ricorderanno, ripercorrendone i successi nella professione, alla presenza dei familiari, Gino Mirocle Crisci, Magnifico Rettore dell’Università della Calabria, Adele Coscarella, prof.ssa di Archeologia presso l’Università della Calabria e Maria Francesca Corigliano, Assessore regionale all’Istruzione e alle attività culturali della Regione Calabria.
Domani, Venerdì 16 novembre alle ore 10, presentazione del progetto strategico della Regione per la valorizzazione delle linee ferroviarie calabresi in chiave turistica dal titolo “Viaggi in treno e scopri la Calabria”, in collaborazione con Ferrovie dello Stato e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Parteciperanno, tra gli altri, Salvatore Patamia, Direttore del Segretariato Calabria Mibac, Salvatore Bullotta, Responsabile Amministrativo dell’Assessorato alla Cultura e Sonia Tallarico, Dirigente Generale del Dipartimento Turismo e Beni culturali. Il progetto, ideato dall’Assessorato alle Infrastrutture della Regione, guidato dall’Assessore Roberto Musmanno, si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico della costa jonica calabrese e potenziare i flussi turistici verso i “luoghi e gli istituti della cultura” lungo la linea ferroviaria Jonica, caratterizzata da importanti e diffusi parchi e Musei archeologici e monumenti di eccezionale valore storico-culturale. Si potrà così incentivare la mobilità sostenibile, stimolare la creazione di sinergie e reti (istituzionali e sociali) potenziando l’accessibilità e la fruizione turistica dei territori interessati e promuovendo il treno come soggetto “educante” per i giovani in viaggio alla scoperta della bellezza della Storia.

 

 

 

 

L’Intelligence nella difesa della sicurezza nazionale, Caligiuri a Paestum

PAESTUM (SA) – «L’attività di intelligence e la tutela dei beni culturali trovano il loro punto di incontro nella difesa della sicurezza nazionale». È quanto ha dichiarato il Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri, intervenendo a Paestum al convegno “La tutela del patrimonio culturale, la difesa dell’arte e il ruolo dell’intelligence”, che ha rappresentato l’evento conclusivo della XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico organizzata da Ugo Picarelli.  Caligiuri è intervenuto insieme a Tsao Cevoli direttore del Master in Archeologia Giudiziaria del Centro Studi Criminologici di Viterbo, Stefano De Caro direttore generale dell’Iccrom, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria dell’Università “La Sapienza” di Roma, Rossella Muroni presidente di Legambiente e  Fabrizio Parrulli comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri. Caligiuri ha iniziato il suo intervento partendo dalle definizioni di beni e attività culturali e di intelligence, evidenziando i vari ambiti dove questi si incrociano. Quello più ovvio – ha spiegato – è rappresentato dalle  azioni delle organizzazioni terroristiche e criminali, che utilizzano i proventi del traffico illecito dei beni culturali come fonte di finanziamento delle proprie attività; forme di riciclaggio ed evasione fiscale;  iniziative di investimento, che riguardano anche lo sfruttamento del paesaggio attraverso i parchi eolici. Ha poi ricordato che L’uso politico dell’arte e della cultura è stato evidente anche durante la guerra fredda quando CIA e KGB sostenevano secondo le loro ideologie diverse iniziative, dal cinema all’arte contemporanea. La tutela dei beni culturali, ha poi evidenziato Caligiuri, è un’emergenza internazionale tanto che sono stati costituiti i “caschi blu della cultura” su proposta dell’Italia sotto l’egida dell’ONU e con l’Arma dei Carabinieri in primo piano. Ha quindi illustrato  che le guerre del XXI secolo saranno economiche e culturali, prevalentemente combattute attraverso il web e a base di informazioni. La cultura ha sottolineato Caligiuri rappresenta l’identità di un popolo, per cui vanno considerati nella giusta prospettiva il fenomeno dell’immigrazione e la strategia cinese della nuova  via della seta. Ha poi precisato che la raccolta, l’utilizzo e lo scambio delle informazioni attraverso i beni culturali si possono sviluppare attraverso diverse direzioni: dal recupero delle opere d’arte alle attività di formazione e assistenza. Tutto ciò potrebbe consentire un punto di partenza per acquisire fonti informative in zone di conflitto coltivandole poi in tutte le direzioni. Caligiuri ha infine evidenziato il bisogno quindi di formazione mirata sull’Intelligence verso il settore, evidenziando che la disciplina dovrebbe essere riconosciuta  e insegnata nelle scuole. Ha però anche evidenziato, nel contempo, che l’insegnamento dell’educazione artistica nelle scuole è stata ridotta al lumicino ma ancora più importante è l’educazione di base che consente di apprezzare la cultura e le opere d’arte. In definitiva, ha concluso, la formazione sull’Intelligence consente di distinguere la realtà dalla perfezione della realtà condizionata dai media che hanno dato vita – ha concluso – a una vera e propria società della disinformazione.

Papasso scrive a Italo Voza, Sindaco di Capaccio Paestum

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Sindaco di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso, ha scritto al Sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, per proporgli un gemellaggio accomunando due città che hanno alle loro basi origini Magnogreche. Come da sempre saputo, prendendo in prestito la definizione di Jean Bareth”Un gemellaggio è l’unione di due comunità che, in tal modo, tentano di agire partendo da una prospettiva comune e con l’obiettivo di affrontare i loro problemi e di instaurare tra loro legami sempre più stretti di amicizia.”. Scrive Papasso: <<ho la fortuna di amministrare una realtà territoriale ricca di risorse storiche e culturali, ove la natura generosa e, nei millenni, l’opera instancabile dell’uomo hanno tratteggiato un paesaggio straordinario. La mia Città è il luogo ove, grazie al Mare Jonio, che ha unito terre lontane, si sono incontrati, fusi e contaminati civiltà e popoli diversi, che hanno lasciato segni tangibili del loro passaggio in ogni angolo di questa realtà di rara bellezza. La storia dell’antica Sybaris, che esprime il suo senso nell’Area Archeologica e nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, avvicina culturalmente la mia Città alla Sua: Sybaris, fondata nel 720 a. C. dagli Achei fu, infatti, madrepatria dell’antica Poseidonia, fondata a cavallo fra il VII ed il VI sec. A.C., per rispondere all’esigenza dei sibariti di aprirsi un varco commerciale tra lo Jonio ed il Tirreno>>. <<Per tali motivi – prosegue la nota- ho pensato di scriverLe per avanzare la proposta di gemellare le nostre due realtà, accomunate da una grande storia e da un patrimonio storico – archeologico, tesoro dell’umanità intera, che merita di essere sempre più valorizzato e promosso, come ogni altro sito che raccoglie le testimonianze di popoli e civiltà che hanno reso grande l’immagine dell’Italia nel mondo>>.

 

 

 

Turismo culturale, a Paestum Roberto Vecchioni racconta la Calabria antica

PAESTUM (SA) – Questa sera la Calabria sarà protagonista a Paestum, noto sito archeologico della Magna Graecia, nelle parole del cantautore Roberto Vecchioni. In occasione della “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”, infatti, all’interno della Basilica Paleocristiana, il paroliere e musicista, in un evento promosso dalla Regione Calabria, terrà una lezione su “La Calabria antica: un viaggio tra musica e parole”. Una performance particolare, fatta di musica e parole, che racconterà la storia della regione, incentrata sul valore del viaggio per l’uomo e il territorio. Introdotto dal Dirigente Generale del Dipartimento “Turismo” della Regione, Pasquale Anastasi; Salvatore Patamia, Segretario Generale del Mibact della Regione,Vecchioni vestirà i panni di “messaggero speciale della cultura”, guidando i presenti in un momento di riflessione sul significato dell’antichità, soprattutto in Calabria, patria delle colonie magnogreche.

Entusiasta dell’iniziativa il Presidente della Regione, Mario Oliverio: «Un appuntamento emozionante e fortemente significativo per noi amanti della nostra terra. Un viaggio lungo la storia del Mediterraneo antico, inteso come luogo di incontro e scambio di storie e culture. Il Mediterraneo protagonista di un ruolo centrale, nell’antichità come ai nostri giorni, se solo l’asse dell’interesse politico si spostasse nuovamente  su di esso come elemento unificante e comune di tutti quei Paesi che si affacciano sullo stesso».

Il Museo dei Brettii e degli Enotri si trasferisce da Cosenza a Paestum

COSENZA – Da Cosenza a Paestum. Il 1° Forum sul Turismo si è appena concluso e l’Amministrazione comunale, con l’assessore al turismo Rosaria Succurro ed il Direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri Marilena Cerzoso, si trasferisce nella città antica di Paestum per partecipare alla XIX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, inaugurata il 27 ottobre e aperta fino a domenica 30.

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L’occasione – su invito della Regione Calabria, titolare di uno stand all’interno dell’unico salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual – è la presentazione del catalogo del Museo dei Brettii e degli Enotri, nell’ambito degli eventi che la stessa Regione ha organizzato, in collaborazione con MiBACT e Università della Calabria.

“Ringrazio la Regione Calabria per l’ospitalità – dichiara l’assessore Succurro – all’interno di una vetrina prestigiosa dove, reduci dal successo del forum sul turismo, abbiamo continuato a confrontarci con una platea differente su uno dei settori del turismo che è la nostra punta di diamante. Un’opportunità anche per evidenziare, nei fatti, come la rete, tra istituzioni e tra queste ultime e i privati, sia imprescindibile alla gestione e promozione di una valida offerta turistica”.

Alla presentazione hanno preso parte il dirigente regionale Pasquale Anastasi; il funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, Fabrizio Sudano; i professori Stefania Mancuso e Maurizio Paoletti del Dipartimento di studi umanistici dell’UniCal.

Gli addetti ai lavori hanno sottolineato come il Museo dei Brettii e degli Enotri sia tra i pochissimi ad aver scelto di realizzare un catalogo scientifico, facendone di fatto uno  strumento di riferimento importante per la comunità scientifica. Ci si è altresì soffermati sulla comunicazione e sui servizi del Museo che ne valorizzano l’apertura al territorio.

Ricordiamo in questo contesto che il Museo dei Brettii e degli Enotri resterà aperto nella giornata festiva del 1° novembre (dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30) così come saranno aperti i punti informativi turistici della città ed il Castello normanno svevo.