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A Tarsia arriva la “Fabbrica dei pupazzi” del Teatro della Maruca

TARSIA (CS) – Un appuntamento pensato principalmente per i più piccoli che piace anche agli adulti. Sabato 19 novembre alle 18 arriva al Piccolo Teatro Popolare di Tarsia, per il terzo appuntamento della rassegna “Borgo in Festival”, “La fabbrica dei pupazzi”, di e con Angelo Gallo.

Uno spettacolo della compagnia Teatro della Maruca di Crotone che è anche un laboratorio artistico-teatrale durante il quale i partecipanti, attraverso giochi semplici e divertenti, scopriranno i mille usi e riusi degli oggetti più comuni. Bastano un quotidiano, un rotolo di scotch, due pennarelli, due tappi di bottiglia, fogli di carta, un po’ di spago e molta fantasia per divertirsi imparando il riciclo creativo.

Angelo Gallo, burattinaio e scenografo, vincitore del premio Otello Sarzi 2014 con lo spettacolo “Zampalesta u cane tempesta”, realizza da sé i pupazzi e i burattini per i suoi spettacoli, nei quali recita dal vivo animando le sue creature, contribuendo così a mantenere viva un’arte antica.

La rassegna “Borgo in festival” è organizzata dall’associazione Luci nelle Grotte presieduta da Ernesto Iusi, con la direzione artistica di Flavio Casella, ed è realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale e con il contributo della Regione Calabria.

Al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza il concerto “Mozart for two”

COSENZA – Sabato 19 novembre 2022 al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza alle ore 18.00 si terrà il concerto: “MOZART FOR TWO” con Marco Schiavo pianoforte Sergio Marchegiani pianoforte

Il Duo Schiavo-­‐Marchegiani è apprezzato dal pubblico e dalla criticainternazionale per lo stile personalissimo, la naturalezza del discorso musicale, la bellezza del suono, l’intensità e la travolgente energia delle loro interpretazioni.

Parallelamente all’intensa attività solistica, dal 2006 Sergio Marchegiani e Marco Schiavo formano un duo pianistico tra i più attivi e dinamici sulla scena italiana e internazionale. Hanno tenuto molte centinaia di concerti in tutto il mondo, suonando nelle sale più prestigiose: Sala Grande della Carnegie Hall a New York, Sala Grande della Philharmonie e del Konzerthaus a Berlino, Sala d’Oro del Musikverein e Sala Grande del Konzerthaus a Vienna,  Sala  Grande  del  Mozerteum  a  Salisburgo,  Laeiszhalle  ad  Amburgo,  Beethoven-­‐ Haus a Bonn, Rudolfinum e Smetana Hall a Praga, Bulgaria Hall a Sofia, Teatro dell’Hermitage a San Pietroburgo, Suntory Hall a Tokyo, Teatro Petruzzelli di Bari e inoltre a Roma, Parigi, Zurigo, Sofia, Istanbul, Oslo, Helsinki, Mosca, Montreal, Washington, Città del Messico, Montevideo, San Paolo del Brasile, Baku, Astana, Hong Kong, Bangkok, Singapore, ecc. Nel 2013 hanno debuttato al Ravello Festival; nel 2017 hanno tenuto un recital presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano nella Stagione della Società dei Concerti che li ha nuovamente invitati nel 2019. Si sono esibiti con importanti orchestrecome i Berliner Symphoniker, la Royal Philharmonic Orchestra, la Budapest Symphony Orchestra, la Prague Radio SymphonyOrchestra, la Sofia Philharmonic Orchestra, la New York Symphonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Istanbul,le Orchestre da Camera di Città del Messico, Praga e Madrid e la Camerata Ducale di Vercelli. Hanno registrato per emittenti radio-­‐televisive nazionali in Italia (RAI Radio3), Repubblica Ceca (in diretta nazionale sul terzo canale radio dalla Dvořák Hall), Germania, Bulgaria, Russia, Messico e Hong Kong. Marco Schiavo e Sergio Marchegiani sono artisti Decca.

Nel 2014 la prestigiosa etichetta pubblica il loro primo CD dedicato a Franz Schubert che ha ottenuto ottime recensioni dalla critica specializzata: “pianismo totale e d’alta scuola” (Antonio Brenna, “Amadeus”); “Va lodato il duo formato da Schiavo e Marchegiani… L’immenso tema della solitudine [nella Fantasiain Fa minore] e del suo esorcismo è superbamente espressodai due eminenti pianisti” (Claudio Strinati, “Il Venerdì di Repubblica”). Nel 2018 esce il secondo CD dal titolo “Dances” con le Danze Ungheresi e i Valzer op. 39 di Johannes Brahms. “… perfetto equilibrio, frutto di una serrata ricerca… un levigato eammirevole bilanciamento sonoro e stilistico” (Mattia Rossi, 5 stelle su “Amadeus”); “Un’esecuzione che non si ascolta, ma che si beve con le orecchie, come se fosse un flûte di champagne reso suono. La brillantezza del timbro, la chiarezza dell’eloquio, l’esaltazione del ritmo rendonoquesto CD la registrazione di riferimento in assoluto per il WoO 1 e l’op. 39. Irrinunciabile” (AndreaBedetti, 5/5 su “MusicVoice”).

Nel 2020 Decca pubblica un terzo CD con i Concerti per due pianoforti K. 242 K. 365 di Mozart e il Concerto per pianoforte a 4 mani di Kozeluch registrati a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Gudni A. Emilsson. “Esecuzioni molto vivaci e molto precise, con suono piccolo e tocco scattante che ricordano il fortepiano, e con qualche momento oggi abbastanza insolito… Ma ciò che la gente del mestiere nota di più è la sgranatura dei trilli, sempre frementi, sempre misurati col contagocce come se ci fossero di rinforzo alla strumentazione alcuni usignoli” (Piero Rattalino, 4 stelle su “Musica”).

Nell’estate 2021 è uscito “Mozart for two”, il nuovo CD interamente dedicato alle Sonate di Mozart. Hanno studiato con grandi didatti quali Ilonka Deckers Küszler, Alexander Lonquich, Bruno Canino, Franco Scala, Aldo Ciccolini e Sergei Dorenski. Insegnano nei Conservatori di Alessandria e Potenza, sono spesso invitati a far parte di giurie di concorsi internazionali e tengono masterclass in tutto il mondo (Spagna, Serbia,Turchia, Stati Uniti, Messico, Kazakhstan, Giappone, Australia, Brasile, ecc.).

Nel 2016, ha ricevuto il Premio Onorario della Città di Tarnów per il lavoro artistico a vita ed è stata insignita dal Ministro della Cultura e del Patrimonio Nazionale con il distintivo “Merito per la Cultura Polacca”.

Calabresella e non solo: giochi tipici calabresi

Per le tradizioni legate ai giochi di carte, è forse l’Italia il paese che ha le radici più profonde. A testimonianza di questo legame che sembra indissolubile a tutti gli effetti, ci sono i mazzi di carte regionali come le napoletane, le piacentine e le milanesi, utilizzate anche nel Canton Ticino. Molti dei giochi nati nel Bel Paese hanno riscontrato la fortuna di passare anche al digitale ma non è stato così per tutti, soprattutto per quanto riguarda quei passatempi che vengono faticosamente tramandati di generazione in generazione ma restano tipicamente regionali. Nel caso della Calabria parliamo, in special modo, della “Calabresella”.

La Calabresella altro non è che una variante del più comunemente noto Tressette. Prende il nome dalla presunta origine calabra ma è più probabilmente sia nata in Spagna o a Napoli. Così come per la maggior parte dei giochi tradizionali italiani, anche la Calabresella viene giocata con un mazzo di quaranta carte, mentre il numero di giocatori minimo, in questo caso, deve essere di tre. Generalmente una partita viene giocata due contro uno, con un cambio di coppia ad ogni turno. L’obiettivo del gioco è quello di vincere più turni possibili ed ottenere il punteggio più alto. Quest’ultimo viene calcolato tenendo presente del valore delle carte: due, tre, asso, poi le figure di re, cavallo, fante ed infine sette, sei, cinque e quattro. I giocatori possono fare mosse nel corso della partita: passare il turno, chiedere una carta o comunicare di voler giocare da soli.

Di origini siciliane ma altrettanto noto in Calabria è il gioco di “Patruni e sutta”, che significa “padrone e sotto”. Per il suo svolgimento occorrono le carte napoletane ed un minimo di quattro ed un massimo di otto giocatori. La prima fase prevede di fare un turno di scopa tradizionale mentre nella seconda avverrà la ridistribuzione delle carte ed il conteggio della primiera: chi otterrà la primiera più alta, diventerà il “patruni”, il secondo “u sutta”. Esistono molte varianti di questo gioco, la più celebre delle quali è quella a tre carte.

Altra variante del più conosciuto Straccia camicia, lo “Scippa còre” è un gioco basato per lo più sul caso. Con un minimo di due giocatori ed un mazzo di quaranta carte, lo scopo del passatempo è quello di vincere tutte le carte sul tavolo tirando a turno la propria carta in maniera casuale. Le carte vincenti sono l’asso, il due ed il tre: queste carte costringono il giocatore successivo a giocarne una, due o tre a seconda di quella che è stata appena lanciata. Vince chi riesce a rubare tutte le carte.

I giochi tradizionali più tipici, quelli cioè legati a realtà regionali specifiche, non sono diffusi all’interno delle principali piattaforme digitali, dove invece dominano i popolarissimi poker, blackjack o roulette. Anche per tale ragione, molti aspetti del gioco del poker sono conosciuti a livello globale, incluse le sue numerose varianti: dal più tradizionale Texas Hold’em all’Omaha, passando per il poker all’italiana o le versioni polacche o cinesi. Stesso discorso per giochi come roulette, scala 40 o burraco.

“Cento anni di Pasolini”. Viaggio nella biografia e nelle opere di Pier Paolo Pasolini con Dracma

Prosegue la rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la nuova stagione teatrale presentata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, con il sostegno del Comune di Polistena che ha come palcoscenico l’Auditorium Comunale del centro della piana reggina.

Venerdì 11 novembre alle ore 21.00 in scena “Cento anni di Pasolini”, un viaggio nella biografia e nelle opere di Pier Paolo Pasolini, produzione Le belle bandiere, elaborazione drammaturgica e interpretazione Elena Bucci e musiche originali dal vivo alla fisarmonica di Simone Zanchini.

Pier Paolo Pasolini ci ha regalato pagine preziose di poesia, letteratura, teatro, immagini di film che restano nella memoria. Ci ha lasciato anche tutte le sue domande, appassionate, vibranti, vere, profonde e l’invito a non adattarsi mai al conformismo, al pregiudizio, agli schemi della paura. È un maestro del dubbio, cosa quanto mai necessaria, specialmente in un tempo nel quale molti pensano di possedere la verità, umiliando e violando spesso la libertà di pensiero e di vita altrui. Per ritrovare tutto questo e chissà cosa altro ancora si parte per questo viaggio in musica dentro le opere e la vita di Pier Paolo Pasolini, anche attraverso lo sguardo di chi lo conobbe e lo amò.

Non si finisce mai di conoscere Pier Paolo Pasolini. Ad ogni rilettura, ad ogni ascolto e visione emergono sfumature che appaiono nuove, come accade quando si rileggono i grandi libri, quando si ascoltano le grandi musiche. Al compimento dei cento anni dalla sua apparizione nel mondo, si rivela ancora una volta maestro di rigore e libertà. Con rigore afferra, studia, scandaglia, conosce, approfondisce, domanda, ricerca dentro la storia, nelle geografie di campagna e di città, dentro le persone, si impadronisce dei codici delle discipline che lo incuriosiscono e che vuole praticare. Con estrema libertà mescola le arti, alto e basso, “carne e cielo”. Il suo talento impetuoso spazia dal cinema al teatro, dalla poesia alla prosa, dai saggi agli articoli fino a trasparire anche attraverso interviste ed epistolari. Cavalca ragione e sentimento, onestà intellettuale e azzardo coraggioso e apre a tal punto lo sguardo sul passato e sul presente da innescare profetiche visioni che sono ora realtà. Applica lo stesso rigore e la stessa libertà alla musica, che ama: scrive testi per canzoni, divora e studia la musica classica, ricerca intorno a quella popolare, riversa questa ricchezza vasta e poliedrica nel cinema, in teatro, rompendo gli steccati, gli stereotipi, spesso scandalizzando un uditorio colto, ma irrigidito dalle abitudini e dai pregiudizi. Vorrebbe essere tutto

Nello spettacolo viene immaginato attraverso le parole dell’amica Laura Betti, in una villa del Circeo a strapiombo sul mare mentre ascolta gli amati Mozart e Bach mescolandovi il “ronzio della sua alacre e serena operosità: una Olivetti da corsa carrozzata Ferrari per tenere il ritmo delle mille idee che scendono a rivoli per i boschi, per i burroni, oppure davanti ad un mare libero…”

Sul palco Elena Bucci e Simone Zanchini intrecciano la voce, il canto e i testi ad una musica multiforme e cangiante che sa accostare passato e presente, commedia e tragedia, musica colta e popolare, evocando una straordinaria stagione della cultura e dell’arte italiana. Tutto è in onore di Pier Paolo Pasolini, poeta di grande saggezza e infantile stupore, sempre ragazzo, sempre ribelle, sempre qui.

DRACMA – “IL TEATRO IN TUTTI I SENSI”

La nuova stagione di DRACMA presenta spettacoli che provano a dare un senso alla complessità di un presente sempre più incerto, mettendo in scena la magia, le contraddizioni, la comicità e al contempo i drammi del nostro presente. Storie e narrazioni che spaziano dal tema della guerra e dei diritti al rispetto delle diversità, dal racconto di atti di resistenza civile alla dimensione fragile delle relazioni familiari, dalle vicende di uomini e donne che hanno costruito la cultura italiana a microstorie di libertà. 

Grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati si avvicenderanno sul palcoscenico di Polistena, con spettacoli riconosciuti e apprezzati dalla critica nazionale e dal grande pubblico.

Ma l’offerta stagionale di DRACMA mantiene alta anche l’attenzione verso il “nuovo” pubblico: giunge alla sesta edizione, infatti, la rassegna di “TeatroFamiglie”, teatro tout public per tutte le generazioni, e al quarto anno il progetto di teatro per le scuole “Aiutami a dire Teatro”, percorsi di visione teatrale per le studentesse e gli studenti degli istituti scolastici del territorio.

Con questa nuova stagione DRACMA si attesta ancora una volta come laboratorio capace di regalare al territorio un respiro nuovo, attraverso spettacoli che aprono orizzonti culturali e stimolano, come da incipit, tutti i sensi, con l’augurio che i semi di queste buone pratiche germoglino e fioriscano nel futuro, così come nell’immediato presente.

Jazz Amore: tra l’Unical e Rende arrivano i grandi nomi del jazz internazionale

RENDE (CS) – Entra nel vivo JazzAmore, kermesse musicale che ospita all’interno dell’Università della Calabria e del Mood Social Club di Rende (CS) una serie di concerti jazz di grande livello artistico con musicisti di caratura nazionale ed internazionale.

Dopo il live dei Yellowjackets, al Teatro Auditorium Unical andranno in scena Mark Lettieri, Funky Knuckles, Tullio de Piscopo, Dennis Chambers, Jimmy Haslip e Ho oz Noy, Rita Marcotulli e Isreel Varella Duo, Andrea Braido e, infine, Servillo, Girotto e Magalavite con un tributo a Lucio Dalla.

Si parte il 19 novembre con Mark Lettieri che si esibirà al Mood. Chitarrista, compositore e turnista con sede in Texas, è stato membro di lunga data degli Snarky Puppy.

Sempre al Mood il 29 novembre spazio ai Funky Knuckles, leader assoluti della nuova scena musicale texana.

Si prosegue il 2 dicembre con Tullio De Piscopo e il suo live show “Dal blues al jazz…con andamento lento” all’interno del Teatro Auditorium dell’Unical.

Dai brani per sola batteria, agli storici assoli come Drum Conversation dedicato al suo “fratello in blues” Pino Daniele, De Piscopo proporrà uno spettacolo con brani tratti dai Pionieri del Blues, oltre alle intramontabili pagine musicali di standard jazzistici e i grandi successi del suo repertorio pop dalle atmosfere dei caldi suoni del Mediterraneo e dei vicoli di Napoli come Stop Bajon, Pummarola Blues ed Andamento lento.

Con il concerto di Dennis Chambers al TAU si continua con la kermesse il 9 dicembre. Il batterista di fama internazionale si esibirà con Jimmy Haslip e Ho oz Noy.

Spazio poi all’insolito duo Rita Marcotulli e Isreel Varella il 17 dicembre. Un viaggio avventuroso, l’incontro dei due artisti, un percorso alla ricerca di quei suoni che sono alla base di tutta la storia del jazz passando per sonorità ritmiche del flamenco e della musica indiana e tibetana.

Previsto, poi al Mood per il 18 dicembre il live di Andrea Braido, polistrumentista che vanta collaborazioni di prestigio, sia live che in studio, con Pierangelo Bertoli, Patti Pravo, Francesco Baccini, Vasco Rossi, Zucchero, Eros Ramazzotti, Mina, Bruno Lauzi e tanti altri.

Gran finale il 20 dicembre con il tributo a Lucio Dalla: sul palco del Teatro Auditorium saliranno Peppe Servillo e gli argentini Javier Girotto e Natalio Magalavite, tre personalità artistiche, provenienti da culture musicali diverse, ricche e versatili in cui non difetta estro, capacità interpretativa e innata voglia d’improvvisare.

La kermesse, promossa da MKLive in collaborazione con l’Università della Calabria, il CAMS Centro Arti Musiche e spettacoli e con il sostegno del Ministero della Cultura, si propone di rendere più fruibile la musica di qualità all’interno dell’Università della Calabria e dell’area urbana.

 Per tutta gli appuntamenti della rassegna, infatti, studenti, docenti, ricercatori, personale Unical, avranno diritto al costo ridotto del biglietto.

I ticket saranno disponibili in prevendita presso l’agenzia Inprimafila a Cosenza o al botteghino il giorno dell’evento mostrando Tesserino Unical.

Bio/Info

MARK LETTIERI
Mark Lettieri ha suonato sul palco o registrato in studio con artisti di ogni genere, tra cui David Crosby, Erykah Badu, Kirk Franklin, 50 Cent, Eminem, Snoop Dogg, Lalah Hathaway, Phillip Phillips e persino Pat Boone. Come band leader,  Lettieri ha inciso sei album: Knows (2011), Futurefun (2013), Spark and Echo (2016, #2 su iTunes Jazz e #11 su Billboard Jazz) Deep: The Baritone Sessions in (2019 , #21 su Billboard Jazz), Things of That Nature (2019, #1 su iTunes Jazz) Grazie in gran parte alla vivace presenza sui social media, gli album di Lettieri  hanno creato un vivace ronzio tra i fan di musica strumentale di tutto il mondo, consentendogli di fare tournée internazionali con il suo quartetto, il Mark Lettieri Group. Nel 2018, Lettieri si è unito al gruppo prodotto da Vulpeck The Fearless Flyers, con Cory Wong e Joe Dart dei Vulfpeck rispettivamente alla chitarra e al basso, e il batterista Nate Smith. Lettieri ha recentemente collaborato con Paul Reed Smith Guitars per creare il suo modello di chitarra elettrica, la Fiore, rilasciata durante il Winter NAMM 2021. Mark Lettieri ha pubblicato tre album come leader: Knows nel 2011, Futurefun nel 2013 e, più recentemente, Spark ed Echo nel 2016 (Ropeadope Records). Spark ed Echo sono saliti al numero 11 nella classifica degli album jazz di Billboard e al secondo nella classifica Jazz di iTunes. Questi dischi hanno ottenuto un buon successo in tutto il mondo sia tra il pubblico amante della musica strumentale sia tra i musicisti soprattutto chitarristi. L’ultimo album “Deep: The Baritone Sessions Vol.2” gli ha valso una nomination ai Grammy Awards del 2022.

 

FUNKY KNUCKLES

I Funky Knuckles offrono uno spettacolo unico nel suo genere. Questa è la musica improvvisata della nuova generazione e viene continuamente ridefinita, anche mentre viene eseguita. Negli ultimi anni, il Texas si è guadagnato la reputazione di focolaio di musica improvvisata, orientata al groove, e i Funky Knuckles fanno parte di quel movimento da oltre un decennio. È un evento comune ascoltare musicisti di livello mondiale seduti alla loro residenza settimanale a Dallas, e i membri della band possono essere visti come compagni di Janet Jackson, Stanley Clarke e Larry Carlton. I Funky Knuckles hanno pubblicato il loro quarto album, “Delicious”, a novembre 2019 su Ropeadope

TULLIO DE PISCOPO

DAL BLUES AL JAZZ CON… ANDAMENTO LENTO Proviamo ad immaginare quanta musica, quanti artisti ha incontrato e quanti spartiti musicali sono passati nelle sue mani: a cominciare dalle magiche note di Libertango con Astor Piazzolla con il quale ha realizzato ben 11 LP percorrendo tutta la storia del grande Maestro, al sound mediterraneo che Tullio, alla sua maniera inimitabile, ha trasferito nella musica di Pino Daniele, alle intramontabili notti jazzistiche da Umbria Jazz ai Festivals d’oltreoceano assieme ai Grandi del Jazz come Gerry Mulligan, Woody Shaw, John Lewis, Bob James, Chet Baker, Slide Hampton, Eumir Deodato, Quincy Jones, Scott Hamilton, Kay Winding, Lester Bowie, Dave Samuels, Bob Berg, Don Costa e Wayne Shorter, alle coinvolgenti Jam Sessions assieme a Dado Moroni, Emanuele Cisi, Rosario Bonaccorso, Max Roach, Billy Cobham, Famadou Don Moye, Alfonso Johnson, Chester Thompson.

 

DENNIS CHAMBERS TRIO 

Dennis Chambers (Baltimora, 9 maggio 1959) è un batterista statunitense. Chambers è stato un bambino prodigio, ha iniziato a suonare la batteria all’età di 4 anni e a esibirsi dal vivo nei locali dell’area di Baltimora a soli 6 anni. Nel 1978, a 18 anni, entrò nel gruppo dei Parliament/Funkadelic, con cui rimase fino al 1985. È un autodidatta, ma più volte ha espresso di essere stato colpito dalla tecnica di Billy Cobham e di avere cercato di farla nel suo stile. Diventato nel tempo un session-man di successo ed una figura di riferimento tra i batteristi, molto rinomato per tecnica, velocità e groove, specialmente nel funk e fusion pur suonando ad altissimi livelli tutti i generi musicali. Ha suonato in studio o dal vivo con John Scofield, John McLaughlin, Brecker Brothers, Carlos Santana, Bob Berg, Mike Stern, Tower of Power, Niacin, David Sanborn, Kevin Eubanks, Bireli Lagrene, Steve Khan, Bill Evans, Gonzalo Rubalcaba, Steely Dan, Parliament/Funkadelic, Gary Thomas, The Cab, Kenny Garrett, Scott Henderson, Jeff Berlin Novecento, Nicolosi Productions, e molti altri. È il maestro di Tony Royster Jr.

RITA MARCOTULLI & ISRAEL VARELA

Un incontro di anime e musica con la pianista che riduce manualmente il suono dello strumento per farlo sembrare corto come quando si pizzicano le corde di un Koto. Lo scopo è sempre lo stesso: proseguire oltre e non fermarsi al primo piacere dell’ascolto. Non potrebbe essere altrimenti con una artista che ha avuto riscontri più che positivi con Pat Metheny, Pino Daniele, Palle Danielson, e anche nel mondo del cinema (Ciak d’Oro, Nastro d’Argento e David di Donatello per la miglior colonna sonora di Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo) e Israel Varela, batterista, compositore e anche la voce del duo. Voce calda, modulata e lirica quando occorre, ma soprattutto piena di registri. Varela ha suonato con grandi della musica come Charlie Haden, Yo Yo Ma, Pat Metheny, George Benson, Mike Stern, Victor Bailey, Pino Daniele, e anche nel flamenco con artisti come Diego Amador, Jorge Pardo, Antonio Canales, Joaquin Cortes. RITA MARCOTULLI, pianoforte. ISRAEL VARELA, batteria-voce, live electronics.

ANDREA BRAIDO 

Inizia a suonare la batteria a 4 anni, spinto naturalmente da una passione fortissima e sostenuto artisticamente, da tutta la sua famiglia e da un ambiente culturalmente favorevole… Dai 10 anni fino ai 15 suona la batteria con gruppi locali. Arriva poi il diploma in teoria e solfeggio, ma a dargli il giusto stimolo è quel viaggio tra Boston e New York (a 20 anni) dove suonerà in numerose jam-sessions con Jazzisti americani. A soli 12 anni (era il 1976), inizia a suonare anche la chitarra e il basso da autodidatta, attingendo da tutta la musica di quella epoca e di quelle precedenti (dal rock al blues, dalla classica al jazz). Da allora, la sua carriera artistica si è sviluppata senza freno e con collaborazioni discografiche di ogni sorta, grazie proprio al suo grande impegno e all’esperienza maturata in studio e in live di tantissime ore (trascorse con metodo a suonare e a provare nuove sonorità ed espressioni). Suona ogni tipo di chitarra (classica, acustica, elettrica, etc.) con una tecnica della mano destra davvero singolare, ma anche il basso elettrico, la batteria e le percussioni. Ogni chitarrista rock riconosce i suoi assoli e le sue sonorità sorprendenti, frutto di un talento, riconosciuto ormai a livello planetario. Molti cantautori ed artisti italiani hanno utilizzato la sua collaborazione per il perfezionamento musicale di tantissimi brani che fanno parte della storia del rock italiano e non solo a pieni voti

SERVILLO, GIROTTO, MANGALAVITE 

in L’ANNO CHE VERRA’ tributo a Lucio Dalla

Gli argentini Javier Girotto e Natalio Mangalavite incontrano la voce di Peppe Servillo e ne nasce un incastro musicale perfetto, un continuo stimolo e la voglia di inventare insieme nuovi percorsi musicali e nuove “storie”. Formazione: SERVILLO/GIROTTO/MANGALAVITE 

Peppe Servillo – voce 

Javier Girotto – Sax soprano e baritono 

Natalio Mangalavite – piano, tastiere e voce

L’ANNO CHE VERRA’ tributo a Lucio Dalla. “Ci sembrava il titolo più indicato, visto l’anno che abbiamo passato e ci auguriamo davvero che … sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno! Lucio Dalla sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta e per questo ci avviamo con la lampada a ripercorrerle, canzoni antiche come la terra, ma con dentro un motore che guarda il domani. Dalla ha sempre intercettato il comune sentire traducendolo in forma poetica e popolare, e le sue grandi doti di interprete hanno contribuito non poco a ciò. A noi, il tentativo di rileggere i suoi brani tenendo conto di tutto questo, sperando di indagare e ritrovare nella sua scrittura la capacità di fare della canzone un segnale imprescindibile del nostro cercare la vita, del fare poesia”, scrivono gli artisti.

Altomonte e il Liceo “Lucrezia Della Valle” insieme per creare una residenza artistica

COSENZA – Altomonte dimostra, ancora una volta, quanto la condivisione e la contaminazione culturale siano elementi fondanti della propria comunità e del proprio agire. E lo fa con un nuovo appuntamento “Altomonte open art” del Festival Euromediterraneo in collaborazione con il Liceo musicale e coreutico Iis “Lucrezia Della Valle” di Cosenza, voluto fortemente dal sindaco Gianpietro Coppola, dalla sua amministrazione e in particolare dagli assessori Elvira Berlingieri e Mario Pancaro, dal direttore artistico del festival Antonio Blandi e dalla dirigente scolastica Rosanna Perri. Un evento che sarà un vero e proprio erasmus musicale per gli studenti del liceo.

L’appuntamento verrà presentato in conferenza stampa giorno giovedì 10 novembre alle ore 10.30 presso il liceo musicale e coreutico Iis “Lucrezia della Valle” alla presenza della dirigente scolastica Rossana Perri, il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola, gli assessori Elvira Berlingieri e Mario Pancaro e il direttore artistico del Festival Euromediterraneo Antonio Blandi.

Una quarantina di studenti del liceo “Della Valle” realizzeranno una vera e propria residenza artistica ad Altomonte con il Direttore d’orchestra e violinista Jamal Oussini già docente del Conservatorio di musica di Lugano e direttore della Dante Alighieri di Tangeri in collaborazione con i docenti del Liceo musicale e coreutico Iis “Lucrezia Della Valle”, il coordinamento organizzativo della residenza artistica è di Walter Giorno e Simona Micieli.

Un laboratorio di incubazione artistica e culturale che punterà ad una grande esibizione musicale che si terrà alla fine di una master class che si terrà nel Chiostro dei domenicani di Altomonte dall’11 al 13 novembre e sarà proprio nell’ultima giornata che si potranno ascoltare i frutti di questo lavoro che mescola insieme sonorità popolari delle nostre latitudini a quelle del Maestro Oussini nella produzione originale del festival “Suoni e parole del Mediterraneo”.

Si verrà a creare, dunque, un’esperienza diretta e partecipata con un grande divulgatore di cultura musicale, viaggiando nel Mediterraneo e nella ricchezza dei suoi ritmi sonori che attraverso Jamal Oussini vivranno come indispensabile esperienza formativa e accrescimento del loro bagaglio musicale.

Torna la stagione lirica del Rendano. Si parte il 18 novembre con il Rigoletto

COSENZA – Con il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi si aprirà, il prossimo 18 novembre, la 57ª stagione lirica del Teatro “Rendano” di Cosenza. Saranno due i titoli operistici in cartellone (l’altro è il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti) e che segnano il rientro del Rendano nei finanziamenti del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) di cui sarà beneficiario il Comune di Cosenza per la prossima triennalità (2022/2024). La stesura del progetto artistico è del maestro Luigi Stillo, esperto nel settore, con all’attivo una lunga collaborazione alle produzioni e agli allestimenti del Rendano, nella sua qualità di Maestro di sala al fianco di direttori e registi prestigiosi. Già nella fase di ripresa delle attività del “Rendano” nel 2021, nel post pandemia, Stillo realizzò alcuni appuntamenti lirici, in sinergia con il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, nella stagione “Torniamo all’opera”.
Il 29 luglio scorso il nuovo progetto presentato al Ministero dal Comune di Cosenza, con i due titoli in cartellone, “Rigoletto” di Verdi e “Don Pasquale” di Donizetti, è stato ammesso come “prima istanza triennale” al contributo FUS, art. 20 per la Lirica ordinaria, per l’annualità 2022. La graduatoria, stilata dalla Commissione Consultiva per la Musica, è stata pubblicata con Decreto della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura n. 828 ed ha visto il progetto del Comune al primo posto tra quelli presentati.

IL CARTELLONE

La “prima” di “Rigoletto”, produzione del Teatro “Rendano”, è prevista per venerdì 18 novembre, nel teatro di tradizione cosentino, alle ore 20,30, con replica domenica 20 novembre, alle ore 17,00. Il “Rigoletto” sarà il primo cimento operistico dell’Orchestra Sinfonica Brutia nella sua sede per destinazione, il Teatro “Rendano”. L’Istituzione concertistico-orchestrale, nata per iniziativa del Comune di Cosenza e del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, si propone, come è noto, di diventare non solo patrimonio della città e della provincia, ma anche di tutta la regione. Per dirigere il nuovo sodalizio musicale, in occasione del “Rigoletto”, tornerà sul podio del Rendano, il maestro Daniele Agiman, bacchetta d’eccezione, con una grande esperienza internazionale, che il pubblico cosentino ricorda per aver diretto, proprio al Rendano, lo scorso anno “Il Barbiere di Siviglia”, nell’ambito del cartellone di “Torniamo all’opera”, nel 2008 una versione di “Tosca” di Giacomo Puccini e, nel 2009, “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, insieme a “Maria Olivares” di Domenico Giannetta. Nel ruolo principale dell’opera verdiana, i melomani del “Rendano” troveranno il baritono Alberto Gazale, poliedrico cantante dal registro morbido e possente, molto apprezzato dalla critica e considerato tra i migliori artisti della sua generazione. Stile e tecnica verdiani sono state perfezionate da Gazale con Carlo Bergonzi, uno dei più autorevoli interpreti del repertorio del genio di Busseto. La regia di “Rigoletto” è di Renato Bonajuto. Il coro è il confermatissimo “Francesco Cilea” diretto dal maestro Bruno Tirotta.
Nel primo titolo della 57ª stagione lirica del Rendano sono stati coinvolti anche giovani talenti del territorio, sia nel cast artistico che tecnico, a conferma della volontà dell’Amministrazione comunale di guardare con attenzione ai giovani che si formano in Calabria.

Il secondo titolo in cartellone, “Don Pasquale”, andrà, invece, in scena al Rendano sabato 3 dicembre, alle ore 20,30 e, in replica, domenica 4 dicembre, alle ore 17,00. Si tratta di un allestimento coprodotto con l’Associazione “XXI Secolo” di Viterbo e vedrà la presenza dell’Orchestra “EtruriAEnsemble”, diretta dal Maestro Fabrizio Bastianini. La regia è di Mariano Bauduin. Nel ruolo del titolo, il basso-baritono Gaetano Merone. Da domani in vendita, presso l’Agenzia In Primafila (tel.0984 795699) sia gli abbonamenti che i biglietti per le singole rappresentazioni.

Taglio del nastro per la 19ª Festa del cioccolato di Cosenza

COSENZA – Il Sindaco Franz Caruso ha preso parte in Piazza dei Bruzi alla inaugurazione della 19ma edizione della Festa del cioccolato, promossa dalla CNA in partenariato con il Comune di Cosenza e con Publiepa eventi e comunicazione. In occasione del taglio del nastro il primo cittadino è stato affiancato dal Presidente provinciale della CNA Francesco Citino, dall’Assessore alle attività economiche e produttive Massimiliano Battaglia e da Pino De Rose di Publiepa.

“Spero ha detto Franz Caruso a margine della inaugurazione e dopo aver fatto visita agli stand allestiti in Piazza dei Bruzi – che questa Festa sia la prima di una lunga serie e che soprattutto possa incontrare il gradimento della città per come è sempre stato, rivitalizzando e mettendo anche in mostra un’altra parte della città che è la parte più importante, perché qui si trova il centro della vita amministrativa ed anche perché Piazza dei Bruzi congiunge la parte storica con la parte nuova di Cosenza e questo per noi ha un valore significativo e la Festa del cioccolato deve sancire ed esaltare questo valore”.
Il Sindaco Franz Caruso ha molto apprezzato anche le attività laboratoriali che sono state allestite dall’organizzazione attorno alla Festa. Un momento ha infatti commentato Franz Caruso – di sperimentazione dell’utilizzo del cioccolato. I laboratori presenti in Piazza dei Bruzi non devono servire solo e soltanto per favorire il consumo e l’assaggio del cioccolato classico e tradizionale, ma rappresentano anche un elemento innovativo e di modernizzazione del cioccolato che qui si sperimenta e viene anche testato dal gusto dei visitatori. Questo conferisce ha aggiunto il Sindaco – ulteriore importanza alla Festa perché non si risolve esclusivamente nella vendita del prodotto, ma diventa un momento di esaltazione della ricerca che, attraverso il cioccolato, i nostri artigiani e maestri cioccolatieri riescono a promuovere anche per il territorio”. Franz Caruso assegna alla Festa una particolare funzione: veicolare le novità attraverso un impiego non sempre scontato della materia prima alla quale in diverse occasioni viene conferito un gusto speciale e inusuale”. E stato detto da più parti che la 19ma edizione della Festa del cioccolato debba essere considerata l’edizione della vera ripartenza. E su questo il Sindaco Franz Caruso non ha dubbi. Siamo portati a pensare ha detto -che dopo un periodo difficile quale è stato quello della pandemia, in un momento drammatico che coinvolge l’Europa, con la guerra in Ucraina, sia importante osare un po di più e osare significa anche sperare che il futuro possa essere diverso e migliore. E questo uno spaccato di partecipazione importante, per la città, ma anche per la provincia che ci segue e ci spinge ad andare oltre, anche perché va ricordato che Cosenza non è solo la città capoluogo e quindi un luogo fisico circoscritto, ma rappresenta per tutta la nostra provincia un luogo di grande attrazione. Dobbiamo, quindi, fare in modo che queste manifestazioni, come la Festa del cioccolato, che ha acquisito anche una sua storicità, fungano anche da stimolo affinché si possa fare di più e meglio in tutti i settori della vita produttiva. Un inno, insomma, ad andare avanti e guardare in modo positivo al nostro futuro, soprattutto nel settore dell’artigianato e del commercio che sono il motore della nostra realtà economica e produttiva”.

Festa del cioccolato

“Il teatro in tutti i sensi”: a Polistena la stagione teatrale di Dracma

POLISTENA (RC) – Da ottobre 2022 ad aprile 2023, un cartellone eterogeneo per linguaggi temi e storie trattate, con una proposta incentrata sui linguaggi del teatro contemporaneo e di ricerca, ma che tocca anche altri ambiti del performativo, dalla musica alla danza. “Il Teatro in Tutti i Sensi”, nomen omen, è la nuova stagione presentata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che si conferma una delle compagnie più attive e consolidate del territorio, e che da quest’anno può vantare anche il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura come “Organismo di programmazione teatrale”.
Un’esperienza culturale mai così ricca come in quest’edizione: quattordici spettacoli serali, otto spettacoli pomeridiani dedicati a famiglie e bambini, otto appuntamenti di danza contemporanea che sarà la più corposa sezione regionale del festival di danza contemporanea “Ramificazioni” (unico riconosciuto dal MIC), tre appuntamenti musicali (“Autunno In Jazz”) e un’offerta di circa quindici spettacoli dedicati alle scuole. Una stagione in cui, come sottolineano gli organizzatori, “rimarchiamo l’urgenza di tenere uno sguardo attento alle nuove proposte del teatro contemporaneo ampliandolo alle proposte offerte del mondo della danza e della ricerca in ambito musicale, in un’ottica di creazione continua di nuovo pubblico e di contaminazione dei linguaggi scenici”.
Palcoscenico della rassegna, come ormai consuetudine, l’Auditorium Comunale di Polistena, che quest’anno trova nuova vita grazie ad una serie di interventi che miglioreranno l’esperienza della visione teatrale e che ridanno al teatro la sua funzione primaria, luogo della e per la comunità.
La nuova stagione di DRACMA presenta spettacoli che provano a dare un senso alla complessità di un presente sempre più incerto, mettendo in scena la magia, le contraddizioni, la comicità e al contempo i drammi del nostro presente. Storie e narrazioni che spaziano dal tema della guerra e dei diritti al rispetto delle diversità, dal racconto di atti di resistenza civile alla dimensione fragile delle relazioni familiari, dalle vicende di uomini e donne che hanno costruito la cultura italiana a microstorie di libertà.
Grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati si avvicenderanno sul palcoscenico di Polistena, con spettacoli riconosciuti e apprezzati dalla critica nazionale e dal grande pubblico. In cartellone trovano spazio Premi Ubu (il riconoscimento più importante del teatro italiano) come Mariano Dammacco e Serena Balivo (“La buona educazione”, in programma il 31 marzo), Michele Abbondanza e Antonella Bertoni (3 dicembre), Virgilio Sieni (17 dicembre); Premi In-Box (il riconoscimento dedicato alle compagnie emergenti) come “Questa splendida bellezza” di Marco Ceccotti, che aprirà la stagione il 15 ottobre; il Premio Verso Sud 2022 della giovane drammaturga e regista calabrese Elvira Scorza (“Tutta colpa di Ugo”, il 15 aprile). E non mancheranno i nomi storici, conosciuti e apprezzati dal grande pubblico, da Francesco Montanari (“Play House”, il 29 ottobre), Paolo Triestino e Edy Angelillo (“Que Serà”, il 7 gennaio), Gianmarco Tognazzi (“L’onesto fantasma”, il 25 febbraio), Peppe Barra (“Non c’è niente da ridere”, il 24 marzo) e due “mostri sacri” del teatro nazionale come Massimo Verdastro (“Eros e Priapo – Il libro delle furie”, il 27 gennaio) e Elena Bucci (“Cento anni di Pasolini”, 11 novembre).
Ma l’offerta stagionale di DRACMA mantiene alta anche l’attenzione verso il “nuovo” pubblico: giunge alla sesta edizione, infatti, la rassegna di “TeatroFamiglie”, teatro tout public per tutte le generazioni, e al quarto anno il progetto di teatro per le scuole “Aiutami a dire Teatro”, percorsi di visione teatrale per le studentesse e gli studenti degli istituti scolastici del territorio.
Con questa nuova stagione DRACMA si attesta ancora una volta come laboratorio capace di regalare al territorio un respiro nuovo, attraverso spettacoli che aprono orizzonti culturali e stimolano, come da incipit, tutti i sensi, con l’augurio che i semi di queste buone pratiche germoglino e fioriscano nel futuro, così come nell’immediato presente.

Presentata in Comune la 19ª edizione della Festa del cioccolato, la manifestazione più dolce di Cosenza

COSENZA – Tre giorni intensi di full immersion, a diretto contatto con sua maestà il Cioccolato. Da venerdì 28 a domenica 30 ottobre Cosenza diventa ancora una volta il fulcro della Festa del cioccolato che sarà concentrata nella nuova location di Piazza dei Bruzi. Novità e dettagli sono stati illustrati questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’Assessore alle attività economiche e produttive del Comune di Cosenza, Massimiliano Battaglia, il Presidente provinciale della CNA, Francesco Citino, che ha promosso la manifestazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale, e Pino De Rose della Publiepa eventi e comunicazione, partner storico nell’organizzazione dell’evento. Assente, per impegni improrogabili, il Sindaco Franz Caruso, il suo saluto è stato portato dalla portavoce Francesca Perrelli che, in apertura di conferenza stampa, ha subito spiegato le ragioni che hanno individuato in Piazza dei Bruzi la location dell’edizione di quest’anno. “Una scelta non casuale, ben pensata e ponderata dal Sindaco Franz Caruso e da tutta l’Amministrazione comunale – ha sottolineato Perrelli – e che muove dalla necessità, più volte ricordata, sin dalla campagna elettorale, di valorizzare altre zone della città che non siano necessariamente l’isola pedonale dove si è sempre registrata una concentrazione di eventi. Spostare la Festa in Piazza dei Bruzi ha avuto anche il senso – è stato aggiunto – di utilizzare un luogo che può essere considerato, a giusta ragione, anello di congiunzione tra la città storica e la città nuova”. Tra le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale a scegliere Piazza dei Bruzi, anche la necessità di tutelare il MAB, il Museo all’aperto Bilotti, per sottrarlo al rischio concreto di danneggiamenti o atti di vandalismo. L’Assessore Massimiliano Battaglia ha, nel suo intervento, ringraziato i partners della manifestazione, CNA e Publiepa, ma anche coloro che assicureranno il loro prezioso supporto, come la Federazione provinciale dei Cuochi, l’Istituto Alberghiero “Mancini” e la maestra cioccolatiera Isabella Mascaro, artefice dei laboratori di cioccolato destinati ai bambini e che, con esperienza e passione, crea delle autentiche squisitezze frutto di lavorazioni artigianali. Battaglia ha poi espresso l’auspicio che l’edizione di quest’anno possa essere fortemente partecipata. Un auspicio, quest’ultimo, condiviso anche dal Presidente provinciale della CNA, Francesco Citino, che ha sottolineato come la Festa del cioccolato abbia ormai assunto i tratti dell’evento storico e che la scelta di localizzarla in Piazza dei Bruzi sia stata subito sposata dalla CNA che ha sempre inteso i rapporti con le istituzioni, in primis con il Comune, in un’ottica di piena collaborazione.
Ad entrare nel dettaglio del programma, è stato Pino De Rose, di Publiepa eventi e comunicazione, che ha considerato, dal suo punto di vista, una vera e propria scommessa da vincere quella della 19ma edizione della Festa per la quale sono stati selezionati i migliori maestri cioccolatieri, non solo quelli calabresi, ma anche provenienti da altre regioni, come la Sicilia, la Puglia, la Campania e persino da Perugia, sede di Eurococholate, festival internazionale del cioccolato. Anche De Rose ha ricordato i laboratori di cioccolato riservati ai bambini e, in più, l’apporto significativo della Federazione provinciale dei cuochi e dell’Istituto Alberghiero “Mancini” “che – ha aggiunto – ci delizieranno con le loro preparazioni e gli show cooking. La Festa del cioccolato – ha concluso – si conferma una vetrina importante per i maestri cioccolatieri, ma è anche un modo per valorizzare le risorse del territorio”. A corollario, la Festa riserverà, inoltre, momenti dedicati alla danza, con il coinvolgimento di alcune scuole di danza del territorio, ed un flash mob a tema.