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Omicidio Parretta, Giunta Comunale di Crotone parte civile

CROTONE – Dopo aver proclamato il lutto cittadino per il giorno del funerale, il sindaco di Crotone Ugo Pugliese questa mattina ha riunito in seduta straordinaria la Giunta Comunale a seguito dell’omicidio del 18enne Giuseppe Parretta.

La Giunta si è costituita parte civile

Gli assessori comunali, espresso il proprio dolore e la tristezza per quanto accaduto, hanno confermarto la proclamazione del lutto cittadino per il giorno dei funerali disposta dal sindaco. La Giunta comunale ha poi deciso di farsi carico delle spese relative ai funerali, volendo ulteriormente testimoniare alla famiglia la vicinanza della comunità cittadina. E’ stato inoltre stabilito che la Giunta si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico del responsabile devolvendo l’eventuale risarcimento derivante dal giudizio in azioni a sostegno della tutela dei minori e delle famiglie in difficoltà;

Questa sera fiaccolata per le vie della città

Infine dalla sede comunale è partita la richiesta al Prefetto della immediata istituzione di un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico con azioni specifiche per il centro storico cittadino.

Questa serà intanto i giovani di Crotone – amici, consocenti e non solo del giovane Giuseppe Parretta – daranno vita alla fiaccolata a cui ha fatto sapere di voler partecipare anche Katia Villirillo, la madre della vittima.

Oliverio: la Regione si costituirà parte civile nel processo sulla Strage di Cassano

CATANZARO – “Finalmente i presunti responsabili del triplice delitto mafioso avvenuto a Cassano allo

Mario Oliverio
Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria

Jonio il 16 gennaio dell’anno scorso che determinò la morte del piccolo Cocò, di suo nonno Giuseppe Iannicelli e della sua convivente marocchina, sono stati individuati e assicurati alla giustizia grazie alla costanza e alla determinazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e dei Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, a cui rivolgiamo il nostro doveroso apprezzamento”.

Sono queste le parole del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito alla notizia sull’arresto dei presunti assassini della strage di Cassano del 2014.

Aver appreso dalle agenzie di stampa – continua il Presidente Oliverio – che il piccolo Cocò veniva usato dal nonno come “scudo umano”, per proteggere la propria vita, conferma l’altissimo grado di efferatezza e di ferocia cui è giunta una criminalità senza scrupoli che, al contrario del passato, non esita ad uccidere le donne e i bambini e a darne i loro corpi alle fiamme, pur di affermare il proprio potere di vita e di morte.

“Uomini tanto spregiudicati e feroci costituiscono una minaccia e un pericolo per tutti. Siamo certi che ben presto anche gli altri responsabili di questo terribile delitto verranno individuati e assicurati alla giustizia.

Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con i mezzi e gli strumenti a nostra disposizione per debellare definitivamente un fenomeno che infanga la nostra terra ostacolandone la crescita e offendendo la generosità, l’onestà e la laboriosità della nostra gente. La Giunta regionale della Calabria si costituirà Parte Civile nel processo che scaturirà dalle indagini contro gli assassini del piccolo Cocò”.

Le parole del Pres. della Provincia Occhiuto sull’arresto dei presunti assassini di Cocò

Mario Occhiuto
Mario Occhiuto, Presidente della Provincia di Cosenza

COSENZA – “La tragedia per la morte di Cocò ha sconvolto non solo il territorio di Cassano e della nostra provincia, ma quello dell’intera nazione. Niente potrà lenire quell’enorme dolore che la morte di un bambino innocente, di soli tre anni, ha lasciato nella sua famiglia e in tutti noi. Ma la giustizia può lenire in parte tanta sofferenza. Per questo non possiamo che congratularci con gli inquirenti che hanno dato un volto ai suoi brutali assassini, che hanno ucciso insieme al piccolo Cocò anche il nonno Giuseppe Iannicelli e la sua compagna Ibtissam Touss”.

Così il Presidente della Provincia Mario Occhiuto commenta la notizia degli arresti dei presunti assassini del piccolo Nicola Campolongo, del nonno e della sua compagna, in quella che è stata defnita la strage di Cassano. Il Presidente, inoltre, annuncia che la Provincia si costituirà parte civile al processo che sarà avviato al termine dell’inchiesta.

Apprendiamo che le indagini non sono ancora concluse – afferma il Presidente della Provincia – e ci auguriamo che presto tutti i responsabili di questa terribile strage possano essere assicurati alla giustizia.

Comune e Provincia di Cosenza parte civile nel processo “Rango – Zingari”

COSENZA – In relazione al processo “Rango – Zingari” il Comune di Cosenza e la Provincia di Cosenza si costituiranno parte civile, essendo nei

Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia di Cosenza
Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia cosentina

termini per farlo fino all’apertura del dibattimento. Per tale motivo alla prossima udienza fissata il 14 ottobre – afferma una nota di Palazzo dei Bruzi – ci costituiremo parte civile, come d’altronde abbiamo sempre fatto quando abbiamo avuto conoscenza di processi avente ad oggetto reati di mafia e ambientali. L’azione politico-amministrativa – continua la nota – durante il mandato Occhiuto è sempre stata caratterizzata da atti a difesa della legalità e indirizzati proprio ad una evidente antimafiosità.

 

 

Percolato nel fiume Alli, la provincia di Catanzaro parte civile

La Provincia di Catanzaro sarà parte civile nel procedimento scaturito dall’inchiesta sullo smaltimento illegale di percolato nel fiume Alli. L’Amministrazione presieduta da Wanda Ferro, individuata dalla Procura come parte offesa, con delibera di giunta ha ritenuto doveroso costituirsi nel procedimento. Nell’udienza dello scorso 12 novembre davanti al giudice dell’Udienza preliminare dott.ssa Mastroianni, poi rinviata per alcuni difetti di notifica, si è presentata in aula la Provincia di Catanzaro. I legali dell’Ente – con il dirigente del Settore Legale avv. Federica Pallone – hanno preannunciato la richiesta di costituzione in giudizio, che potrà avvenire nella prossima udienza fissata per giorno 11 febbraio.