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“Questo non è amore”, prosegue il viaggio in camper della Polizia di Stato

COSENZA – Continua il  “Progetto Camper della Polizia di Stato …questo non è amore”, campagna itinerante della Polizia di Stato  finalizzata alla creazione di un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.

Nella giornata di domani, sabato 09 febbraio 2019, dalle ore 14.00 alle ore 20,00  il camper sarà presente  a Corigliano-Rossano in Piazza Salotto.

Un’equipe multidisciplinare di personale della Polizia di Stato composta da  appartenenti agli uffici: Sanitario, Squadra Mobile, Divisione Anticrimine e Ufficio Denunce  sarà pronto a fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza.

L’iniziativa continua a riscontrare notevole curiosità e successo. Molte le persone   che  chiedono e ricevono informazioni utili. Il “Progetto Camper della Polizia di Stato, ….. questo non è Amore” in questa provincia proseguirà secondo il seguente calendario:

  • sabato 16 febbraio – Paola (CS), Corso Roma, dalle ore 14.00 alle ore 20.00.

 

 

 

“Questo non è amore”, a Cosenza l’iniziativa della Polizia contro la violenza sulle donne

COSENZA – 106 orologi fermi. 106 orologi le cui lancette non gireranno più. Fermi per sempre, come le 106 vittime di femminicidio del 2018. Per uscire dal vortice della violenza e «distruggere ogni attività delittuosa l’unica arma è la cultura», dichiara a gran voce il dirigente scolastico del Liceo classico “B. Telesio” Antonio Iaconianni. A tre giorni dalla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il teatro “A. Rendano” ha ospitato l’incontro “Questo non è amore”, il progetto della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne moderato dalla giornalista Sara Verta. «Numerose sono le vittime inconsapevoli di situazioni che si creano in quello che viene definito “ambiente amico”. Spesso le vittime non hanno il coraggio di chiedere aiuto, a tendere loro una mano ci sono i camper della Polizia che girano per le piazze promuovendo attività informative e di aiuto concreto. Mi rivolgo a voi giovani: voi dovete propagandare la cultura della non violenza», dice il questore della Provincia di Cosenza Giovanna Petrocca. Informare, dunque, è il primo passo; «occorre poi fare dell’informazione formazione- dichiara il prefetto Paola Galeone-. Non è la gelosia ad uccidere, ma il controllo e il possesso. Nonostante i passi in avanti grazie alla legge antistalking, alla legge sul femminicidio e al lavoro svolto nei centri antiviolenza, c’è qualcosa che va migliorato: è necessario lanciare un messaggio di unità per rendere ulteriormente efficaci le politiche di contrasto alla violenza, noi dobbiamo lavorare sulla prevenzione» ; poi si rivolge agli studenti presenti in sala ai quali dice: «voi siete la luce per squarciare il buio fatto di pregiudizi e violenza». Presente anche il procuratore Mario Spagnuolo che invita i presenti a non dimenticare mai la bellezza e l’importanza della Costituzione e a soffermarsi sul concetti di dignità ed uguaglianza a cui si fa appello negli articoli 2 e 3. Alla luce dei fenomeni di stalking e femminicidi la Polizia ha messo in campo il progetto Eva, acronimo di “esame delle violenze agite”, un modello di intervento a cui gli agenti chiamati per liti in famiglia devono attenersi per offrire un supporto morale e pratico alle vittime, un progetto spiegato dal vice dirigente della Squadra Mobile Francesco Falcone che invita a non rimanere indifferenti di fronte alle liti di cui spesso siamo uditori. Straziante la storia di Sara Di Pietrantonio, la 22enne strangolata e data alle fiamme dal fidanzato, raccontata dalla giornalista Paola Vuolo; di sostegno l’attività svolta dal dirigente medico Patrizia Nicotera impegnata dal 2013 a portare avanti il progetto “Donna Free Fly” finalizzato ad un approccio terapeutico alle vittime di maltrattamenti e violenze, intensi gli intermezzi del coro della Questura e degli alunni del Liceo classico “B.Telesio”. Un impegno costante di informazione e sensibilizzazione per reagire agli episodi di violenza e a quegli atteggiamenti che devono far pensare: “Questo non è amore”.

Rita Pellicori

Violenza sulle donne, il camper della Polizia a Corigliano

CORIGLIANO (CS) – Nell’ambito del “Progetto Camper della Polizia di Stato…questo non è amore”, campagna itinerante della Polizia di Stato finalizzata alla creazione di un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia, il camper ieri sera ha fatto tappa a Corigliano Calabro, appostato sia sul lungomare di Schiavonea, che nei pressi di un noto centro commerciale della zona.

Il veicolo, con a bordo un’equipe multidisciplinare di personale della Polizia di Stato, composta da appartenenti agli uffici sanitario, Squadra Mobile, Divisione Anticrimine e Ufficio Denunce pronto a fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza. L’iniziativa, come già nelle giornate del 2,16 luglio e 6 e 20 agosto scorsi, ha riscontrato come sempre curiosità e grande successo.

Nel corso della serata è stato distribuito materiale informativo e i braccialetti colorati della Polizia di Stato recanti la frase “questo non è amore” simbolo della campagna.

Il “Progetto Camper della Polizia di Stato, …questo non è Amore” in questa provincia si chiuderà con la serata conclusiva di sabato 17 settembre 2016, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, su Corso Mazzini a Cosenza.