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Protezione civile, Manna: «Il Comune è pronto, le istituzioni facciano rete»

RENDE (CS) –  «Il Comune di Rende ha già ultimato il piano di emergenza comunale e inserito la mappa sinottica delle disabilità, ma è necessario che le istituzioni sanitarie Inps e Asp in primis facciano rete e collaborino con noi, fornendoci i dati che abbiamo richiesto, altrimenti l’enorme lavoro in materia di protezione civile, che abbiamo avviato partendo praticamente da zero, rischia di essere inficiato». Questo l’appello del sindaco di Rende Marcello Manna a margine del convegno su Pianificazione, Disabilità ed Emergenza promosso dall’assessorato comunale alla Protezione civile guidato da Marina Pasqua in collaborazione con le autorità di protezione civile e Fand Calabria Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità, presieduta da Maurizio Simone e Università degli Studi della Calabria. «Non possiamo perdere tempo, né trincerarci dietro il burocratese, che impone ingiustificati problemi di privacy- ha aggiunto ancora il primo cittadino- in caso di emergenza bisogna essere preparati dando priorità a chi si trova in maggiore difficoltà e per far questo però abbiamo necessità di completare la mappa. «La macchina dei soccorsi è pronta – ha aggiunto l’assessora Pasqua- nei mesi scorsi abbiamo formato il gruppo di volontari comunali, un team altamente qualificato che ha ottenuto il riconoscimento nell’albo regionale di Protezione Civile, da settembre saremo nelle scuole con una campagna di sensibilizzazione rivolta ai ragazzi, perché sappiano come muoversi, quali sono i punti di raccolta, le aree di attesa, in caso di calamità. Parallelamente abbiamo coinvolto le associazioni delle persone con disabilità per redigere la mappa e pianificare i soccorsi, ora attendiamo i dati delle autorità sanitarie per avere esatta contezza delle persone con disabilità presenti sul territorio» Il Comune di Rende è tra i primi in Calabria ad aver completato in maniera puntuale le prescrizioni in materia di Protezione Civile e in autunno inaugurerà la sede del Com- Centro Operativo Misto. «In un territorio ad alto rischio- ha sottolineato il dirigente della UOA Regionale di Protezione Civile Carlo Tansi- ben venga il lavoro fatto dal Comune di Rende, che rappresenta un esempio virtuoso da seguire. L’informazione e la prevenzione sono prioritarie in materia di Protezione Civile- ha aggiunto ancora il dirigente che ha esortato le istituzioni a fare rete in materia di pianificazione degli eventi calamitosi. Chi fa cosa, come dove e quando, resta la regola principale da seguire per superare le emergenze».

Presentato il Programma per la Prevenzione dei Rischi

COSENZA – Si è svolta presso l’Auditorium “Guarasci” del liceo classico “B. Telesio” di Cosenza la Conferenza di Pianificazione per l’esame del Documento Preliminare dell’aggiornamento del Programma di Previsione e Prevenzione dei Rischi (PPPR) e del Piano di Emergenza della Provincia alla quale sono stati invitati a partecipare gli Enti territorialmente interessati, le Istituzioni, le Autorità con specifiche competenze in materia ambientale e i soggetti del pubblico interessati all’iter decisionale.

La Conferenza è finalizzata a valutare il Documento Preliminare dell’aggiornamento del PIANO e si deve concludere, a partire dall’incontro odierno, entro 150 giorni, durante i quali gli Enti ed i soggetti intervenuti possono presentare proposte e memorie scritte.

Alla Conferenza, presieduta dal presidente Mario Oliverio e coordinata dal direttore generale Antonio Molinari, sono intervenuti gli ingegneri Gianni Greco, responsabile del procedimento, e Pietro Mari, progettista e coordinatore del Gruppo di Lavoro, nonché Carlo Tansi, referente scientifico del CNR-IRPI, partner della Provincia nella redazione del Programma.

“Questo importante strumento di pianificazione – ha dichiarato Oliverio – non si limita ad un’analisi dei rischi territoriali sia naturali che antropogenici, ma individua anche strategie di intervento e priorità su cui basare una programmazione di area vasta, indispensabile in un territorio fragile come quello calabrese, per programmarne lo sviluppo sia urbanistico che economico. A tal proposito, attraverso un uso appropriato delle notevoli risorse previste dai finanziamenti comunitari per il periodo 2014-2020, si potrà intervenire concretamente sulla messa in sicurezza e sulla salvaguardia del territorio, ben sapendo che il settore potrà innescare processi virtuosi anche di natura occupazionale”.