Archivi tag: progetto

“Per una Provincia Differente” domani la presentazione del progetto

COSENZA – Conto alla rovescia per il lancio di una grande iniziativa ambientale sul territorio  provinciale. Parte il progetto “La Provincia di Cosenza al fianco dei Comuni per la gestione dei rifiuti…per una Provincia Differente”, finanziato dalla Provincia di Cosenza e realizzato da Alessco – Agenzia Locale per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Cosenza. L’iniziativa,che si estenderà fino ad aprile 2017, prevede sia la campagna di educazione ambientale alla raccolta differenziata e al riciclo, sia un supporto per il monitoraggio dei dati sulla raccolta differenziata che avverrà mediante SWM (Smart Waste Management di Ancitel Energia e Ambiente) e conil supporto di ALESSCO. Un progetto originale e ampio che  camminerà anche al fianco delle scuole- attraverso l’attività di sensibilizzazione denominata “Cosenza Differenzia”-  e dei cittadini e che Alessco ha avviato su scala provinciale e locale con il coinvolgimento dei 155 Comuni del territorio cosentino. Il progetto sarà ufficializzato domani nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza alle ore 9.30 Seguirà incontro con i sindaci dei 155 comuni coinvolti.

Cosenza, al via il progetto “Giovani&FuturoComune”

COSENZA –  Il Consigliere Comunale Giuseppe d’Ippolito esprime la sua soddisfazione, per l’intesa raggiunta tra la città bruzia e l’Associazione Goodwill. Con l’avvio del progetto “GiovanieFuturoComune” promosso dall’Associazione Goodwill insieme al Comune di Cosenza, si inaugura un nuovo periodo di valorizzazione dell’ambiente urbano. Tale progetto ha come obiettivo quello di stimolare i giovani nella costruzione di un modello sociale ed economico positivo per la Calabria. Secondo questo Accordo di Partenariato, infatti, grazie alla collaborazione attiva del tessuto sociale, le parti propongono il “recupero” di aree urbane individuate e fornite dall’ente comunale, all’interno delle quali avviare attività di ogni genere, mirando alla promozione e alla salvaguardia della cultura come bene comune. La formazione dei mille destinatari avverrà all’interno delle scuole superiori e delle Università regionali. Saranno, quindi, gli studenti ad essere i veri protagonisti di questo cambiamento. Il programma, che non avrà costi per il Comune, grazie al cofinanziamento di diverse Fondazioni nazionali, prevede di avviare la startup delle cinque migliori idee di impresa che potranno usufruire di un Grant, di 30.000,00 euro per la loro realizzazione. Oltre ad essere finalizzata alla valorizzazione dell’ambiente riguardo i beni comuni, l’attività va a costituire una nuova idea di collaborazione tra ente locale e la propria comunità di riferimento.

«Essere promotori di nuove forme di cooperazione proposte da giovani – afferma il Consigliere comunale Giuseppe d’Ippolito – costituisce una nuova frontiera di comunicazione politico-socio-istituzionale che consente da un lato l’opportunità di creare, sin dalle prime generazioni, quel sentimento di amore per la cura dei beni comuni che oggi purtroppo spesso manca e di cui la nostra comunità ha tanto bisogno e, dall’altro, di valorizzare al meglio tutti gli elementi strategici che si trovano nel nostro comune con idee innovative. Nel contempo, per la migliore riuscita del progetto, sarà importante individuare, così come proposto in campagna elettorale, un bene nel cuore del centro storico della città. La parte antica del capoluogo cosentino, nella sua totalità, potrà infatti fungere da stimolo – conclude – per la progettazione di idee, in grado di supportare i nuovi modelli di sharing economy e i flussi turistici, mirando al rilancio e alla valorizzazione del centro storico cosentino».

Cosenza capofila del progetto “Identità brutie fra mito e innovazione”

COSENZA – La Giunta Occhiuto ha deliberato di attivare tutte le procedure necessarie alla costituzione del partenariato di progetto ed all’elaborazione della proposta progettuale denominata “Identità brutie fra mito ed innovazione”, in accordo con quello che è il Piano di azione e coesione 2007/2013, relativo agli “Interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale”.

Individuato quale Comune capofila il Comune di Cosenza, mentre gli altri comuni interessati dall’azione sono: Altilia, Belsito, Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cerisano, Dipignano, Domanico, Grimaldi, Lappano, Lattarico, Malito, Marano Marchesato, Marano Principato, Marzi, Mendicino, Montalto Uffugo, Paola, Paterno Calabro, Pedace, Pedivigliano, Pietrafitta, Rende, Rose, Rota Greca, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Martino di Finita, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Scigliano, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Torano Castello, Trenta, Zumpano.

Come si ricorderà, il MIBACT (Ministero dei beni e delle Attività culturali e del Turismo) ha previsto un’apposita azione di intervento nell’ambito del Programma di attuazione del piano Azione Coesione (2007-2013) finalizzata a favorire l’innalzamento della qualità progettuale volta a migliorare le condizioni di offerta e fruizione del patrimonio culturale in raccordo con le fasi di attuazione della programmazione 2014-2020.

Per tale linea di intervento, è assegnato un importo pari a 5,6 milioni di euro destinato alla “realizzazione di iniziative di sostegno alla progettazione di progetti integrati di scala territoriale/locale da attivare, appunto da parte del MIBACT in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) attraverso avviso pubblico per proposte progettuali presentate.

Considerando dunque che l’obiettivo principale dell’iniziativa è, fra le altre cose, quello di elevare la qualità della progettazione a livello delle amministrazioni pubbliche locali in campo culturale per ambiti territoriali, rafforzando così la capacità di promuovere processi di integrazione tra risorse territoriali, settori di policy, attori pubblici e privati coinvolti nei processi di governance partecipata delle azioni di valorizzazione culturale, il Comune di Cosenza assume adesso il ruolo di ente responsabile e referente per tutte le fasi e attività previste dall’avviso. In occasioni delle riunioni già svolte, inoltre, tutti i sindaci hanno ribadito la volontà e la necessità di perseguire l’ipotesi di sviluppo unitario incentrato sulla valorizzazione degli attrattori turistici, ambientali, storico-monumentali e culturali di cui dispone il territorio.

 

Megalotto Sibari-Roseto Capo Spulico: necessario rielaborare il progetto

ss-106-megalotto-3Si è tenuta questa mattina a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha espresso il parere sul progetto definitivo sul Megalotto 3 Sibari-Roseto Capo Spulico della S.S.106.

All’incontro erano presenti anche i sindaci dei Comuni interessati all’opera (Amendolara, Roseto Capo Spulico, Villapiana, Cerchiara, Cassano allo Jonio, Trebisacce, Francavilla, Albidona) e l’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno.

L’incontro si è concluso con la decisione di rinviare il progetto per adeguarlo alle prescrizioni tecniche che non sono state ottemperate e che erano già state indicate precedentemente. Sarà dunque necessario rielaborare la parte relativa al tratto compreso tra Trebisacce e Roseto Capo Spulico per il quale sono state rilevate le maggiori criticità, prima che l’opera possa concretamente avere inizio.

<<Esprimo –ha dichiarato il Presidente della Regione Mario Oliverio- tutta la mia più profonda preoccupazione per quanto accaduto oggi in seno all’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Non è possibile che un progetto definitivo, il cui iter è iniziato nel 2007, non possa giungere a conclusione a causa di diverse visioni di Amministrazioni dello Stato sulla realizzazione dell’opera che hanno, come effetto finale, quello di procurare un grave danno alla Regione Calabria. Convocherò una riunione urgente con tutti i sindaci dei comuni interessati per rappresentare al Ministro l’esigenza di intervenire personalmente al fine di arrivare all’approvazione del progetto definitivo senza condizioni e avviare nel 2017 i lavori dell’opera. >>

 

 

Una cooperativa di Ravenna si aggiudica commessa metro Cosenza-Rende-Unical

COSENZA – La cooperativa Muratori & Cementisti (Cmc) di Ravenna si è aggiudicata la commessa dalla Regione Calabria di circa 98 milioni di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione della metro leggera che collegherà Cosenza con Rende e l’Università della Calabria (Unical). L’appalto sarà cogestito con la spagnola Caf Sa. Lo rende noto la stessa cooperativa. La metropolitana avrà un percorso di 21 chilometri, con una linea principale di 19 chilometri tra Cosenza centro, Rende e l’Unical e due ulteriori diramazioni che consentiranno il raggiungimento dell’ospedale Annunziata di Cosenza e la stazione ferroviaria di Vaglio Lise. L’opera, secondo le condizioni contrattuali, dovrà essere realizzata in 900 giorni. «Il progetto – è detto in un comunicato – verrà realizzato da Cmc per quanto concerne la progettazione esecutiva e tutti i lavori oggetto dell’appalto, mentre Caf Sa gestirà la fornitura e messa in esercizio di tutto il materiale rotabile e delle relative prestazioni progettuali».

L’Unical protagonista del Progetto INTER-IoT

RENDE (CS) – L’Università della Calabria partecipa al progetto INTER-IoT (Interoperability of heterogeneous IoT platforms, http://www.inter-iot.eu), lanciato il primo gennaio 2016 e di durata triennale, grazie al gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giancarlo Fortino del DIMES. Il progetto INTER-IoT fa parte della Call ICT-30: Internet of Things and Platforms for Connected Smart Objects, nell’ambito del programma quadro Horizon 2020. La presentazione dei progetti è avvenuta lo scorso Aprile 2015 e la loro selezione tra maggio e giugno 2015: delle 139 proposte solo sette sono state ammesse al finanziamento. L’Unical per la prima volta si trova ad aver approvato un progetto così prestigioso in una Call ICT del programma quadro H2020, il più importante a livello europeo per la ricerca di base ed applicata. INTER-IoT fa parte anche del IoT European Platforms Initiative e sarà quindi un progetto di riferimento per tutti i futuri progetti europei H2020 su IoT.

Il coordinamento amministrativo del progetto INTER-IoT è condotto dalla Universitat Politecnica de Valencia mentre quello tecnico-scientifico è realizzato congiuntamente tra UPV e UNICAL. Il prof. Fortino è infatti sia lo Scientific and Technical Project Manager che il Project Coordinator Deputy.

“La ricerca del progetto – spiega Fortino – sarà condotta nell’ambito dell’area tecnologica della IoT, una tra le più strategiche e ad alto impatto per il futuro della società, affrontando una problematica fondamentale e ambiziosa: l’interoperabilità tra sistemi IoT. In particolare – prosegue – il nostro team si occuperà di progettare, implementare e testare (in pilot reali presso il porto di Valencia e l’ASL n.5 di Torino) un ambiente hardware/software aperto e innovativo con associata metodologia di integrazione per fornire interoperabilità “su base volontaristica” tra piattaforme IoT eterogenee. Proprio perché di standard e soluzioni proprietarie ce ne saranno molte nei prossimi anni e non si riuscirà quindi a convergere su uno standard unico, la soluzione INTER-IoT sarà quasi certamente tra le prime (se non addirittura l’unica) a garantire interoperabilità tra soluzioni eterogenee nel prossimo futuro”.

Le idee di Occhiuto sul nuovo polo ospedaliero di Cosenza

Manifestazione di Occhiuto al CitrignoCOSENZA – Un incontro con la stampa esteso ai candidati delle liste a sostegno della sua candidatura e a tutti i cittadini per illustrare nel dettaglio il progetto del nuovo Polo ospedaliero di Cosenza. E non, dunque, una manifestazione inaugurale della campagna elettorale: Mario Occhiuto ha tenuto a precisarlo subito esordendo in una delle sale del cinema Citrigno che si è rivelata troppo piccola per contenere tutte le persone intervenute.
In prima fila, gli amici onorevoli Jole Santelli e Fausto Orsomarso, e poi ex assessori ed ex consiglieri del suo Esecutivo, e ancora l’ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Franco Petramala.
“Qualcuno cerca di confondere le idee dicendo in giro che io vorrei ristrutturare l’ospedale esistente – ha dichiarato Occhiuto – Niente di più falso. Ho voluto organizzare questo appuntamento proprio per spiegare bene quale sia la mia posizione”.
Attraverso l’uso di slide, ha così presentato, tavola dopo tavola, il progetto venuto fuori lo scorso anno dal concorso di idee inserito nella rassegna “Invasioni di architettura”.
Il nosocomio dell’Annunziata non può e non deve essere trasferito dal luogo in cui si trova perché il centro della città si svuoterebbe delle funzioni essenziali che fanno vivere una città.
“L’attuale ospedale – ha spiegato Occhiuto – diventerà un parco urbano per studenti e medici, in modo che gli universitari possano riappropriarsi degli spazi in uno scambio con il resto del territorio. Si tratta di una vera e propria riqualificazione con un’espansione a sud fino alla collina dove sorge la struttura sanitaria del Mariano Santo”.
il nuovo ospedale, anzi per meglio dire il nuovo Polo ospedaliero, verrebbe dunque realizzato attraverso una serie di edifici organizzati nel verde con terrazze comuni.
La bellissima struttura già esistente, con i padiglioni degli anni ‘30, resterebbe così in uso agli studenti mentre i Mario Occhiuto alla manifestazione del Citrigno 2reparti ex novo, nella visione progettuale di Mario Occhiuto, dovrebbero dislocarsi fino a sopra la collina dove, appunto, sorge il Mariano Santo.
“Lo sviluppo di una città – ha proseguito Occhiuto – è purtroppo oggi spesso frutto di approssimazione, mentre in passato veniva costruita seguendo un pensiero razionale. La Regione Calabria, in materia di Sanità, dovrebbe occuparsi della programmazione e dei contenuti. Spetta all’Amministrazione comunale scegliere il sito di un ospedale”.
A proposito delle competenze istituzionali, Occhiuto ha sottolineato come da un lato occorra sì potenziare i servizi, ma dall’altro “è pur vero che si avverte forte la necessità di non arretrare, programmando il futuro”.
Le strategie di questo specifico progetto, completate da un attento studio su tutte le attività integrate e correlate (come ad esempio i trasporti e la creazione di un sottopasso), non prevedono quindi la ristrutturazione dell’attuale ospedale dell’Annunziata, bensì, in sintesi, la sua trasformazione in un campus di medicina.

Approvato dalla Giunta Municipale il nuovo progetto della caserma dei Vigili del fuoco.

TREBISACCE (CS) L’amministrazione comunale con delibera di Giunta Municipale n° 33 del 15.02.2016 ha approvato il progetto per la costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco per l’importo complessivo di € 270.000,00.
L’ubicazione stata individuata strategicamente nel fabbricato comunale di via 25 Aprile ex SS 106,a ridosso dello svincolo nord .
Naturalmente il progetto prevede il completamento sia degli spazi da destinare ad alloggi al piano rialzato e sistemazione del locale magazzino da destinare al parco macchine e attrezzature.
Si tratta di un’opera importante,non solo per la città di Trebisacce, ma per l’intero comprensorio considerato che il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Trebisacce serve ora un bacino di utenza di circa 60.000 abitanti d’inverno e di quasi duecentomila d’estate.
Attualmente il distaccamento è allocato in locali privati, nel pieno centro cittadino ,che spesso il traffico ,rende problematico anche l’uscita.

5471f363-51a5-4764-b234-11c7c2a7ad35
La nuova caserma,oltre che uno stabile moderno dovrebbe soddisfare tutte le esigenze degli addetti,ma soprattutto pensare di poter in futuro chiedere la trasformazione in distaccamento permanente.
I costi sono stati fino ad ora sostenuti dal comune di Trebisacce, che proprio dal 2015 in virtù del principio solidale e del servizio che viene reso ai comuni del comprensorio, ha chiesto il rimborso a tutti i comuni ,dividendo le spese per abitanti.
L’approvazione costituisce un altro importante risultato,non solo dal punto di vista politico-amministrativo, ma dei servizi che si intendono erogare,in modo principale per la sicurezza dei cittadini.
Infatti sono notevoli gli interventi d’urgenza che i volontari del distaccamento eseguono quotidianamente al servizio dell’intero territorio.
Dal punto di vista economico , il finanziamento dell’opera attraverso la contrazione del relativo mutuo, costituisce un onere economico rilevante per il comune di Trebisacce, che ha scelto,prima di tutto , di garantire sicurezza e servizi essenziali ai cittadini.
Peraltro si ritiene utile la contrazione del mutuo proprio evitando di pagare canoni di locazione da utilizzare per il pagamento del mutuo.

Approvato il progetto per l’ammodernamento dell’asilo comunale di Castrovillari

Castrovillari ( Cs) – La Giunta municipale di Castrovillari, presieduta dal Sindaco, Domenico Lo Polito,  ha approvato il  progetto relativo al rifacimento della copertura dell’Asilo Nido comunale “Annicchiarico”. Lo rendono  noto gli Assessori all’Istruzione e Pianificazione Sociale, Giuseppe Russo, ed ai Lavori Pubblici e Pianificazione Territoriale, Aldo Visciglia, i quali ricordano che l’opera verrà realizzata con (63mila euro) fondi PAC  (Piano d’Azione e Coesione) per l’infanzia. Nello specifico l’assessore Russo ha affermato che “prosegue il progetto relativo all’autonomia propria dei piccolissimi negli ambienti a loro dedicati e che a breve potranno muoversi tra arredi eseguiti con materiali ecologici.” Mentre l’assessore Visciglia ha rammentato “l’attenzione continua dell’Amministrazione per la conservazione e cura del patrimonio”.

La Calabria in Senegal per migliorare la qualità della vita. Siglato l’accordo tra il comune di Rende e la delegazione africana

2

Rende ( Cs) – E’ un progetto di forte rilievo e di grande spessore culturale del quale la città di Rende ne vanta l’imprimatur a livello nazionale. Si chiama NIRC, acronimo di NON – IONIZING RADIATION CONTROL, un programma assai complesso che l’azienda Sisem Telecomunicazioni Ingegneria, andrà a sviluppare in Senegal, il vasto  paese affacciato sulla costa occidentale africana, dalla natura multiforme ed eterogenea. Il ministro delle Poste e Telecomunicazioni senegalese, da ieri in Calabria, ha abbracciato la proposta della società rendese, di concerto con l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Marcello Manna. Ed oggi pomeriggio, la sigla del protocollo d’intesa, il MOU ( Memorandum of Understanding) nella sede del municipio, alla presenza del primo cittadino e della nutrita delegazione africana di consiglieri e tecnici, capeggiata dal ministro Yaya Abdoul Kane e da Mamadou Saliou Diouf, ambasciatore senegalese a Roma. Al tavolo di concertazione anche gli esperti SISEM, Gianluca Salerno ed Emanuele Migliari. Lo scopo di questo importante lavoro, per il quale il governo senegalese ha scelto come partnership l’azienda calabrese, è quello di fornire assistenza e consulenza affinché si individui un quadro normativo e giuridico che ponga l’attenzione su un fattore fondamentale, oggi, purtroppo sottovalutato, vale a dire, la protezione della popolazione dai notevoli rischi dettati dall’esposizione ai campi elettromagnetici non ionizzati. Una materia, quella relativa alla salute dei cittadini, dal punto di vista delle radiazioni,  che nel nostro paese, così come anche in altre regioni europee è già stata affrontata,  ma nei paesi centro africani, laddove lo sviluppo è lento e tumultuoso, è stata per molti anni sconosciuta. La SISEM, andrà quindi, ad affiancare e supportare i tecnici locali nella realizzazione di un dipartimento preposto che possa seguire lo sviluppo delle nuove reti tecnologiche che si andranno ad attuare. Si partirà dalla raccolta dati relativi agli impianti già esistenti, la conseguente gestione degli stessi, e si espleteranno funzioni di controllo al fine di valutare i rischi ambientali e sanitari, si proseguirà poi con l’implementazione delle procedure operative e amministrative, nonché con la sensibilizzazione dell’opinione pubblica al fine di predisporre un piano di comunicazione adeguato alle esigenze del paese. Grande l’apprezzamento del Sindaco Manna “per questo che rappresenta – ha dichiarato – un progetto a lungo termine che porterà la nostra Rende, città dell’accoglienza, alla ribalta nazionale”.  La delegazione del Senegal, che ieri è stata in visita alla Cittadella Regionale di Germaneto, ed oggi , all’Università della Calabria, si è detta molto soddisfatta. “Crediamo – ha esordito il ministro Kane – di poter avviare con l’ateneo calabrese,  una serie di rapporti al fine di creare forti legami culturali e di inserimento sociale perché,  siamo convinti, che solo con l’integrazione si possano abbattere quelle barriere ancora oggi, per molti paesi africani, insormontabili”.  Un lavoro, dunque, che richiederà una grande sinergia e una attenta partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, al fine di plasmare quel ponte ideologico ed intellettuale che faccia emergere le potenzialità di una nazione, quella africana, dalle mille risorse e sfaccettature, con l’auspicio che il mondo occidentale non imponga in questi paesi, molti dei quali martoriati da guerriglie interne e povertà,  il proprio modus operandi, spesso dettato dalla speculazione economica,  ma sia accanto ai governi locali, nella realizzazione e nella costruzione di progetti e programmi che abbiano come scopo primario solo il miglioramento delle condizioni di vita.

 

Raffaella Aquino