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Preoccupazioni sulle decisioni del Governo in merito alla Zes di Gioia Tauro

CATANZARO – La vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi interviene in merito all’istituzione della Zona Economica Speciale, ripercorrendone l’iter. Già il 7/9/2012 la Giunta regionale aveva deliberato l’attivazione delle procedure di riconoscimento di Zona Economica Speciale dell’Area di Gioia Tauro, mentre a maggio 2013 aveva disposto la trasmissione del disegno di legge al Consiglio regionale per attivare la presentazione di una proposta di legge alle Camere. Il Progetto ha ottenuto l’unanimità in Consiglio e la proposta di legge di iniziativa regionale è stata, quindi, presentata a giugno 2013 al Senato ed è attualmente in corso di esame.

“Oggi – dice Stasi – leggiamo che la legge è in discussione e le dichiarazioni di Maroni ci inorgogliscono, ma anche ci preoccupano. Il rischio concreto è che per portare avanti il progetto speciale calabrese occorra accompagnare la nascita di altre zone speciali in Italia. Questo sarebbe un grave errore perché il porto di Gioia Tauro è unico per specificità ed il Governo Italiano non può paragonarlo ad altre realtà. A quasi vent’anni dalla realizzazione del porto, l’evoluzione della situazione competitiva nel mondo della portualità e di fronte alla costante pressione dei clienti per un ridimensionamento delle tariffe, la competitività del porto di Gioia Tauro (e, più in generale, di tutti i porti europei dedicati al transhipment) rischia di essere definitivamente compromessa, fino al punto da rendere del tutto obsoleta la sua offerta. Ecco perché – sottolinea la vicepresidente della Giunta – abbiamo richiesto un intervento radicale che si estenda oltre i confini dell’area portuale con la realizzazione di una Zes estesa magari a qualche altro porto in Europa che abbia come finalità proprio quella di ripristinare (sebbene solo parzialmente) le condizioni di concorrenza tra i porti europei (in particolar modo quelli del mediterraneo) e quelli del Nord Africa, che offrono condizioni oggettivamente più favorevoli per gli armatori. La Zona Economica Speciale potrebbe essere finanziata con la nuova programmazione di fondi comunitari 2014-2020 e consentire di alleviare i costi relativi alle attività di handling portuale (manodopera, tassazione, carburanti) creando le condizioni ideali per incentivare l’insediamento di imprese industriale e logistiche nell’area retro-portuale, superando le resistenze registrate in questi anni. Quello che chiediamo oggi – rimarca infine Stasi – è che il Governo Italiano avvii un procedimento per l’ottenimento della deroga al divieto di aiuto di stato sancito dalla normativa comunitaria in modo che lo stesso possa procedere in parallelo al cammino parlamentare del disegno di legge e tenendo, inoltre, conto della opportunità che, in sede europea, detto percorso potrà essere sostenuto con la massima autorevolezza nel prossimo semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo”.

 

Sicurezza e armi chimiche siriane nelle linee di strategia europea per la cooperazione

BRUXELLES – Nel corso delle riunioni collaterali e preparatorie della Strategia europea di cooperazione territoriale Adriatico-Jonio e della seduta plenaria del Comitato delle Regioni che si sono svolte in questi giorni a Bruxelles, il sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, è intervenuto sulla disinformazione e sui rischi per l’ambiente e la salute derivanti dalle operazioni internazionali di stoccaggio, trattamento e smaltimento delle armi chimiche siriane che avverranno nel porto di Gioia Tauro e nello Jonio, ossia nel cuore del Mediterraneo.

La questione è di rilevanza europea in quanto tali attività impattano sulle regioni e sulle autorità locali italiane, greche, cipriote e maltesi.

È stata inoltre rilevata l’assenza del coinvolgimento delle regioni e delle autorità locali europee proprio nello stesso periodo in cui le stesse sono chiamate a cooperare tra loro per la costruzione della strategia europea adriatico-jonica.

L’ambasciatore italiano presso le Istituzioni Europee, Stefano Sannino, ha rassicurato in merito alle altissime prestazioni internazionali riconducibili alla capacità tecnica del porto di Gioia Tauro per le operazioni di stoccaggio e trasbordo, mentre non ha fornito analoghe risposte sulle questioni del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti derivanti dalle armi chimiche siriane.

«Il mancato coinvolgimento delle autorità locali e regionali europee su operazioni così delicate – ha evidenziato Varacalli – non giova alla faticosa riconquista della fiducia da parte dei cittadini verso le istituzioni in generale e in particolare verso quelle europee».

Alle riunioni hanno partecipato i più alti rappresentanti delle istituzioni presenti a Bruxelles, come la Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, il governatore della Regione Marche Gian Mario Spacca, coordinatore della delegazione italiana, l’ambasciatore greco presso le Istituzioni Europee, il parlamentare europeo Guido Milana ed altri autorevoli esponenti.

Tallini e Mancini sulle possibili operazioni di smantellamento della “Concordia” nel porto di Gioia Tauro

CATANZARO – L’Assessore regionale al Personale Domenico Tallini e l’assessore al Bilancio     Giacomo Mancini – informa una nota dell’Ufficio stampa – nel presentare l’ordine del giorno, che la Giunta ha fatto proprio, ne hanno sottolineato l’importanza. “Si chiede al Presidente del Consiglio  dei Ministri – hanno detto – che tutte le operazioni di smantellamento e smaltimento legate alla nave “Costa Concordia” vengano effettuate nel Porto di Gioia Tauro. Queste operazioni comporteranno un giro di affari che si può valutare in circa cinquecento milioni di euro e circa due anni di lavoro per centinaia di addetti, oltre che un forte impatto sull’indotto ed un evidente ritorno in termini di attenzione mediatica, proveniente da tutto il mondo. In questo quadro la scelta di Gioia Tauro confermerebbe un’attenzione particolare, da parte del Governo nei confronti della nostra regione e del suo principale porto. Questa scelta – hanno detto Tallini e Mancini – non deve costituire una sorta di contropartita all’indicazione di Gioia Tauro quale sito per il trasporto delle armi chimiche siriane, bensì il riconoscimento del ruolo strategico che il porto calabrese ha nel Mediterraneo”. Per quanto riguarda la prossima operazione di trasporto “da nave a nave” delle sostanze chimiche sequestrate al regime siriano, “la Giunta regionale – è scritto nell’odg – ribadisce l’assoluta necessità che tutte le fasi dell’intervento avvengano sotto il diretto controllo dell’OPAC e del Governo italiano, a tutela della sicurezza dei cittadini  e della salvaguardia ambientale”.
La Giunta, inoltre, apprezza l’iniziativa di quindici europarlamentari italiani (FI, Ncd, Popolari per l’Europa) che hanno consegnato un analogo appello al Presidente Enrico Letta durante l’incontro al Parlamento europeo perché il “Governo eserciti ogni pressione e svolga opportuna azione affinchè il disarmo della Costa Concordia sia effettuato nel porto di Goia Tauro”.

Salpata la nave che distruggerà le armi chimiche di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Dal porto di Norfolk (coste della Virginia), alle ore 01.30 italiane, è salpata la nave statunitense MV Cape Ray. La meta dell’ imbarcazione è il porto di Gioia Tauro. Lo scopo: distruggere l’arsenale chimico di Bashar Assad. I più preoccupati si chiedono quanto tempo impiegherà la nave per attraccare nelle acqua calabrese e il colonnello Steven Warren ha loro risposto: “due o tre settimane”. In una lettera mandata al capitano Nick Jordan e ai suoi 135 uomini, il capo del Pentagono Chuck Hagel ha scritto: “State per compiere quel che nessuno ha mai fatto: distruggerete in mare una delle più grandi riserve mondiali di armi chimiche e aiuterete a rendere il mondo più sicuro”.

Il mondo, anche distruggendo l’arsenale del Porto di Gioia Tauro, rimarrà ugualmente un posto terribile.

Armi chimiche a Gioia Tauro, tensione all’assemblea dei sindaci

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Momenti di tensione all’assemblea dei sindaci della Piana di Gioia Tauro convocata per discutere della vicenda delle armi chimiche siriane che transiteranno dal porto di Gioia Tauro. I sindaci hanno condannato la mancata informazione avuta dal Governo e hanno evidenziato la necessità di trovare una soluzione. Alcuni del pubblico si sono alzati gridando ”vergogna” e ”vi siete venduti”.

Dati positivi per l’attività del Porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi hanno illustrato i dati che attestano la crescita e le prossime tappe di un percorso virtuoso per dare sempre maggiore slancio e competitività allo scalo tra i più importanti del bacino Mediterraneo costruito in sinergia tra Regione, Autorità portuale, il terminalista Mct e le maestranze che operano all’interno della infrastruttura.

Il 2013 si chiude per il porto di Gioia Tauro con un traguardo positivo e la concreta possibilità di ottenere, a breve, il riconoscimento della zona economica speciale: già domani sarà raggiunta la soglia dei 3 milioni di teus ad essere transitati nell’hub nel 2013.

“Questo dato importante – ha sottolienato Scopelliti – servirà ad aprire il porto a tutta la realtà che lo circonda, creando importanti opportunità per gli imprenditori locali ed internazionali che in virtù del particolare status offerto dalla Zes potranno orientare i loro investimenti e le loro iniziative. Con questa prospettiva ci sono tutte le condizioni per immaginare una scalata significativa anche nel futuro”.

“Questi risultati – ha ribattutto Grimaldi – sono effetto di una serie di lavori finanziati dalla Regione, con l’Accordo di programma quadro per di 80 milioni di euro complessivi, che hanno consentito al porto di ospitare anche le navi di nuova generazione. Ormai Gioia ha 3 km di banchina che può ospitare, così come avvenuto qualche mese addietro, contemporaneamente tre navi da 14 mila teus. Positivo anche il balzo in avanti, del 70%, della movimentazione del settore auto, un momento di crescita che coincide anche con l’abbassamento dell’assenteismo, calato dal 18% al 4%, un dato assolutamente fisiologico, con aumenti della produttività da 23 teus lavorati in un’ora qualche anno fa, agli attuali 30-35″

Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato anche il ritorno della Mersk, legato al cartello “P3 Network” che unisce i primi tre armatori mondiali, che apre alla prospettiva dell’arrivo nel porto di Gioia Tauro delle navi più grosse di questo cartello poiché l’unico scalo in Italia ad essere in grado di ospitarle.

Bloccati container con parti murarie di una chiesa

GIOIA TAURO (RC) – I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza hanno sequestrato nel porto di Gioia Tauro 11 containers con le parti murarie della chiesa della Madonna del Carmine di Montergiodano (Cosenza).

Le parti sarebbero state destinate ad un’installazione dell’artista Francesco Vezzoli nel cortile del Moma di New York.

Ad emettere il provvedimento di sequestro la Procura della Repubblica di Palmi. All’operazione hanno collaborato i militari di Corigliano Calabro e l’ufficio delle dogane.

Novità per i porti calabresi e il traffico crocieristico

CATANZARO – La vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato al Seatrade Europe di Amburgo, evento fieristico specializzato, dedicato al settore della crocieristica.

Si tratta della terza partecipazione della Regione ad un evento del genere, dopo Marsiglia e Miami, occasioni queste ultime che hanno consentito l’avvio di una concreta pianificazione, relativa agli arrivi di navi da crociera in Calabria. Grazie alla realizzazione del Masterplan sulla portualità, la Regione ha individuato quattro porti dedicati alla crocieristica (Crotone, Corigliano, Vibo Valentia e Reggio Calabria), riscuotendo un notevole interesse da parte delle più importati compagnie internazionali di navigazione turistiche, sempre attratte da nuove mete da offrire ai propri clienti. I contatti già avviati negli ultimi anni dalla Regione, anche grazie alla collaborazione con l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, hanno consentito di rendere costanti i rapporti con le compagnie, con gli altri porti italiani e con numerosi operatori del settore, garantendo una programmazione certa di arrivi nella nostra regione. La collaborazione con il Venezia Terminal Passeggeri, tra le più importati società internazionali, sta garantendo alla Calabria un positivo scambio di informazioni tecniche ed esperienze, necessarie per una regione che ha iniziato da qualche anno ad investire in questo settore.

Nelle prossime settimane sono previsti quattro arrivi in Calabria, nel porto di Crotone: si tratta di navi molto eleganti, che porteranno complessivamente oltre duemila turisti. Proseguono i contatti per coinvolgere nuove compagnie, dal 28 al 30 settembre sarà presente in Calabria un rappresentante della Azamara Cruiser (gruppo Royal Caribbean) per visitare le principali località turistiche della costa ionica e tirrenica. Nel 2014, inoltre, sono già stati garantiti gli arrivi delle compagnie: Kristina Cruise, Thomson Holiday, Seabourn, Peter Delimann e FTI Cruiser.

Accordo con la Cina per la valorizzazione del porto di Gioia Tauro

CROTONE – La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato a Crotone alla firma di un protocollo d’intesa tra l’Autorità Portuale di Gioia Tauro e gli amministratori della società cinese Ying Kou Port group Corporation, importante compagnia internazionale che si occupa di gestione dei porti.

Alla base di questo incontro e del protocollo d’intesa, promosso dalla Regione Calabria e dalla Provincia di Crotone, vi è l’intenzione di avviare una maggiore valorizzazione dell’area portuale, con l’apertura di un centro logistico di collegamento con la Cina, l’avvio di scambi commerciali e l’investimento in nuove tecnologie. Yingkou, è un porto cinese di grandi dimensioni (8 volte più grande di quello di Gioia Tauro). Gli incontri sono serviti anche per valutare la struttura portuale di Crotone e i collegamenti con le strade, la ferrovia e l’aeroporto, tutte infrastrutture già presenti sul territorio.

La delegazione cinese, già in Calabria per una visita ufficiale da qualche giorno, era composta dal Presidente Autorità portuale di Yingkou, Provincia di Liaoning; dal Vice general manager del Yingkou Port Group Corp; dal Manager del Yingkou NewPort Contaier Railway Logistic; dal Manager del Ningbo YingPort International Logistic Co.; dal Deputy Chief Economist del Yingkou Port Group Corp; Vice General Manager of Commercial department del Yingkou Port Group Corp; dal General Manager dello Zhonghailong Petroleum; dal Director dello Zhonghailong Petroleum; dal Presidente e Chairman di EBPC (European Buisiness Promotion Center); dal General Manager EBPC (European Buisiness Promotion Center).

“Si tratta di un accordo storico – ha dichiarato la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – che potrebbe rappresentare l’avvio di una concreta collaborazione commerciale, considerata anche l’entità portuale di Yingkou, che risulta essere il dodicesimo più importante del mondo. Nell’incontro istituzionale avuto si sono delineate le basi per aprire in tempi brevi un canale di interscambio, avendo constatato reali condizioni per accordi commerciali. La firma odierna – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi – si può considerare la fase d’accesso per gli accordi futuri. Sicuramente si stabilirà il resto dopo aver ricambiato la visita a Yingkou per avviare un’attività di trading e di puro business, coinvolgendo le aziende calabresi ed i porti di Crotone e Corigliano. Nelle prossime settimane lavoreremo alla messa a punto di una road map di cosa da fare e avviare.

Come Regione Calabria, il Presidente Scopelliti aveva già fatto un accordo con la Cina nei mesi scorsi, questa potrebbe essere un’altra pagina da scrivere, per concretizzare le attività commerciali. La posizione dei Porti di Crotone e Corigliano – ha concluso la Vicepresidente Stasi – sono stati individuati come hub di interscambio interessante per il Mediterraneo”.

 

L’Occasioni per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro al TransportLogistic2013 di Monaco di Baviera

REGGIO CALABRIA – L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha preso parte al TransportLogistic2013 di Monaco di Baviera, con un proprio stand all’interno dell’area espositiva Assoporti. Si tratta del maggiore Salone internazionale del trasporto e della logistica, con cadenza biennale, che si sta svolgendo dal 4 al 7 giugno al Messe Mussen International di Monaco.

La partecipazione ha come obiettivo quello di sviluppare rapporti strategici a sostegno della logistica e dei trasporti intermodali delle merci collegati al porto di Gioia Tauro. In questi giorni, il presidente Giovanni Grimaldi, accompagnato dal segretario generale, Salvatore Silvestri, si è intrattenuto con alcuni operatori della logistica cinesi, ai quali ha illustrato le prospettive di sviluppo dell’area portuale.

E’ stata, altresì, l’occasione per partecipare al meeting organizzato dalla Contship Italia, all’interno del Salone. Nel corso dell’incontro, Grimaldi e Silvestri hanno avuto un appuntamento con la presidente della Contship Italia, Cecilia Battistello, con la quale hanno parlato dell’andamento dei traffici a Gioia Tauro e delle problematiche più attuali che interessano lo scalo.