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Percettori di mobilità in deroga, il sindaco di Mormanno chiede la proroga del contratto

MORMANNO (CS) – Sono impegnati nella manutenzione ordinaria e straordinaria, nella cura del verde ed in alcune mansioni amministrative. Personale ormai fondamentale per la vita dell’ente. Per questo motivo il sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, ha scritto nei giorni scorsi al Dipartimento 7 (Sviluppo economico, lavoro, formazione e politiche sociali) della Regione Calabria per chiedere ufficialmente la proroga del contratto di collaborazione dei percettori di mobilità in deroga che prestano servizio presso il Comune dal 26 giugno 2017. A fine dicembre il loro apporto collaborativo con l’ente arriva a scadenza e «visto che questo ente ha necessità di continuare  a garantire gli interventi di pubblica utilità che svolge questo personale – scrive Regina – e considerata la grave crisi economica che investe tutti i Comuni della Calabria, che di fatto impedisce alla pubblica amministrazione di poter assolvere a tutti i servizi richiesti dalla cittadinanza, ho chiesto alla Regione di poter prorogare per altri sei mesi la collaborazione con il nostro Comune».

Percettori di mobilità in deroga, l’appello del consigliere Gervasi al presidente Oliverio

COSENZA – «Dopo circa quattro mesi di servizio prestato, in alcuni casi anche cinque, è ormai urgente e non più procrastinabile fare ogni sforzo per corrispondere le indennità ai percettori della mobilità in deroga impegnati nei tirocini formativi. Spero quindi vivamente che il Presidente della Giunta regionale si faccia personalmente carico del disagio di oltre seimila percettori di mobilità e che dia ascolto alle istanze di tantissimi Sindaci, che invocano una proroga del periodo formativo di ulteriori sei mesi, per garantire a queste categorie svantaggiate il sacrosanto diritto al lavoro, andando al tempo stesso incontro alle difficoltà dei vari Comuni e degli altri Enti attanagliati da situazioni finanziarie deficitarie e da piante organiche insufficienti a rendere servizi pubblici efficienti». Così Francesco Gervasi, Consigliere delegato della Provincia di Cosenza, intervenendo sulla questione del mancato pagamento dell’indennità spettante ai percettori di mobilità in deroga impegnati nei tirocini formativi di cui al bando della Regione Calabria.
Nell’evidenziare, in riferimento a tale progetto formativo, il grande lavoro svolto dal Centro per l’Impiego e dal Settore Formazione della Provincia di Cosenza, guidata dal Presidente Iacucci, Gervasi ricorda che il bando regionale del febbraio 2017 – cui hanno aderito numerosi Enti locali e aziende private – prevedeva la corresponsione, ai tirocinanti ammessi, di un’indennità di € 800,00 mensili per un totale di € 4.800,00 per i 6 mesi previsti – indennità erogata direttamente dall’INPS, con modalità e tempi previsti dalla convenzione tra INPS e Regione Calabria. Anche i numeri sono importanti, ricorda ancora il Consigliere delegato: «ad essere ammessi sono stati, sull’intero territorio regionale. ben 335 Enti Pubblici per un totale di 5.583 tirocinanti; di questi, 157 Enti ricadono nella provincia di Cosenza, per un totale di 2.341 tirocinanti. Hanno inoltre aderito alla manifestazione e sono state ammesse 289 aziende private, per un totale di 453 tirocinanti; di cui oltre la metà (151) ricadono nel territorio della Provincia di Cosenza, per un totale di 190 tirocinanti».
Un esercito di oltre seimila lavoratori, percettori di mobilità in deroga, nei mesi di giugno-luglio-agosto hanno dunque iniziato il periodo formativo previsto, «grazie a un progetto che – continua Francesco Gervasi – «ha consentito a queste persone di continuare a rimanere nel mondo del lavoro e anche di avere una boccata d’ossigeno grazie all’indennità prevista. Ma certamente il beneficio maggiore è stato delle Aziende e degli Enti che hanno potuto contare, a costo zero, sul qualificato e costante contributo dei tanti lavoratori in mobilità».
Il problema è che «questi lavoratori, già in condizioni di precarietà lavorativa e sociale, non hanno ad oggi percepito un solo centesimo e si trovano anche a subire l’umiliazione di non vedersi riconosciuta con puntualità l’indennità prevista dal bando».
Da qui l’appello del Consigliere provinciale delegato, Francesco Gervasi, al Governatore della Calabria.