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Piano Junker, Francesco Molinari: «Il governo Oliverio è fallimentare»

francesco molinariCATANZARO – Di seguito le dichiarazioni di Francesco Molinari in merito all’esclusione della Regione dal Piano Junker:

«Bisogna avere il coraggio di dire che, ad oggi, la Giunta Oliverio  è  da bollare come fallimentare su tutta la linea. Non si può definire in altro modo l’azione-non azione di un Governo regionale che, concretamente, non ha mosso un dito di fronte ad un gravissimo arretramento della Calabria in tutti i settori. La sola agricoltura tiene duro, seppur in mezzo a non poche e pesanti difficolta’. E’ evidente l’inconcludenza di una Giunta, costruita dal Presidente a sua immagine e somiglianza, probabilmente  rimasto ancora affezionato alle dinamiche della sua gestione, ai tempi  della provincia di Cosenza, in cui ha prevalso una rivisitazione infelice del “panem et circenses”, con una supremazia del solo “circenses” . Una Giunta che, innegabilmente, annovera anche nomi degni e per bene, ma non basta, e lo dimostra la lista delle regioni estromesse dal piano Junker. La Calabria, ancora una volta, viene fatta fuori rispetto ai sostegni europei. Un vulnus che non può che essere addebitato alla scarsa incisività del Governo regionale. Un quadro penoso in cui a rimetterci sono i  calabresi in continua  sofferenza, costretti  ad emigrare in massa. Il pensiero va ai giovani che , andando avanti di questo passo, sono destinati a  ricevere il nulla dalla loro terra, allo stato capace solo di generare incertezze e possibilita’  per il futuro pari allo zero, grazir all’incompetenza di chi la amministra».

Piano Junker, Jole Santelli : «L’esclusione del Meridione è un fatto grave»

Jole SantelliROMA -Di seguito le dichiarazioni di Jole Santelli sul caso Junker:

«L’esclusione del Meridione, e di conseguenza della Calabria, dalla programmazione dei finanziamenti per le grandi opere previste dalla cosiddetta Fase 2 del Piano Juncker è un fatto assai grave e totalmente in antitesi con l’oggettiva difficoltà di un’area del Sud Europa che non riesce ancora a sfruttare il proprio potenziale e che chiede adeguati interventi mirati a rilanciare il tessuto economico-occupazionale. Gli 11 progetti previsti per l’area settentrionale del Paese prefigurano investimenti per 4,8 miliardi di euro e migliaia di nuovi posti di lavoro ed è pertanto incomprensibile la scelta di snobbare il Sud Italia.Il nostro Premier Matteo Renzi, almeno nelle dichiarazioni, ha definito il Meridione come la locomotiva da cui far ripartire l’intero ‘stivale’ ma evidentemente dimentica ciò in sede di consultazione con l’establishment europeo.Ci saremmo aspettati che il Presidente Oliverio fosse su tutte le furie per l’ennesima discriminazione subita ed invece ha persino disertato il faccia a faccia con il vicepresidente della Commissione europea, il finlandese Jyrki Katainen, e con la commissaria europea alle Politiche regionali Corina Cretu, a seguito dell’allarme lanciato dal suo collega di partito Pittella.Il PD sta dimostrando ad ogni occasione la propria inconsistenza a livello regionale quanto a livello centrale. Renzi parla di Ponte sullo Stretto ma nei fatti continua a prendere in giro il futuro di intere generazioni.Si apra un confronto politico serio per evitare che il gap tra la Calabria e le altre aree del Paese e dell’Europa diventi irrecuperabile, e soprattutto la smettano i rappresentanti calabresi in maggioranza di mistificare la situazione di un territorio che a differenza loro non vuole affatto piacere a tutti i costi al ‘capo’, vuole semplicemente rispetto.»