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Cassano allo Ionio, approvata la proposta di istituire un registro tumori

CASSANO ALLO IONIO (CS) È stata approvata all’unanimità la proposta di istituire un registro tumori nel comune di Cassano All’Ionio. Durante la relazione l’assessore Rossella Iuele, promotrice insieme alla lista “Idea Futuro” della proposta ha spiegato cosa è l’AIRT (Associazione italiana Registro tumori) e che questa ha come scopo quello di consentire il confronto tra i dati epidemiologici riguardanti i tumori nelle diverse aree geografiche del Paese; sorvegliare e valutare la patologia oncologica in termini di mortalità, incidenza e sopravvivenza; studiarne l’andamento temporale e  comparare i risultati così ottenuti con quelli osservati a livello internazionale.

«I registri tumori- ha spiegato ancora l’assessore Iuele -sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio e sono necessari perché in nessuna struttura ospedaliera italiana, pubblica o privata, c’è l’obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori».

Ai fini dell’istituzione di un registro tumori è necessario seguire regole e procedure che coinvolgono più partner. E’ necessario che i comuni interessati si attivino nella creazioni di tavoli che vedano la presenza di tutte le professionalità e gli attori richiesti poiché i registri tumori che fossero in condizione di chiedere l’accreditamento dovranno inviare, contestualmente alla domanda la casistica inerente i dati di incidenza, mortalità e popolazione relativi ad almeno tre anni consecutivi. Ciò significa che ai fini della realizzazione di questo obiettivo bisognerà sin da subito interagire con l’associazione Airtum, l’Asp di Cosenza e la Lilt. Un’approvazione che impegna il sindaco Papasso e la giunta municipale a provvedere a porre in essere nelle sedi e presso gli organi e gli enti competenti le richieste, le iniziative opportune ed idonee alla concreta attuazione del registro tumori nel comune; di prendere contatto con la LILT e la AIRTUM per l’attuazione di iniziative condivise e di prendere contatto con l’ASP di Cosenza per l’implementazione, la predisposizione degli strumenti e l’attuazione degli atti utili e consequenziali alla realizzazione del registro tumori  comunale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Registro Tumori Calabrese, criticità e soluzioni alla Riunione nazionale AIRTUM

CATANZARO – Si è svolta a Reggio Emilia dal 13 al 15 Aprile 2016 la XX Riunione Scientifica Annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori. Nell’occasione il Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese ha presentato un poster che illustra criticità e soluzioni per attivare e/o accreditare, nel minor tempo possibile, il Registro Tumori della Regione Calabria istituito con la L.R. n. 2/16 che coprirà tutta la popolazione regionale attraverso le articolazioni provinciali che saranno distribuite come segue: Registro di Catanzaro (accreditato in campo nazionale dal 2010 ed internazionale dal 2013) con la subarticolazione di Vibo Valentia (in fase di avvio); Registro di Cosenza con la subarticolazione di Crotone (sta per chiedere l’accreditamento nazionale); Registro di Reggio Calabria (avviato alla fine del 2014).

Fanno parte del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese, oltre ai direttori dei 5 registri, il Dirigente Generale del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie o un suo delegato, il Direttore Generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), l’Assessore Regionale alla tutela dell’ambiente o un suo delegato ed il Presidente dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM, unico organismo deputato all’accreditamento dei registri tumori italiani) o un suo delegato. La composizione particolare del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese consentirà di effettuare il monitoraggio dell’andamento delle patologie oncologiche regionali correlandolo inoltre alle problematiche territoriali dell’ambiente.

L’illustrazione delle metodologie adottate per raggiungere l’obiettivo principale della legge regionale n. 2/16, contenute nelle Linee Guida prodotte dal gruppo di lavoro costituito dai responsabili dei tre Registri, è stata condotta nell’ambito del convegno dalla Responsabile del Registro Tumori di Reggio Calabria (Dott.ssa Filomena Zappia) che contestualmente è stata incaricata di premiare il Poster più significativo nell’ambito di quelli presentati nell’occasione.

Nel corso dei lavori è stato eletto il nuovo Presidente AIRTUM, la Dott.ssa Lucia Mangone, che già fa parte del Centro di Coordinamento calabrese in qualità di delegato del presidente uscente.

Poster Calabria Registro Tumori

Approvata la legge per l’istituzione del Registro Tumori

www.cronachemaceratesi.it
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REGGIO CALABRIA (RC) – Il Consiglio regionale ha approvato la legge per l’istituzione del Registro Tumori per l’intera Calabria e questa registrazione oncologica, rappresenterà un notevole passo avanti e un allineamento alle altre regioni italiane. È già da qualche anno che Legambiente fa notare quanto sia importante il Registro tumori di tutta la popolazione calabrese e come sia essenziale accreditare i registri presso l’AIRTUM. Sostenendo l’importanza di un registro tumori di tutta la regione, si continua a chiedere una collaborazione tra i Registri tumori istituiti e le associazione ambientaliste in quanto proprio queste ultime possono contribuire evidenziando situazioni di rischio; segnalando casi di inquinamento ambientale; sviluppando indagini specifiche su fattori ambientali, sulla catena alimentare, sugli effetti cosiddetti di “accumulo” delle fonti inquinanti presenti nei territori e realizzando progetti di prevenzione.

Registro Tumori. Bevacqua risponda a Articolo32Calabria

La prevenzione oncologica dovrebbe essere tra le priorità della i-articolo32gestione pubblica calabrese, ma secondo l’associazione Articolo32Calabria le repliche e contro repliche tra il consigliere Bevacqua e l’on. Ferro non lasciano ben sperare.
Stando alla rielaborazione della suddetta associazione, nella risposta a Wanda ferro, Bevacqua affermava che “l’attività svolta in seno alla III e IV Commissione nella precedente legislatura, pur avendo approvato – aggiunge il consigliere regionale – una bozza di risoluzione che prevedeva, tra l’altro, l’istituzione del registro tumori, di fatto si è tradotta in nulla, non essendo riusciti neanche a raggiungere l’obiettivo minimo della discussione in Consiglio regionale”. Sul punto Articolo32Calabria chiarisce che “il mancato obiettivo minimo indicato da Bevacqua, è diventato, oggi, obbligo morale, ancor prima che burocratico, da porsi a carico di questa Consiliatura, in quanto detta risoluzione venne licenziata solo in data 10 marzo 2014: sono ben noti a tutti i destini che, di lì a qualche mese, avrebbero interessato la trascorsa legislatura.
Ed ancora: in quella risoluzione, dopo aver dato atto che le diverse audizioni delle associazioni e comitati di categoria sul tema evidenziavano una serie di criticità nell’iter per l’istituzione dei registri tumori e nelle attività di monitoraggio e bonifica di siti che presentavano problemi ambientali e, più precisamente:
a) ritardi nella istituzione ed operatività del registro regionale dei tumori;
b) ritardi nella istituzione ed operatività dei registri provinciali con particolare riferimento alla provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia;
c) ritardi nella redazione dei piani di caratterizzazione ambientali nelle diverse matrici dell’aria, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, dei rifiuti ed attuazione parziale degli interventi di bonifica dei siti già individuati;
d) ritardo nella redazione del piano delle bonifiche da amianto;
e) carenza di risorse umane ai vari livelli istituzionali (Regioni, ASP, Enti strumentali quali ARPACAL) e finanziarie per programmare ed attuare gli interventi previsti in tema di registro tumori e bonifica ambientale;
f) assenza di un sistema formale di coordinamento fra i vari enti istituzionali preposti (Arpacal, ASP, Dipartimento Ambiente) che potesse permettere una raccolta organica dei dati di interesse epidemiologico”.
Ora, tenendo conto delle attività svolte dalle commissioni in tutti questi mesi e dalle segnalazioni avanzate da associazioni e comitati che da diversi anni sono impegnati sui territori di riferimento per la istituzione dei registri tumori, nella seduta del 10 marzo scorso, ricorda Articolo32Calabria, la Commissione Attività sociali, sanitarie e culturali approvava, all’unanimità dei gruppi consiliari presenti, la risoluzione tramite la quale: da un lato, invitava “1. Il Dipartimento Regionale della Tutela della Salute a elaborare e a fornire alla Commissione una relazione esplicativa delle attività sin lì svolte ai fini della istituzione dei registri tumori, ai ritardi in essere nonché a fornire un cronoprogramma che individui i tempi di attuazione degli interventi programmati; 2. Il Dipartimento Regionale all’Ambiente ad elaborare e fornire alla Commissione una relazione esplicativa sullo stato di redazione dei piani di caratterizzazione ambientale nelle diverse matrici dell’aria, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, discariche e impianti di smaltimento rifiuti, dell’amianto e degli interventi di bonifica ambientale ad oggi effettuati e quelli in itinere”; dall’altro, sollecitava “i Dipartimenti della Tutela della Salute e all’Ambiente di valutare, per quanto di loro competenza, idonei interventi sostitutivi nei confronti degli Enti inadempienti al fine di velocizzare le procedure amministrative riguardanti l’istituzione dei registri tumori e il monitoraggio e la bonifica dei siti inquinati”. La risoluzione impegnava inoltre la Giunta regionale “- a reperire le risorse umane da assegnare agli organismi regionali deputati al raggiungimento degli obiettivi indicati in premessa e a fornire nel contempo alla Commissione un quadro di dettaglio degli organici di personale necessari a superare i ritardi e le criticità segnalate; – ad individuare, nell’ambito della nuova programmazione comunitaria, strategie per un rafforzamento degli interventi di monitoraggio, analisi epidemiologica dei siti ambientali e di bonifica;- ad estendere a tutto il territorio calabrese il progetto “MIAPI”, (Monitoraggio e Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate nella Regione Obiettivo Convergenza); – a porre in essere le necessarie azioni nei confronti del Dipartimento Ambiente per il completamento delle attività previste dal piano di bonifica dall’amianto; – ad adottare, nell’ambito di un efficace intervento epidemiologico, delle linee guida che prevedano l’istituzione di un unico organismo di coordinamento che coinvolga in una azione sinergica i Dipartimenti Regionali della Salute e dell’Ambiente, l’Arpacal e le Asp; – a richiedere ai Ministeri competenti di programmare specifiche indagini epidemiologiche sui siti inquinati”.
Alla luce di quanto fin qui esposto, Angelo Rossino, presidente dell’ass. Articolo32Calabria, “chiede a Bevacqua di dare risposte ai calabresi, con la massima chiarezza, sulle seguenti domande: Intende, o no, il Consigliere Bevacqua, farsi promotore presso il Consiglio Regionale affinché quanto licenziato trovi urgente attuazione? Intende, o no, il Consigliere Bevacqua, farsi promotore presso il Consiglio e presso la Giunta Regionale, affinché vengano le necessarie risorse, umane ed economiche, da assegnare con ogni urgenza ad ARPACAL ed alle ASP, affinché in tempi celerissimi questi due organismi possano contestualmente portare a termine il progetto “MIAPI” ed una massiccia campagna di prevenzione oncologica, allo stesso tempo attivando tutti i sub registri tumori provinciali e di conseguenza quello regionale?”

Wanda Ferro su Registro Tumori e istituzione nuova commissione

CATANZARO –  Di seguito un comunicato della vice coordinatrice regionale di Forza Italia Wanda Ferro: W. Ferro
La proposta del consigliere regionale Domenico Bevacqua di istituire una nuova commissione d’inchiesta sui tumori appare come un inutile spreco di tempo e risorse, poiché nella scorsa legislatura un’analoga commissione ha già svolto un apprezzabile lavoro che ha portato ad una proposta di risoluzione condivisa, che impegnava la Regione ad istituire finalmente il registro tumori e ad avviare il monitoraggio e la bonifica dei siti inquinati. Perché allora non portare a frutto quel lavoro, anziché dare vita ad un nuovo organismo fotocopia con ulteriori costi di consulenze affidate a svariati esperti della materia? Se si vuole davvero procedere all’istituzione del registro tumori, si può farlo subito, senza ulteriori costi per la Regione, partendo dal lavoro realizzato nella scorsa legislatura, che ha tenuto conto di un confronto anche con le Amministrazioni provinciali, l’Arpacal e il mondo delle associazioni. Non c’è motivo di fare passi indietro,  così come ha spiegato in una nota l’associazione Articolo32Calabria,  che da diversi anni segue l’iter travagliato dell’istituzione del Registro Tumori, che in un intervento che condivido in pieno ha denunciato una sorta di “gioco dell’oca” che riporterebbe la discussione indietro di mesi se non di anni, a danno dei contribuenti e soprattutto degli ammalati calabresi“.