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Gli studenti della consulta provinciale di Catanzaro hanno salutato il prefetto Reppucci

Catanzaro – Un gruppo di studenti accompagnati dalla docente referente Maria Marino, ha incontrato il prefetto di Catanzaro usente, Antonio Reppucci, per porgere un saluto a nome di tutti gli studenti della provincia. Il prefetto si è dimostrato dispiaciuto nel dover lasciare questa terra, ma esporterà l’esperienza positiva fino a Perugia. Reppucci ha esortato gli studenti nel credere nelle istituzioni, punti di riferimento, sentendosi parte dello Stato. E’ stata consegnata al prefetto una targa di riconoscimento e gratitudine per il lavoro svolto, assieme ad una maglia con il logo della Consulta in segno di  un arriverderci.

RIunione tecnica per contrastare episodi di furto nelle chiese

VIBO VALENTIA – E’ stata convocata dal Prefetto una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, per esaminare la problematica dei furti nelle Chiese, a seguito dei recenti episodi occorsi in alcuni Comuni della provincia, che hanno suscitato allarme tra la popolazione.

Dal 2009 ad oggi, i furti che hanno riguardato edifici di culto sono stati 19, di cui 7 avvenuti nel comprensorio di Vibo Valentia, 10 in quello di Tropea e 2 in quello di Serra San Bruno.

La costante attività delle Forze di Polizia ha consentito di assicurare un’adeguata azione di prevenzione e contrasto del fenomeno, con particolare riferimento alle aree ove di recente si sono verificati gli episodi criminosi (Filadelfia, Briatico, Nicotera e Tropea).

Infine, è stata attentamente esaminata la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica dei furti predatori più in generale, disponendo l’intensificazione dei controlli e della vigilanza del territorio.

Lettera dei sindaci della provincia al Prefetto Cannizzaro

Cosenza – I sottoscritti Sindaci della Provincia di Cosenza, che hanno inteso intraprendere e sostenere questa civile forma di protesta, espongono alla S.V. ill.ma quanto segue:

le regole sul Patto di stabilità estese dal I gennaio 2013 anche ai piccoli comuni, con popolazione compresa tra i 1000 e 5000 abitanti, impediscono alla quasi totalità dei comuni di poter procedere all’approvazione dei bilanci di previsione per il corrente anno.

Questi rigidi criteri di spesa che il governo centrale ha imposto alle autonomie locali, unitamente all’introduzione della TARES, costringeranno gli enti territoriali ad aumentare in modo esponenziale la tassazione nei confronti dei propri cittadini, oppure a dover eliminare alcuni servizi essenziali quali l’assistenza domiciliare, il trasporto scolastico, le mense scolastiche ecc; il tutto in una situazione di gravissima crisi economica che affligge tutte le famiglie italiane ed in particolare quelle calabresi che da sempre lottano contro una economia debole e precaria.

L’introduzione della TARES, in particolare, nel prevedere l’obbligo della copertura totale dei costi del relativo servizio, introduce tariffe che, per il meridione d’Italia, sono di gran lunga superiori al resto della nazione, penalizzando ancor più una regione come la Calabria nella quale persiste un’emergenza, causa o conseguenza del blocco delle discariche pubbliche, che ha determinato i conferimenti extra regionali della parte indifferenziata nonché lo smaltimento della frazione organica nelle discariche private, facendo lievitare notevolmente i costi.

Nella migliore delle ipotesi, la TARES comporterà il raddoppio del tributo a carico dei cittadini andando a colpire, in particolare, le fasce più deboli, ovvero le famiglie numerose già impegnate a fronteggiare i quotidiani problemi di sopravvivenza.

Evidente, dunque, che la già precaria situazione economica, in uno con l’aumento dei tributi e delle tariffe nonché con la futura scomparsa di Equitalia, provocheranno una smisurata crescita dei ruoli morosi, facendo crollare le liquidità dei comuni.

L’esenzione delle regole del Patto di stabilità anche ai piccoli comuni, invece, creerà diverse problematiche in quanto gli enti, oltre a dover considerare in uscita la media triennale 2007-2009 della spesa corrente (impegni del Titolo I) pari al 13% per l’anno 2013 e del 15,8% dal 2014 al 2016, saranno incessanti nel pagamento dei servizi e nella liquidazione delle fatture per i lavori completati, mettendo in ginocchio l’intero tessuto economico-sociale dei territori.

Al pari della TARES anche le rigide regole del Patto di stabilità non prevedono alcuna differenza tra enti virtuosi ed enti indebitati, ponendoli tutti sullo stesso piano e con bilanci che, nel corso degli ultimi dieci anni, sono stati costantemente oggetti di tagli e restrizioni, non ultima la spendig review.

Inoltre, si segnala le limitazione dell’art. 16 – comma 11- del D.L. 95/2012 convertito nella legge n. 135/2012 che limita la possibilità di contrarre mutui nei valori massimi del 16% (per l’anno 2013) della quota interessi calcolata sui primi tre tritoli del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione del mutuo.

Tale limitazione blocca di fatto la possibilità di nuovi investimenti di Enti locali e quindi la realizzazione di quelle infrastrutture di cui nella nostra regione si sente grande bisogno.

Ma cosa ancora più grave è che tale limitazione non consente nemmeno di poter utilizzare i finanziamenti concessi da altre Istituzioni e che i nostri Enti devono, anche in minima parte, cofinanziare, vedasi L.R. 23/2006 per interventi su edilizia scolastica, L.R. 36/08 per interventi su edilizia pubblica, L.R. 24/87 interventi vari di OO.PP.

Gli enti si trovano nell’impossibilità di poter contrarre mutui anche in presenza di emergenze ambientali, sanitarie o di protezione civile.

Altre non trascurabili conseguenze di tutte le esposte problematiche economiche-finanziarie, frutto di scelte e decisioni scellerate da parte del Governo centrale, saranno l’annullamento della possibilità per i comuni di poter integrare il salario ai lavori in mobilità, di poter promuovere il proprio territorio mediante l’organizzazione di fiere, mostre, spettacoli ed eventi culturali.

In una nazione in cui aumenta l’evasione e l’abbandono scolastico da parte delle fasce meno abbienti della popolazione, si costringono gli enti locali a tagliare perfino il sostegno per il diritto allo studio.

Con la presente si chiede pertanto alla S.V. un intervento presso gli organi preposti affinché venga illustrata la gravità della situazione emergenziale sia per i Sindaci che per i propri cittadini, con il fine di ottenere l’apertura di una discussione nell’ambito della commissione di bilancio del Parlamento italiano per il recepimento delle seguenti azioni:

  1. Abolizione / non introduzione delle regole del Patto di stabilità;

  2. proroga dell’Introduzione della TARES per l’anno 2014, con la previsione di tariffe proporzione alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai comuni;

  3. innalzamento all’8% del tasso di indebitamento dei comuni, escludente dalla limitazione imposta dalla legge n. 135/2012 i mutui contratti per cofinanziare i finanziamenti concessi da altri Enti e quelli per i quali altri Enti si impegnano a rimborsare le somme delle relative rate di mutuo, nonché i mutui da contrarre in presenza di emergenze ambientali, sanitarie o di protezione civile.

  4. Escludere dalle limitazione imposte dalla legge 122/10 le somme che gli Enti locali erogano ai lavori utilizzati ai sensi della legge 468/97.

Ove le nostre democratiche dimostranze non dovessero trovare risposte concrete nelle sedi istituzionali competenti, i sottoscritti sindaci dichiarano sin da ora di essere pronti ad intraprendere forme di proteste, per far comprendere la tragicità del momento.

LETTERA E FIRME DEI SINDACI

Alla Provincia di Catanzaro incontro per il Ponte sul Savuto

CATANZARO – Invitato dal presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, il dirigente generale del Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, ing. Giovanni Laganà, alla presenza del prefetto Antonio Reppucci, ha preso parte ieri a un incontro con i sindaci interessati dalla ricostruzione del Ponte sul Savuto e con i rappresentanti dei comitati civici e delle associazioni. La riunione è servita a fare il punto sulla possibilità di ricostruire il ponte distrutto da un’alluvione nel dicembre 2008, grazie all’importante sinergia tra la Provincia di Catanzaro e la Regione Calabria. Grazie all’interessamento del presidente Wanda Ferro e dell’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello, che hanno tenuto una serie di incontri con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l’assessore ai Lavori Pubblici Pino Gentile ed il dirigente generale del Dipartimento ing. Giovanni Laganà, hanno individuato il percorso per ottenere il finanziamento dell’opera tramite fondi Cipe attraverso una rimodulazione del Piano per il Sud.

La ricostruzione del ponte riveste una importanza prioritaria per un vasto territorio a cavallo tra le Province di Catanzaro e Cosenza. Posto sulla strada provinciale 163/1 tra Nocera Terinese e Campora San Giovanni e trasferito dall’Anas all’Amministrazione provinciale nel 2000, il viadotto è stato prima danneggiato dal maltempo nel 2006 e poi definitivamente distrutto dall’alluvione del 2008.

 

Direttiva per il voto ai Prefetti in caso di maltempo

ROMA – Il ministero dell’Interno, in vista delle imminenti consultazioni elettorali del 24 e 25 febbraio – che potrebbero coincidere in alcune zone del territorio nazionale con condizioni di particolare avversita’ atmosferiche – ha emanato una specifica direttiva ai Prefetti per superare eventuali difficolta’ logistico/ambientali nell’affluenza ai seggi elettorali e garantire l’esercizio del diritto di voto.

In particolare, spiega il Viminale, i Prefetti dovranno predisporre ogni utile iniziativa, anche con il coinvolgimento di altri Enti e Amministrazioni interessate, attivando tutte le strutture operative e i Comitati per la viabilita’.

Il Viminale ha richiamato le Prefetture alla massima attenzione. In tali circostanze potranno essere attivate, oltre alla consolidata rete del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, anche forme di raccordo con gli Enti locali per assicurare la sinergia e il pieno coordinamento operativo del sistema.

Nella direttiva emanata, uno specifico riferimento e’ rivolto alla fondamentale attivita’ delle Forze di polizia, con particolare riguardo al rischio di aree ritenute sensibili.

In tali casi sara’ opportuno un costante monitoraggio delle condizioni viarie e dell’eventuale stato di isolamento o criticita’ di frazioni o singole unita’ abitative.

Beni confiscati alla mafia, ceduti alle forze dell’ordine

ROMA – Il Prefetto Giuseppe Caruso, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, ha firmato diversi decreti di destinazione inerenti a beni mobili e immobili situati nelle regioni Campania e Calabria e confiscati in via definitiva.
In Campania, un bene immobile situato a Napoli e facente parte della confisca ”Esposito”, verra’ utilizzato per scopi sociali dal Consorzio S.O.L.E. come ”Centro di prima accoglienza per donne vittime di maltrattamenti”.
In Calabria, un immobile situato in Taverna (CZ) , localita’ C.da Cultura, proveniente dalla confisca ”Di Bona”, e’ stato trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Taverna per finalita’ istituzionali.
Sempre in Calabria, e’ stata disposta la cessione gratuita di veicoli alle Forze dell’Ordine, che utilizzeranno i mezzi per finalita’ d’istituto: nello specifico, un’autovettura Volkswagen modello ”New Beatle” (confisca ”Muraca”) e’ stata ceduta gratuitamente al Corpo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme; un’auto Audi modello A6 (confisca ”Sergio”) e’ andata, invece, al Commissariato di Ps di Polistena (RC), mentre un motociclo Piaggio modello Vespa 200 (confisca ”Cassano”) e due motocicli provenienti dalla confisca ”Piemonte”, consistenti in una Honda SH 125 e una Vespa Piaggio GTS 250, sono stati ceduti alla Questura di Reggio Calabria.

Plauso del Prefetto di Vibo per i risultati dell’operazione “Business Car”

Vibo Valentia, 19 luglio 2012 – In relazione all’operazione ”Business Cars”, concernente il sequestro di beni per 5 milioni di euro, effettuato nella mattinata odierna – informa un comunicato – il Prefetto ”esprime plauso per questa meritoria iniziativa alla locale Magistratura, al Comando provinciale della Guardia di Finanza ed al Comando provinciale dei Carabinieri”.
”E’ indubbio che anche questa operazione si inserisce nell’alveo delle numerose e significative azioni svolte dalla Magistratura e dalle forze di polizia per l’efficace contrasto della criminalita’ comune ed organizzata”.
Il Prefetto, nell’occasione, ”ringrazia gli uomini delle forze di polizia che con abnegazione, sacrificio e professionalita’ attendono quotidianamente alle difficili e complesse attivita’ investigative e di prevenzione”.