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Il Cosenza batte il Pescara e spera: segnano Tremolada e Carretta

COSENZA-PESCARA 3-0

COSENZA (3-4-1-2): Falcone 7,5; Antzoulas 6,5 (30’ st Bouah 6) Idda 6,5 Legittimo 6,5; Corsi 6 Kone 6 (30’ st Ingrosso 6), Ba 6 Crecco 6,5; Tremolada 7,5 (16’ st Trotta 6); Carretta 7 (21’ st Tiritiello 6) Gliozzi 6 (16’ st Sueva 6). In panchina: Matosevic, Saracco, Bahlouli, Sacko, Schiavi, Vera. Allenatore: Occhiuzzi.

PESCARA (3-4-1-2): Fiorillo 5; Guth 5 Sorensen 5 (18’ st Volta 5,5) Scognamiglio 5; Bellanova 5,5 Rigoni 5,5 (28’ pt Maistro 5,5) (31’ st D’Aloia 5,5) Valdifiori 6 Masciangelo 5,5; Machin 5; Odgaard 5,5 (17’ st Galano 5,5) Giannetti 6 (31’ st Ceter 5). In panchina: Sorrentino, Radaeli, Bocchetti, Capone, Nzita, Vokic, Tabanelli, D’Aloia. Allenatore: Grassadonia.

ARBITRO: Livio Martinelli di Tivoli.

MARCATORI: 6’ pt, 31’ pt Tremolada (C), 8’ pt Carretta (C).

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Ammoniti: Antzoulas (C), Bellanova, Sorensen (P). Angoli: 3-5. Recupero: 2’ pt. 4’ st.

COSENZA – Cosenza vincente contro il Pescara. La partita si chiude praticamente nel primo tempo, gli abruzzesi vicini alla retrocessione diretta (foto sito ufficiale dei calabresi). 

Cosenza, subito tre gol con il Pescara

Il Cosenza passa in vantaggio alla prima azione contro il Pescara: segna Tremolada con un preciso calcio piazzato. Dopo pochissimi giri di lancette altro gol dei calabresi con Carretta. Il protagonista è ancora Tremolada che sigla il tris dalla destra del rettangolo di gioco e firma la doppietta personale. L’estremo difensore Falcone si oppone prima su Odgaard e poi su Valdifiori.

Ripresa, rigore parato da Falcone

La formazione allenata da Occhiuzzi subisce qualche azione del Pescara, ma senza soffrire più di tanto. Nel frattempo Ba atterra Giannetti: dal dischetto si reca Machin, ma Falcone para il quinto rigore della stagione. Nel finale i calabresi gestiscono e mantengono ancora in vita la speranza playout.

La Reggina corsara a Pescara

Dopo due pareggi e due sconfitte, la Reggina di mister Baroni torna alla vittoria sul campo del fanalino di coda Pescara grazie alle reti di Denis e Montalto. 

PESCARA – REGGINA 0-2

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Bellanova, Guth, Bocchetti, Nzita (75′ Masciangelo); Rigoni (61′ Valdifiori), Dessena (61′ Machin), Omeonga (69′ Busellato); Tabanelli, Maistro (46′ Ceter); Odgaard. A disposizione: Alastra, Radaelli, Drudi, Scognamiglio, Balzano, Basit, Riccardi. Allenatore: Breda.

REGGINA (4-2-3-1): Nicolas; Lakicevic, Cionek, Stavropoulos (84′ Loiacono), Di Chiara; Crimi (61′ Bianchi), Crisetig; Edera (61′ Denis), Folorunsho, Ménez (84′ Liotti); Montalto (93′ Dalle Mura). A disposizione: Guarna, Plizzari, Chierico, Faty, Bellomo, Okwonkwo, Petrelli. Allenatore: Baroni.

ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli (Edoardo Raspollini di Livorno e Fabrizio Lombardo di Cinisello Balsamo). Quarto ufficiale: Francesco Meraviglia di Pistoia.

MARCATORI: 73′ Denis, 79′ Montalto

NOTE – Ammoniti: Dessena (P), Maistro (P), Rigoni (P), Di Chiara (R), Lakicevic (R), Ménez (R), Busellato (P), Dalle Mura (R). Calci d’angolo: 2-5. Recupero: 2’pt; 5’st.

Prossimo turno:

Reggina – Entella, mercoledì 10 febbraio ore 19.
 
(Foto LaPresse)

Il Cosenza resiste in 10 ed esce da Pescara con un punto

PESCARA-COSENZA 0-0 

PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo 6; Guth 6 Bocchetti 6 (11’ st Balzano 6), Scognamiglio 6; Bellanova 6 Omeonga 5,5 (6’ st Valdifiori 6) Memushaj 6 (31’ st Vokic sv) Maistro 5,5 (11’ st Busellato 5,5) Jaroszynski 5,5 (31’ st Nzita 5,5); Galano 5,5 Ceter 6. In panchina: Alastra, Bocic, Blanuta, Crecco, Ventola, Riccardi, Fernandes. Allenatore: Breda 5,5.

COSENZA (3-4-1-2): Falcone 6,5; Tiritiello 6 Idda 6 Legittimo 6; Corsi  5,5 (36’ st Bouah sv) Kone 6 Sciaudone 6 (36’ st Petrucci sv) Bittante 5,5; Bahlouli 6 (30’ st Ba sv); Baez 6 (23’ st Sacko 6) Carretta 5,5 (1’ st Vera 6). In panchina: Saracco, Petre, Borrelli, Bruccini, Gliozzi, Ingrosso, Sueva. Allenatore: Occhiuzzi 6.

ARBITRO: Serra di Torino.

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Angoli: 4-6. Espulso al 43’ pt Bittante (C) per doppia ammonizione. Ammoniti: Carretta, Corsi, Ba (C), Balzano (P). Recupero: 1’ pt, 4’ st.

PESCARA – Gara senza reti tra Pescara e Cosenza e punto che sicuramente fa sorridere maggiormente i calabresi vista l’inferiorità numerica. Bittante rimedia due gialli in pochissimo tempo e lascia la squadra in 10 per l’intero arco della seconda frazione di gioco (foto sito ufficiale del Cosenza). 

Pescara-Cosenza, espulso Bittante

Il Pescara parte subito forte e prova a scuotere la difesa rossoblù con Galano che calcia, ma colpisce la rete esterna di Falcone, complice anche una deviazione. Il Cosenza c’è e si fa vedere dalle parti di Fiorillo con Kone: palla bloccata. Baez nel frattempo sfiora il gol da pochi passi con la palla respinta dal portiere. Nel giro di qualche lancetta di orologio Bittante riceve due cartellini gialli: Cosenza in 10 per l’intera seconda frazione di gioco. 

Non cambia il risultato

Durante la ripresa gli allenatori provano a cambiare le carte in tavola. Da segnalare un gol annullato a Galano per posizione di fuorigioco. Prima Ceter, poi Nzita, ma la palla non vuole proprio entrare. Il portiere del Cosenza si impegna sul tiro di Valdifiori e sul calcio piazzato di Memushaj. Nel finale, invece, due occasioni non concretizzate dal Pescara: la prima è di Guth che prende la traversa, la seconda di Vokic che colpisce la parte esterna della rete. Termina dopo 4 minuti di recupero il match allo stadio “Adriatico-Giovanni Cornacchia”.  

La Viola supera Pescara in Gara 2 e vola in semifinale Play Off

REGGIO CALABRIA – È semifinale! La Mood Project Reggio Calabria supera Pescara per 88-83 in gara 2 dei play off, chiudendo la serie sul 2-0 e guadagnando l’accesso al turno successivo.

Dopo un complicato avvio di gara, spinta dalle triple di un sontuoso Carnovali e dall’ottima prova dei suoi interni, la Viola riesce a portare a casa un successo importante davanti ad una splendida cornice di pubblico. Pescara, nonostante la rimonta finale si deve arrendere di fronte ad una squadra di casa cinica nel finale, nonostante i 27 punti di Leonzio.

Fondamentale il sostegno del pubblico di casa: il PalaCalafiore ha trascinato gli uomini di coach Mecacci nei momenti cruaciali del match, la squadra ha risposto presente.

La cronaca

Parte meglio Pescara (3-9) con Leonzio che punisce una Viola imprecisa dall’arco. Mecacci inserisce Carnovali e il trand offensivo della Mood cambia. L’ex Treviglio e Nobile rimettono i padroni di casa in scia (16-18).

Una tripla di Fallucca apre il secondo periodo, la Viola prende fiducia e Fall sfrutta al meglio gli assist dei suoi compagni firmando il primo vero parziale neroarancio (26-20). Pescara si affida invece al pivto Capitanelli che sfrutta la sua fisicità per ricucire un divario che si riduce ulteriormente dopo un fallo tecnico sanzionato a Fall. Fuori il senegale è Paesano a catalizzare l’attacco reggino sino al 41-33 con cui si va all’intervallo lungo.

L’inerzia cambia nella seconda metà di gara. Pescara perde Capitanelli per cinque falli ( quarto più tecnico), ma trova un ottimo Pedrazzani. I riflettori se li prende però Tommaso Carnovali, la guardia neroarancio segna quattro triple consecutive da posizioni impossibili che danno alla Mood un vantaggio importante (62-48). Anche Agbogan tira fuori dal cilindro due giocate sullo scadere dei 24”. Viola avanti 67-51 all’ultimo stop.

Carnovali inizia il quarto periodo con l’ennesima bomba, Mecacci però perde Fall per espulsione ( tecnico + antisportivo) e vede complicarsi le sue rotazioni. Non va meglio a Rajola che già privo di Potì per infortunio e Capitanelli deve fare i conti con il quinto fallo Gay e Seragini. Leonzio (27) quando il match sembrava ormai chiuso trova le energie per lanciare la rimonta abbruzzese (82-73). Nel momento più difficile Alessandri, poco preciso sino a quel momento, realizza il canestro decisivo. Nonostante gli errori finali dalla lunetta gara 2 è della Mood. 2-0  e serie chiusa. Termina 88-83

Mood Project Reggio Calabria – Amatori Pescara: 88-83 ( 14-16, 27-17, 26-18, 21-32)

Mood Project Reggio Calabria: Ciccarello N.E., Alessandri 6, Grgurovic NE, Fall 11, Fallucca 13 , Agbogan 5, Carnovali 25, Paesano 20 , Nobile 6, Vitale 2 . Coach: Mecacci Ass.ti: Trimboli, Motta

Amatori Pescara:  Gay 10, Carpanzano 11, D’Eustachio NE, Serafini 6, Potì NE, Caverni 5,  Capitanelli 8 , Leonzio27, Pedrazzani 10, Micevic 6. Coach: Rajola Ass.te: Di Iorio.

Arbitri: Grazia Lorenzo di Bologna e Ugolini Edoardo di Forlì

Play off, la Viola espugna Pescara in gara 1

PESCARA – La Mood Project Reggio Calabria espugna il “PalaElettra” di Pescara per 67-71 conquistando una preziosissima vittoria in gara 1 playoff. Un successo importantissimo, ottenuto dopo una rimonta maturata dell’ultimo periodo grazie alle triple di un indemoniato Donato Vitale, che permette alla Viola di ribaltare il fattore campo.

Mercoledì 1 Maggio alle 18.00 si replicherà al PalaCalafiore.

IL MATCH

Mecacci sceglie Alessandri, Agbogan, Fallucca, Paesano e Fall. Pescara, dell’ex Rajola, con Caverni, Leonzio, Potì, Serafini e Capitanelli.

Una tripla di Fallucca apre la gara, Pescara però ha un buon approccio al match e con Caverni e Capitanelli firma il primo allungo (11-5). La Viola si affida invece al tiro da tre punti di Fallucca e Carnovali (13-14). Mecacci deve fare i conti con i due falli commessi da Paesano e con una Mood che non riesce per tutto il primo periodo a realizzare dal “pitturato”(0/6). Potì invece è il migliore di una Amatori che chiude la prima frazione sul 21-16.

L’avvio del secondo periodo è ancora di marca abbruzzese. La Viola in attacco non è brillante contro la zona pescarese ma soprattutto perde Paesano, autore prima del terzo fallo e poi delle proteste da cui deriva un tecnico sanzionato però alla panchina.  L’Amatori è cinica e prova a scappare via (34-22). Lo strappo dei padroni di casa scuote la Mood che dopo una serie lunghissima di tiri liberi ritrova finalmente il canestro dal campo con un ottimo Carnovali.  36-32 all’intevallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi la Viola colpisce e rimette il naso avanti.Nobile e Fallucca dall’arco siglano il 36-38. L’inerzia però torna presto in mano all’Amatori che spinti da Potì e Leonzio ritrovano la doppia cifra di vantaggio (50-40). Il match vive di parziali, il successivo è della Mood che costruisce le triple di Vitale e Carnovali. Ancora Vitale per il 50-47 con cui si chiude la terza frazione.

L’ultimo quarto è in volata confermando l’equilibrio di tutta la gara. 50-50 a 8′ dal termine. Vitale e Poti’ si sfidano da tre punti, proprio il giocatore di Pescara però dopo un fortuito contrasto con Agbogan è costretto ad abbandonare il campo. Dopo la lunga interruzione per soccorrere lo sfortunato atleta abbruzzese Pescara ricomincia meglio ma una tripla di Carnovali impatta nuovamente il match (60-60). L’uomo del match è però Donato Vitale, il play classe ’98 mette a segno due triple che lanciano la Viola (66-69). Pescara butta via uno degli ultimissimi attacchi, Fallucca ruba il pallone decisivo e i liberi finali di Carnovali e ancora Vitale chiudono i conti. Termina 67-71.

Amatori Pescara – Mood Project Reggio Calabria: 67- 71 (26-21,15-16,14-15,17-24)

Amatori Pescara:  Gay 5, Carpanzano 9, D’Eustachio NE, Serafini, Potì 21, Caverni 8, Di Donato NE, Capitanelli 10, Leonzio 12, Fasciocco NE, Pedrazzani, Micevic 2. Coach: Rajola Ass.te: Di Iorio.

Mood Project Reggio Calabria: Ciccarello NE, Alessandri 4, Grgurovic NE, Fall 5, Fallucca 10, Agbogan 2, Carnovali 14, Paesano 7, Nobile 10, Vitale 19. Coach: Mecacci Ass.ti: Trimboli, Motta

Arbitri: Spinelli, Picchi

 

Il Crotone espugna Pescara, ma l’Empoli non molla

PESCARA – Il successo corsaro in casa del Pescara alimenta le speranze di salvezza del Crotone ma anche le recriminazioni per non essere riusciti nel girone di andata, ad imprimere la corsa che ha scandito le ultime settimane di campionato. Il Crotone ha innescato il turbo ma non basta, perché anche l’Empoli ha messo le ali. Ed il distacco rimane dunque invariato. All’Adriatico il Crotone ha vinto con un eurogol di Tonev nella ripresa. Arrembante l’avvio degli ospiti, vicini al vantaggio con Trotta che, servito con una buona intuizione da Simy, dalla sinistra prova a sorprendere Fiorillo con un rasoterra velenoso: l’estremo pescarese è ben piazzato e blocca. In grande affanno, l’undici abruzzese si lascia schiacciare dalla manovra avvolgente del Crotone. Al 23′ Nalini colpisce a volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla fuori complice la deviazione di Verre. L’azione insistita degli uomini di Nicola non ha i risultati sperati e il Pescara, fino a quel momento in campo nelle vesti di comparsa, prova a far male ai calabresi con Bahebeck che non inquadra la porta di Cordaz. L’occasione mancata scuote l’undici di Zeman nuovamente vicino alla rete del vantaggio ancora con Bahebeck: provvidenziale Ferrari sull’uscita infelice di Cordaz. L’avvio della ripresa è tutto per la squadra di Nicola. Rosi crossa per la testa di Simy che manca il pallone ma Trotta, ben appostato, si impossessa della sfera vagante e prova la conclusione verso la porta. La mira dell’ex Sassuolo non è affatto buona e il pallone finisce addirittura in fallo laterale. Al quarto d’ora il Pescara prova a interrompere il dominio territoriale degli ospiti e Bovo, dalla media distanza, ci prova con una conclusione potente ma poco precisa. Alla disperata ricerca della vittoria, il Crotone si riversa nella metà campo abruzzese e, al 26′, dal limite dell’area, Tonev calcia di destro direttamente verso la porta di Fiorillo. Il pallone si infila sotto l’incrocio per il meritato vantaggio dell’undici di Nicola. Il Pescara, già matematicamente retrocesso, chiude in dieci per l’espulsione di Benali.

Stop interno per le ragazze del Città di Cosenza

CITTA’ DI COSENZA – PESCARA 6-7 (2-1; 2-2; 1-2; 1-2)

CITTA’ DI COSENZA: Sotireli, Citino, Di Claudio, De Cuia, Motta S. 1, Niu, D’Amico, Bonaparte, Pomeri, Presta 1, Motta R 3, Garritano 1, Manna. Allenatore: Capanna.

PESCARA: Nigro, Apilongo 1, Vidonis, Invernizi, Ranalli 2, Koide, Giordano, Cellucci, Perna, De Vincentiis 2, Colletta, Zhang 2, Maiorino. Allenatore: Gobbi.

Arbitri: Navarra e Severo.

NOTE: Spettatori 150 circa. Espulsioni: Cosenza 3/9; Pescara 2/8 più un rigore.

COSENZA – Sconfitta incredibile per il Città di Cosenza, che fra le mura amiche subisce un inatteso stop dal Pescara. Brutta e inspiegabile la prestazione delle calabresi, incapaci di reagire contro una squadra che fino a questo punto del campionato non aveva mai realizzato il bottino pieno. Le ragioni della sconfitta sono da ricercare nei troppi errori, in una fase difensiva distratta e nella incapacità di far male alle avversarie. Difficile trovare anche un colpevole fra le protagoniste in campo, perché la prova del Città di Cosenza non è stata all’altezza dei programmi di inizio campionato e di una società che ha gestito tutto senza intoppi ma che si vedrà costretta a rivedere qualcosa per evitare spiacevoli sorprese alla fine del torneo. La partita non ha infatti concesso nulla allo spettacolo, e le avversarie, che hanno meritato i tre punti, non hanno mostrato grandi cose, ma solo una particolare attenzione e la capacità, non da poco, di sfruttare i grossi errori delle cosentine. Dopo un primo tempo chiuso sul 2-1 per le padrone di casa, nel secondo le pescaresi si sono portate in vantaggio grazie alle reti di De Vincentiis e Zhang. Poi solo Cosenza, che si è portata sul 5-3 prima di un tremendo blackout. Tra il terzo e il quarto periodo di gioco, Sotireli ha raccolto alle proprie spalle la palla per 4 volte in due minuti e 20 secondi, e il Pescara si è trovato in vantaggio di due lunghezze. A nulla è servito il gol di Roberta Motta, e Cosenza è uscita incredibilmente sconfitta per 6-7. In classifica non si è mosso nulla, perché le dirette concorrenti hanno perso, ma il rammarico è grande per non aver sfruttato l’occasione migliore in campionato, contro una squadra che aveva raccolto fin qui un solo punto. Il post partita è quindi duro. La società ha infatti comunicato di voler riflettere sulla situazione e che lunedì sarà affrontato tutto con lucidità ma in maniera decisa. La gara infatti era da vincere, per il campionato e per dedicare il successo al presidente Manna, che ha così commentato la sconfitta dopo il fischio finale: «Credo che ci sia da riflettere e da prendere decisioni drastiche. Il progetto, almeno giudicando quanto visto fino ad ora, è indubbiamente ridimensionato. La società ha sempre rispettato ogni singola esigenza dei suoi tesserati, ma i risultati non sono in linea con le aspettative e di sicuro non rispecchiano il lavoro di tante persone che si spendono per le atlete. Una svolta è inevitabile, ma non mi riferisco all’allenatore. Credo che sia compito suo capire cosa non va, anche perché è troppo evidente che in vasca non ci siano le condizioni per garantire al club una risposta a tutto ciò che le ragazze puntualmente ricevono. Serve una svolta, ma io non starò fermo a guardare una situazione che ha assunto risvolti negativi. Di sicuro prenderò delle decisioni e rispetteremo la volontà di tutti. Le cose così non vanno e il compito della squadra è di rispondere all’allenatore di una serie di prestazioni a dir poco non all’altezza, quello del mister di gestire insieme al club una situazione molto delicata. Mi aspettavo qualcosa di diverso anche a livello personale dalla squadra, perché erano consapevoli di quanto io tenessi a questo successo. Così non è stato e a questo punto c’è da riflettere ma soprattutto da trovare immediatamente una soluzione».

Primo acuto del Città di Cosenza a Pescara

PESCARA – CITTA’ DI COSENZA 12- 16

(4-5; 3-4; 1-3; 4-4)

PESCARA: Nigro, Apilongo 2, Vidonis, Invernizi, Ranalli 6, Koide, Cellucci, Di Berardino, Perna, De Vincentiis 1, Colletta, Zhang 3, Maiorino. Allenatore: Cianfrone.

CITTA’ DI COSENZA: Sotireli, Citino 4, Di Claudio 1, De Mari 1, Motta S. 1, Guannan 2, D’Amico 1, De Cuia 1, Pomeri 3, Presta, Motta R. 1, Garritano, Manna. Allenatore: Capanna.

ARBITRI: Bianco e Navarra.

NOTE: Spettatori 300 circa. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Pescara 4/18 + 2 rigori e Cosenza 3/4.

PESCARA – Dopo due sconfitte, il Cosenza sbanca la piscina di Pescara e allontana le paure di una crisi di risultati. Le ragazze di Capanna giocano con grinta e coraggio, mostrando una positiva inversione di marcia. Contro le abruzzesi, motivate e in gran giornata, le cosentine hanno condotto la gara con la fame di chi cerca un successo positivo nel punteggio e nell’atteggiamento. Missione compiuta, quindi per Capanna, che sblocca un gruppo pronto ora a cercare nuovi successi.

Per la cronaca, il primo periodo di gioco è una girandola di emozioni con Cosenza che aggredisce partita e avversario, trovando due reti in avvio con Silvia Motta e Pomeri. Poi il ritorno del Pescara che accorcia con Apilongo, subisce il tris delle ragazze di Capanna e reagisce con forza, portandosi addirittura in vantaggio sul 4-3 con Zhang, Ranalli, e ancora Apilongo. Cosenza si rimette in moto e ritrova il vantaggio con Guannan e Citino, sempre più in crescita e assoluta protagonista anche nel secondo periodo di gioco. Cosenza soffre, con le ragazze di Cianfrone sfrontate e aggressive che restano incollate alla gara. A metà del match però il tabellino segna 7-9 in favore di Cosenza, con Citino inarrestabile autrice di 4 reti. Si riparte per la seconda parte della gara e il copione non cambia. De Mari allunga per le ospiti e Zhang accorcia ancora il divario sul secondo rigore concesso alla sua squadra. Poi ancora Francesca Pomeri per l’8-11 di Cosenza, che riesce a incrinare qualche sicurezza nelle padrone di casa e prende il largo grazie al centro di D’Amico. Cosenza cresce, spegne l’entusiasmo di Pescara che prova in qualche modo a farsi sotto grazie alla grinta di Ranalli, ma a spingere giù le abruzzesi è proprio la ex di turno Di Claudio che segna la tredicesima rete di Cosenza. Ranalli non si dà per vinta e Pescara approfitta delle tante espulsioni a favore fischiate (18 più 2 rigori a favore per Pescara contro le sole 4 a Cosenza) per provare un ultimo timido tentativo di rimonta, che Pomeri, Guannan e De Cuia trasformano nel definitivo 16-12 per le calabresi. Tre punti fondamentali quindi in una battaglia vinta da Cosenza. I numeri sottolineano che Citino e compagne hanno incassato troppi gol ma indicano anche gli importanti segnali di ripresa. Il 3 su 4 nella casella delle reti realizzate con l’uomo in più rappresenta una grande media, così come è importante il lavoro della difesa sull’uomo in meno, con Cosenza che ha subìto solo 4 reti più due rigori sulle 18 espulsioni incassate. Buono anche l’approccio alla gara e la serenità mostrata dalla squadra, che nonostante i tanti falli fischiati contro, ha tenuto ben saldi i nervi nei momenti caldi. Sugli scudi Citino, ma in generale Cosenza ha reagito alle difficoltà con orgoglio e coraggio.

A fine gara coach Capanna registra successo e progressi: «I numeri parlano chiaro – ha sottolineato a caldo l’allenatore – e indicano che abbiamo preso consapevolezza di ciò che siamo. Abbiamo difeso su una serie infinita di azioni con l’uomo in meno, abbiamo concretizzato quelle poche superiorità ricevute e tutto ciò è stato svolto con enorme grinta ma allo stesso tempo con intelligenza. Mi aspettavo questo e sono contento, perché ho avuto risposte confortanti e, in una gara difficile, nervosa e combattuta, abbiamo reagito a tutte le difficoltà, portando a casa una vittoria larga. Ora c’è solo da rivedere qualche errore e pensare al Bogliasco».

Crotone, nodo stadio. Vrenna: «Probabile esordio a Pescara»

Raffaele Vrenna e Mario OcchiutoCROTONE – «Ce la stiamo mettendo tutta, ma contro il Genoa dovremmo giocare a Pescara». E’ quanto detto dal presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, all’indomani dell’amichevole di ieri a Cosenza contro l’Atletico Madrid, facendo riferimento all’indisponibilità dello stadio “Ezio Scida” per i lavori di ristrutturazione in corso per adeguare l’impianto ai parametri tecnici della serie A.
«Nella prossima settimana – ha aggiunto Vrenna – inizieremo la campagna abbonamenti con una partita in meno. Come società siamo a buon punto per quanto riguarda la tribuna coperta, ma adesso il Comune deve accelerare decisamente per permetterci di giocare a Crotone il resto del campionato di Serie A. Bisogna fare di tutto per giocare il 18 settembre allo ‘Scida’ col Palermo».

Ph. Francesco Farina.

Crotone, “Adriatico” di Pescara campo di riserva dello “Scida”. Rebus allenatore: oggi incontro con Nicola

adriatico pescaraCROTONE –  Il Football Club Crotone giocherà allo stadio di Pescara nel caso l’Ezio Scida di Crotone non dovesse essere pronto per l’inizio del campionato di serie A. E’ quanto ha comunicato il presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, alla Lega di Serie A. Ieri, termine ultimo per comunicare la sede delle gare casalinghe, Vrenna ha depositato in Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi la documentazione che prova la licenza d’uso per l’eventuale utilizzo dello stadio “Adriatico-Cornacchia” di Pescara.

«Un adempimento necessario – è detto in una nota della società di calcio calabrese – in attesa dell’adeguamento dello stadio “Ezio Scida” ai parametri richiesti per gli incontri di Serie A Tim: presso lo Scida è infatti prevista la costruzione di una tribuna mobile da 7 mila posti in sostituzione dell’attuale e l’implementazione della Goal-line Technology». Il presidente Vrenna ha ringraziato il Comune, la Prefettura e la Questura di Pescara, nonché il presidente della Delfino Pescara 1936, Daniele Sebastiani, per la disponibilità dimostrata.

Intanto sul fronte allenatore la dirigenza calabrese oggi incontrerà il tecnico Davide Nicola, a Milano, prima della riunione di Lega.