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La Reggina pareggia a Catania: Bari a meno sei

CATANIA-REGGINA 0-0

CATANIA (4-2-3-1): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto; Vicente (28′ st Welbeck), Salandria (28′ st Rizzo); Biondi (20′ st Capanni), Mazzarani (13′ st Curcio), Di Molfetta (13′ st Barisic); Beleck. In panchina: Martinez, Esposito, Marchese, Biagianti, Di Grazia, Manneh. All.: Lucarelli

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Gasparetto, Rossi; Blondett (13′ st Garufo), Bianchi (35′ st De Francesco), Nielsen (26′ st Bellomo), Liotti; Sounas; Denis (13′ st Reginaldo), Corazza (35′ st Sarao). In panchina: Farroni, Geria, Bertoncini, Marchi, Rubin, Paolucci, Rivas. All.: Toscano

ARBITRO: Feliciani di Teramo

NOTE: Ammoniti: Bianchi (R), Liotti (R), Calapai (C), Welbeck (C), Lucarelli (C). Espulsi: Rizzo (C), Gasparetto (R). Recupero: 2′ pt, 4′ st

 

CATANIA – Non può dormire sonni tranquilli la Reggina di Mimmo Toscano, che al termine della ventiseiesima giornata vede assottigliarsi il distacco col Bari. Gli amaranto impattano per 0-0 al Massimino mentre i galletti superano agevolmente il Picerno.

Le trasferte in Sicilia non sono mai agevoli e quella di Catania non fa eccezione. Dopo un paio di minuti i padroni di casa fanno tremare Guarna col tiro di Vicente che si stampa sulla traversa. I rossoazzurri premono, con Silvestri che sugli sviluppi di un corner non riesce ad angolare il colpo di testa e spara tra le braccia del portiere. L’unica vera occasione calabrese è un tiro al volo di Corazza respinto da Furlan, peraltro reso vano dalla posizione irregolare dell’attaccante. La ripresa non regala emozioni, a parte qualche guizzo palla al piede di Reginaldo. Una partita piuttosto sciatta, con la Reggina nelle ultime giornate sempre più conservatrice e poco propositiva. Sui tabellini non finiscono gol o tiri ma solo le espulsioni di Rizzo e Gasparetto, protagonisti di una lite nei minuti finali.

Per mettere in ghiaccio il campionato serve di certo un atteggiamento meno speculativo.

La Reggina non muore mai, vittoria nel recupero sulla Sicula Leonzio

SICULA LEONZIO – REGGINA 1-2

SICULA LEONZIO (3-5-2): Nordi; Sosa, Petta, Tafa; Bariti, Palermo, Magelaitis, Maimone, Sabatino; Bollino (16′ st Vitale), Scardina (42′ st Lescano). In panchina: Polverino, De Rossi, Ferrini, Cozza, Esposito, Sicurella, Terranova, Grillo, Governali. All.: Bucaro.

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Blondett, Bertoncini (26′ st Reginaldo), Rossi; Garufo, De Rose, Bianchi (13′ st Sounas), Rubin (13′ st Rolando); Bellomo (13′ st Rivas); Corazza (34′ st Paolucci), Denis. In panchina: Farroni, Salandria, Mastour, Gasparetto. All.: Toscano.

ARBIRTRO: Colombo di Como

NOTE: Ammoniti: Petta (S), Nordi (S), Bucaro (S), Garufo (R), Rolando (R). Espulso Sosa (S). Recupero: 5′ st

MARCATORI: 18′ st Scardina (S), 20′ st Denis (R), 45’+4 st Reginaldo (R)

 

LENTINI – Quando ormai la striscia di vittorie della Reggina sembrava terminata, una zuccata di Reginaldo ridà i tre punti agli amaranto: l’epilogo di una partita mozzafiato per i tifosi calabresi, vinta quando ormai non ci credeva più nessuno.

Gli uomini di Toscano rispettano i pronostici e provano a imporsi da subito. Al 26′ Corazza sfiora un gol su un bel traversone di Garufo verso il secondo palo. I siciliani rispondono con un colpo di testa di Petta che Guarna blocca allungando il braccio destro. Sul finale di tempo Denis è poco preciso di testa e spedisce alto dal cuore dell’area.

La ripresa si apre con un pallone sanguinoso perso dagli ospiti a metà campo.

Palermo si invola in contropiede e impegna severamente Guarna. Poco dopo la mezz’ora accade l’imponderabile: Bariti si incunea in area e viene steso. Rigore ineccepibile che Scardina trasforma. Passano un paio di minuti e arriva il pari: Rivas pennella sul secondo palo dove German Denis si fa trovare puntuale per il colpo di testa vincente. La Reggina è famelica e prova a ribaltare la gara. Rivas ha una buona occasione all’80’, ma giunto in area cincischia col pallone. Al 90′ un’intervento quasi criminale su un contrasto aereo costa il rosso a Sosa e così i calabresi ci credono nonostante il poco tempo a disposizione: Denis si trasforma in rifinitore e innesca la capocciata di Reginaldo che manda in paradiso i tifosi e la Reggina a più dieci dalle inseguitrici-

Altra giornata di presentazioni per la Reggina

REGGIO CALABRIA – Non si ferma più la Reggina. Anche oggi il presidente Luca Gallo annuncia al pubblico altri tre giocatori: Lorenzo Paolucci, Francesco De Rose e Reginaldo. Il primo, come non manca di rimarcare il video di presentazione, già due volte giustiziere degli amaranto con le maglie di Taranto e Monopoli. Anche se non farà gol, comunque probabilmente non avrà più la possibilità di colpire i calabresi. Francesco De Rose invece è un gradito ritorno, un reduce dell’ultima grande Reggina, quella di Atzori, sconfitta in semifinale dei playoff di Serie B nel 2011 dal sorprendente Novara di Tesser con un gol all’ultimo respiro di Rigoni. Il centrocampista, allenato a Matera da Auteri, andrà a rinforzare un reparto forse carente rispetto al resto della rosa. L’attacco infatti è già stellare, ma Gallo non si è lasciato sfuggire neanche Reginaldo, ala o seconda punta tecnicamente fuori portata per la categoria, senza alcun bisogno di presentazioni dati i trascorsi in Serie A con Treviso e Siena. Per lui un anno di contratto. Ancora una volta la Reggina si muove nella direzione dell’esperienza. Un percorso davvero rischioso, con puntate altissime, che però può portare a risultati immediati.

Pari con la Paganese: Vibonese ancora a passo lento

VIBONESE-PAGANESE 0-0

VIBONESE (4-3-1-2) Russo; Usai, Manzo, Sicignano, Sabato; Legras, Giuffrida, Chiavazzo; Favasuli (37′ s.t. Di Curzio); Leonetti (7′ s.t. Yabre), Saraniti. A disp: Cetrangolo, Paparusso, Cinquegrana, Tindo, Lettieri, Buda, Surace, Mengoni. All. Costantino.

PAGANESE (3-5-2) Chiriac; Alcibiade, Camilleri, Silvestri; Picone (23′ s.t. Della Corte), Maiorano (31′ s.t. Tagliavacche), Pestrin, Deli (14′ s.t. Iunco), Cicerelli; Herrera, Reginaldo. A disp: Marruocco, Coppola, Mansi, Zerbo, Longo, Parlati, Caruso, Mauri, Celiento. All. Grassadonia.

ARBITRO Pashuku di Albano Laziale

NOTE Ammoniti: Camilleri, Saraniti, Usai, Silvestri, Sabato. Angoli 2-3

VIBO VALENTIA – Si è dovuta accontentare del pareggio Massimo Costantino, nella giornata odierna: nel “Saturday match” del Luigi Razza i rossoblù hanno però anche rischiato di perdere al cospetto di un avversario che tra le altre schiera giocatori del calibro di Reginaldo, Pestrin, Camilleri, Iunco e Maiorano.

All’8′ pericoloso proprio Reginaldo: trovato lo spazio tra le maglie dei difensori avversari, prova il tiro che termina però sul fondo, deviato da Sicignano. Al 13′, Saraniti prova la gran botta al volo su assist di Sabato: palla fuori di poco. Sembra una sfida tra i due attaccanti sopra citati: al minuto 25 Reginaldo arriva a tu per tu con Russo, lo salta ma si defila troppo non riuscendo a concludere positivamente; al 26′ Chiriac risponde in due tempi al numero undici di casa. Passa un minuto e Russo deve fare gli straordinari ancora su Reginaldo. Il primo tempo termina dopo 46 minuti ad alta intensità.

Nella ripresa partono  meglio i padroni di casa con Favasuli abile a rendersi pericoloso in un paio di occasioni, prima che Reginaldo torni a seminare panico: al minuto 65 Russo prima fa il miracolo su Reginaldo e viene poi salvato sulla linea di porta dall’accorrente Usai. Al 68′ Saraniti non centra la porta da ottima posizione su assist di Sabato, mentre è Herrera al 79′ a chiamare al miracolo l’estremo difensore della Vibonese su una splendida girata al volo. La cronaca dice poco o nulla sino al 93′.

Il pareggio è dunque buono per muovere la classifica: raggiunto il Messina, fermato a Melfi, la Vibonese viene scavalcata proprio dal Melfi stesso. Quindici punti alla sedicesima non sono un grande bottino, ma tanto basta al momento per tenere dietro le altre calabresi Catanzaro e Reggina (con gli amaranto che possono però guadagnare posizioni in caso di vittoria sul Foggia).