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Il Partito Radicale fa visita ai detenuti per le feste

COSENZA – In occasione delle festività, il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito ha organizzato visite in 29 istituti penitenziari  – altre si erano già tenute nel corso del mese di dicembre – per ringraziare i 20.000 detenuti che con il loro digiuno di due giorni hanno sostenuto la Marcia del 6 Novembre per l’amnistia, l’indulto e la riforma della giustizia, marcia che è stata dedicata alle due personalità che più di tutte si sono battute per il raggiungimento dell’obiettivo del rientro del nostro Paese (e non solo) nella legalità costituzionale del rispetto dei diritti umani fondamentali: Marco Pannella e Papa Francesco.
«Mi auguro – ha dichiarato Rita Bernardini – che non sfugga ai massimi rappresentanti istituzionali il significato di una partecipazione così intensa, diffusa e all’insegna della nonviolenza da parte della popolazione detenuta, spesso vittima di violazioni di legge da parte dello Stato che per finalità costituzionali è chiamato a “rieducare” coloro che sono stati condannati per aver infranto le norme della civile convivenza. Senza dimenticare che il nostro Paese è fuori da ogni contesto europeo per l’elevato numero di detenuti in attesa di giudizio, ben il 35% della popolazione reclusa. Così come è utile ricordare che Pannella concepiva il provvedimento di Amnistia  come necessario per una radicale riforma della Giustizia, giustizia tanto inefficiente quanto lenta sì da non corrispondere alle esigenze dei cittadini perfino in termini di sicurezza e di competitività economica».

Visita dei radicali nelle carceri calabresi

<<La prima visita la faremo domani, 24 dicembre, alla casa circondariale di Castrovillari e capodanno lo passeremo coi detenuti della casa circondariale di Rossano. Siamo stati autorizzati dal DAP a visitare tutte le carceri calabresi grazie all’interessamento dell’onorevole Rita Bernardini. Il tour avrà lo stesso motto utilizzato dal Congresso di Nessuno Tocchi Caino svoltosi nel carcere di Opera: spes contram spem, esser soggetto speranza contro ogni speranza oggetto>>.
È quanto si legge in una nota di Rocco Ruffa (Comitato Nazionale di Radicali italiani) e Giuseppe Candido segretario associazione “non mollare”, entrambi militanti del Partito Radicale e dell’associazione Nessuno Tocchi Caino.

Giuseppe DI CANDIDO
Giuseppe DI CANDIDO
<<È l’anno giubilare della Misericordia e, lo scorso 15 dicembre,>> – si legge nel comunicato radicale – <<Papa Francesco ha detto che occorre abolire la pena di morte, “là dove essa è ancora in vigore, e considerare la possibilità di un’amnistia”. Il Santo Padre, le cui parole solitamente son rilanciate da tutte le televisioni e riprese da tutti i giornali questa volta, avendo detto Francesco la parola proibita è stato censurato. Non da noi Radicali, ovviamente, che da anni sosteniamo la proposta di un’amnistia per la Repubblica e propedeutica alla riforma della giustizia. È stato censurato proprio come capita a noi Radicali, invece. L’appello che ha lanciato Papa Francesco censurato (come il messaggio inviato alle camere ad ottobre 2013 dal Presidente Napolitano) sta nel messaggio inviato per la 49esima Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il primo gennaio, questa volta sul tema: ‘Vinci l’indifferenza e conquista la pace’.
Il Papa, anche in questa occasione ha rivolto “un pensiero” ai detenuti specificando che “in molti casi appare urgente adottare misure concrete per migliorare le loro condizioni di vita nelle carceri, accordando un’attenzione speciale a coloro che sono privati della libertà in attesa di giudizio avendo a mente la finalità rieducativa della sanzione penale e valutando la possibilità di inserire nelle legislazioni nazionali pene alternative alla detenzione carceraria”. Papa Framcesco si rivolge chiaramente alla politica che però mette la testa sotto la sabbia.
Come Radicali, andremo in tutte le carceri della Calabria, cominciando le visite giovedì 24 a Castrovillari e proseguendo il 26 dicembre mattina a Palmi e nel pomeriggio a Vibo Valentia. Continueremo il 27 a Reggio dove la mattina visiteremo il carcere cittadino Panzera e, nel pomeriggio, entreremo in quello di Arghillà. Martedì 29 dicembre saremo in visita ai detenuti della casa circondariale Ugo Caridi di Siano a Catanzaro e mercoledì 30 entreremo in quella di Crotone. A Capodanno saremo al carcere di Rossano Calabro, il 2 gennaio torneremo nel reggino al carcere di Locri; concluderemo il tour domenica 3 gennaio visitando la mattina il carcere di Paola e il pomeriggio quello di Cosenza. Le visite,>> – conclude il comunicato – tenderanno a verificare le condizioni di detenzione, all’ascolto dei detenuti e alla raccolta dei dati relativi al questionario carceri (elaborato dall’onorevole Bernardini) sui detenuti presenti distinti per grado di giudizio – appunto come chiede di tener conto Papa Francesco – e valutare percentuali di sovraffollamento, carenze strutturali con particolare riferimento alle condizioni inumane e degradanti e le carenze di organico della polizia penitenziaria nei diversi istituti di pena calabresi; inoltre cercheremo di capire come e quanto si può effettivamente lavorare, come e quanto è possibile studiare e come ci si può curare nelle carceri calabresi. Al termine delle visite terremo una conferenza stampa sulle condizioni di detenzione rilevate>>.

Scarcerato il radicale Emilio Quintieri

CETRARO (CS) – Condotta irreprensibile e rigorosa osservanza delle prescrizioni ed obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria. Soprattutto, per questi motivi, è stato scarcerato e rimesso in libertà l’Ecologista Radicale Emilio Quintieri. Il Tribunale Ordinario di Paola, Sezione Penale in composizione collegiale (Presidente Paola Del Giudice, Giudici a latere Antonietta Dodaro e Pierpaolo Bortone) vista l’istanza avanzata lo scorso 20 dicembre dai difensori del politico cetrarese, gli Avvocati Sabrina Mannarino e Marta Gammella del Foro di Paola, che chiedevano per il loro assistito la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari in atto applicata con altra meno afflittiva, acquisito il parere negativo della Procura della Repubblica di Paola, ha disposto la sua immediata scarcerazione e la remissione in libertà applicandogli la più lieve misura coercitiva prevista dal Codice di Procedura Penale e cioè l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria fissando i giorni e gli orari (tre volte a settimana).

La decisione è stata intrapresa in Camera di Consiglio sabato 21 ed è stata notificata all’interessato ed ai suoi difensori nella odierna mattina dalla Stazione Carabinieri di Fagiano Castello, Comune in cui l’esponente radicale era cautelato, dal 4 settembre, agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

Quintieri, era stato tratto in arresto pochi giorni prima delle elezioni politiche in cui era candidato a Montecitorio con la Lista Radicale “Amnistia, Giustizia e Libertà” dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paola nell’ambito dell’Operazione Antidroga “Scacco Matto” su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola Carmine De Rose e rinchiuso per diversi mesi, in un primo momento, presso la Casa Circondariale di Paola e poi presso quella di Cosenza dove era stato trasferito per punizione e allocato in Isolamento a causa delle numerose proteste effettuate nel penitenziario tirrenico e sostenute da tutta la popolazione detenuta.

Il Tribunale Collegiale Penale di Paola ha deciso di revocare la misura custodiale al giovane cetrarese, avendo valutato “la considerevole durata della misura unitamente alla condotta irreprensibile del soggetto cautelato ottemperante delle prescrizioni e degli obblighi imposti” dall’Autorità Giudiziaria. Infatti, in questi dieci mesi di carcerazione preventiva, “non risulta abbia posto in essere comportamenti trasgressivi delle prescrizioni imposte” per cui, “le pur permanenti esigenze di cautela possono, allo stato, essere adeguatamente salvaguardate mediante l’applicazione di misura meno afflittiva quale quella dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, misura che appare idonea a garantire adeguato ed opportuno controllo”.

Il radicale cetrarese ha già annunciato che il giorno di Natale sarà a Roma insieme all’On. Marco Pannella e tutti gli altri compagni per partecipare alla Marcia per Amnistia, Giustizia e Libertà promossa dal Partito Radicale insieme all’Unione delle Camere Penali, il Sindacato dei Direttori Penitenziari e tanti altri. Il processo per Emilio Quintieri riprenderà il 26 marzo 2014.