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Serie B, la Raffaele Lamezia batte Cosenza a domicilio. Bene la Conad

COSENZA – Nel gruppo H non basta il nuovo sponsor per far tornare il sorriso in casa Cosenza. Nel derby della 17ª giornata i rossoblu di Draganev regalano alla Raffaele Lamezia i primi due set (20-25; 22-25), si rianimo troppo tardi – vincendo il terzo set 25-20 – e capitolano definitivamente nel quarto set (14-25). La vittoria ormai manca da oltre un mese e la sensazione sia quella di un ambiente teso e non più unito. In momenti difficili come questo uno che non si sottrae mai è Alessandro Piluso che amareggiato dichiara: «Mi dispiace per il nostro pubblico che ha dovuto assistere all’ennesimo debacle – dichiara l’ex capitano con l’onestà che da sempre lo contraddistingue -. C’è solo da chiedere scusa a chi investe parte della domenica per venire a sostenerci. Era una partita da vincere per respirare, anche perché gli ultimi punti portati a casa risalgono al 7 gennaio». Piluso lancia poi un serio allarme: «Adesso la classifica é da brividi e se non ci svegliamo rischiamo seriamente di retrocedere». Infine onore agli avversari che hanno meritato di vincere la partita: «Faccio i miei complimenti al Lamezia e al suo splendido pubblico. È una squadra capitanata da un Signor giocatore che risponde al nome di Giovanni Sacco».

Dunque Etè Saporito Cosenza ora risucchiata nelle posizioni basse della classifica e agganciata dalla Conad Lamezia che in casa batte l’Olimpia Galatina 3-1 (25-23; 19-25; 25-16; 25-17).

Nella foto di Federvolley/Overtheblock la classifica aggiornata:

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La De Seta morde Trapani e rimane a -1 da Alessano. Fra 7 giorni un turno vietato ai deboli

COSENZA – 19 partite, 15 vittorie e 4 sconfitte. Eccoli, sbattuti in faccia a detrattori e sostenitori i numeri della De Seta Casa Conad Vena Cosenza, la squadra di Fabrizio Marano. Andamento lussuoso. Il tipico comportamento pallavolistico di chi vuole che la B1 sia solo passeggera. Anche oggi, al “Pala Ferraro”, c’è stata un’ avversaria, la Pallavolo Trapani, che si è tuffata nella speranza di affossare l’ imbattibilità casalinga cosentina ed è uscita dal campo con i graffi della resa. Com’era logico ipotizzare, i giocatori della De Seta sono saliti sul proprio palcoscenico con grazia e passione, uscendone con un secco 3 a 0 (25-16, 25-23, 25-19). I siciliani hanno giocato la loro ultima partita di campionato senza sfigurare. Nel prossimo turno riposeranno e se il Club Italia non dovesse vincere, chiuderanno la stagione al quinto posto. Gli uomini del Tenente Kojak in Tuta invece, hanno affrontato la loro penultima partita con la pazienza e la convinzione di una grande squadra. Aspettando, riflettendo, respirando buoni propositi e mordendo anche quando il punteggio era in equilibrio (principalmente nel secondo set). L’ attacco bruzio ha avuto la costanza delle macchine più agguerrite e i reparti che le fanno da supporto, educati alla disciplina più ferrea, sono divenuti sempre più granitici e  hanno fatto gongolare il loro tecnico. Inoltre, presi singolarmente gli atleti di Marano, titolari e panchinari, sono tecnicamente e mentalmente convincenti. Cosa vogliono di più gli appassionati cosentini della pallavolo ? Beh, per scaramanzia concedo ai lettori l’opportunità di rispondere.

Tuttavia, dopo questa giornata di campionato le zone più aristocratiche della classifica sono immutate. Alessano e Lamezia hanno schiantato (3 a 0) in breve tempo le loro dirette avversarie: Messina e Potenza. E l’ ultima giornata si sconsiglia a tutte quelle persone facilmente impressionabili e impossibilitate a reggere la pressione. Le prime tre squadre, Alessano-De Seta-Lamezia sono ingabbiate in due punti. La prima e la terza forza saranno faccia a faccia, muro contro muro, schema contro schema, stimolo contro stimolo la prossima settimana. E i cosentini, per loro fortuna, saranno a Martina Franca contro la seconda peggior squadra del girone, fantasticando su quanto godimento avrebbero nel vedere le maglie delle concorrenti traversare il fiume e volare dalle alte vette. Fra sette giorni, le tre migliori squadre saranno parzialmente responsabili della loro sorte. Le tre “big” senza radioline e televisori, in simultanea per scacciare biscotti e combinate. Dipendenti da un triangolo sportivo che anche la fortuna contribuirà a disegnare.

Francesco Cerminara