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Avanti Mendicino, l’opposizione chiede la revoca dei passi carrabili

MENDICINO (CS) – Questa mattina il gruppo “AVANTI MENDICINO” ha depositato al protocollo del comune la richiesta di inserimento nell’O.d.G. del prossimo consiglio comunale la proposta di modifica all’art. 20 del “Regolamento per il canone di concessione degli spazi pubblici”.

Tale richiesta, da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale, mira alla totale abolizione del canone per l’occupazione di suolo pubblico dei passi carrabili che molte polemiche aveva suscitato l’estate scorsa, quando i cittadini si erano visti recapitare dalla Andreani Tributi (la concessionaria per la riscossione dei tributi per il comune) avvisi di accertamento che, successivamente, in una delibera di giunta che ne sospendeva la riscossione, venivano definiti addirittura “non conformi” proprio da parte di chi ne aveva sostenuto e difeso per mesi la loro legittimità contro chi come le opposizioni dell’epoca e il Gruppo Pd li contestò da subito.

«Questa modifica – ci dice il capogruppo Francesco Gervasi – vuole porre fine alla querelle innescata la scorsa estate quando, riesumando appunto l’art. 20 di un regolamento del 1998, Andreani inviava ad ignari cittadini, in maniera indiscriminata, avvisi di accertamento per occupazione abusiva di suolo pubblico per gli sbocchi delle abitazioni private sulle strade pubbliche. La poco accorta Andreani, oltre a non rispettare alcune prescrizioni contenute nello stesso regolamento, riusciva persino a sbagliare la tariffa (che avrebbe dovuto essere di £30.000 e che al cambio attuale sarebbe stata di 15€ ma che la stessa concessionaria calcolò in 30€, raddoppiandola di fatto, ponendo in questo modo il Comune di Mendicino in una grave situazione allorquando tutti i destinatari avessero opposto resistenza davanti un giudice contro questo procedimento, innescando ulteriori esborsi in termini di spese giudiziarie».

«Venerdì – dichiarano i Consiglieri di “Avanti Mendicino” Gervasi, Vena Reda e Argento nella nota – vogliamo mettere un punto definitivo a questo assurdo balzello, anche perché, dopo la delibera di Giunta del 28 dicembre scorso che sospendeva il pagamento del Canone (e sottolineiamo Canone e non Tassa) fino al 30 giugno, la Giunta non si è ancora pronunciata, autorizzando, implicitamente Andreani a tornare alla carica per la pretesa del canone sui passi carrabili».

La nota chiude con «la speranza che venerdì in Consiglio Comunale ci sia l’unanime approvazione della nostra proposta, o quantomeno un atteggiamento coerente di quei consiglieri che, appena un anno fa, scrissero sui giornali la loro contrarietà a quella pretesa iniqua dai già vessati cittadini mendicinesi».

Asp Catanzaro, revocato lo sciopero dell’8 e 9 febbraio

CATANZARO – Le Associazioni sindacali ANAAO ASSOMED, CIMO, AAROI-EMAC, FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, FVM Federazione Veterinari e Medici, FASSID (AIPAC, AUPI, SIMET, SINAFO, SNR), CISL MEDICI, FESMED, ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI, COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA UIL FPL hanno revocato lo sciopero nazionale di 48 ore, proclamato per le giornate dell’8 e 9 febbraio 2018, del personale della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale, degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS), degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale, compresi quelli delle strutture anche di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale.

Morano Calabro, revocata l’ordinanza contro l’uso a scopo potabile dell’acqua

morano-calabroMORANO CALABRO (CS) -Il sindaco Nicolò De Bartolo ha revocato oggi la precedente  ordinanza con cui prendendo atto della comunicazione dell’ASP Cosenza, che aveva rilevato dai consueti controlli la presenza di COliformi a 37°C ed E Coli nell’acqua prelevata dalle fontane di Piazza Croce, Piazza Maddalena e Via Nazionale, vietavo l’utilizzo a scopo potabile.Pertanto dalla data odierna è ripristinata la condizione solita di perfetta normalità ed è consentito l’uso dell’acqua per ogni fine. Ogni ulteriore informazione (visione ordinanza e comunicazione ASP) si possono reperire dal sito istituzionale del Comune di Morano Calabro.

Nicola Adamo può tornare in Calabria

nicola AdamoCOSENZA – La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza cautelare che imponeva a Nicola Adamo il divieto di dimora in Calabria nell’ambito dell’indagine ‘Rimborsopoli’, relativa ai fondi percepiti dai consiglieri regionali. «La Suprema Corte, accogliendo pienamente il nostro ricorso, ha restituito ad Adamo il pieno diritto di far rientro in Calabria da libero cittadino. Siamo altresì convinti che il processo fugherà ogni dubbio sulla correttezza dell’operato istituzionale del nostro assistito» hanno commentato gli avvocati Fabio Viglione ed Ugo Celestino che assistono l’ex assessore e consigliere regionale. Da segnalare la dichiarazione al riguardo di Pietro Mancini, figlio dell’indimenticato leader socialista Giacomo: «Esprimo, anche a nome della Fondazione Giacomo Mancini, il vivo compiacimento per il provvedimento della Corte di Cassazione, che ha annullato, senza rinvio al giudice di merito, il divieto di dimora, a Cosenza, nei confronti dell’onorevole Nicola Adamo. Un verdetto così chiaro e netto – aggiunge – pone interrogativi sui rapporti tra potere giudiziario e attività politica e sul loro necessario equilibrio, sui quali anche la Pietro ManciniFondazione promuoverà una discussione, che speriamo possa essere ampia e, soprattutto, utile. Per la giustizia, per la politica, per i cittadini della nostra Regione. Intanto, mi aggiungo ai tanti amici e sostenitori dell’onorevole Adamo, augurandogli un buon rientro, nella nostra città e nella sua famiglia, insieme a un caloroso in bocca al lupo per il suo impegno politico».

Zuccheraggio dei mosti, la Coldiretti chiede la revoca all’autorizzazione

“Ma chi vuole farci brindare con il vino calabrese “corretto in cantina” grazie al provvedimento autorizzativo per l’aumento del titolo alcolimetrico-volumico minimo naturale delle uve e dei mosti per la produzione dei vino comune, IGP e DOP nonché, degli spumanti per la campagna 2015/2016?”  E’ una domanda oltre che legittima anche lecita – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – innanzitutto questa pratica,  meglio conosciuta come aumento di zucchero, è consentita dalla legislazione per eccezionali condizioni climatiche avverse. Coldiretti Calabria, ha dato subito parere negativo all’arricchimento.  Infatti, la concessione della deroga e quindi l’autorizzazione allo zuccheraggio, rappresenta una contraddizione all’eccezionale andamento stagionale. Ci pare ed è di palmare evidenza – prosegue – che in Calabria  non si sono verificate condizioni climatiche avverse che abbiano compromesso la qualità delle uve e le condizioni di una vendemmia, invece ottima, dal punto di vista  qualitativo e con un aumento di circa il 10 per cento rispetto ai valori dello scorso anno con una produzione di circa 400 mila ettolitri, che colloca la Calabria, la sedicesima regione per produzione di vino in Italia.

coldiretti calabria

L’annata  è stata ottima e ha permesso la maturazione ottimale delle uve con un buon equilibrio tra grado zuccherino e acidità, che porteranno a vini “rotondi e morbidi” insomma più qualità. Ha davvero dell’incredibile che il Dipartimento si sia prestato ad una operazione di tal fatta – danneggiante i viticoltori attenti alla qualità che nasce nei vigneti e dopo anni di sacrifici ed investimenti si stanno raccogliendo i frutti che hanno portato i vini calabresi alla ribalta nazionale ed internazionale. Ancor di più, il Decreto Dirigenziale, cade in contemporanea con la notizia che ha suscitato notevole interesse cioè l’Italia sorpassa la Francia è diventa il primo produttore mondiale di vino ed anche questo grazie a condizioni climatiche favorevoli che hanno garantito un’ottima maturazione delle uve tanto che confermano una  annata storica per quantità e qualità. Insomma un andamento della vendemmia particolarmente positivo che sostiene anche  le esportazioni segnando un risultato record. Davanti a questo la Regione non trova di meglio che consentire lo zuccheraggio, con un perfetto decreto “burocratese”: forse – conclude Molinaro – si è ancora in tempo per revocarlo.