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Rende, atti di vandalismo nel Parco Robinson

RENDE (CS) – Nei giorni scorsi il Parco Robinson di Rende è stato preso di mira da alcuni vandali che hanno causato una serie di danni, soprattutto sul lato Palagarden dell’area. Una recinzione è stata rotta, la vandalismo parco robinsondivisione dello sgambatoio è stata divelta, la staccionata e una pachina sono state gettate in acqua, dei cavi elettrici sono stati rubati: atti vandalici non isolati, purtroppo, ma ripetuti nel tempo. Per tale ragione, l’Amministrazione Manna ha deciso di correre ai ripari con due denunce e attraverso la messa in atto di un maggiore controllo, valutando la possibilità di creare un’area videosorvegliata per il parco, di recente messo a nuovo a costo zero, grazie a un accordo programmatico tra il Comune di Rende e il Consorzio Bonifica Integrale dei bacini meridionali del cosentino, che comporta la realizzazione di interventi per la salvaguardia del territorio.

 

Parco Robinson, il daino è scomparso

RENDE – Ormai conosciamo tutti le disperate condizioni nelle quali versava il Parco Robinson, il modo in cui venivano trattati gli animali chiusi in dei recinti senza cibo abbandonati a un destino spietato che sapeva di condanna senza ritorno.

Ma dopo una serie di mobilitazioni da parte di semplici cittadini inorriditi da ciò che erano costretti a vedere tutti i giorni qualcosa sembrava stesse cambiando. Le Istituzioni si sono interessate alla questione garantendo la somministrazione giornaliera del cibo e avviando tutte le pratiche necessarie per lo spostamento degli animali in posti ritenuti più idonei alla loro natura, tutto questo sempre sotto l’occhio vigile dei volontari-cittadini che non hanno mai smesso di monitorare lo stato di salute degli abitanti del parco.

Ma qualche giorno fa un grave episodio ha scritto probabilmente la pagina più brutta della storia del parco, mancava pochissimo al trasferimento del daino ma prima che questo venisse formalmente ufficializzato qualcuno ha fatto in modo di farlo scomparire. Come ogni mattina il custode ha fatto il suo solito giro e non lo ha trovato più, è entrato nel recinto ma di lui nessuna traccia. Di corsa si è recato al Comune per sporgere denuncia nel frattempo una volontaria insieme ai vigili si è recata sul posto per fare un ulteriore sopralluogo, nessuna traccia di sangue solo fango sul recinto che lascia immaginare che qualcuno abbia scavalcato. Pare che il rapimento sia avvenuto di notte o alle prime luci del mattino quindi risulta difficile che qualcuno si sia accorto di qualcosa. La volontaria con i vigili ha percorso l’unica strada possibile quella che dà sul fiume, dove manca la recinzione. Sulla strada che porta fino al ponte di ferro sono stati trovati dei ciuffetti di pelo appartenenti senza ombra di dubbio al daino ma non le sue orme, scesi dal ponte c’è la strada e a questo punto si immagina la presenza di un mezzo pronto a portarlo via. I Carabinieri hanno avviato una serie di indagini.

Cucciolo, tesoro, CiùCiù in qualunque modo lo chiamassi era sempre pronto ad accoglierti, non appena ti intravedeva cominciava a saltarellare di qua e di la, aveva imparato a conoscere le voci e i rumori delle buste con le mele, le sue preferite.

Ora il parco sotto ha il vuoto, su quello si sostiene, le parole si esauriscono dentro un addio inflitto a tradimento e rimane la rabbia, la delusione e tanta tanta amarezza perché sarà impossibile ricordare quegli occhioni color nocciola senza pensare che mancava un tanto così per ridargli un mondo senza gabbie.

Gaia Santolla

Nicola Morra si impegna a salvare il Parco Robinson

RENDE – La situazione degli animali del Parco Robinson resta ancora piuttosto indeterminata, aspetto invece inconfutabile rimane la straordinaria dedizione dei volontari che ogni giorno si impegnano a monitorare le condizioni fisiche e psicologiche degli animali, cercano contatti con l’amministrazione comunale e continuano instancabili a indignarsi.

Ieri pomeriggio il Parco Robinson ha accolto un nuovo ospite, il portavoce  del Movimento Cinque Stelle al Senato Nicola Morra, contattato da una delle volontarie più attive, il senatore ha visitato ogni recinto, ha chiesto delucidazioni riguardo tutta la vicenda e si è reso disponibile a concordare quanto prima un appuntamento con il Commissario Prefettizio o con chiunque fosse incaricato per trovare una soluzione che possa essere definitivamente risolutiva.

Nel frattempo lo stato in cui versa il Parco Robinson oscilla costantemente tra alti e bassi, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico l’ingegnere Giovanni Ricca, che al momento si occupa del Parco, ha comunicato alla Rende Multiservizi di potenziare le somministrazioni giornaliere di cibo e di sistemare i recinti ma resta il fatto che il Parco non è sorvegliato di notte e il numero delle caprette continua a diminuire, resta il fatto che la mattina del 29 novembre, un camion ha fatto irruzione nel Parco per prelevare i cavalli e ospitarli in una struttura più idonea, il camion in questione fa capo all’azienda agricola di Bisignano Paglialonga la quale dice di essere autorizzata a prendere i cavalli in virtù di un contratto stipulato con il Comune di Rende di cui però non si ha traccia, infatti nell’archivio dell’albo pretorio del Comune di Rende, la sezione dove vengono inserite tutte le notizie e gli avvisi di interesse pubblico, non risulta pubblicato nessun bando avente come oggetto l’affido dei cavalli. I cavalli non sono riusciti a portarli via perché non addomesticati e per questa ragione l’azienda ha inoltrato una richiesta al Comune affinché vengano addestrati all’interno del Parco per poi successivamente essere affidati all’azienda fino al mese di giugno 2014.

L’aspetto che risalta più di qualunque altro in tutta questa storia è che sappiamo tutti che il Comune di Rende versa nello stato di dissesto economico eppure i soldi per pagare l’addestramento prima e l’affidamento a un’azienda esterna poi ci sono, e se i soldi ci sono perché il Comune non ha pensato di utilizzarli interamente per riqualificare gli spazi dove già vivono gli animali evitando spostamenti e affidamenti congiunti che potrebbero ulteriormente danneggiare il loro benessere.

Nel frattempo al Comune di Rende è stata inviata una diffida da parte della sede nazionale della LAV, a cui seguiranno tutte le azioni, giudiziarie e non, che si renderanno necessarie per far cessare i reati in corso ai danni degli animali.

Sono ancora molti i dubbi, le perplessità, gli ostacoli da superare ma nonostante tutto la voce quella forte per gridare per chi non ce l’ha più non rischia di andar via, perché chi continua a gridare sa che è solo in alcuni sguardi che è possibile trovare qualcosa ancora in grado di scuoterci da quell’apatia accigliata che ci spinge affannosamente a correre senza vedere, perchè sa che è solo in alcuni sguardi che ci si salva.

Gaia Santolla

Morra e M5S domani al parco robinson per il caso degli animali

Rende (CS) – Il cittadino eletto al Senato Nicola Morra domenica (22 dicembre) pomeriggio alle 15 sarà a Rende insieme agli attivisti del Movimento 5 Stelle al Parco Robinson per constatare ciò che alcuni cittadini, riuniti nel gruppo Facebook “Salviamo gli animali del parco Robinson”, hanno segnalato (e hanno già operato per contrastare): lo stato di incuria in cui versano gli animali (cavalli soprattutto, ma anche capre, oche, pavoni, ecc.). Morra intende rendersi disponibile all’appello dei cittadini che hanno avviato una  campagna di sensibilizzazione per salvare gli animali del Parco dai casi di malnutrizione o di stato di abbandono. L’intento è di poter poi definire, insieme all’amministrazione comunale che comunque sta già seguendo la situazione, un quadro di interventi affinché la cura e la tutela degli animali torni ad essere un punto centrale nella città di Rende, un dovere di civiltà a cui non ci si può sottrarre.

M5S interviene sull’emergenza animali Parco Robinson

RENDE – Se è vero che l’amore e la cura degli animali denota civiltà e sensibilità nell’indicare le priorità per governare una Comunità, anche in questo, forse l’Amministrazione Comunale di Rende, non è stata all’altezza negli ultimi anni, avendo trascurato la cura degli animali del Parco Robinson, facendone divenire la loro esistenza dapprima critica e poi definitivamente drammatica.

Ricordiamo che il Parco rappresenta l’unico spazio verde curato, di una certa estensione, per tutta l’area Urbana Rende-Cosenza-Castrolibero, e perciò è caro un poco a tutti, a  noi e ai nostri bambini, attratti anche dalle giostre che ormai dimorano lì  permanentemente e che di domenica sono un forte richiamo.

Se sulla sporcizia che a volte si nota nel parco si è stati più propensi alla semplice lamentela indignata, sul maltrattamento indiretto, perché a questo ha portato l’incuria degli animali  (capre, oche, pavoni, cavalli, eccetera), c’è stata una piacevolissima mobilitazione spontanea, genuina, dei cittadini.

Gli animi più sensibili alla sofferenza dei nostri amici animali sono confluiti nel gruppo Facebook “Salviamo gli animali del parco Robinson” (oltre 780 iscritti in pochi giorni!). Tra loro la signora Annalisa Brescia è andata giustamente a chiedere lumi al Comune. Il suo interessamento è stato molto efficace ed ha ottenuto il risultato di smuovere le acque (ahinoi, non quelle luride del laghetto di Parco Robinson) e a portare a conoscenza dell’ente la situazione grave di malnutrizione e sporcizia in cui versano gli animali. Seppur indirettamente, al momento, ad occuparsi del parco Robinson per conto dell’Amministrazione Comunale di Rende è l’ing. Ricca. Il gruppo Facebook è riuscito poi a coinvolgere una veterinaria, la Dr.ssa Bono di Paola e qualche giorno fa si è effettuato un sopralluogo per meglio definire il quadro degli interventi sanitari indispensabili e l’elaborazione di una dieta adeguata per gli animali, secondo le indicazioni della Bono. Uno dei cavalli è diventato cieco da un occhio, purtroppo, a causa di un’infezione che andrà comunque curata e le caprette hanno le corna deformate dalla denutrizione.

L’interessamento del gruppo, a riprova che anche i social network se usati bene servono, è una splendida pagina di mobilitazione dei cittadini, autonoma, di cuore, senza interessi, anzi rimettendoci di proprio, perché in molti stanno provvedendo a portare ciò che si può, per sfamare i poveri animali, organizzandosi per data e orario per non far mancar loro gli alimenti.

Ora, è per questo, per questa meravigliosa e civile iniziativa popolare, che è quanto di più vicino alla partecipazione per risolvere i problemi della comunità, che auspica il Movimento 5 Stelle, che noi del Meetup di Rende, lontani da qualunque vile idea di strumentalizzazione, vogliamo sensibilizzare tutte le parti in causa, il Commissario Prefettizio (peraltro incontrato di recente e dimostratosi di valore per come sta cercando di far fronte a tutte le emergenze di Rende), le Asp, ed eventuali altri aventi causa, a operare al più presto e al meglio, per cancellare questa pagina buia per la nostra Comunità.

L’ing. Ricca aveva, ad esempio, comunicato che è in fase di ultimazione il bando per consentire gli affidi degli animali (capre e cavalli) a fattorie o aziende che abbiano i criteri per poterli ospitare, ma ad oggi, ancora, non vi è nessun bando. Ecco, noi non sappiamo se la soluzione possa essere quella di affidarli, o proprio di toglierli dal Parco, cedendo alla voglia di eliminare il concetto di animale in vetrina, fuori dal suo habitat, oppure continuare a mantenerli nel Parco per la gioia dei nostri bambini e riteniamo che questa decisione debba essere presa dalla cittadinanza tutta, però una cosa è sicura e su questo non siamo disposti a scendere a compromessi: gli animali vanno curati subito sia dalla malnutrizione che da traumi e malattie in cui alcuni esemplari sono incappati, e vogliamo che lo si faccia secondo le loro sensibilità e dignità, che sono pari a quella degli uomini. Perché la tutela e la cura degli animali è un dovere di civiltà a cui la città di Rende non può assolutamente sottrarsi.

Parco Robinson, la rabbia corre sul web e qualcosa si muove

RENDE – Il passaparola sul web e le foto delle tragiche condizioni di salute degli animali del parco Robinson, pubblicate sui social network e sul gruppo facebook  Salviamo gli animali del Parco Robinson, hanno fatto il giro dell’Italia con una rapidità straordinaria, la rabbia si è scatenata sul web e non accenna a placarsi, centinaia le reazioni e le proposte per mettere in salvo gli abitanti del parco.

E qualcosa sembra si sia mosso, questa mattina il Dirigente dell’ Ufficio Tecnico l’ingegnere Giovanni Ricca, la persona che seppur indirettamente si occupa del Parco Robinson, ha incontrato presso il comune di Rende una delle volontarie che si sta occupando attivamente dell’emergenza, l’avvocato Annalisa Brescia.
Tutte le problematiche relative alla situazione in cui versano gli animali sono state dettagliatamente discusse, dal pavone che becca il cemento al cervo solitario passando per il cavallo con l’occhio infettato e il resto che già conosciamo.

Durante l’incontro è stata resa nota l’intenzione di presentare denuncia per maltrattamento di animali nei confronti dell’ Amministrazione Comunale, della Rende Multiservizi, dei medici veterinari dell’Asp e di tutti coloro che hanno delle responsabilità sulla vicenda ed è stato informato dell’esistenza di una perizia da parte di medici veterinari liberi professionisti che i sono resi disponibili ad attestare lo stato persistente del maltrattamento.

L’ingegnere Ricca si è reso disponibile già dalla prossima settimana, data ancora da definire, per effettuare un sopralluogo del parco, insieme alla volontaria al fine di adottare i provvedimenti più urgenti e di pronta soluzione. Ha aggiunto che è in fase di ultimazione il bando per consentire gli affidi degli animali, le persone interessate dovranno essere in possesso di alcuni requisiti specifici, pertanto al momento è inutile inviare richieste di adozione via mail ma bisogna attendere la pubblicazione del relativo bando.

Annalisa Brescia ha chiesto di fornire ai cittadini informazioni adeguate sul tipo di alimenti da portare agli animali e le modalità di somministrazione, in modo da realizzare un coordinamento reciproco, almeno in questa fase transitoria e l’ingegnere valuterà la richiesta.

E’ poco ma è già qualcosa, nell’attesa di trovare una sistemazione adeguata per gli animali cerchiamo il più possibile di rendere meno dolorosa questa tortura, portiamo loro del cibo e soprattutto non stanchiamoci di combattere questa battaglia.

Gaia Santolla

Salviamo gli animali del Parco Robinson

RENDE – Il parco Robinson di Rende è una piccola isola felice sorta nel bel mezzo del caos urbano, un posto dove alberi altissimi e prati fioriti fanno da sfondo ai bambini che dondolano sorridenti sulle loro altalene, agli anziani che passeggiano senza temere che qualcuno possa investirli e scappare via, agli amanti dello sport che si dividono tra l’area del pattinaggio, le piste ciclabili e i percorsi naturalistici dai quali è possibile ammirare gli animali che vivono all’interno del parco. Ma la realtà è un’altra, il parco che apparentemente sembra un’incantevole via di fuga è sudicio, fetido e poco illuminato ma l’aspetto più deplorevole riguarda il trattamento subito dagli animali, le condizioni in cui vivono queste indifese creature sono strazianti.

Le papere e le anatre sono confinate in un laghetto sempre sporco che mette seriamente a rischio le loro condizioni di salute, gli uccelli, le colombe e il pavone sono rinchiusi in grossa gabbia senza cibo e acqua e disperati beccano il cemento. Le puledre sono quasi sempre senza fieno, lo stallone ha una brutta e sanguinante infezione all’occhio e dallo stress morde continuamente la rete che lo separa dagli altri cavalli. Gli struzzi sono sempre più spennacchiati e il daino dalle corna mutilate vaga in completa solitudine. Spazi angusti, sporcizia, fango e animali denutriti questa è la realtà, altro che isola felice.

Un gruppo di liberi cittadini indignati e disgustati da questa situazione ha deciso di far sentire il proprio sdegno, ponendola all’attenzione di tutti e costringendo ad aprire gli occhi per vedere che quella che si sta consumando altro non è che una silenziosa tortura. Ogni giorno si impegnano a monitorare le condizioni di salute di questi poveri animali portano loro del cibo, frutta e verdura in particolar modo, e da subito si sono attivati nella ricerca di qualcuno disposto ad adottarli.

Su Facebook hanno dato vita a una forte campagna di denuncia e di sensibilizzazione e sul gruppo aperto Salviamo gli animali del Parco Robinson, che conta quasi 500 iscritti, pubblicano le foto, gli aggiornamenti sulle condizioni degli animali e valutano le possibili strategie di intervento. Inoltre Annalisa Brescia insieme a suo marito Giacomo Anelli sta raccogliendo le adesioni per una denuncia collettiva per maltrattamento di animali, entrambi avvocati si sono resi disponibili gratuitamente per portare avanti questa battaglia.

La speranza di vivere in un paese migliore passa necessariamente dalla rivendicazione di quell’obbligo morale secondo cui agli animali non vanno riconosciuti solo i più basilari dei diritti ma bisogna lottare affinché non vengano mai più schiavizzati, maltrattati e sottoposti a torture quotidiane. Il dolore, la sofferenza, il terrore della morte, sono sentimenti universali, uguali per qualsiasi essere vivente e non capire questo significa essere ancora molto lontani dalla civiltà.

Gaia Santolla

 

Parco Robinson: Mamme Contro la Malnutrizione degli Animali

COSENZA – Ieri, lunedì 14 ottobre, mi ha scritto una mamma informandomi che: “Portare un bambino al Parco Robinson è come portarlo al giardino degli orrori! Papere che galleggiano su un’acqua putrida e nauseabonda, cavalli magrissimi anzi carcasse di cavalli che agognano un filo d’erba dalle mani dei bambini con gli occhi terrorizzati e tristi, caprette che pascolano tra ratti che gli rubano il cibo, ogni capretta 3 ratti, uno spettacolo indecente senza nessun rispetto per gli animali, un orrore che si perpetua da anni! Credo che una città civile non possa tollerare tutto questo! Avevo visto su fb un gruppo che si batte per questa causa ma non lo trovo..che possiamo fare?”. Questa la lettera che ha dato vita a un gruppo su Facebook “Salviamo gli animali del Parco Robinson”.

In poche ore sono già arrivate foto e filmati che attestano la malnutrizione dei cavalli, sprovvisti anche di acqua. Tristissimo il video di una mamma che, con la sua bambina, attraverso la rete cerca di fare bere un puledro (chi è mio amico su facebook può vederlo sul mio diario, l’ho pubblicato lì e naturalmente potete condividerlo). Grazie a questo gruppo si viene a conoscenza di mamme che, da molto tempo, portando al parco i loro bambini, intanto si stanno prendendo cura anche degli animali, coinvolgendo anche fruttivendoli/amici della zona che conservano per loro frutta e verdura.

Francesca Mazzotti